Diego Buscicchio E-dog

Diego Buscicchio E-dog E-DOG intende promuovere e divulgare un’adeguata conoscenza e competenza della cultura canina Si avvale di Educatori Cinofili A.P.N.E.C.

La E-DOG è un Associazione Sportiva Dilettantistica affiliata alla FISC CNS libertas ente di Promozione Sportiva riconosciuta dal C.O.N.I. Nasce con l’intento di promuovere e divulgare un’adeguata conoscenza e competenza della cultura canina basata sulla giusta comunicazione e il reciproco rispetto di ogni binomio CANE/UOMO. Tale finalità è perseguita nel processo educativo del cane attraverso per

corsi tecnici sportivi e comportamentali opportunamente pensati in base all’età e alle caratteristiche dell’animale, con piani di intervento educativo e/o ri-educativo tenendo conto la corretta concezione di riconoscere all’animale una propria entità individuale che è alla base del metodo adottato.

18/04/2025

🎥 Storia di Jack – parte V con intervista 👇

🐶 Maria ha adottato Jack all’età di 14 mesi. Il cane, un meticcio (Labrador e Corso), veniva da esperienze traumatiche, sballottato tra sequestri e affidamenti in contesti familiari inidonei, i quali hanno minato la sua serenità causandogli fobie e insicurezze.

‼️ Qualche giorno dopo l’ultima adozione, infatti, da poco entrato nella famiglia di Maria, Jack ha aggredito un bambino. Da qui, la decisione di rivolgersi a .

👉 A raccontare la sua storia è la stessa adopter di Jack, intervistata ormai a distanza di alcuni mesi dall’inizio del suo percorso con il terapeuta del comportamento canino, Diego Buscicchio. Maria racconta gli inizi difficili, l’aggressività di Jack, l’incapacità di socializzare, accenna al ricovero e al conseguente lavoro di desensibilizzazione e di recupero: una terapia senza dubbio impegnativa, ma gratificante, tanto per lei che per il cane.

💪 Oggi, dopo tanta strada percorsa insieme, e grazie all’amore della sua padroncina, Jack è un cane equilibrato e sereno, in grado di condividere spazi e momenti con chiunque, dagli altri cani agli esseri umani. ..

09/04/2025

👇Storia di Jack – parte 4 👇

🐶 Dopo il lavoro svolto con le persone, verso cui Jack ha smesso di avere paura, ecco qui i risultati ottenuti a seguito delle attività di desensibilizzazione e contro-condizionamento nei confronti degli altri cani.

🧐 Jack ha compreso che la presenza o vicinanza con altri cani non è motivo di pericolo. Anzi, come si nota in questo video, ha imparato a dimostrare indifferenza nei loro riguardi, acquisendo di conseguenza quella sicurezza necessaria in grado di consentirgli di stare in mezzo a loro senza alcuna paura.

😎 La sua serenità, anche in questo video, è evidente...

30/03/2025

👇 Storia di Jack – parte II 👇

🎦 Ad un certo punto del lavoro di recupero, è stato necessario ricoverare Jack qui a E-dog, proprio come si vede nel video. In casi simili, infatti, è indispensabile l'intervento di un professionista che abbia a disposizione un luogo controllato nel quale programmare un percorso di desensibilizzazione verso gli stimoli. Nel caso di Jack, nei confronti delle persone e dei cani.

✅ Grazie a tecniche scientifiche basata sull'approccio cognitivo è stato possibile modificare le emozioni di Jack, portandole dalla paura alla felicità. Per far questo, come si vede nel video, è necessario prima di tutto creare un legame con il cane, affinché questi possa prima fidarsi dell'istruttore e poi affidarsi a lui. Solo in un secondo momento sarà possibile guidare il cane a rileggere in chiave positiva tutte quelle stimolazioni che gli facevano vivere insicurezze e paura.

👉 “Per quanto riguarda la desensibilizzazione verso le persone – spiega Diego Buscicchio, terapeuta del cane – ho applicato una tecnica infallibile, chiamata ‘falsa generalizzazione con focalizzazioni multiple’: consiste nel presentare al cane sempre persone differenti, in modo da infondere nell’animale la convinzione che TUTTE le persone sconosciute non sono ‘pericolose’. Naturalmente, per ottenere un risultato consolidato è stato necessario lavorare con un gran numero di persone. Non ci sono altri modi per ottenere un risultato eccellente a lungo termine”.

👏 Un ringraziamento, in particolare, va a tutti coloro che hanno partecipato e contribuito al recupero di Jack: allievi, volontari, collaboratori e amanti degli animali. Nel prossimo video vedremo i risultati ottenuti con le persone...

25/03/2025

🐶 Jack è un meticcio (Labrador e Cane Corso) che ha vissuto i primi 9 mesi di vita con una famiglia che lo ha isolato su un balcone insieme con un altro cane. Dopo l’opportuno sequestro, ha vissuto altri due affidamenti molto critici, subendo sballottamenti che ne hanno minato la stabilità, soprattutto per quel che riguarda la sua capacità di socializzazione. Questo fino a quando non è stato adottato, all’età di 14 mesi, dall’attuale famiglia, la quale ha iniziato realmente ad occuparsi di lui e dei suoi bisogni.

🎦 Come si vede nel video, durante l’anamnesi con il terapeuta Diego Buscicchio, Jack abbaia in modo aggressivo e, contemporaneamente, non riesce a trattenere le feci: una perdita di controllo degli sfinteri in risposta all’estrema paura.

❗️ Quando è stato adottato, infatti, già il secondo giorno, mentre andava a passeggio con la propria adopter Jack ha cercato di aggredire un bambino. Da qui, la decisione di rivolgersi a un terapeuta del comportamento del cane, qui a E-Dog.

👉 “Nell’anamnesi ho riscontrato un cane fragilissimo – spiega Diego – oltre che diffidente, insicuro, con una bassissima autostima e uno scarso bagaglio culturale. Questo portava il cane ad avere forti crolli emotivi e fortissime paure dell’ambiente cittadino, compresi cani e persone. La prima cosa da costruire, con Jack, è stata una corretta relazione con i familiari, in modo da permettere loro di accreditarsi ai suoi occhi in qualità di leader del gruppo, con il fine di rendere l’animale gestibile. In secondo luogo, sono state svolte delle attività di problem solving per consentire al cane di sviluppare una maggiore sicurezza in sé stesso. Successivamente però, è stato necessario un ricovero qui in struttura, attraverso il quale avviare un lavoro di desensibilizzazione programmata nei confronti delle persone e degli stessi cani”.

💪 Nel prossimo video vedremo i risultati di questo percorso...

❓ È corretto che i cuccioli scoprano il mondo sin da subito? È sano che abbiano a che fare con gli altri cani e con gli ...
20/03/2025

❓ È corretto che i cuccioli scoprano il mondo sin da subito? È sano che abbiano a che fare con gli altri cani e con gli esseri umani?

ℹ️ Nelle prime 14 settimane di vita si gioca la partita più importante: in ballo, c’è il benessere del nostro cane. E sì, la risposta è assolutamente sì: i cuccioli possono uscire e socializzare già dopo il primo vaccino.
È la scienza che ce lo dice.
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È il momento cruciale per il cane: quello che sarà da adulto, e come sarà, dipende dall’imprinting. E da noi, ovviamente...
18/03/2025

È il momento cruciale per il cane: quello che sarà da adulto, e come sarà, dipende dall’imprinting. E da noi, ovviamente.
Prossimamente, entreremo nel vivo di questo dibattito.
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11/03/2025

😃🦮 “Hai un cane sorridente”.
Sono le parole di , terapeuta che in questo video conduce una lezione collettiva di Educazione Normativa. È un incoraggiamento, certo, ma anche un’attestazione di qualità in merito al rapporto tra il cane e il suo conduttore.

🎦 “Grazie al percorso di educazione normativa – spiega Diego – il cane impara dai suoi familiari quelle norme comportamentali che poi potranno essere generalizzate nel contesto cittadino. Si lavora anzitutto sull’adopter, portandolo ad acquisire le competenze utili per strutturare una corretta comunicazione con il proprio cane: gesti, movimenti, espressioni tipiche, tali da instaurare un linguaggio comprensibile per entrambi”.

👉 È un lavoro graduale. Si comincia in modo individuale, intervenendo soltanto su adopter e cane, in un set meno stimolante. Quando entrambi hanno raggiunto un buon livello di collaborazione ed equilibrio, si introducono delle lezioni collettive, volte a generalizzare i comportamenti appresi anche di fronte a un ambiente più stimolato composto da altri cani, proprio come si può vedere in questo breve video.

🐾 “Stiamo insegnando loro ad avere una giusta comunicazione – conclude Diego – nella quale l’animale svilupperà doti di collaborazione ed autocontrollo, imparando a focalizzarsi di più sul conduttore”.

ℹ️ L’Educazione Normativa è un percorso rivolto a tutti i cani sin dal quarto mese di età, ovvero in quella che è considerata la pre-adolescenza, così da permettere all’animale di sviluppare subito quelle competenze necessarie affinché possa vivere in modo sereno in un ambiente estremamente ricco di stimoli com’è quello urbano...

03/03/2025

❓ Perché è così importante insegnare al nostro cane ad andare a cuccia?

🧐 Perché tutto parte da lì, dalla gestione degli spazi. È fondamentale, infatti, stabilire per prima cosa il luogo destinato alla notte e ai momenti di riposo, sempre nel rispetto della natura sociale del cane: NON dimentichiamo che la cuccia non deve MAI rappresentare l'isolamento, ma un luogo che pur rendendo il cane partecipe alla vita familiare, gli insegni a non essere invadente.

🐾 Per il cane, la cuccia deve essere un luogo confortevole, sicuro, rassicurante, al quale il proprietario ritorna sempre e dal quale partono tutte le attività. Ciò vuol dire che "l'invio a cuccia" non deve essere MAI associato a una punizione. Imparando il “suo” luogo, il cane comprende che gli spazi che lo circondano sono controllati dai familiari.

📌 Si tratta di una regola tanto importante quanto dimenticata, semplicemente perché dimentichiamo di dare valore a ciò che per il cane ha un valore: il territorio e il suo controllo (soprattutto per quelle razze che sono state selezionate per la difesa territoriale).

👉 Insegnargli ad andare a cuccia, affidandogli uno spazio ben definito, significa entrare in un rapporto di collaborazione con lui, facendo in modo che comprenda con sicurezza che gli altri spazi sono invece di nostra competenza. Al contrario, invece, mancando un punto di riferimento, l’animale si sente in dovere di assumere lui il controllo di tutti gli spazi, con la conseguenza di causare situazioni sgradite all’interno della casa.

🤓 L’invio a cuccia, infine, tra le altre cose permette al cane di sviluppare competenze importanti come la costruzione della sua autonomia e dell’autostima. È un’acquisizione fondamentale, sia dal punto di vista della prevenzione e sia quando si applicano terapie di recupero (es. per i disturbi dell'attaccamento e per le ansie da separazione)...

📣 L’aggressività, negli animali, è una dote. Permette la sopravvivenza della specie, è necessaria per difendersi e per c...
25/02/2025

📣 L’aggressività, negli animali, è una dote. Permette la sopravvivenza della specie, è necessaria per difendersi e per confrontarsi, in modo particolare per i predatori: è la scienza che ce lo dice.

❗ Non è, dunque, sinonimo di pericolo: per quanto riguarda i cani, anzi, si tratta di una delle 9 doti genetiche di cui possono disporre in natura.

👉 L’aggressività diventa un problema quando è applicata in contesti in cui non è necessaria utilizzarla. È sbagliato, pertanto, considerare una razza più aggressiva di un’altra. Anche statisticamente, infatti, quasi il 90% delle aggressioni che avvengono sono ad opera di cani di piccola taglia. Si tratta di soggetti socializzati male che vivono continue paure, le quali li portano più facilmente all’aggressività a scopo di difesa (non è un caso che ad abbaiare più spesso siano i cani di piccola taglia).

🧐 Il problema, ovviamente, è che un cane di taglia grossa è in grado di produrre un danno maggiore, tanto da risultare, nel peggiore dei casi, letale.

📍 In definitiva, qualsiasi cane può essere aggressivo.
Per questo motivo è più corretto parlare di soggetti più o meno votati all’aggressività verso gli esseri umani. E non di razze più o meno aggressive di altre...

🛑 È notizia tragica e recente quella di un pitbull di famiglia che ha ucciso una bambina di 9 mesi. L’animale, stando ai...
19/02/2025

🛑 È notizia tragica e recente quella di un pitbull di famiglia che ha ucciso una bambina di 9 mesi. L’animale, stando ai primi accertamenti, avrebbe aggredito la piccola al volto e agli arti, in assenza del genitore

❓ Alla luce di questo bruttissimo episodio, si torna a parlare di pitbull: come mai sempre loro? Sono davvero così pericolosi? Ma soprattutto, perché aggrediscono?

Gli aspetti da considerare in questi casi sono due 👇

1️⃣ Fattore genetico: un terrier di tipo bull ha doti genetiche particolari che il proprietario del cane deve conoscere bene, dimostrandosi in grado di saperle stimolare ma anche tenere sotto controllo. In origine, va precisato, i pitbull sono cani combattenti, selezionati per aggredire altri animali, non gli umani, avendo una socialità intraspecifica bassissima. Il problema è che avendo un mercato floridissimo, sempre più spesso sono allevati e venduti da persone improvvisate che non controllano i comportamenti specifici dei cani destinati alla riproduzione. La conseguenza è quella di dare vita a veri e propri “maltrattamenti genetici”, tali da portare a un pericoloso abbassamento di docilità, causando nel cane l’istinto di aggredire anche esseri umani.

2️⃣ Fattore ambientale: il proprietario deve essere capace di instaurare con il cane, maggiormente con un pitbull, un sistema di regole coerenti, onde evitare qualsiasi tipo di incidente. Un fattore ambientale che spesso è male interpretato dagli umani, ad esempio, è quello di non tenere in dovuta considerazione la possessività dei cani: riteniamo una manifestazione di affetto la loro costante vicinanza fisica, quando il più delle volte si tratta di un comportamento possessivo che, nei casi peggiori, può sfociare in aggressioni. La definizione della leadership, tra adopter e cane, è un aspetto fondamentale, troppo spesso sottovalutato, anche da parte degli educatori ipergentilisti.

🔎 “Su questa tragedia è difficile dare una spiegazione scientifica – sostiene Diego Buscicchio, terapeuta del cane – anche in considerazione dei pochi elementi a disposizione. Restando nel campo delle ipotesi, tuttavia, può essere che all’origine dell’aggressione ci sia una mancata definizione della leadership all’interno della famiglia. È possibile che il cane, prima che nascesse il bambino, fosse sempre al centro dell’attenzione, godendo di tutte le considerazioni familiari e sentendosi l’elemento più importante del branco. Un nuovo arrivo può aver causato un crollo emotivo nell’animale, tanto da vedere il bambino come un suo competitore relazionale: l’aggressione, pertanto, è l’atto estremo a sua disposizione.

🔎🔎 Un’altra ipotesi poi – continua Diego – può essere quella che il cane abbia anche accettato il bambino ma, sempre in assenza di una leadership, lo abbia visto come un soggetto debole del quale occuparsi. Tra le dinamiche che avvengono nel mondo canino, infatti, c’è quella di disapprovare quei cuccioli che fanno rumore nella tana, rischiando di atti**re l’attenzione del predatore… È possibile che il cane, sentendo piangere il bambino (qualora le cose fossero andate così), sia intervenuto per disapprovare il suo comportamento, con la bruttissima conseguenza che sappiamo”...

🗒️ L’anamnesi è il primo passo per poter sviluppare un percorso mirato, in grado di affrontare realmente qualsiasi probl...
14/02/2025

🗒️ L’anamnesi è il primo passo per poter sviluppare un percorso mirato, in grado di affrontare realmente qualsiasi problematica.

❗ Ogni percorso è soggettivo, non esiste una ricetta universale, come spesso ci fanno credere alcuni addetti ai lavori che propongono un percorso di "educazione o addestramento base" come la soluzione di tutti i problemi.
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07/02/2025

⁉️ Chi ha paura del trasportino (o del kennel)?
La domanda è retorica, perché questo oggetto non è affatto un nemico del cane. Anzi, in molti casi, facendo di necessità virtù, può diventare il suo alleato più grande. Naturalmente, è importante l’uso che se ne fa e la modalità di gestione che si andrà a mettere in pratica.

🎦 In questo breve video, pertanto, il terapeuta Diego Buscicchio sta creando un legame tra il cane e il suo trasportino: dall’abituazione allo spazio, alla vera e proprio cuccia al suo interno, fino ad invitare l'animale ad entrarci su richiesta. Un gioco divertente ottenuto in 10 minuti...

👉 Già, perché il trasportino oppure il kennel non sono affatto in contrasto con l’identità canina, ma anzi rispondono alle necessità etologiche dell’animale: uno dei bisogni principali dei cani, infatti, è quello di farsi una tana, un rifugio sicuro. È un fondamentale bisogno di protezione insito nella sua stessa natura: quante volte il vostro cane preferisce mettersi sotto posti angusti, come un mobiletto? Oppure sotto al letto o al divano?! Ecco spiegato.

❓ E dunque, quando utilizzarlo?
1️⃣ Innanzitutto deve rappresentare per il cane il luogo primario, dove in autonomia scelga di dormire e riposare. Le occasioni, poi, in cui un trasportino o kennel possono tornare utili sono diverse. Si pensi a una festa in casa, quando il cane, in particolari contesti di confusione, perde i suoi punti di riferimento e vede compromessi i suoi spazi. Un kennel può rappresentare il luogo sicuro in cui nessuno potrà infastidirlo.

2️⃣ Quando si viaggia in automobile, invece, un trasportino è assolutamente necessario, poiché è contro la legge lasciare un cane libero in macchina, anche perché può causare incidenti (e in in caso di incidente può salvare la vita del nostro cane).

3️⃣ Infine, un kennel può risultare prezioso quando si va in villeggiatura: una casa diversa in un diverso territorio possono creare disagio nel cane: un trasportino fornisce lui una certezza familiare su cui poter contare.

📢 Ovviamente, qualsiasi costrizione o utilizzo improprio provoca sofferenza nel cane e va sempre condannato. Per questo motivo è importantissimo realizzare un percorso di avvicinamento con un professionista, in grado di conferire al cane la consapevolezza giusta affinché viva il trasportino o kennel come un luogo “amico”, rassicurante, sicuro.

😊 È un lavoro che non si ottiene in dieci minuti: le fasi, infatti, sono quattro e richiedono circa un mese di attività precise. Ma con la giusta dedizione è possibile fare in modo che il cane viva questo oggetto come qualcosa di confortevole e rassicurante, del quale non si deve assolutamente aver paura...

❌ Abbandoni, aggressioni o rinunce di proprietà sono all'ordine del giorno. Questo perché la visione di benessere umana ...
31/01/2025

❌ Abbandoni, aggressioni o rinunce di proprietà sono all'ordine del giorno. Questo perché la visione di benessere umana per il nostro cane è limitata, in quanto è esclusivamente incentrata sui bisogni fisiologici, sulla salute fisica, sulle coccole e sul cibo. Ma questi non sono altro che una piccolissima parte delle necessità di un cane.

ℹ️ Da un punto di vista pedagogico, per poter crescere i nostri cani sereni ed equilibrati, esistono tre principi che si basano sul legame che si instaura con lui, e che rispondono alle esigenze naturali dell'animale:

1️⃣ Corretta socializzazione: riguarda il periodo dell’imprinting, ossia le prime 12 settimane di vita. Le conoscenze fatte in questa età saranno determinanti per dare al cane gli strumenti necessari a sviluppare quelle competenze in grado di fargli fare le sue esperienze nel mondo in modo sereno.

2️⃣ Corretta relazione: il familiare deve essere un riferimento per il cane, ma per diventarlo deve saper gestire le risorse sociali dell’animale, attraverso determinate regole che permettano di dimostrare il suo ruolo decisionale agli occhi del cane. Anche le carezze, ad esempio, vanno date in modo oculato e in relazione ai comportamenti dell’animale.

3️⃣ Attività psicofisica del cane relativa alla peculiarità di razza: non bisogna mai ignorare che ogni cane (compresi i meticci) ha la sua vocazione naturale e noi dobbiamo conoscerla e assecondarla. Solo così daremo lui la possibilità di ricoprire un ruolo preciso e in linea con i suoi bisogni, tale da portarlo a sentirsi utile all’interno della famiglia.

22/01/2025

❓ "Tira e molla": gioco educativo o gioco proibito?
La verità, come spesso capita, sta nel mezzo.

👉 Perché al netto dei moniti degli educatori iper-gentilisti, i quali ritengono che esalti aggressività, possesso e predazione nel cane, il “Tira e molla” resta comunque un gioco di specie: sono gli stessi cani a insegnarlo ai loro cuccioli, “addestrandoli” a saper predare ai fini della sopravvivenza.

🎦 Basta guardare questo video, in cui sono protagonisti Rocco e il suo cane Loki, per rendersi conto di come può essere efficace, soprattutto se a guidare l’attività è un professionista di settore, in grado di scongiurare eventuali pericoli. L'unico fattore di rischio, pertanto, è quello di mettere in discussione la referenza del familiare, generando nell'animale la convinzione che tale attività sia finalizzata a confrontare la sua forza con quella del proprio umano, dando vita a veri e propri conflitti.

❓❓ E dunque, quali sono i benefici del Tira e Molla?

1️⃣ Sviluppare autostima e sicurezza in sé stesso;
2️⃣ Costruire un legame di fiducia e affidamento con il suo umano;
3️⃣ Gestire l'aggressività, il possesso, la predazione;
4️⃣ Sviluppare le capacità di autocontrollarsi;

📢 “Quest’ultimo punto – spiega – è quello più importante: un cane coinvolto in questa attività, proprio come Loki, ha un livello di energia così alto che, se non allenato, non gli permette di rispondere a una richiesta del proprietario, in quanto tutte le sue energie sono indirizzate su quel target. Ebbene, potete immaginare cosa succederebbe se un cane addentasse qualcosa (o qualcuno) che non deve… L'unica regola del gioco, infatti, è il “lascia”. Se svolta nel modo corretto, dunque, il cane svilupperà anche in situazioni di grande coinvolgimento la competenza di saper interrompere l'azione, controllando così comportamenti potenzialmente pericolosi”.

‼️P.S. Evitare il fai da te!!..

🐾 Rocco e il suo Pastore Belga Loki hanno svolto qui a  , in passato, il percorso di educazione dei cuccioli. Oggi vivon...
17/01/2025

🐾 Rocco e il suo Pastore Belga Loki hanno svolto qui a , in passato, il percorso di educazione dei cuccioli. Oggi vivono fuori , ma ultimamente Rocco ha avuto qualche difficoltà.

👉 Nonostante sia molto bravo nel guidare il proprio cane ad una crescita equilibrata, sta facendo i conti con un periodo difficile. Loki attualmente ha un anno e tre mesi, dunque si trova nel pieno dell’adolescenza, in un momento della vita delicato, proprio come accade con gli esseri umani. Gestire le oscillazioni ormonali tipiche di questa età non è affatto facile, specie se hai a che fare con un Pastore Belga eclettico, carico di energie e con delle doti genetiche importanti.

🚫 Insegnare a non ti**re al guinzaglio e a non essere agitato, richiede delle sessioni di lavoro che vanno al di là della semplice condotta al guinzaglio con l'utilizzo di effimeri “premietti” o di esercizi focalizzati solo sull'obbedienza (spacciati per educazione base). Bisogna individuare le attività giuste che permettano al cane di acquisire gli strumenti necessari per sviluppare nuove competenze, ed imparare a saper gestire emozioni e impulsi.

📌 Ad esempio, una delle attività che permettono il raggiungimento del nostro obiettivo, è il gioco del "Tira e Molla". Gioco tanto discusso, che viene addirittura ritenuto "proibito" dagli “ipergentilisti” del settore, in quanto ritengono che esalti l'aggressività ed il possesso. C’è un fondo di verità, poiché esiste un rischio educativo. Tuttavia, tale gioco, se fatto bene, con la guida di un professionista, può portare molteplici benefici e dà al cane svariate competenze.

🎦 Nel corso di una seduta, pertanto, abbiamo lavorato proprio sul “Tira e Molla”, riequilibrando le dinamiche tra cane e uomo, facendo in modo che sia quest’ultimo a occupare, agli occhi dell’animale, il giusto ruolo di docenza. Scongiurando, di fatto, un potenziale pericolo: che il cane, anziché giocare con il padroncino, potesse “confrontarsi” con lui. Prossimamente approfondiremo questo aspetto…..

09/01/2025

✔️ È proprio vero: studi statistici ci dicono che nel 90% dei casi, istruttori e terapeuti intervengono su problemi di comportamento dei cani, causati da una scorretta relazione da parte dei familiari, oppure da una mancata o errata socializzazione del cane. In questi casi, pertanto, si parla di problemi comportamentali di tipo “indotto”: in altre parole, siamo noi umani ad aver sbagliato con il nostro cane.

👉 Invece, per il 5%, i cani hanno problemi comportamentali di tipo “improprio”, quando cioè è la loro natura (si pensi alle vocazioni di razza) a non essere compatibile con lo stile di vita del proprietario o al contesto in cui è inserito (es. un cane estremamente territoriale può rappresentare un problema per un proprietario che vive in appartamento, ma può essere molto utile per una persona che vuole un guardiano al suo podere).

👇 Infine, chiudono il restante 5% i problemi di tipo “proprio” e “derivato”. I primi riguardano quei cani che manifestano improvvisamente comportamenti anomali, mai esibiti prima, pur trovandosi all'interno di un sistema relazionale del tutto corretto. A volte sono dovuti a traumi subiti in assenza del proprietario. I secondi, infine, sono la conseguenza di particolari patologie o di cattive condizioni fisiche del cane (anche la vecchiaia può rientrare in questa categoria)...

Indirizzo

Piazza Monsignor Renato Luisi, 13 A/1
Foggia
71121

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