25/10/2024
Ieri sera, a Otto e mezzo, una strepitosa Lilli Gruber ha preso la parola davanti al portavoce dei Pro Vita Jacopo Coghe.
“Bene. Faccio un breve elenco delle famiglie tradizionali che abbiamo al potere oggi in Italia.
Giorgia Meloni si è separata dal suo compagno, col quale ha fatto una figlia fuori dal matrimonio.
Sua sorella Arianna ha dichiarato qualche mese fa, snza che nessuno glielo avesse chiesto, che sono separati in casa col ministro Lollobrigida.
Matteo Salvini ha due figli da due donne diverse e adesso ha una fidanzata.
Come mai c’è tutta questa tolleranza da parte vostra nei confronti dei referenti politici ai massimi livelli, che sono tutti fuorché “Dio, Patria e Famiglia”? Questo non capisco.”
Coghe, imbarazzato:
“Noi non giudichiamo la vita personale , rimaniamo sul fatto politico.”
Replica di Gruber.
“Quindi vale anche per Spano, per lesbiche, trans…”
Ovvero. Come smontare in quindici secondi netti anni di propaganda tossica, feroce, bigotta sulla vita e sui diritti di persone.
Un manifesto politico e culturale.
Solo Lilli Gruber poteva sventolarlo con questa classe e questa forza.