28/05/2024
IL LUTTO ED I CANI
Ad oggi è passato un mese da quando la mia Giada ci ha lasciati. Era una mix pincherina di circa 10 kg e la sua allegria e dolcezza mi hanno accompagnata per 15 anni e mezzo. E’ stata il fulcro di tante mie scelte. Mi ha accompagnata in tutti i momenti della mia vita, belli, brutti, dolorosi e felici. E’ stata una compagna di vita e di lavoro fantastica. In tutti questi anni sapeva sempre il modo giusto per starmi vicina e mi aiutava a educare ed a far tranquillizzare tutti i cani che si affacciavano alla nostra porta. Sono stati tanti, ma lei non si è mai persa d’animo e sapeva sempre come comunicare con loro.
Quando mi ha lasciata ero con lei, e sono rimasta con lei anche dopo, finché mi è stato possibile. Una cosa che ho capito, è che il lutto va sempre elaborato e mai negato.
Purtroppo le fasi del lutto sono lunghe ed ognuno di noi le vive in modo diverso…. Io? Sono ancora in alto mare….
Ma cosa succede ai nostri cani quando un componente della famiglia viene a mancare?
Vi racconto cosa sta succedendo da noi, anche se ogni cane reagisce in modo diverso.
Nella foto c’è Lilly, proveniente da maltrattamenti, arrivata a casa nel 2016 all’età di 3 anni e mezzo, quando la nostra famiglia era composta da me, Giada e Stella, la mix maremmana di 11 anni e mezzo. Giada ha fatto subito gli onori di casa, facendole capire che quello era un bel posto e che si poteva fidare di me. E’ stata proprio Giada che mi ha aiutata a farla integrare perfettamente in famiglia. Ora che Giada non è più con noi, lei ha perso non solo il suo punto di riferimento canino, ma anche la sua compagna di avventure e di viaggi. Con lei, infatti, condivideva gli spazi in casa (le trovavo spesso nella stessa cesta, pur essendocene una per ognuna), in auto (stavano nello stesso kennel) e in giro. In auto, tenta spesso di entrare nel kennel con Flora, ma non starebbero comode. Mentre nel suo, lascia ancora lo spazio libero per la sorellona. In casa sta spesso sola in camera loro nella cesta che più utilizzava Giada e si muove poco.
Anche loro vivono un periodo di lutto come noi. Ce ne possiamo accorgere perché giocherà di meno, sarà magari più pauroso e avrà bisogno di più attenzioni. Anche per loro il tempo per riprendersi varia. Noi, in questo caso, abbiamo un ruolo importante.
In questo momento difficile per entrambi, è importante renderci conto che anche il nostro amico a quattro zampe sta vivendo il lutto. È importante comprenderlo e cercare di mantenere il più possibile le routine a cui il cane che sopravvive è abituato. Questo perché la prevedibilità è molto rassicurante. Stare con lui e condividere attività, facendogli sentire che può comunque contare su di noi, può essere estremamente utile. Ma quando i segnali di stress sono marcati e protratti è bene chiedere un aiuto.
Uno studio condotto dalle Università degli Studi di Milano Statale e di Padova, dimostra che anche i cani provano sofferenza e vivono il lutto in maniera in qualche modo simile alla nostra. Gli scienziati hanno valutato i comportamenti degli animali superstiti e come cambia il rapporto con il proprietario.
Quasi 9 persone su 10 hanno notato un cambiamento in negativo nel comportamento del cane rimasto. Nella maggior parte dei casi, queste alterazioni duravano da due a sei mesi e per un'altra parte oltre i 6 mesi, mentre solo un terzo dei partecipanti riferisce una durata inferiore ai due mesi. Circa metà dei cani erano meno attivi, giocavano di meno e quasi sette su dieci cercavano più spesso l'attenzione dei proprietari. Circa un terzo degli intervistati, inoltre, ha riferito che il proprio cane era più pauroso, dormiva di più e mangiava di meno, si lamentava e abbaiava di più.
Gli effetti negativi non dipendevano tanto dalla durata di vita trascorsa insieme all'animale poi deceduto. A pesare, invece, erano soprattutto due elementi:
- il primo è la qualità della relazione fra i due cani. I cambiamenti nel comportamento erano maggiori quando il cane aveva un'amicizia o addirittura una relazione tipo genitore-figlio con il compagno deceduto. Molto probabilmente questo significa che il cane sopravvissuto ha perso una figura di attaccamento, che forniva supporto e protezione.
- il secondo riguarda la possibile influenza del proprietario, che vive a sua volta il lutto. Il cane, un po' come una spugna, può risentirne, provando più spesso emozioni come paura e ansia, insieme alla necessità di essere rassicurato e agli altri cambiamenti del comportamento.
Riassumendo, quando viene a mancare un quatto zampe nella nostra famiglia, pensiamo anche a chi resta, perché anche lui sta vivendo il nostro stesso dolore ed ha bisogno di noi per superarlo