10/02/2021
La scelta della lettiera per un cavallo non è così semplice.
Vero è che, per i cavalli che vivono in gestione naturale, il problema è meno rilevante perchè bisogna preoccuparsi molto meno delle polveri.
In questo post, una revisione della attuale bibliografia scientifica a riguardo.
*Il sonno del cavallo #2: La scelta della lettiera*
Poco tempo fa abbiamo parlato del sonno nei cavalli e vi avevo promesso un post sulla lettiera. https://fb.watch/3zwYdu5Yqf/
Mi sono accorta di essermi imbarcata in una bella ricerca per dare un valido consiglio!!
La scelta della lettiera per i cavalli che vivono in box non è affatto semplice. Per i cavalli all’aperto la faccenda è diversa perché bisogna preoccuparsi meno delle polveri. I 4 fattori da tenere in considerazione sono: la produzione di polvere, la presenza di endotossine che possono causare infezioni fungine all’apparato respiratorio, l’assorbenza e la comodità. Per esempio, non avere lettiera ma solo un pavimento in gomma o in cemento riduce fortemente la tendenza a sdraiarsi (Burla et al. 2017). È necessaria una lettiera di 10-15cm per un bel sonno sdraiati, che diminuisce molto con soli 5cm di profondità, indipendentemente dal materiale (Chung et al. 2018).
Da questo punto di vista, la lettiera in paglia sembra essere ideale, molto più comoda di una lettiera di trucioli, pellet o torba (Pedersen et al. 2004, Werhahn et al. 2010, Kwiatkowska-Stenzel et al. 2016). Tuttavia, dallo studio di Dauviller et al. (2018) su oltre 700 cavalli emerge che la lettiera in paglia è una delle principali cause di infestazioni da endotossine dell’apparato respiratorio dei cavalli, mentre il truciolato sembra avere il 40% di probabilità in meno di stimolare la stessa infestazione. Attenzione però, perché la lettiera in trucioli di legno deve essere di pino (o in alternativa, anche se meno buona, di abete), perché il legno delle conifiere è resistentissimo a muffe e batteri (Yarnell et al. 2016). Attenzione anche alle lettiere in biocompost o torba che, sebbene povere di polveri, sono ricche proprio delle spore fungine tipiche dell’ostruzione delle vie aeree (attinomiceti termofili, Seedorf et al. 2010, Kwiatkowska-Stenzel et al. 2016). Diciamo che, sebbene la paglia sia più comoda, tutto sommato le lettiere in truciolato di pino sembrano un buon compromesso, anche perché estremamente assorbenti.
C’è da dire però che fra la lettiera e il fieno, è il fieno il principale responsabile dei problemi dell’apparato respiratorio (Whittaker et al. 2012): essenziale investire in un buon fieno depolverizzato o, per chi può, in un macchinario per trattare il fieno al vapore (si parla però di 2-3000€), cosa che forse permetterebbe di fornire un comodo letto in paglia senza troppe preoccupazioni. Inoltre, il tipo di alimentazione ha anch’essa influenza: un cavallo alimentato a pellet passa l’11.5% del suo tempo a cercare altri resti di cibo con il naso nella lettiera, solo l’1% se viene alimentato a fieno (Elia et al. 2010).
🔵 La dott.ssa Rachele Malavasi è una divulgatrice scientifica e consulente in etologia per la Scuola di Equitazione Etica (SEE).
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