31/05/2024
FACCIAMO AL CANE CIÓ CHE È STATO FATTO A NOI
I nostri saggi portano in dono anche questo servizio, si prendono cura di svelarci come trattiamo noi stessi. Inconsapevoli come siamo, non possiamo far altro che riservare lo stesso trattamento anche a loro.
Se siamo stati controllati, controlleremo.
Se siamo stati svalutati, svaluteremo.
Se abbiamo avuto legami di attaccamento disfunzionali, svilupperemo meccanismi di dipendenza e probabilmente il cane solo non ci vorrà stare.
Se siamo stati messi da parte, metteremo da parte.
Se non ci siamo dati il permesso di appagare i nostri bisogni negheremo la stessa possibilità.
Se non siamo stati visti non potremo vedere.
Se siamo stati giudicati, giudicheremo.
Se siamo stati vittime di violenza, abbiamo subito umiliazioni e soprusi, l’inconscio riterrà tutto questo normale.
Normalizzeremo la coercizione, accetteremo la violenza o permetteremo che terzi la usino davanti ai nostri occhi proprio mentre noi rimaniamo in silenzio a guardare.
Secondo voi come può accadere che migliaia di persone ogni giorno lascino che il proprio cane venga maltrattato e subisca violenze proprio davanti a loro?
Tutto questo risuona con la loro energia e con tutte le ferite non viste.
E mentre guardano sentono sia giusto così, pensano che sia necessario quel trattamento, meritato, essenziale, l’unico modo per smettere di sentire quel maledetto fastidio, quella spina nel fianco ormai marcia da troppo tempo.
Chi ha voglia di andare oltre tutto questo avrà bisogno di trovare il coraggio per sentire.
Non c’è nulla che dobbiamo fare
c’è solo da sentire e stare in quello scomodo dolore.
Riconoscerlo
Guardarlo
Onoralo
Dargli una dignità
Siamo terrorizzati dal sentire, preferiamo anestetizzarci. Come?
Congelandoci, scegliendo di non vivere.
Poi, la frustrazione che proviamo per quello a cui ci siamo condannati genera così tanta rabbia da arrivare ad annientare la nostra vita. È così che ci ritroviamo ad addossare la colpa all’esterno, al cane, alla famiglia, al partner, all’amico.
È inutile dire che in questo vortice di dolore e sofferenza trasciniamo a fondo con noi chiunque incontriamo, sconosciuti, i nostri cari, cani o umani che siano.
Se qualcosa è nella nostra vita, soprattutto ciò che detestiamo, odiamo, rifiutiamo, temiamo, c’è per un preciso motivo, nulla è mai casuale.
Non è lì per essere ignorato.
È lì perché ha un bisogno viscerale di essere visto.
Se vuoi liberarti di qualcosa devi prima conoscerlo e scoprire perché è lì, cosa ti sta comunicando, qual’è il messaggio per te?
Abbiamo sempre una lezione da imparare o qualche qualità da integrare, altrimenti non saremmo su questa terra.
Se notate eventi o situazioni che si ripetono e si reiterano nel tempo probabilmente c’è qualcosa che non è stato visto, non è stato onorato. Si ripete affinché tu possa vederlo.
Solo assumendoci la nostra responsabilità riprenderemo in mano il nostro smisurato potere.
Ancora una volta, non posso far altro che ringraziarvi.
Enrica Ceccarini
Valentina Biedi
Carlotta Leone 📸