02/03/2024
Quella del pastore dell'Asia centrale ai danni di un ottantenne che a quanto pare ci ha rimesso la vita è l'ultimo di una lunga serie di tragedie che vedono i cani come protagonisti. Cani che ovviamente appartengono a delle specifiche razze.
Vorrei, con umiltà, esprime un pensiero che penso possa ad andarsi a sommare e completare, in alcuni casi, gli interventi più o meno sensati di molti operatori del settore o semplici appassionati in merito a ciò che sta accadendo.
Dal mio punto di vista il fenomeno dei cani morsicati è un trend inevitabile, che sicuramente aumenterà di intensità e di pericolosità per via del fatto che ci sono dei fenomeni predisponenti all'interno del "Sistema".
Ora sarebbe proprio facile dare la colpa allo stato, del tipo: piove, governo ladro! Tuttavia credo che siamo in un paese in cui per far si che non ci siano incidenti il sabato sera, vietano di bere alcolici in discoteca dopo una certa ora. Tanto chi si mette alla guida magari ha bevuto per i fatti suoi e altrettanto probabilmente è fatto di chi sa quale droga sintetica. Quindi chi legifera sicuramente arriverà con l'ultimo treno e non avrà sicuramente una precisa percezione del problema.
Poi ci sono gli organi di stampa che non so se in alcuni casi s'impegnano a creare disinformazione.
Ricordo che ad inizio degli anni novanta, forse frequentavo le scuole medie, lessi un articolo non so su quale testata nazionale, che descriveva l'American pitbull terrier come una razza creata in vitro, quindi in laboratorio e delle aggressioni a danno di persone negli Stati Uniti che venivano descritte come "immotivate", dettate da qualcosa che non andava nel progetto di ingenera genetica che ha voluto creare questi cani killer.
Purtroppo poco o niente è cambiato da quel modo di pensare delirante. Oggi giorno succede la tragedia e a chi vende notizie non importa di fare informazione; cosi intervista lo stravagante di turno che da la sua interpretazione alla cosa e, come si può supporre, chi viene intervistato in televisione è il massimo esperto di quella materia.
Poi ci sono i professionisti e, quando parlo di professionisti, mi riferisco a tutti: educatori, addestratori, cinofilosofi, guru, veterinari, esperti della relazione, ovvero tutti coloro a cui viene chiesto un consulto e alla fine della seduta vengono retribuiti a livello pecuniario. Molti cani che mordono e che fanno danni, in tempi non sospetti sono stati vistati da dei professionisti: qualcosa spesso va storto. E, forse, a questo punto posso pensare che molto probabilmente ci sono troppe persone impreparate che non si fanno scrupoli neanche di fronte ad alti fattori di rischio ( per gli altri ovviamente).
Quello che mi turba è che non sono tutti giovani e troppo zelanti coloro che fanno cazzate con cani potenzialmente pericolosi, ma spesso sono persone che sulla carta sono nel settore da tanti anni e, manco a dirlo, tengono dei corsi per formare educatori.
Io penso che ci sia un'inesorabile peggioramento del fenomeno sopratutto perché un'infinitesimale percentuale di cani proviene da allevamenti selettivi. Un allevatore esperto possiede la duplice capacità di selezionare sia a livello genetico che a riconoscere la caratura della parte umana del binomio, sapendo a chi affidare un soggetto più che ad un altro e, qualche volta, rifiutando di cedere proprio cuccioli a taluni.
Ora l'allevamento delle razze più particolari, quelle la cui selezione dovrebbe essere ancora più scrupolosa se è possibile, è in mano a privati e cagnari di ogni genere e sorta. La clientela di tali individui del resto, non avendo punti di riferimento, guide e consigli, è esposto ancor di più ad avere ulteriori rischi.
Non voglio in questa sede parlare dei cani che provengono da circuiti quali rifugi e canili poiché varrebbe un discorso a parte per l'ampiezza del discorso.
La mia paura, a rischio di sembrare un complottista cinofilo, è che c'è un Elite di professionisti che favoriscono una propaganda (sicuramente volta a loro vantaggio) che discredita sopratutto i professionisti che tentano di tutelare la cinotecnica in tutti i suoi aspetti.
E quindi se vedete John Wick e vi viene in mente di acquistare un Malinois, ricordatevi sempre che non è propriamente un cane da compagnia e se vi diranno che per evitare problemi con le persone dovrete portarlo nel bosco alle 4 del mattino e lasciarlo libero invece di addestrarlo, non credeteci.
Anche perché voi un Malinois forse non ve lo meritate!
Ghemon a due mesi nel suo allevamento di origine.