Centro cinofilo A-Team

Centro cinofilo A-Team Sono quasi ventiquattro anni che mi occupo di addestramento e di educazione di cani.
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Qui i binomi vengono se ci sono dei problemi o per abilitarsi in diverse attività. Qui da me puoi studiare per diventare Educatore, istruttore o analista rieducatore

14/11/2024

Il desiderio di creare una vera e propria scuola per futuri professionisti pensata per il loro sviluppo professionale e per garantire il benessere dei cani era già vivo in noi da molti anni, tuttavia era rimasto solo un’idea. Ora è diventato un’esigenza d’importanza prioritaria. La risposta al caos nel settore cinofilo è RE.CO.I: una scuola di formazione nata dall’unione delle forze di professionisti per formare figure cinotecniche preparate e deontologicamente in linea con il reale benessere animale. Docenti di comprovata esperienza uniti da principi solidi e della certezza che la RETE, LA NOSTRA RETE sia l’unica alternativa possibile per chi vorrebbe svolgere la professione dei sogni. RETE COLLEGE ITALIA può accompagnare uno studente in un percorso completo di formazione professionale pensato come un viaggio esperienziale ed una crescita professionale. RETE CoLLEGE ITALIA e’ formazione continua! non è un semplice corso! Chiamaci: 3495091205

14/11/2024

Il desiderio di creare una vera e propria scuola per futuri professionisti pensata per il loro sviluppo professionale e per garantire il benessere dei cani era già vivo in noi da molti anni, tuttavia era rimasto solo un’idea. Ora è diventato un’esigenza d’importanza prioritaria. La risposta al caos nel settore cinofilo è RE.CO.I: una scuola di formazione nata dall’unione delle forze di professionisti per formare figure cinotecniche preparate e deontologicamente in linea con il reale benessere animale. Docenti di comprovata esperienza uniti da principi solidi e della certezza che la RETE, LA NOSTRA RETE sia l’unica alternativa possibile per chi vorrebbe svolgere la professione dei sogni.
RETE COLLEGE ITALIA può accompagnare uno studente in un percorso completo di formazione professionale pensato come un viaggio esperienziale ed una crescita professionale.
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Per maggiori informazioni contattaci: 349 509 1205

Grazie Alfonso Velardi!
17/09/2024

Grazie Alfonso Velardi!

Check out Scuola cinofila A-Team’s video.

07/05/2024

Un corso imperdibile, con professionisti del settore di quarantennale esperienza nel campo della cinotecnica!

Il nostro centro si occupa di educazione e di addestramento cinofilo. Seguici per scoprire tutte le

25/04/2024

Cerco dei punti di vista differenti per ciò che viene descritto nei fatti di cronaca circa le razze pericolose

Ascoltate l'episodio 0 di Bandog, il podcast di Leonardo Caputo.
17/03/2024

Ascoltate l'episodio 0 di Bandog, il podcast di Leonardo Caputo.

Benvenuti nell'episodio 0 di "Bandog" un podcast che parla di cinofilia, natura e società

se un essere evoluto dovesse approdare sulla terra e per una qualche ragione andasse a vedere come si comportano i profe...
05/03/2024

se un essere evoluto dovesse approdare sulla terra e per una qualche ragione andasse a vedere come si comportano i professionisti cinofili, sentenzierebbe che l'umanità non ha scampo.
C'è chi infanga intere categorie tra le fila delle quali militano un sacco di professionisti seri, giocando sull'ignoranza collettiva, sulla generalizzazione e su stereotipi terribilmente infantili; non sapendo che il male peggiore lo sta facendo proprio ai diretti interessati: i cani.
Ci sono addetti ai lavori cinofili che amano raccontare favole in cui c'è una morale, ci sono i buoni e ci sono i cattivi. Questo è un genere "letterario-filosofico" che piace a molti: ma di cinofilia e di benessere animale neanche l'ombra.
C'è la categoria dei macellai: macellaio è chi fa del male al cane offendendolo a livello fisico, macellaio è colui che fa gestire il cane in condizioni limite, abbandonandolo ai suoi problemi in nome di una fantomatici concetti di "rispetto" e "libertà" che si traducono in breve in isolamento sociale, psicofarmaci e provvedimenti sanitari.
E po c'è anche chi sta zitto e fa il suo lavoro e per coscienza, senza troppo clamore, ripara gli errori commessi da altri .

Come diceva Guccini: "io a volte mi vergogno di fare il mio mestiere".

La storia di Gino
03/03/2024

La storia di Gino

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Quella del pastore dell'Asia centrale ai danni di un ottantenne che a quanto pare ci ha rimesso la vita è l'ultimo di un...
02/03/2024

Quella del pastore dell'Asia centrale ai danni di un ottantenne che a quanto pare ci ha rimesso la vita è l'ultimo di una lunga serie di tragedie che vedono i cani come protagonisti. Cani che ovviamente appartengono a delle specifiche razze.
Vorrei, con umiltà, esprime un pensiero che penso possa ad andarsi a sommare e completare, in alcuni casi, gli interventi più o meno sensati di molti operatori del settore o semplici appassionati in merito a ciò che sta accadendo.

Dal mio punto di vista il fenomeno dei cani morsicati è un trend inevitabile, che sicuramente aumenterà di intensità e di pericolosità per via del fatto che ci sono dei fenomeni predisponenti all'interno del "Sistema".
Ora sarebbe proprio facile dare la colpa allo stato, del tipo: piove, governo ladro! Tuttavia credo che siamo in un paese in cui per far si che non ci siano incidenti il sabato sera, vietano di bere alcolici in discoteca dopo una certa ora. Tanto chi si mette alla guida magari ha bevuto per i fatti suoi e altrettanto probabilmente è fatto di chi sa quale droga sintetica. Quindi chi legifera sicuramente arriverà con l'ultimo treno e non avrà sicuramente una precisa percezione del problema.

Poi ci sono gli organi di stampa che non so se in alcuni casi s'impegnano a creare disinformazione.
Ricordo che ad inizio degli anni novanta, forse frequentavo le scuole medie, lessi un articolo non so su quale testata nazionale, che descriveva l'American pitbull terrier come una razza creata in vitro, quindi in laboratorio e delle aggressioni a danno di persone negli Stati Uniti che venivano descritte come "immotivate", dettate da qualcosa che non andava nel progetto di ingenera genetica che ha voluto creare questi cani killer.

Purtroppo poco o niente è cambiato da quel modo di pensare delirante. Oggi giorno succede la tragedia e a chi vende notizie non importa di fare informazione; cosi intervista lo stravagante di turno che da la sua interpretazione alla cosa e, come si può supporre, chi viene intervistato in televisione è il massimo esperto di quella materia.

Poi ci sono i professionisti e, quando parlo di professionisti, mi riferisco a tutti: educatori, addestratori, cinofilosofi, guru, veterinari, esperti della relazione, ovvero tutti coloro a cui viene chiesto un consulto e alla fine della seduta vengono retribuiti a livello pecuniario. Molti cani che mordono e che fanno danni, in tempi non sospetti sono stati vistati da dei professionisti: qualcosa spesso va storto. E, forse, a questo punto posso pensare che molto probabilmente ci sono troppe persone impreparate che non si fanno scrupoli neanche di fronte ad alti fattori di rischio ( per gli altri ovviamente).
Quello che mi turba è che non sono tutti giovani e troppo zelanti coloro che fanno cazzate con cani potenzialmente pericolosi, ma spesso sono persone che sulla carta sono nel settore da tanti anni e, manco a dirlo, tengono dei corsi per formare educatori.

Io penso che ci sia un'inesorabile peggioramento del fenomeno sopratutto perché un'infinitesimale percentuale di cani proviene da allevamenti selettivi. Un allevatore esperto possiede la duplice capacità di selezionare sia a livello genetico che a riconoscere la caratura della parte umana del binomio, sapendo a chi affidare un soggetto più che ad un altro e, qualche volta, rifiutando di cedere proprio cuccioli a taluni.

Ora l'allevamento delle razze più particolari, quelle la cui selezione dovrebbe essere ancora più scrupolosa se è possibile, è in mano a privati e cagnari di ogni genere e sorta. La clientela di tali individui del resto, non avendo punti di riferimento, guide e consigli, è esposto ancor di più ad avere ulteriori rischi.

Non voglio in questa sede parlare dei cani che provengono da circuiti quali rifugi e canili poiché varrebbe un discorso a parte per l'ampiezza del discorso.

La mia paura, a rischio di sembrare un complottista cinofilo, è che c'è un Elite di professionisti che favoriscono una propaganda (sicuramente volta a loro vantaggio) che discredita sopratutto i professionisti che tentano di tutelare la cinotecnica in tutti i suoi aspetti.

E quindi se vedete John Wick e vi viene in mente di acquistare un Malinois, ricordatevi sempre che non è propriamente un cane da compagnia e se vi diranno che per evitare problemi con le persone dovrete portarlo nel bosco alle 4 del mattino e lasciarlo libero invece di addestrarlo, non credeteci.
Anche perché voi un Malinois forse non ve lo meritate!

Ghemon a due mesi nel suo allevamento di origine.

11/02/2024

Teatro Ariston. Festival della canzone Italiana. Dopo le varie polemiche su i testi delle canzoni, i cachet degli ospiti, le cadute di stile e la politica che come un morbo si insinua ovunque; siamo riusciti a portare la contestazione cinofila anche al nostro principale concorso canoro (che io non ho mai guardato), ed ovviamente cosa si va a criticare: il fatto che quattro unità cinofile della polizia e dei carabinieri ( rispettivamente due labrador e due pastori tedesci “grigi”) siano stati invitati in una delle serate e abbiano commesso l’”imprudenza” di utilizzare dei collari a scorrimenti associati ai pettorali di servizio, per condurre i propri cani sul palco del teatro. Qualcuno è insorto dicendo che è disdicevole e diseducativo mostrare dei cani delle forze dell’ordine utilizzare questo tipo di presidi
Mi sono ripromesso che in futuro non ritornerò più su questo argomento perché ho notato che è partita persa,purtroppo. Tuttavia urge far notare quanto alcuni abbiano una preparazione talmente farraginosa da non comprendere il motivo per cui, molto probabilmente è più che giusto che un cane di servizio sia condotto con il presidio che comunque, a rigor di logica, appare essere ancora, ad oggi, aldilà di sterili polemiche, il più sicuro di tutti (parlando di controllo): il collare a scorrimento.
Ci tengo a precisare che i “soggetti incriminati” siano cani di servizio nella fattispecie credo facessero cerca di esplosivi e di sostanze stupefacenti, per tale motivo, gioco forza è intuibile che debbano frequentare qualsiasi tipo di ambiente e che, altrettanto pacificamente, è ovvio pensare che vi sia la possibilità tangibile che possano entrare a contatto con sostanze pericolose e/o dannose accidentalmente. In condizioni normali sui cani “operativi” viene compiuta una “vestizione” atta a condurre il cane rendendolo consapevole di essere in “modalità lavorativa” libero di poter utilizzare l’olfatto senza il “condizionamento” di alcun collare.
Certo è che il cane dovrà poi Switchare dalla modalità lavoro a quella di riposo; per cui è necessario agevolare questo passaggio utilizzando un differente presidio. Frequentando come abbiamo detto ambienti pericolosi, con un’ alta probabilità che ci siano imprevisti o incidenti, il collare a scorrimento rimane essere, ad oggi, il sistema di conduzione più sicuro, aldilà di qualsivoglia modo di pensare.
Pertanto i cani sul palco dell’Ariston erano pienamente consapevoli del fatto che non stessero lavorando poiché erano condotti in modalità di riposo. Mi pare di aver notato che fossero condotti tenendo il collare in modalità fissa. Ora, mi appello al buon senso di tutti, cercando di far comprendere che talvolta c’è una motivazione squisitamente “tecnica” per cui vengono compiute da un operatore alcune “scelte” e che la possibilità di poter “spaziare” fa parte quasi sempre della buona riuscita di un lavoro.
Per cui credo proprio che questa polemica è sterile e di cattivo gusto.
Rispondo anche a chi ha definiti quei cani “disadattati e poco fieri” affermando innanzitutto che la visione del cane soldato un po' da “nostalgici” spero sia sorpassata e che non siamo in Corea del Nord (grazie a Dio). Quei cani avevano molto probabilmente finito il loro servizio e hanno compiuto un piccolo “inconsapevole” sforzo per mettere in luce una parte della popolazione canina che dovrebbe essere molto più in luce: quella del cane che grazie al suo addestramento possiede un indiscusso valore sociale. E quindi si sono comportati da cani “nomali” ed erano molto probabilmente straniti da tutti quelli stimoli visivo sonori perché sono abituati a lavorare dietro le quinte. Non c’è altro.
Per coloro che comunque vogliono trovare il maltrattamento ad ogni costo altrimenti non dormono sereni, mi preoccuperei di analizzare le difficoltà che hanno i conduttori di cani operativi delle forze dell’ordine perché ad oggi è complicato spesso fare una visita veterinaria specialista ad un cane “poliziotto” senza doverci mettere del tempo, a volte troppo, perché c’è davvero troppa burocrazia quando si tratta di questioni statali. Perché vengono stanziati sempre meno soldi per gestire i vari dipartimenti cinofili rispetto ad altri stati membri. Non preoccupatevi d’altro, almeno per questa volta, vi prego di darmi retta. Al contrario, se cosi non fosse, ho idea che alcuni strumentalizzino troppo argomenti di cui si sa poco o niente solo per fare hype sui social. Questo sarebbe molto grave perché si genera ignoranza collettiva e confusione; già abbiamo enormi problemi. Fermiamoci qui per favore.

Il nostro centro si occupa di educazione e di addestramento cinofilo. Seguici per scoprire tutte le

Difronte a questo panorama magnifico, nei primi giorni del 2024, tra tutti i dubbi esistenziali che potrebbero attanagli...
11/01/2024

Difronte a questo panorama magnifico, nei primi giorni del 2024, tra tutti i dubbi esistenziali che potrebbero attanagliarmi, sono qui a cogitare su un arcano ben più complesso: cos’è la coercizione?

09/01/2024

Ciao Cinofili,
Domenica 7 Gennaio Siamo andati a trovare Loki: un meticcio di taglia grande che ha preso in carico ENPA Sondrio a causa di una rinuncia di proprietà.
Siamo stati chiamati poiché in struttura si sono susseguiti diversi episodi di morso da parte di questo soggetto (fino ad allora apparentemente innocuo). Sara Plozza (direttrice della sezione di Sondrio Enpa) si è dimostrata estremamente collaborativa donandomi prova del fatto che collaborare tra le varie figure è possibile.
Loki che ora è in attesa di adozione è ospitato al Rifugio Mordicchio. Domenica è stato emozionante vederlo sereno e rilassato.
Nel video che metterò on line domenica parlerò di questa vicenda, poiché ci sono dei retroscena che vanno svelati per farvi meglio comprendere il fenomeno delle adozioni e la dimensione del volontariato.

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