06/12/2022
A seguito di un articolo molto interessante apparso nel 1991 sulla rivista francese Sans Laisse, riguardante la preparazione sportiva del cane da lavoro, il dott. Aimé Sauvage (che oltre ad essere un veterinario , era già allora un conduttore ring, figurante ring poi divenne anche giudice, nonchè conduttore di Viking, conclude così:
" I nostri cani sono dei veri atleti , ed in ogni caso, vengono loro richieste prestazioni atletiche, dunque conviene prepararli bene affinchè non si incorra in un evento negativo per la loro salute.
La preparazione di un cane deve essere specifica per il tipo di sforzo che questi deve sostenere.
Non bisogna nascondere la testa sotto la sabbia, nello sport è l'atleta che deve adattarsi al regolamentio e non viceversa, mentre ciò che troppo spesso si tende a fare, nel cane, è cercare una soluzione di facilità (nel termine reale di "essere attuabile senza fatica" ndt. )
Non dimentichiamo che è possibile avere velocità nella corsa, saltare in alto. sopportare il caldo, è sufficiente essere preparati"
Cosa stanno a significare queste parole? Che non serve, nel regolamento abbassare il salto in alto, accorciare il salto in lungo, togliere altezza alla palizzata, chiedere meno sforzo, bensì occorre preparare bene i nostri cani, affinchè siano in grado di non avere difficoltà su un programma selettivo.
D'altronde lo disse chiaramente anche André Noel, nel 1990, che il programma RCI (IPO) a furia di togliere e abbassare i salti aveva reso il pastore tedesco molto meno prestante di ciò che era un tempo.
Cosa dice anche Bart Bellon, (che può piacere o meno, ma resta un grande conoscitore di cani sportivi) , lui dice che potrebbero anche non servire le lastre della displasia qualora si mettesse in riproduzione un cane che ancora ad 8 anni salta in alto la palizzata di 230 , andata e ritorno, senza sforzo.
Ma siccome nessuno aspetta che un cane abbia 8 anni quando si intuiscono grandi qualità, allora è d'obbligo avere un riscontro medico sulla salute ed ufficializzare le lastre.
Questo è importante per smantellare le scuse di chi oggi mette in riproduzione cani di 3-4-5-6 anni non lastrati (mi riferisco agli pseudo allevatori-produttori di malinois da lavoro) dicendo: tanto salta alto, fa ring. Allora, aspetta che abbia 8 anni e salti sempre altrettanto bene, perchè in questo caso o è perfettamente sano o la sua tempra e motivazione sono talmente alte da risultare un prezioso apporto di qualità da trasmettere alla discendenza.
Occorre anche precisare che un allevatore di cani da lavoro sa individuare i soggetti con predisposizione naturale al salto e questa è una qualità anche trasmissibile.
Roberto mi ricordava quando André Noel, ad una Finale di Ring, ci invitò a osservare un soggetto durante i salti, dicendo " Voila l'athlete" Quel cane, tra l'altro non piccolo, nè leggero di peso, saltava con la naturalezza e l'eleganza di un felino.