29/10/2024
BELLO IL TICKET DI 10 SEDUTE! UN VERO AFFARE PER TUTTI...NON PER IL CANE.
Premessa:
se spendete pochi spiccioli per acquistare un cane, l'ottica di spesa per lavorarlo è decisamente quella di un percorso a buon mercato...sempre sperando che quel cane X venga lavorato.
Ma tranquilli perchè nella nutrita schiera degli influencer cinofili, che possono vantare più video montati e postati che cani lavorati, la proposta è sempre più vasta, la scelta sempre più varia ed il prezzo sempre più basso.
Una volta erano quelli che:
"IN UNA SEDUTA TI RISOLVO IL PROBLEMA". Poi arrivarono quelli dei:
"5 MINUTI PROBLEMA RISOLTO", che furono sostituiti da quelli dei;
"2 MINUTI E QUESTA L'ABBIAMO SISTEMATA".
Ma tutti sono stati spazzati via dal ticket di 10 sedute perchè:
"NON SERVE LAVORARE TANTO, 10 SEDUTE ED HAI IL CANE APPOSTO".
Ma 10 sedute, in termini di tempo, corrispondono esattamente a quanto? Facile, 10 sedute, di cui una a settimana, sono 10 settimane, che tradotto in mesi corrispondono a due mesi e mezzo di lavoro. Al massimo possiamo arrivare a 3 mesi se il timing tra una seduta e l'altra è fissato a 10 giorni.
Ma qual'è il vero fine del ticket di 10 sedute? Ed a chi conviene?
Le risposte si possono facilmente intuire, poichè questi pacchetti miracolosi si aggirano su fasce di prezzo non medio-basse ma basse-basse, le uniche motivazioni sono:
- ricambio del cliente continuo;
- incasso veloce;
- spesa minima per i proprietari;
- tempi di lavoro ridotti per pseudo addetti ai lavori e proprietari.
In genere il ticket di 10 sedute è preceduto dalla valutazione, chiaramente gratis (almeno con me anche la valutazione si paga e non credo di essere il solo) ma queste 10 sedute sono tante? Poche? Giuste?
Per come concepisco io il lavoro sono decisamente poche...anzi pochissime!
Le 10 sedute purtroppo sono molto in voga anche per la gestione delle problematiche comportamentali, e purtroppo sempre di più sono una prassi, assurda e consolidata anche sui cuccioli.
Ma perchè tale concetto di lavoro millantato non è la scelta migliore (a prescindere ribadiamolo!) anche su un cucciolo? Ecco perchè:
un proprietario si decide a lavorare il proprio cucciolo in una fascia di età che mediamente si aggira tra i primi 4 ed i 6 mesi di vita. Ora se calcoliamo 10 sedute, con un timing massimo di 10 giorni tra una seduta e l'altra, si arriva a 3 mesi di lavoro, che aggiunti all'età media indicata sopra significa terminare un percorso quando quel cucciolo ha un'età compresa tra i 7 ed i 9 mesi di vita, e cioè quando il suo completo sviluppo psicofisico è ben lontano dal potersi dire concluso.
L'altra faccia della medaglia poi è che in 10 sedute non puoi fissare un 'richiamo' ed un 'lascia' adeguato, due comandi fondamentali che io definisco 'salva vita'.
Così come in 10 sedute non riuscirai a completare un corretto processo di socializzazione, esponendo il cane ad ogni sorta di stimolo e e situazione.
Ed altrettanto in 10 sedute il tempo per lavorare e fissare la gestione interna (il tanto discusso domicilio) sarà difficile da trovare.
C'è questo, e ci sarebbe tanto altro, perchè in 10 sedute non hai il tempo neanche di buttar giù le basi, seppure qualcuno si ostina a mascherare tali pacchetti come 'obbedienza base'.
Un cucciolo è in continua evoluzione, e quello che ti propone oggi non te lo propone domani, per tanto dovrebbe essere seguito, di norma, fino al termine del suo completo sviluppo, o comunque almeno fino a quando non si ha la certezza che su quel cucciolo, e di conseguenza al suo proprietario, non siano state fissate tutte le competenze e fornite tutte le indicazioni utili per la gestione generale, ed a questo non ci arrivi certamente in 3 mesi!
Per ca**tà in 10 sedute qualche esercizietto si riesce ad imparare, e forse qualche cagnetto ben predisposto fornisce anche alcuni segnali positivi, ma da qui a parlare di un cane 'completo' ce ne passa!
Smettetela di provare a cercare la via meno impegnativa sotto tutti i punti di vista, perchè non è quella che può garantirvi una convivenza serena con il cane, soprattutto se parliamo di cani dal potenziale diverso, di cui la maggior parte dei proprietari, ed anche una buona schiera di esperti del settore, non ha la minima cognizione di causa.
(FOTO INDICATIVA: Pirata)