30/10/2022
Scriviamo questo post perchรฉ sentiamo di dover chiarire (e NON giustificare) determinate situazioni, al fine di evitare confusione sui nostri servizi ed evitare futuri malintesi.
Giornalmente lo staff di Kynagogi si interfaccia con proprietari e cani che per un motivo o per lโaltro non riescono a convivere insieme. Le cause possono essere le piรน disparate: uno stile di vita troppo diverso rispetto al carattere del cane, problemi caratteriali, traumi irrisolti e/o tare genetiche del cane, poca disponibilitร da parte del proprietario a seguire un percorso di addestramento, oppure semplicemente problemi personali che obbligano il proprietario o la famiglia a trovare una sistemazione alternativa per il proprio amico peloso.
Purtroppo a rimetterci รจ sempre la parte debole, in questo caso il cane, che nella maggior parte dei casi finisce sballottato tra una sistemazione e lโaltra, tra rifugi canili e volontari che se ne occupano temporaneamente (perchรฉ gli allevatori, tranne qualche persona seria, raramente si prendono la briga di gestire il rehoming di un loro cane, salvo stracciarsi le vesti pubblicamente su quanto siano preoccupati per la sorte del poveretto).
In Kynagogi negli anni abbiamo sviluppato un protocollo per permettere a cani equilibrati che sono alla ricerca di una sistemazione definitiva, di essere reintegrati in ambienti familiari o lavorativi e permettere loro di vivere una vita appagata e in linea con i loro istinti.
Cosa significa questo?
Significa prendersi in carico il cane, valutarlo, fargli fare un percorso di educazione o di addestramento (nel caso di cani che possono essere reintegrati in contesti di lavoro), scegliere il match piรน appropriato con un nuovo proprietario, coinvolgere lโaspirante nuovo proprietario a conoscere il cane e prendersene cura mentre รจ in carico da noi e finalmente, se tutto va bene, consegnare un cane felice e sereno ad un proprietario consapevole, formato e certo della scelta che ha fatto. Tutto questo per SALVAGUARDARE il cane e la sua salute psichica, ma soprattutto per creare CONSAPEVOLEZZA e un giusto EQUILIBRIO tra cane e padrone.
Tutto questo, mi pare scontato dirlo, ha un COSTO. Kynagogi รจ unโimpresa, รจ il nostro lavoro, con cui paghiamo le tasse e ci sostentiamo: non siamo unโassociazione di volontariato, offriamo un SERVIZIO, in cui investiamo tempo, soldi, materiali, energie ed esperienza. E come tutti i lavori deve essere PAGATO.
Il fatto che in Italia in pochissimi offrano questo tipo di servizio, perchรฉ normalmente lasciato nelle mani (non me ne vogliano, ma poco esperte) dei volontari dei rifugi, non vuol dire che non ce ne sia la richiesta e la necessitร . Spesso per un padrone รจ difficile lasciare andare il proprio amico a 4 zampe e saperlo in un contesto sicuro e strutturato in cui ha una concreta possibilitร di rehoming, ha sicuramente un altro peso, che saperlo in un canile.