01/04/2021
Cari amici, rieccomi per il mio salutino serale.
Prima di augurarvi una buona notte, in questo ultimo giovedì della settimana che precede la Pasqua, voglio lasciare il mio messaggio ed invitarvi a leggere questo articolo. Cari amici, com'è possibile che voi umani continuate a festeggiare la Pasqua ammazzando poveri ed inermi agnelli che non fanno nulla di male?
Sono miei fratellini, sono miei amici migliori ed io piango quando sento di queste storie. Ancora oggi si continua con questa follia. Cari umani che ammazzate agnellini innocenti, ma dove avete dimenticato la vostra umanità? Ma davvero pensate di onorare così il Signore Gesù?
Ma Gesù ha insegnato ad ammazzare, o piuttosto ha insegnato a non usare armi? Proprio in questa notte, la notte del tradimento, quando arrivarono le guardie per catturarlo, uno dei suoi discepoli alzò la spada per difenderlo, ferendo una delle guardie. Gesù ammonì il discepolo ordinandogli di abbassare quell'arna, poi si avvicinò alla guardia ferita e con la sua mano toccò quella parte colpita dalla spada guarendola miracolosamente.
Così Gesù guarì anche il nemico con la forza del suo Amore, per dimostrare che l'amore è più forte di qualsiasi odio, di qualsiasi tradimento. La forza dell'Amore di Gesù che ha creato il mondo, che ha creato e voluto tutte noi sue creature. La forza dell'Amore che vince l'odio, la violenza e ogni male. Questo è il messaggio che ci ha insegnato. La forza dell'Amore, per Amore si è fatto ammazzare, rifiutando la violenza, avrebbe potuto farsi difendere dal suo esercito. Ma Gesù disse che il suo Regno non era di questo mondo....Ha inchiodato la violenza brutale subita sul suo povero corpo su quella croce, strumento di tortura di quei tempi, per farci capire che la violenza va bandita dalla storia, va inchiodata e incatenata per sempre insieme ai suoi aguzzini e a tutti gli strumenti di tortura che feriscono mortalmente la forza dell' Amore. La forza dell'Amore che voi umani continuate a ferire mortalmente ogni volta che vi comportate male, che desiderate l'odio dei vostri simili, ogni volta che litigate, ogni volta che fate le guerre, ogni volta che maltrattate gli indifesi e tra questi anche noi... quanti maltrattamenti subiamo in silenzio... mentre voi gioite, vi divertite e continuate ad ammazzare per i vostri interessi,
e ammazzate animali per cibarvi,
e ammazzate agnelli,
poi vi illudere di celebrate la Pasqua intorno a un tavolo saziando la vostra pancia con il frutto avvelenato della vostra violenza.
È tutto un controsenso.
Il vostro agire noi animali davvero non riusciamo a comprenderlo.
Io non vedo equilibrio,
non c'è sintonia con il messaggio di Gesù.
È un tradimento...
Si, voi continuate a tradire Gesù.
A tradire l'Amore.
Non è questa la Pasqua.
"La forza dell' Amore è Amare e non ammazzare". Questo è il messaggio di Gesù, questo è il messaggio della Pasqua. Tutto il resto lo avete inventato voi.
E voi sareste uomini?
Avete anche il coraggio di definirvi cristiani?
Ma fatemi il piacere...😾
Buonanotte🙏
Micio ALEX, il gatto pacifista
( articolo)
Storie di agnelli scampati al macello. Enpa: “A Pasqua no a sangue e sofferenza”
11 Aprile, 2020
Giocano a palla, socializzano con cani, gatti e cavalli, cercano coccole e sanno dare tanto amore. E spesso hanno anche un nome. Eppure nel giorno di Pasqua sono il piatto tradizionale di molti italiani: lo scorso sono stati uccisi quasi due milioni 304 mila agnelli di cui 377.266 nel mese di aprile, in prossimità della Pasqua, e 520.659 a dicembre, sotto Natale.
Torquato, Mucchi, Domenico, Beaju, Nina e Pisolo sono l’altra faccia di questa triste medaglia. Sono i protagonisti di storie di agnelli scampati al macello.
Mucchi è stato recuperato nelle vicinanze di Roma in condizioni molto difficili: un’encefalite ha compromesso la sua capacità di camminare. Di lui si prende cura Silvia, che vive nella campagna romana, e che lo ha dotato di un carrellino speciale per permettergli di camminare. «Ricordo perfettamente – racconta Silvia – il giorno in cui è successo. Ero in giardino, intenta a sistemare, quando lo vedo sfrecciare senza il suo carrellino. E’ stata un’emozione incredibile!».
A salvare Torquato è stata una volontaria dell’Enpa. Lo hanno trovato nel leccese con le zampe legate e visibilmente provato, probabilmente in attesa di essere macellato. «Abbiamo vissuto momenti incredibili – racconta Amy – è diventato pappa e ciccia con i miei cani, inseparabile, affettuoso, giocherellone. Da qualche tempo Torquato non c’è più ma per me e mio marito è stato un componente della nostra famiglia. La sua storia, ha aiutato molti a capire. L'indescrivibile intelligenza e sensibilità che contraddistingue questi animali non dovrebbe passare inosservata».
Domenico è nato con una zampetta traversa. Una volontaria Enpa lo ha portato al Rifugio di Perugia quando aveva circa sei mesi. Oggi a distanza di quattro anni, Domenico è una vera star del posto. Le scolaresche che vanno in visita lo adorano. Gli piace giocare a nascondino e va sempre a nascondersi dietro una casetta per non parlare della sua passione per la palla. E’ socievole con tutti e ha stretto amicizia con un gatto, con cui sono diventati inseparabili.
Bijoux è stata azzannata da un cane e trovata da una signora, che l’ha consegnata a Marta, medico che vive nella provincia di Roma. «Era diventata tetraplegica – racconta la dottoressa e, dopo la Tac, abbiamo scoperto che i morsi le avevano causato la compressione del midollo cervicale». La agnellina, portata a Modena, è stata operata e le viene inserita una placca di titanio nel collo. Il suo percorso di recupero non è facile: fisioterapia passiva (laser e massaggi) per un mese intero. Ma Bijoux è una combattente e, giorno dopo giorno, recupera le sue forze. Oggi Bijoux non solo cammina con le sue zampe ma è anche diventata una mamma.
«Abbiamo scelto di raccontare le loro storie perché in pochi conoscono e immaginano quali animali incredibili siano gli agnelli – spiega Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa – . Se solo ognuno di noi avesse modo di osservare da vicino come sono empatici, giocherelloni, sono certa che in tanti cambierebbero idea sulle proprie abitudini alimentari. Purtroppo la strada verso il riconoscimento della dignità di questi animali è ancora lunga. Si pensi ai trasporti, le condizioni in cui vengono fatti viaggiare. Eppure una legge ci sarebbe, basterebbe, intanto, iniziare a far rispettare, in modo rigoroso, il Regolamento Europeo sul trasporto degli animali. Servono controlli e conseguenze certe per chi infrange le regole. La sensibilità degli italiani verso queste tematiche sta crescendo di giorno in giorno. Lo stesso periodo difficile che stiamo vivendo ci obbliga a riconsiderare le nostre abitudini, le nostre scelte».
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