
08/02/2025
Gli occhi di Michael: una storia d'amore
Oggi vi voglio parlare del mio caro amico a quattro zampe. Ma che dico amico - il mio piccolino era più di un amico. Era il mio confidente nei momenti più bui. Con lui ci parlavo, sì, ci parlavo davvero. Avevo tanto da raccontargli ogni giorno. Come si dice, agli animali manca solo la parola, ma a noi bastava guardarci negli occhi per capirci.
Lui si chiamava Michael, anzi, si CHIAMA Michael, perché per me non se n'è mai andato veramente. È ancora a casa mia, sul mio letto. Era un Yorkshire tenerissimo con gli occhi che dicevano tutto. Ho sempre amato gli animali, ne ho avuti tanti, ma Michael era Michael...
L'ho trovato grazie a un annuncio di una cucciolata che cercava casa. Quel giorno non potevo essere presente all'adozione, essendo minorenne. Andò mio padre e mi raccontò che quel cane, quello che lui aveva scelto, era l'unico impaurito, rifugiato nella sua cuccia. Mio padre disse che voleva assolutamente lui! Non vi dico che appena lo vidi, me ne innamorai perdutamente.
Lo chiamai Michael, come il mio idolo Michael Jackson. Erano le due cose che mi facevano stare veramente bene: la musica e il mio cane. Siamo stati davvero felici.
Quando ha deciso di salire sul ponte, non ero pronta, ma non volevo che soffrisse - purtroppo aveva un brutto male. So che ora sta in un posto migliore, ma mi manca, mi manca tanto.
Sono grata che esista questo posto meraviglioso chiamato il Parco dei Ricordi. Lui adesso vive qui, ed io sono felice così. Spero che abbia capito quanto io lo amassi.
Vivrà per sempre dentro di me.' 🤍"
Simona
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