Per questo è di fondamentale importanza conoscere i nostri futuri ospiti prima di poterli accogliere, facendo un percorso di inserimento. Questa è la classica storia che inizia con “ho sempre desiderato un cane fin da quando ero piccola…” ma non sempre le storie hanno un lieto fine. Un sabato pomeriggio ero con i miei genitori a passeggio in centro e passiamo davanti a un negozio di animali che a
veva in vetrina degli splendidi cuccioli, di cui mi sono subito innamorata, cosi è partita la mia arringa per cercare nuovamente di convincere mamma e papà che avere un cane sarebbe stato fantastico. Quei teneri esserini, uniti alle mie insistenze hanno fatto cedere anche loro e siamo entrati a scegliere il nostro cucciolo, o meglio la nostra cucciola: Sissi. Prendiamo il cibo, le ciotole, un guinzaglio e una cassettina con la sabbia per insegnarle a fare li i bisogni, come ci suggerì il negoziante, e felice come non lo ero mai stata nella vita arrivo a casa con il Mio cane! Sissi impara già dalla sera stessa dove fare i bisogni, dorme nella cestina che le prepariamo, è intelligente e affettuosissima. Quando arriva il momento di andare a dormire mio padre dice che non può stare li perché avrebbe fatto disastri quindi le prepara un gabbione enorme e con la sua copertina la porta in mansarda. La cucciolina, ovviamente spaesata, piange e si dispera. Ogni tanto ci alziamo e andiamo di sopra per calmarla ma passiamo più o meno tutti la notte in bianco, compresi i miei nonni che abitavano sotto di noi e che, con molto disappunto, ci invitano a “risolvere la situazione”. Così la mattina stessa mio padre prende Sissi e la riporta al negozio. Non dimenticherò mai i suoi occhi mentre me la portavano via, gli occhi di aveva capito tutto. Dopo qualche mese ancora non rivolgevo parola ai miei genitori, che per cercare di tirarmi su il morale, nel frattempo, mi avevano preso un criceto, che io trattavo come un cane e portavo a passeggio libero per il giardino. Dio solo sa come sia possibile ma non mi sia mai scappato! Ovviamente il criceto non sopperiva al mio desiderio di avere un cane e cosi i miei mi consigliarono di andare a fare volontariato al canile. Il canile? Cosa è un canile? Avevo ormai 15 anni e non sapevo neanche cosa fosse. Era inconcepibile per me che esistesse un luogo in cui qualcuno potesse liberarsi del proprio cane. Questo è stato l’evento che mi ha cambiato la vita, mi ha portato a decidere che questo sarebbe stato il mio lavoro, mi ha portato a studiare il comportamento dei cani, a volerli capire e aiutare insieme ai loro proprietari. E’ iniziato così un lungo percorso per diventare educatore cinofilo. Ma non era abbastanza. Serviva creare un posto di fiducia dove poterli lasciare in caso di necessità, e per non doverli abbandonare al canile. Soprattutto che non assomigliasse a un canile. E così, dopo molti anni di studio, formazione e ricerca del posto perfetto, è nato
DOG PARK IL SOGNO, il mio sogno di una vita ma anche un posto da sogno per cani e proprietari. Negli anni mi sono ampiamente “vendicata” dei miei genitori, appena presa la patente mi facevo km su km per seguire i corsi più disparati in giro per tutta l’Italia, facendoli preoccupare non poco. Ma la migliore “vendetta” è stata portarmi a casa un cane dal canile e si sono rassegnati anche loro a vivere con un cane. Senza la “perdita” di Sissi sarei mai andata al canile? E sarei mai diventata quello che sono? Chi può dirlo. Sicuramente per me lei sarà sempre una ferita aperta. In tutto questo, al corso per diventare educatrice cinofila, ho conosciuto Riccardo, quello che sarebbe diventato il mio compagno nel lavoro e nella vita e che condivide con me la passione, la dedizione e l’amore per gli animali. Mi chiamo Tatiana, e attualmente condivido la vita con 11 cani miei e molti dei Vostri.