Qua la zampa

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25/12/2021

Microchip nel cane e nel gatto: quanto è importante?

25/12/2021

Il cane e le cure quotidiane: come prenderci cura del pelo

Tutto ciò che devi sapere se hai scelto di adottare un amico a quattro zampe: i cuccioli di cane e la cura di cui hanno ...
25/12/2021

Tutto ciò che devi sapere se hai scelto di adottare un amico a quattro zampe: i cuccioli di cane e la cura di cui hanno bisogno per crescere forti e sani.
Quando entra un nuovo membro in famiglia si tratta di un’esperienza meravigliosa soprattutto quando si tratta di cuccioli! Piccoli esseri pelosi e impacciati che conquistano gli animi più duri con la loro dolcezza.
In ogni modo si tratta di esseri viventi che necessitano non solo molte attenzioni ma anche delle cure veterinarie, soprattutto il primo anno. Di norma, un cucciolo può lasciare la mamma solo dopo le 8 settimane, periodo in cui vanno svezzati e non prima.

La prima cosa da fare è portare il cucciolo dal veterinario.
– Sverminare il cucciolo: il veterinario somministrerà al cucciolo un vermifugo contro i parassiti che i cuccioli possono anche incontrare in grembo alla madre, prendere in un terreno contaminato dalle feci dei loro simili, da insetti come pulci, zanzare, da visceri di animali malati come fegato e polmoni. Inoltre i cuccioli possono contrarre l’infezione di parassiti dalla madre anche con l’allattamento.

– Il ciclo di vaccinazioni va effettuato in un’età compresa tra 6-9 settimane di vita: la prima vaccinazione per il cimurro, parainfluenza, epatite canina e parvovirosi, viene effettuata con un richiamo a distanza di 1 mese nella quale viene integrata la vaccinazione contro la rabbia, quando il cucciolo avrà tra le 12 e le 16 settimane e quella successiva avverrà a distanza di 6 mesi, infine, una volta all’anno.
– Inserire il microchip al cane: prima del microchip esisteva come forma di tutela e controllo dei cani, il tatuaggio con un numero di riconoscimento che corrisponde al proprietario dell’animale. Adesso, il microchip è obbligatorio per legge, pena sanzioni. Si tratta di un circuito grande quanto un chicco di riso che viene inserito sotto la pelle del cane all’altezza del collo e che viene dato in dotazione presso i veterinari, i canili e le Asl con un codice di 15 cifre che permetterà di risalire al nome e alla residenza del proprietario.

– In futuro potreste pensare a sterilizzare o castrare il cane. Di norma viene suggerito che l’operazione sia fatta dopo il primo ciclo di vaccinazioni. Si tratta di un’operazione chirurgica per cui per i cani di taglia grossa è più complessa e il veterinario potrebbe aspettare che il cane raggiunga i 25 o 30 kg.
Per quanto riguarda le femminucce conviene attendere che la cagnolina entri in calore almeno la prima volta, in modo da ridurre il rischio di piometra, cancro ovarico e tumori mammari.

25/12/2021

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Quale cane è meglio tenere in casa una domanda che ci fanno spesso? Il Labrador è il cane da appartamento per eccellenza...
24/12/2021

Quale cane è meglio tenere in casa una domanda che ci fanno spesso?

Il Labrador è il cane da appartamento per eccellenza nonostante sia di grandi dimensioni. Dolce, intelligente ed estremamente affettuoso è una delle razze più amate da grandi e bambini; in più, è molto ubbidiente ed è in grado di adattarsi a diverse situazioni della vostra casa

Alcune malattie infettive si rivelano fatali per i cani, alcune sono molto più diffusein da cucciolo, il cane è esposto ...
22/12/2021

Alcune malattie infettive si rivelano fatali per i cani, alcune sono molto più diffuse
in da cucciolo, il cane è esposto a pericolose malattie infettive che possono rivelarsi estremamente contagiose. Malattie che sono anche fatali se non vengono prese in tempo. A volte è sufficiente il vaccino per proteggere il cane da questi virus pericolosi, in altri casi, saranno necessari cure e trattamenti farmacologici che non sempre salvano l’animale e che dovranno essere somministrati al cane per tutta la vita.
Tra le malattie più pericolose, vi sono le patologie infettive contagiose, epatite, leptospirosi, parvovirosi, cimurro, rabbia e tosse canina. Alcune di queste malattie sono molto altamente contagiose, come il cimurro, il coronavirus e il parvovirus. Altre malattie possono essere fulminanti e portare il cane al decesso nell’arco di poche ore dopo aver contratto il virus. Alcune malattie provocare da parassiti hanno invece un decorso più lento per cui i primi sintomi possono apparire solo dopo diversi mesi.

Tra queste anche numerose malattie infettive trasmesse dalla zecca al cane e che sono contagiose e pericolose anche per l’uomo.

Prevenzione malattie infettive dei cani

Le vaccinazioni e la prevenzione con somministrazione di antiparassitari efficaci accompagnati da controlli frequenti presso il veterinario contengono il rischio contagio e diffusione delle malattie.

Inoltre, nel caso di malattie infettive trasmissibili tramite insetti o zecche, ci sono alcuni accorgimenti da tenere presenti nelle stagioni e nei luoghi più a rischio, come campagne o zone umide come le località di mare o i boschi e zone paludose con acque stagnanti.

E’ sempre suggerito in tal caso evitare di portare a spasso il cane nelle ore più a rischio in cui vi è una maggiore concentrazione di zanzare o pappataci come l’alba e il tramonto.
Cuccioli più esposti a malattie infettive
I cuccioli sono protetti dagli anticorpi che hanno ricevuto dalla madre durante la gravidanza e il periodo di allattamento. Tuttavia, venendo alla luce dovrà sviluppare un sistema di difesa immunitario proprio. Si tratta di una fase delicata soprattutto per i cuccioli nati da randagi o all’esterno, esposti a numerosi rischi di contagio.

Non a caso, è sempre suggerito tenere a casa il cucciolo prima delle vaccinazioni e del richiamo, che accelerano il processo del sistema immunitario.

Le vaccinazioni obbligatorie sono mirate proprio a contenere il rischio di alcune malattie infettive comuni e diffuse come il cimurro, epatite infettiva, leptospirosi, parvovirosi, e tracheobronchite o tosse canina.

In base al luogo in cui vive il cane, magari esposto a zone infette da zecche o zanzare e pappateci, è possibile vaccinare il cucciolo contro altri tipi di batteri virali estremamente pericolosi e letali, quali la leishmaniosi.

A differenza di un cane adulto, queste malattie infettive sono più letali. Alcune, possono uccidere il cane giovane nell’arco di poche ore.

L’intervento deve essere immediato per intraprendere una terapia che non sempre porta alla guarigione dell’animale. Spesso, infatti, ci sono delle conseguenze sulla salute del cucciolo con effetti collaterali sul funzionamento degli organi, dell’apparato digestivo o sul sistema nervoso stesso.

E’ necessaria una prevenzione accurata, soprattutto con antiparassitari per i cani più esposti che vivono all’esterno o nelle campagne e in alcune zone in cui vi è una maggiore diffusione di queste malattie infettive.

Alcune malattie infettive sono anche facilmente trasmissibili all’uomo e devono pertanto essere intraprese dei provvedimenti per evitare il rischio contagio come ad esempio l’isolamento del cane.

Il cimurro e la gastroenterite virale sono le malattie infettive più temute dai volontari e nei canili. E’ infatti frequente il salvataggio di cucciolate abbandonate o di randagi nelle campagne che sono portatrici di questi virus. Questo può provocare delle vere e proprie epidemie nei canili e nei rifugi gestiti da volontari o associazioni.

Non solo il dramma di cuccioli salvati in extremis ma anche quello di dover assistere al loro decesso senza poter curarli da queste malattie.

L’alimentazione del cane deve essere sana e bilanciata: per questo motivo è fondamentale integrare il suo menù con frutt...
22/12/2021

L’alimentazione del cane deve essere sana e bilanciata: per questo motivo è fondamentale integrare il suo menù con frutta e verdura. Ma quali sono i tipi di frutta e verdura che il cane può mangiare e quali invece sono assolutamente da evitare?
Vi abbiamo già parlato della frutta e verdura adatta all’alimentazione canina, e sappiamo che il cane ha bisogno di mangiare frutta e verdura in piccole porzioni, per un totale del 25% del totale della sua alimentazione quotidiana.

Ma c’è un ben preciso elenco di frutta e verdura proibita al cane, che va assolutamente evitata per non incorrere in danni alla salute del tuo amico a quattro zampe.
Iniziamo dal capire quali sono i frutti tossici per il cane, per poi approfondire l’argomento delle verdure da evitare.
Alimentazione del cane: frutta da evitare
A volte possiamo pensare che frutta e verdura siano alimenti salutari e pertanto diamo per scontato che facciano bene al cane così come accade per noi.
In realtà esistono alcuni tipi di frutta vietata ai cani, che possono essere molto pericolosi per la sua salute.

In generale, bisogna evitare di dare al cane frutta con semi e noccioli che possono creare danni potenzialmente letali all’intestino di Fido e sono rischiosi perchè potrebbero soffocarlo andandogli di traverso.

Nel particolare, invece, vi presentiamo l’elenco della frutta vietata al cane:

avocado
agrumi
uva e uvetta
frutta secca
Avocado al cane: perchè no?

Se ti stai ponendo la domanda “si può dare l’avocado al cane?”, la risposta è sì ma ad una condizione: evitare assolutamente il nocciolo, la buccia e le foglie.
Queste parti del frutto contengono persina, una sostanza altamente tossica per il cane.

Se vuoi dare l’avocado al cane dovrai quindi sbucciarlo, eliminare il seme e tagliarlo a pezzetti: in questo modo Fido potrà beneficiare delle proprietà di questo frutto che è ricco di potassio e grassi buoni.

Il cane può mangiare gli agrumi?

Arance, limoni e mandarini possono essere dati al cane soltanto in piccole quantità e soprattutto saltuariamente: questi frutti, infatti, contengono molti zuccheri che possono portare il cane a problemi di obesità o a disturbi di natura gastrointestinale, tra cui vomito e diarrea.
Il cane può mangiare l’uva?

Uva e uvetta sono potenzialmente pericolosi per il cane, in quanto potrebbero causargli un’intossicazione alimentare letale.
Questa frutta è pericolosa per il cane perché danneggia i reni e il fegato: sono pericolosi in particolare i suoi semi, che il cane non deve assolutamente mangiare.

Albicocca al cane: si può?

Il cane può mangiare l’albicocca (e altri frutti come le ciliege, le pesche, le mele, eccetera) a un solo patto: bisogna eliminare assolutamente il nocciolo!
Quest’ultimo contiene l’amigdalina, che se ingerita dal cane diventa velenosa e pertanto potenzialmente letale.
Inoltre, l’ingestione di un nocciolo di albicocca potrebbe causare soffocamento o ostruzione intestinale nel cane.

Cani e frutta secca: sì o no?

La frutta secca è decisamente rischiosa per il cane: in generale è possibile dargliene piccole dosi molto sporadicamente, ma sarebbe sempre meglio consultare prima il veterinario
Alimentazione del cane: verdure da evitare
Anche tra le verdure ci sono alcune cose che bisogna evitare assolutamente dare al cane. Tra gli esempi di verdura proibita per il cane:

aglio
cipolla
porri
patate
melanzane
Aglio e cipolla al cane

Prodotti come aglio, cipolla, porri e cipolline sono assolutamente vietati per i cani: queste verdure sono tossiche per il tuo amico a quattro zampe perché contengono tiosolfato, una sostanza che può distruggere i globuli rossi e causare anemia nel cane.

Il cane può mangiare le patate?

Proprio come per gli umani, le patate crude sono tossiche per i cani perché contengono solanina.
Se le patate sono cotte, invece, possono essere tranquillamente offerte al cane ma bisogna aver cura di bollirle.

Si possono dare i pomodori al cane?

Il pomodoro è pericoloso per il cane soltanto se è verde, o se il cane mangia la pianta: in questi due casi, infatti, rischia di ingerire due sostanze tossiche che sono la solanina e la tomatina.
Puoi dare al cane dei pomodori rossi maturi, ma senza esagerare e evitali del tutto se il tuo amico peloso soffre di problemi all’intestino o ai reni.

Melanzane al cane: sì o no?

Anche le melanzane, come le patate e i pomodori, contengono una sostanza potenzialmente pericolosa per il cane che è la solanosina. Questa sostanza si trova nella parte verde e nella buccia della melanzana.
Puoi quindi discutere con il veterinario sulla quantità di melanzana che il tuo cane può mangiare senza rischi.

Vermi nel cane: 10 rimedi casalinghi davvero semplici ed efficaciSe si verificano episodi di vermi nel cane, ci sono tan...
22/12/2021

Vermi nel cane: 10 rimedi casalinghi davvero semplici ed efficaci
Se si verificano episodi di vermi nel cane, ci sono tanti rimedi casalinghi efficaci per risolvere il problema: ve le proponiamo ben 10
’eventualità che il cane abbia i vermi è decisamente frequente: i parassiti si prendono attraverso il contatto con il suolo e non è sicuramente possibile impedire al tuo amico a quattro zampe di uscire per andare al parco, in giardino o in cortile: sappiamo benissimo che le passeggiate all’aria aperta sono indispensabili per il suo benessere.

Se hai bisogno di sverminare il tuo cane, ci sono tantissimi rimedi casalinghi naturali ed efficaci da provare: in questo articolo, te ne presentiamo 10 davvero semplici.
Come eliminare i vermi nel cane con rimedi casalinghi
1. Assenzio

L’assenzio è una pianta utilizzata da secoli per eliminare i vermi, ma va utilizzata con cautela: contiene, infatti, oli e tannini che possono danneggaire il sistema nervoso del cane.

La cosa migliore è aggiungere circa un grammo di assenzio secco (circa un quarto di cucchiaino) alla pappa del cane, soltanto se c’è un bisogno immediato di eliminare i parassiti. Non somministrare l’assenzio al cane per piiù di 3 giorni di seguito.

2. Aglio

Anche per l’aglio occorre comportarsi con una certa prudenza, perchè potrebbe essere potenzialmente tossico per il cane: ne abbiamo parlato in alcuni articoli sul tema degli ortaggi pericolosi per la salute del cane.

Se devi affrontare il problema dei vermi del cane, puoi provare a mischiare una piccola quantità di aglio grattuggiato con del fi*****io: questo rimedio naturale potenzia il sistema immunitario e uccide i parassiti.

3. Carote

La carota è un potente vermifugo, che ripulisce il muco dalle pareti intestinali portando con sé anche i parassiti.
L’ideale è aggiungere dei pezzi di carota tagliata in maniera grossolana nella ciotola del cane: poiché non verrà digerita dal tuo amico a quattro zampe, non cambia il valore nutrizionale del suo pasto.
4. Chiodi di garofano

I chiodi di garofano sono un potente antiparassitario naturale, utile sia per i cani che per gli esseri umani. L’efficacia contro i vermi di questa spezia è potenziata se assunta in combinazione con altri rimedi naturali, come ad esempio il già citato assenzio.

Per eliminare i vermi nel cane, somministragli i chiodi di garofano per un’intera settimana dopo ogni pasto. Procedi con questo sistema per due mesi, una settimana e una no, per i cani di taglia grande ma evita di prolungare più a lungo il trattamento per evitare pericolosi effetti collaterali.

5. Terra Diatomacea di Grado Alimentare

Detta anche farina fossile, la Terra Diatomacea utile contro i vermi è quella commestibile (o di grado alimentare) e funziona per ridurre il numero di parassiti intestinali nel cane (ad eccezione del verme solitario).

Ne va aggiunto un cucchiaino nella ciotola una volta al giorno, avendo cura di mescolarla con attenzione al cibo perchè in caso di inalazione la farina fossile può provocare irritazioni.

6. Semi di zucca

Utili non soltanto contro i vermi nel cane, rimedio naturale diffuso ormai da millenni: i semi di zucca aiutano a curare problemi di natura renale e urinaria, oltre ad avere proprietà cicatrizzanti.

Ottimi antiparassitari sia per le persone che per gli animali, sono anche una fonte di importanti minerali tra cui ferro, zinco, magnesio e potassio. Per eliminare i vermi, la dose indicata è di un cucchiaino di semi di zucca ogni 5 chili di peso corporeo per una o due volta al giorno, fino a scomparsa del problema.

7. Enzimi supplementari

Gli enzimi sono capaci di distruggere lo strato esterno dei vermi: in questo modo i parassiti si indeboliscono e allentano la presa sulle pareti intestinali del cane. Un modo utile per aumentare gli enzimi nell’organismo del cane è offrirgli un fico secco al giorno o della papaya, o ancora un cucchiaino al giorno di aceto di sidro di mele.

8. Digiuno

Il più semplice tra i rimedi naturali contro i vermi del cane è sicuramente mettere il tuo amico a quattro zampe a digiuno: 24 ore di digiuno una volta a settimana aiuteranno a espellere i vermi e eviteranno di far tornare i fastidiosi parassiti. Prima di scegliere questa opzione, consulta in veterinario.

9. Probiotici

I probiotici aiutano la salute dell’intestino, migliorano l’assorbimento dei nutrienti essenziali per l’organismo e facilitano la digestione: una capsula di acidofilo probiotico ad ogni pasto sarà di grande aiuto per la salute del tuo cane. I probiotici si trovano anche nello yogurt bianco, in diversa percentuale a seconda della marca: leggi attentamente l’etichetta prima di procedere all’acquisto.

10. Dieta

Scegliere un’alimentazione corretta per il cane è il modo migliore per prevenire i vermi intestinali: questi sgradevoli parassiti, infatti, si nutrono di cibi ricchi di grassi e zucchero come latte intero e uova, alimenti che vanno sospesi dalla dieta quando il cane è in cura contro i vermi.

Una volta che i parassiti saranno completamente scomparsi, potrai gradualmente reintegrare questi alimenti nella dieta abituale del cane: l’ideale è attendere almeno 3 settimane, per verificare se tutti i vermi sono stati espulsi.

Insieme ai vaccini la sverminazione del cane cucciolo e adulto è una delle pratiche fondamentali per evitare la degenera...
22/12/2021

Insieme ai vaccini la sverminazione del cane cucciolo e adulto è una delle pratiche fondamentali per evitare la degenerazione in patologie più fastidiose
sverminazione cane

La sverminazione del cane
I parassiti e i vermi sono sempre pronti a insinuarsi nel corpo del cane cucciolo e adulto. In questo articolo approfondiamo il tema della sverminazione del cane in tutti i suoi aspetti; dai sintomi alla prevenzione fino alla filaria, parassita pericolosissimo che può causare seri problemi di salute al nostro amico a quattro zampe.
Tutto quello che c’è da sapere sulla sverminazione del cane cucciolo e adulto
Cos’è la sverminazione? Quando i cuccioli vengono alla luce e iniziano a respirare hanno già nell’intestino dei vermetti dalla forma lunga e cilindrica detti ascaridi. Questi vengono trasmessi dalla madre al feto e possono raggiungere il cucciolo anche attraverso il latte materno. Sverminare i cani è perciò una pratica fondamentale e va fatta per evitare patologie peggiori difficili da risolvere.

Come sverminare il cucciolo e il cane adulto

Per sverminare un cane il veterinario può somministrare farmaci per via orale definiti ad ampio spettro, in grado cioè di trattare una vasta gamma di parassiti intestinali. La terapia di sverminamento è più o meno la stessa nel cucciolo e nel cane adulto, si utilizzano infatti gli stessi farmaci.

Sverminazione: ogni quando farla

La prima sverminazione va fatta entro 20 giorni dalla nascita del cucciolo, un’altra va eseguita dopo 25 giorni dalla prima. Per avere la certezza che non ci siano problemi il veterinario potrà far analizzare le feci del cucciolo a due mesi dalla seconda sverminazione. In base ai risultati potrà prescrivere, se necessario, un prodotto sverminante più adatto da somministrargli e stabilire una nuova sverminazione.

Se si tratta di un cane adulto il suggerimento è farla almeno due volte l’anno, ma ogni Fido ha un quadro clinico differente e quindi sarà il veterinario a stabilire queste tempistiche. È molto importante la prevenzione, leggi più avanti.
Vermi, sintomi e diagnosi
La maggior parte dei vermi che infettano i cani (nematodi, tenie, anchilostomi e tricocefali) vivono nell’intestino, possono essere colpite sia le razze di piccola taglia, i medi, quelli grossi e giganti. I sintomi più riscontrabili sono la diarrea, vomito, pelo opaco, prurito a***e, inappetenza, dimagrimento e insorgenza di allergie.

La diagnosi viene fatta attraverso l’analisi delle feci del cane.

Prevenire la presenza di vermi nell’organismo del cane

Con una corretta prevenzione aiuterai il tuo cane a evitare di contrarre vermi, quindi ricorda di:

portare il cane dal veterinario per i controlli di routine. Quattro volte all’anno quand’è ancora cucciolo e due volte all’anno quando è diventato adulto;
gettare prontamente le feci del cane;
far portare un collare antiparassitario (o, se necessario, somministrare farmaci orali) anti pulci;
se esiste il sospetto che il cane abbia i vermi non baciarlo, non farti leccare e non farlo dormire nel tuo letto, potrebbe essere molto pericoloso;
segui le indicazioni del veterinario per la prevenzione della filaria e rispetta i tempi di somministrazione di quanto prescritto;
lava la ciotola dell’acqua e del cibo in maniera regolare, cuoci bene la carne prima di aggiungerla al pasto, non permettere al cane di mangiare le carcasse, igienizza i suoi spazi e le sue cose;
ricorda che alcuni vermi possono essere contagiosi per gli esseri umani quindi tieni puliti gli ambienti domestici e il cortile.
Diagnosi e trattamento della filaria

Merita un approfondimento la filaria, un altro tipo di parassita che può causare seri problemi di salute, e talvolta, persino la morte. Si tratta di vermi lunghi fino a 30 cm che si annidano nel cuore, nei polmoni e nei vasi sanguigni.

Se il veterinario ha il sospetto che il vostro Fido abbia contratto la filaria procede a effettuare esami ematici e radiografie per valutare la gravità dell’infezione contratta. La terapia per la filaria dura alcuni mesi, prevede la somministrazione di antibiotici e infiammatori nel primo periodo poi segue un trattamento più robusto con farmaci che possono essere somministrati solo dal veterinario.

Nel periodo di cura e recupero il cane dovrà tenere uno stile di vita tranquillo poiché questi vermi quando muoiono e si rompono possono essere ostacolare il normale flusso del sangue nelle arterie e nei polmoni nel cane che fa eccessiva attività fisica.

Dopo sei mesi dall’inizio del trattamento il veterinario procederà a fare nuove analisi del sangue e verificare la morte dei vermi. Se sono ancora presenti occorrerà proseguire il trattamento, al contrario se la malattia è stata debellata il cane comincerà a prendere dei farmaci che prevengono la recidiva e dovrà ripetere gli esami per la filaria ogni anno.

Le fasi di sviluppo dei cuccioli di caneAnche se in questo articolo non è trattato come un vero e proprio stadio, è impo...
22/12/2021

Le fasi di sviluppo dei cuccioli di cane
Anche se in questo articolo non è trattato come un vero e proprio stadio, è importante sottolineare che persino il periodo prenatale ha una certa rilevanza per la mamma e per il cucciolo: si consiglia di accarezzare almeno una volta al giorno la pancia della cagnetta e tenerla lontana da possibili fonti di ansia e di stress, all’interno di un ambiente tranquillo e rilassante.

Ma una volta venuto al mondo, come cresce il nostro piccolo cagnolino?
La fase del neonato
Questo primo stadio va dal momento della nascita, fino alla seconda settimana di vita.

In questo periodo il cucciolo dipende completamente dalla propria mamma, per nutrirsi e scaldarsi. Dorme per il 90% della giornata, ha bisogno di un ambiente caldo per poter mantenere una giusta temperature corporea e non è autonomo fisicamente. Il piccolo nasce infatti sordo e cieco e aprirà le palpebre degli occhi solo a partire dal dodicesimo giorno. E’ in grado perciò di riconoscere la madre solamente attraverso l’uso dell’olfatto; sarà lei che si occuperà di mantenerlo pulito e al sicuro per tutto il tempo necessario.
La fase dell’infante
La fase successiva va dalla seconda alla sesta settimana. Questo è un periodo di transizione: il piccolo inizia a muoversi, dapprima in maniera instabile e insicura, per arrivare infine a procedere a piccoli balzi.
Acquisisce sempre maggiore autonomia: il cucciolo mette i denti, inizia a mordere e masticare, vede gli oggetti in maniera più nitida, sviluppa il senso dell’udito (anche se non è ancora in grado di riconoscere la fonte dei suoni) ed è in grado di urinare e defecare in maniera volontaria.

Comincia pertanto ad avere le prime reazioni agli stimoli del mondo esterno
La fase dello svezzamento
Dalla sesta alla dodicesima settimana, il cagnolino è ormai fisicamente indipendente, avendo tutte le funzioni vitali perfettamente sviluppate. Inizia quindi il periodo della cosiddetta Socializzazione del cucciolo di cane: è quello più complesso e significativo, poichè Fido riesce a sviluppare il proprio comportamento in maniera definitiva.

E’ una fase di passaggio, in cui il cucciolo si trasforma in adolescente e inizia a:

mordere per gioco
abbaiare
mettere in pratica la mimica
acquisire la piena coordinazione dei movimenti e delle posture del corpo
sviluppare l’autocontrollo

La fase pediatrica
L’ultimo stadio di accrescimento nella vita di un cucciolo di cane va dalla dodicesima settimana al sesto/nono mese di vita, in cui si assiste alla fase pediatrica. E’ importante fare attenzione alla corretta crescita dell’apparato scheletrico e dei muscoli: il cane dovrà fare il giusto movimento, senza esagerare.

Fido interagirà con altri cani e comincerà a vedere nella nostra figura un punto di riferimento, iniziando a fidarsi di noi e ad acquisire sempre maggiore sicurezza in sè stesso. In tal senso l’educazione ricevuta nella fase precedente avrà un ruolo determinante.

Nel secondo semestre di vita, il nostro cane potrebbe tuttavia sentirsi impaurito di fronte a situazioni nuove e sconosciute, arrivando a rifiutarle o a scappare via. E’ meglio evitare di entrare in conflitto con lui costringendolo all’azione, oppure accarezzarlo avallando le sue paure: è consigliabile invece essere pazienti e stargli vicino nel momento in cui avrà preso la decisione di fronteggiare la novità.

Bisogna prendersi cura del proprio cane già da cuccioli, soprattutto per quanto riguarda l’alimentazione. Scopriamo insi...
22/12/2021

Bisogna prendersi cura del proprio cane già da cuccioli, soprattutto per quanto riguarda l’alimentazione. Scopriamo insieme come scegliere gli alimenti naturali per il cane efficaci per la sua crescita.
Quando si adotta un cucciolo bisogna prendersi cura di lui nel migliore dei modi, soprattutto nel campo dell’alimentazione.
Infatti una buona alimentazione può cambiare davvero il corso della vita del tuo amato animale.
E’ quindi importante saper scegliere con cura i cibi da dare ai cani già da cuccioli. Un ottimo consiglio è cibare il proprio cane con alimenti naturali, vediamo allora quali sono i più sicuri.
Gli alimenti naturali per il cane: iniziare già da cuccioli
cucciolo non mangia
(Foto fonte Pixabay)
Prima di tutto vediamo cosa si intende per alimenti naturali. Innanzitutto quando si parla di naturale, ci si pensa subito ad alimenti non modificati, ma naturali al 100%.

Alimenti del genere per i cuccioli di cane è un po’ impossibile trovarli. Quando si parla di alimenti naturali per gli animali domestici si intende di mangime che contengono un ingrediente derivato da prodotti vegetali, minerali o animali. Anche gli alimenti che non contengono conservanti, coloranti o aromi sono considerati alimenti naturali.

Gli ingredienti da cercare e quali evitare

La cosa importante da fare per assicurare al nostro cucciolo un ottima alimentazione, è saper leggere gli ingredienti sull’etichetta del mangime che state acquistando.

Prima di tutto bisogna essere in grado di leggere senza problemi gli ingredienti. Deve essere specificato sull’etichetta del prodotto il tipo di carne utilizzato, facendo attenzione che non siano derivati.

Per quanto concerne i cereali, devono essere assolutamente integrali e non devono comprendere gusci o parti difficili da digerire. Non sono consigliabili quei prodotti la cui scritta specifica che il mangime è naturale ma con l’aggiunta di vitamine o minerali.

E’ opportuno evitare prodotti alimentari per i cuccioli di cane con l’aggiunta di glicole propilenico, spesso usato con i cibi semi-umidi per evitare che si secchino. I cibi per cani non devono contenere nemmeno BHA, un additivo chimico che ha un effetto cancerogeno.
Cibi fatti in Casa
E’ possibile scegliere di preparare del cibo fatto in casa per il cucciolo, dato che è difficile trovare un alimento naturale giusto in commercio. E’ opportuno però consultare il veterinario per determinare quali prodotti sono adatti al cane e quali no.

E’ opportuno sapere che i cibi da dare a fido devono essere assolutamente prodotti freschi, e che il nostro amico a quattro zampe può mangiare alcuni cibi crudi come verdure o carne e altre invece assolutamente cotte come per esempio i cereali.

Se il vostro cucciolo è abituato già da piccolo ad ingerire cibi crudi e naturali, sicuramente il suo organismo ha già imparato a digerirli e quindi quando si farà grande non avrà problemi.

Per quanto riguarda i cani che devono passare invece all’alimentazione a crudo bisogna seguire un programma per abituare l’organismo del cane a digerire questi cibi.

Ovviamente tutto ciò deve essere sotto l’attenta osservazione del veterinario per assicurarvi che fido riceva tutte le sostanze nutritive adatte a lui.

I cani capiscono le parole, alcune ricerche hanno mostrato quante parole riescono ad imparareComunicare con gli animali ...
22/12/2021

I cani capiscono le parole, alcune ricerche hanno mostrato quante parole riescono ad imparare
Comunicare con gli animali significa entrare in contatto con un essere vivente che ha un proprio linguaggio. Spesso, viene evidenziato come il ca***e dell’empatia sia quello preferenziale per l’interazione con diverse specie. Cosa significa? Significa osservare, ascoltare, abbandonarsi all’altro attraverso un ca***e che non sia semplicemente “mentale”, fatto di parole che traducono il pensiero umano.
“Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile”. diceva San Francesco d’Assisi.

Meravigliarsi ogni giorno di fronte alla magia della natura. Troppe volte si danno per scontate molte cose che fanno parte del quotidiano, del bagaglio acquisito dalla collettività. Così come l’interazione con i cani.

Per il pensiero comune è ormai normale che un cane obbedisca ai comandi. “Vieni qui!”, “Stai fermo”, “Cerca” o “riporta”. Convivendo a stretto contatto con un cane ci si accorge di quante altre possibilità siano concesse e di quante parole in realtà sia in grado di apprendere un cane e di “rispondere” a quelle parole.

L’addestramento di un cane si basa su due canali principali: quello dei comandi legati all’educazione del cane e quelli collegati all’obbedienza. Si tratta di due tipologie di approccio ben distinte. La prima richiede che il cane rispetti determinati codici e comportamenti nella relazione con l’uomo, l’altro che il cane apprenda dei comandi per metterli in pratica. Ad esempio, i cani da pastore sono noti non solo per apprendere i comandi, mettendoli in pratica ma anche per prendere delle decisioni in maniera autonoma. Come riconosciuto nella razza del mastino abruzzese, quando è stata nominata patrimonio culturale.
Il cane comunica attraverso tre canali: quello visivo/corporeo (movimenti), olfattivo e il ca***e uditivo. Un linguaggio complesso per cui il cane ha alcuni sensi maggiormente sviluppati rispetto all’uomo e riesce a vedere o sentire cose che un umano non riuscirebbe a vedere. Sensi che parlano al cane, ad uguale misura di come le parole risuonano in un discorso tra due persone.
Comunicazione con il cane
I cani appartengono ad una delle specie più intelligenti del mondo animale e nell’interazione con l’uomo ha sviluppato capacità cognitive che lo hanno reso unico.

Nell’addestramento di base viene ribadito quanto sia necessario accompagnare un comando con il gesto. Questo per sfruttare i due canali della comunicazione nel cane, quello visivo e uditivo.

I ricercatori sono da sempre stati affascinati dal regno cognitivo degli animali, alla ricerca di conferme e di capire come rendere possibile una comunicazione tra gli umani e gli animali.

I cani riconoscono le parole

Diversi studi hanno dimostrato che i cani sono in grado di capire determinate parole umane.

Come gli umani, i cani elaborano le parole che sentono, raccogliendo informazioni attraverso diversi processi cerebrali per poterle comprendere. Ovvero, attraverso studi con i quali sono stati utilizzati strumenti avanzati come la risonanza funzionale del cervello, i cani usano la parte sinistra del cervello per capire le parole che sentono, mentre usano l’emisfero destro per capire e interpretare l’intonazione delle parole.

Leggi–> I cani sono in grado di capire le parole e le intonazioni umane

Solo quando viene realizzato questo processo, i cani sono allora in grado di capire le intenzioni di una persona.

Per il cane è importante utilizzare un metodo che si basa sul condizionamento operante. Ovvero associare alla parola una determinata azione o un oggetto, accompagnando la risposta del cane al rinforzo positivo ovvero gratificando il cane con uno snack, una carezza o una parola dolce.

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