CanisenzaVerso

CanisenzaVerso ~Per noi il risultato è importante, ma il percorso lo è di più
(1)

01/11/2024
Entro in punta di piedi.Tutto il resto scompare.Sono io, quelle persone e il loro animale che cerchiamo insieme delle so...
29/10/2024

Entro in punta di piedi.
Tutto il resto scompare.
Sono io, quelle persone e il loro animale che cerchiamo insieme delle soluzioni.

Poi li saluto, chiudo la porta.
Scendo le scale, percorro il giardino e mi avvicino al cancello. Sorrido.

Sento che il mio lavoro è ciò che mi rende felice e se sono riuscita almeno in parte a dare sollievo a quel gruppo famiglia, il cerchio si chiude.

Nel momento in cui suono il campanello, attraverso un giardino per entrare in una casa o salgo le scale di un palazzo per entrare in un appartamento provo quella strana sensazione che mi percorre tutto il corpo: di immergermi in un'altra storia fatta di persone e di animali.

Mentre percorro quel giardino o salgo quelle scale respiro gli odori che respira tutti i giorni quella famiglia che mi sta aspettando.

E le persone mi aspettano con il cuore in mano, pronte a mettersi a n**o, a raccontarmi dettagli importanti e privati delle loro vite.
E avverto tutta la sacralità che c'è in questo.

Immagino quel cane o quel gatto che si trovano al di là di quella porta, con tutto il loro carico di emozioni.

Sto per entrare in quella casa per immergermi in quel vissuto e metterci un po' di me stessa.

Entro in punta di piedi.

Tutto il resto scompare.
Sono io, quelle persone e il loro animale che cerchiamo insieme delle soluzioni.

Poi li saluto, chiudo la porta.
Scendo le scale, percorro il giardino e mi avvicino al cancello. Sorrido.

Sento che il mio lavoro è ciò che mi rende felice e se sono riuscita almeno in parte a dare sollievo a quel gruppo famiglia, il cerchio si chiude.

25/10/2024

Numerosi sono i "canidi randagi" importati in Belgio, Francia, Svizzera, dall'Europa orientale e meridionale, Nord Africa, varie isole e fino alla Corea.

Ci sono più di 700 milioni di cani sulla Terra, l'80% dei quali sono cani liberi (dagli umani), chiamati 'Free Ranging Dogs' (FRD), randagi o feralizzati (Young et al. , 2011). Questi FRD sono classificati come "cani del villaggio" (vivono vicino all'uomo e non appartenenti a nessuno) e "cani ferali" ( che vivono vicini o lontani - ma non hanno contatti - con gli esseri umani. Vivono a distanza rispettosa dalle società umane, a cui a volte non piacciono troppo i cani, e che li cacciano, li lapidano, li uccidono, li mangiano...

Ad alcuni di questi cani feralizzati è stato dato un nome di sottospecie, come il dingo (Australia), il cane cantante della Nuova Guinea... tutti questi canidi chiamati cane di famiglia, dingo, cane selvatico, lupo... hanno più del 99,5% di genetica in comune, e sono riproducibili tra di loro, dando discendenti fertili. Tutti questi canidi fanno parte della stessa specie genetica. Ad alcuni è stato dato un nome specifico di (sottospecie) interamente, come lupo, coyote, sciacallo, dingo, paria (India)... perché hanno colonizzato uno specifico ecosistema, e tutto il resto si chiama 'cane'.

I cani selvatici che hanno colonizzato specifici ecosistemi dovrebbero avere un nome proprio e personale, perché si distinguono per genetica, comportamento e adattamento al loro habitat, dai cani familiari (canis familiaris).

---

Quando ti dico "pensi a un cane? "quale immagine ricevi?

Quando ti chiedo: "che comportamento sociale ti aspetti da un cane? "", quali immagini ricevi?

Il cane di famiglia è un mutante ipersociale (stile sindrome di Williams (Dehasse, 2024)) e ha perduto (in vari gradi) la paura degli umani.

Il canide selvatico, che sia dingo, paria, cane selvatico, lupo, coyote, sciacallo... , non ha la mutazione genetica ipersociale e non ha la mutazione genetica di ridurre la paura umana.

La fuga dall'essere umano e la feralizzazione comportano una perdita di capacità di adattarsi ad un ambiente umano.

---

Consenso informato

Sarebbe bene e da mettere in legislazione che, quando un'associazione ti affida un cane selvatico o un cane di paese, ti dice, e scrive - e tu firmi di aver letto - che quello che l'associazione chiama "cane" non è un "cane familiare" ma un "Ex cane di famiglia feralizzato", le cui capacità sociali ed emozioni sono impossibili da prevedere dagli esseri umani e nei loro ambienti urbani.

In questo modo, ci si impegna, la famiglia, e i propri cari, da 10 a 15 anni, ad addomesticare un selvaggio (genetico) che sia esteticamente simile a un cane familiare, ma che differenzia per schemi motori, comportamenti, stati d'animo, emozioni, sensorialità, cognizioni, capacità di apprendimento, capacità sociali... imprevedibile rispetto all'immagine ideale del cane familiare.

---

Naturalmente, io e i miei colleghi veterinari e comportamentisti vediamo solo ex cani ferralizzati che non si adattano agli umani del villaggio/città, e immagino che alcuni "cani paria" si stiano adattando più o meno bene alla loro prigione d'oro. Non ho visto nessun post sulla percentuale di "parias" che si adattano e non si adattano, causando grosse sofferenze a se stessi e ai loro umani adottivi.

---

Anche se con molta competenza, pazienza, socializzazione, guida, anche farmaci adattigeni... possiamo rendere gestibili questi cani selvatici, non li renderemo mai cani familiari.

Proprio come un Malinois non diventerà mai un Barboncino, un Ferus Canis non diventerà mai un Canis familiare.

Dr. Joël Dehasse, 25 ottobre 2024

Rif. :
Giovane JK (et al. ) (2011) La fauna selvatica va ai cani? Impatti dei cani selvatici e in giro libero sulle popolazioni di fauna selvatica. BioSci 61: 125– 132. https:// fare. org/ 10. 1525/ bio. 2011. 61. 2. 7.

Dehasse Joel, tutto sul comportamento del cane, sull'educazione e sulla genetica, Odile Jacob, 2024 p. 145.

--------

Immagine © Joël Dehasse e Lo**ta Candotti-Besson, per la composizione dell'immagine da immagini selezionate su Internet.

19/10/2024
~E SCHIACCIA QUELLA CA**O DI LATTINA 😎🤟🏼🤠✌🏼🫶🏼Non solo semplici ‘proprietari’, ma anche molti di quelli che lavorano con ...
13/09/2024

~E SCHIACCIA QUELLA CA**O DI LATTINA 😎🤟🏼🤠✌🏼🫶🏼

Non solo semplici ‘proprietari’, ma anche molti di quelli che lavorano con gli animali ignorano questa pratica. 🐕‍🦺⛑️
Può sembrare una cosa da poco ma può fare la differenza tra la vita e la morte. 🌈☠️
Non interessa solo cani, gatti e altri animali domestici/ randagi/abbandonati, ma anche i selvatici.

🐶🐱🦊🐰🐻🦫🦡🦨🦝

Spesso, ci concentriamo sulle grandi cose che non possiamo realizzare, e magari, ci perdiamo tutte le altre su cui invece abbiamo potere e che potrebbero cambiare il mondo un pezzo alla volta. 🧩

Consapevolezza è anche questo: la presenza nel qui e ora, in quello che sto facendo adesso, ESSERCI DAVVERO. 🌟

“NON SONO LE NOSTRE CAPACITÀ CHE DIMOSTRANO CHI SIAMO DAVVERO, SONO LE NOSTRE SCELTE” 🔥🐦‍🔥

⚡️

10/09/2024

Pagina Instagram ⬇️⬇️

35 Followers, 85 Following, 25 Posts - See Instagram photos and videos from CanisenzaVerso (.senza.verso)

NON C’È AMORE VERO SENZA LIBERTÀ “Devi comandare tu perché se no comanda lui”“Ti sta prendendo in giro”“Ti sta mancando ...
26/08/2024

NON C’È AMORE VERO SENZA LIBERTÀ

“Devi comandare tu perché se no comanda lui”
“Ti sta prendendo in giro”
“Ti sta mancando di rispetto”
“Si è sempre fatto così “
Attenzione alle proiezioni!

Ci sono maestri migliori
Fate attenzione quando è la paura a parlare

Cani presi a calci e ginocchiate.. cani chiusi per giorni e giorni in box.. cani che mangiano solo se mangiano con te, come e quando vuoi tu..
cani che escono solo per lavorare
cani chiusi in un angolo, braccati, impiccati con lo strozzo a catenella perché quello di stoffa lo morderebbero e andrebbero via…
cani cresciuti a colpetti continui se fanno un passo di troppo..
cani che vorrebbero andar via, costretti a rimanere e “lavorare” perchè così si faceva e così è giusto ora anche x gli altri
cani che vorrebbero rintanarsi, obbligati a rimanere fuori
cani separati dai propri cari: mamme e figli, fratelli e sorelle..
cani tristi, cani soli, cani fraintesi… cani spostati come pacchi Amazon.. cani chiusi, cani piegati, spezzati, cani che sono l’ombra di loro stessi

Chi LAVORA IL CANE difficilmente lavora CON il cane, PER il cane

Il fine nn giustifica tutti i mezzi

Ascoltate loro: “I cani parlano”
(se sapete comprendere)

❤️‍🔥

HANNO INGANNATO ANCHE ME
"Dei cavalli mi sono innamorata come spesso ci si innamora di una persona.
All’improvviso.
Senza una ragione.
E senza conoscere niente su di loro.

Mi sono affidata, allora, a coloro che dicevano di sapere tutto sui cavalli.

Vedevo cavalli soli e chiusi in box e che non uscivano mai e loro mi dicevano che quella era la migliore condizione in cui tenerli.

Mi dicevano che un cavallo è stupido: ha il cervello di un bambino di 3 anni. “Devi comandare tu, sennò comanda lui”.

Ho visto cavalli essere presi a schiaffi per aver fatto un passo avanti di troppo. “Ti sta mancando di rispetto”.

Se un cavallo non voleva fare quello che mi veniva ordinato di fare con lui, mi veniva urlato che “mi stava prendendo in giro” e che se non camminava come volevo, dovevo “dare più calci e più forti”.
Ricordo perfettamente un’insegnante di equitazione che mi tenne cinque minuti a calciare un cavallo con tutta la mia forza, perché non ci mettevo abbastanza forza quando lo facevo. Ed era vero, non volevo mettercela.

Quella lezione mi è servita moltissimo: è stato il giorno in cui ho deciso che non avrei montato mai più.

Ho visto cavalli presi a frustate se non ubbidivano; obbligati a correre in un tondino fino allo sfinimento con un uomo al centro per dimostrare che alla fine “vedi? Viene da me di sua spontanea volontà”; ho visto puledri atterrati con un cappio intorno al collo se non si davano un calmata o essere presi con una morsa di due dita sul muso, nel punto in cui (non sapevo) gli avrebbe provocato un dolore insopportabile, mentre mi dicevano: “vedi? Guarda come sta fermo con me”.

Ho visto un “nome famoso” dell’horsemanship tenere uno stallone in un tondino per ore, sotto al sole cocente di agosto, senza né acqua né cibo “affinché si desse una calmata”. E ho visto quest’uomo prendere a frustate un cavallo che si rifiutava di salire su un trailer, mentre preparava un seminario per mostrare come sia facile far salire i cavalli sul trailer senza usare la forza.

Ho visto un uomo di cavalli postare con orgoglio una foto in cui SEDEVA SOPRA A UN CAVALLO DISTESO, e leggere, con orrore, commenti di ammirazione pura.

Ho visto cavalli sanguinare dalla bocca, uscire dal campo azzoppati, essere presi a frustrate perché non volevano saltare e istruttori dire: “non è niente, succede”.

E mentre cercavo di capire e di imparare, dovunque mi giravo, sentivo sofferenza nei cavalli: in quelli soli in un box, senza una carezza umana o un compagnuccio con cui condividere la vita; nei cavalli che schiumavano dalla bocca quando montati e in quelli che venivano forzati e picchiati nell’attimo in cui provavano a sottrarsi.

Se parlavo della sofferenza che vedevo, mi veniva detto che ero pazza.
“Si è sempre fatto così”, mi veniva detto. “I cavalli devono ubbidire”.

Ho sentito usare la parola “libertà” infinite volte dove l’unica certezza che avevo, nel vedere quel che vedevo, è che I CAVALLI NON AVEVANO ALCUNA SCELTA SE NON UBBIDIRE.

Ho visto persone mentire sapendo di mentire.
Bluffare sapendo di bluffare.
Soprattutto, li ho visti ingannare consapevolmente gente come me che sentiva amore per i cavalli e che di cavalli non sapeva quasi niente e che quindi era facilmente disposta a credere a tutto.

“Forse, hanno ragione loro”, mi sono detta. “La stupida che non capisce sono io”.
E allora, sono andata altrove per capire.
Sono andata negli Stati Uniti.
In Olanda.
In Grecia.
Per capire se ci fosse un modo di vivere i cavalli diverso dal mondo equestre che vedevo e nel quale io sentivo (forse me la inventavo?) così tanta sofferenza.

La parola “libertà” in riferimento ai cavalli è diventata la mia ossessione.
Ho fatto di tutto per osservare branchi di cavalli liberi, per ascoltare chi li studiava e ci interagiva e per capire quale fosse il segreto di un capobranco equino, capace di farsi seguire con un solo cenno della testa.

Non ho impiegato molto a capire che “obbligo”, “coercizione”, “dominio” sono parole SCONOSCIUTE a un vero capobranco.

Il potere del capobranco, quel potere che è una summa di tanti poteri insieme, è soprattutto un potere di fascinazione assoluto: quello di FARSI SCEGLIERE LIBERAMENTE.

E ho capito che la più grande paura che abbiamo in riferimento ai cavalli è una sola: LA PAURA CHE LORO, SE LASCIATI LIBERI DI SCEGLIERE, NON CI SCEGLIEREBBERO MAI.

E allora ho capito perché inventiamo trucchetti e coercizioni e bluff per piegare i cavalli al nostro volere: perché non essere scelti è terribile; perché non essere assecondati è terribile; perché scoprire di non avere il potere di fascinazione di un capobranco potrebbe significare di non valere niente.

E allora, pur di illuderci di possedere tutto questo “potere”, inganniamo. Bluffiamo. Usiamo la violenza, prima che il sipario si apra e dopo che si è chiuso.

Personalmente, riguardo ai cavalli, non so quale sia la via giusta, io la sto ancora cercando e non so neanche se esista una via definitiva.

Però, quello che posso fare oggi è dare la mia testimonianza: proprio perché mi sono innamorata dei cavalli (e se è vero che chi ama vuole il bene dell’altro) ho cercato, e da anni cerco, di saperne il più possibile su chi siano questi esseri così amati e se ci sia un modo migliore, più rispettoso, più amorevole, più giusto per rapportarsi a loro.

Ho ancora moltissimo da imparare. Non finirò mai.
E ho ancora molto da disimparare, grazie a tutti quelli che mi hanno ingannato con i loro insegnamenti sbagliati.

Ma ora lo dico, in tutta tranquillità: alcuni di quelli che dicono di amare i cavalli e che hanno usato e continuano a usare tutti i trucchetti possibili per far credere di fare il loro bene mentre fanno unicamente il proprio bene egoistico con una volontà assoluta di potenza e di dominio su di loro, non mi ingannano più.

Nella mia ricerca, ho trovato istruttori e uomini e donne di cavalli MIGLIORI: uomini e donne di cavalli che hanno fatto un viaggio faticoso e lunghissimo e dove, durante il cammino, hanno scelto di mettere l’amore al posto dell’ego. La verità al posto della menzogna. Il rispetto al posto della coercizione. Il no di un cavallo al posto della violenza. La sconfitta, al posto della vittoria a tutti i costi. Il benessere del cavallo al posto del sacrificio.

Forse hanno perso qualche applauso. E qualche trofeo, lungo il cammino. Ma non credo gli importi.

E quando pronunciano la parola “libertà” in riferimento a un cavallo sanno quello di cui parlano: sanno come accogliere il no di un cavallo; sanno come lasciarlo uscire da un campo di lavoro se non vuole stare; sanno come farlo restare nel branco se non vuole ve**re. Sanno come scegliere di tenerlo a riposo se zoppica, perché “no, lo spettacolo non deve continuare a tutti i costi” e sanno che cosa significa vederlo andar via quando potrebbero fare un solo gesto per trattenerlo…

Ma più di tutto sanno una cosa: non c’è esperienza più bella che vedere un CAVALLO LIBERO di andare e di stare dove vuole e con chi vuole (inclusi i propri simili), SCEGLIERE DI VOLER STARE PROPRIO CON TE, come se tu fossi il luogo più bello del mondo e come se il resto non esistesse più.

Questi uomini e donne di cavalli sanno e hanno imparato la cosa più importante e che riguarda gli umani come i cavalli: non esiste amore vero senza libertà”.
- Alessia Giovannini, autrice del libro "Il Potere segreto dei cavalli - Alla scoperta dell'Unità perduta" (Youcanprint)

“Non c’è grado di consapevolezza dei bisogni del cane, nè intensità del legame affettivo con l’essere umano che possa co...
23/08/2024

“Non c’è grado di consapevolezza dei bisogni del cane, nè intensità del legame affettivo con l’essere umano che possa controbilanciare la sua perdita di libertà”

❤️‍🔥

E tuQuanto sei fico??! 🌟
16/08/2024

E tu
Quanto sei fico??! 🌟

13/08/2024

“Come stiamo? Maletto
Abbiamo sottovalutato le emozioni
Se queste cose si sanno non si può ritenere che c’è apprendimento senza relazione perché è scientificamente impossibile ottenere cognizione senza il meccanismo di fare insieme”

13/08/2024

La paura
Evoluta per proteggerci
Non si apprende bene sotto minaccia
È un apprendimento che scomparirà e resterà il segnale di allerta
È più antica dei sistemi di apprendimento cognitivo, è più potente, più esperta
Non dovrebbe accompagnare l educazione
Dove c è tanta paura non c è coraggio
Se noi correggiamo con incoraggiamento, questo corregge più di 89 rimproveri

~LINDA IERI & OGGI“Troppo spesso sottovalutiamo il potere di un tocco, di un sorriso, di una parola gentile, di un orecc...
09/08/2024

~LINDA IERI & OGGI

“Troppo spesso sottovalutiamo il potere di un tocco, di un sorriso, di una parola gentile, di un orecchio che ascolta, di un complimento onesto, o del più piccolo atto di cura, tutti che hanno il potenziale per dare una svolta a una vita”

Linda è stata per almeno un anno e mezzo in un canile lager. “Salvata”. Dimenticata. Ignorata. Un numero.
Nessuno dovrebbe vivere in quelle condizioni. Mai.
Rompiamo le gabbie, e non solo quelle fisiche.

Linda è qualcuno ❤️‍🔥

Indirizzo

Dronero
12025

Sito Web

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando CanisenzaVerso pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta L'azienda

Invia un messaggio a CanisenzaVerso:

Video

Condividi

Negozi Di Animali nelle vicinanze


Altro Dronero negozi di animali

Vedi Tutte