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16/01/2025
Sterilizzazioni e castrazioni di cani a tappeto? No, grazie.
Oggi ho deciso di essere il “veterinario sovversivo” a fronte di alcuni recenti post in cui mi sono imbattuta. Si cercano case per cani in adozione ed è tassativa la sterilizzazione.
Ora… L’intera comunità veterinaria inizia a interrogarsi seriamente sui vantaggi (che tutti conosciamo) e sugli svantaggi (che in molti ignorano) della gonadectomia (rimozione delle ghiandole sessuali) negli animali domestici.
La sterilizzazione della femmina e la castrazione del maschio, come qualsiasi atto medico, portano con sé dei vantaggi e degli svantaggi. Nel caso del cane femmina, il primo rischio in cui incorre un animale non sterilizzato, è indubbiamente quello di rimanere gravida. Quindi, se non vogliamo correre questo rischio, se non siamo in grado di controllare la nostra femmina quando è in calore, o se siamo un’associazione che non vuole che l’animale appena salvato finisca a fare il riproduttore, la sterilizzazione è giustamente consigliata.
Oltre ad evitare le gravidanze, la sterilizzazione elimina il rischio piometra e può ridurre il rischio dello sviluppo di tumori mammari. Ovviamente ci sono anche i contro, su cui non mi dilungherò dal momento che non è il mio ramo ma, a torta finita, tanti proprietari possono avere validi motivi per sterilizzare la propria c***a.
Ma il maschio? Le associazioni invitano a sterilizzarli tutti perché, potrebbero essere utilizzati come riproduttori. L’ipotesi però è piuttosto remota. La maggior parte delle femmine “pet” è sterilizzata e le femmine che partecipano a competizioni cinofile, di sicuro non vengono accoppiate con un maschio a caso. Si cerca un riproduttore titolato e con determinate caratteristiche. Il cane Rocco, della signora Maria, ha in definitiva davvero poche possibilità di accoppiarsi con la c***a Moana, trovata sul Tinder canino. No, i nomi non li ho scelti a caso! :-)
Eppure, qualsiasi cane maschio in adozione viene castrato, o ceduto con obbligo di castrazione, ignorando l’impatto che questo intervento può avere sull’asse ormonale dell’animale, sull’incremento di peso e sul comportamento: la castrazione causa aumento di peso e solo in rari casi selezionati migliora il comportamento dell’animale, in tanti altri potrebbe peggiorarlo.
Quindi perché imporre di sterilizzare indistintamente tutti i maschi?
Ancora più grave, a mio avviso, sterilizzare al volo animali appena raccolti dalla strada e malati, in modo che finiscano in adozione “gia a posto”. Qualche tempo da ho visto un post di un maschio giovane, appena trovato in strada e affetto da leishmaniosi. Tempo 24 ore… era già stato castrato. Siccome non ti ritengo abbastanza sfigato, ti tolgo anche le palle…
Vogliamo dare a questo povero animale il tempo di riprendersi? Di affrontare una malattia e si adattarsi a una nuova vita? Perché caricarlo di uno stress superfluo privandolo di ormoni utili? Non so voi, ma io sono perplessa…
Ogni sterilizzazione e ogni castrazione andrebbero decise in base alle caratteristiche e allo stile di vita del paziente e della sua famiglia.
Quello nella foto era il mio setter Socks, maschio intero (1996-2011).