
17/01/2025
La 𝐜𝐢𝐧𝐞𝐭𝐨𝐬𝐢, o malattia del movimento, include una serie di disturbi come sonnolenza, nausea, vomito, mal di testa, diarrea, aumento della frequenza respiratoria (iperventilazione) e aumento della salivazione, legati proprio alla percezione di movimenti data anche dai mezzi di trasporto.
Non è assolutamente raro vedere un cane che ha 𝐦𝐚𝐥 𝐝’𝐚𝐮𝐭𝐨, ed è fondamentale aiutare e supportare il nostro piccolo amico per poter vivere i viaggi in maniera sicuramente migliore.
Spesso, oltre la componente fisica legata proprio agli organi di equilibrio (apparato vestibolare e labirinto), anche la 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐨𝐧𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐞𝐦𝐨𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 ha un ruolo importante nel mal d’auto dei nostri cani – vedi ad esempio il trauma del primo viaggio in macchina nel momento del distacco dalla sua mamma e fratelli, o vedi quei cani che vengono portati in macchina solo per andare dal veterinario. Proprio per questo, sicuramente un supporto anche emozionale dovrebbe essere fondamentale in un’integrazione per aiutare a risolvere il problema.
Mi torna in mente, a questo proposito, un cane che abbiamo seguito in un percorso di rieducazione: 𝐄𝐟𝐢𝐬𝐭𝐨. Cucciolone di Pastore Tedesco che ad ogni viaggio non andava solo in iperventilazione e ipersalivazione, ma aveva proprio dei grandi conati di vomito e diarrea – immaginate quanta voglia avesse Efisto di rientrare in auto, viste le sue esperienze ogni volta che faceva anche un piccolo viaggio, infatti andava in ansia anticipatoria ogni volta che capiva di dover salire.
Oltre che iniziare un lavoro di desensibilizzazione, era impossibile non supportarlo emotivamente. Non a caso, con l’integrazione di 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐧𝐳𝐞 𝐟𝐥𝐨𝐫𝐞𝐚𝐥𝐢 e un prodotto omeopatico, consigliato dalla nostra veterinaria nel “corso di primo soccorso omeopatico”, nel giro di veramente poco tempo Efisto cambia notevolmente riuscendo ad entrare anche in auto autonomamente, senza dover costringerlo.
Lavorare su a 360° sull’individuo, quindi sia sul piano fisico che emotivo, ci aumenta la probabilità di risoluzione della problematica del mal d’auto, e insieme ad alcuni accorgimenti di gestione l’integrazione naturale fa proprio la differenza.
𝐀𝐜𝐜𝐨𝐫𝐠𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐚𝐢𝐮𝐭𝐨:
- Far entrare dell’aria fresca, lasciando i finestrini anche solo leggermente aperti
- Non dare al cane troppa possibilità di movimento, ma tenerlo più “contenuto” può fare la differenza (ad esempio dentro un trasportino)
- Iniziare con piccoli viaggi e soste per poter passeggiare fuori e prendere aria fresca
Mentre l’𝐢𝐧𝐭𝐞𝐠𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐧𝐚𝐭𝐮𝐫𝐚𝐥𝐞 ci da ampie possibilità, perché c’è un mondo di possibili rimedi che possono aiutare il nostro cane, quindi è fondamentale rivolgersi ad un professionista per poter risolvere il problema – perché è importante un’analisi accurata di quel soggetto specifico per scegliere la giusta integrazione.
𝐶𝑜𝑛𝑡𝑖𝑛𝑢𝑎 𝑎 𝑙𝑒𝑔𝑔𝑒𝑟𝑒 𝑙'𝑎𝑟𝑡𝑖𝑐𝑜𝑙𝑜 𝑛𝑒𝑙 𝑙𝑖𝑛𝑘 𝑛𝑒𝑙 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜.
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