Fin da quando ero bambina, ho sempre provato amore verso i nostri amici animali; non facevo particolari distinzioni, mi piacevano tutti: cani, gatti, criceti, conigli, ecc!
Quando l’età mi permise di essere un po’ più autonoma, incominciai a seguire il cane di mia nonna, uno Yorkshire Terrier di nome Charlie, di una dolcezza infinita. Passavo le mie giornate tra lo studio, il portare a spasso il cane e ad insegnare piccoli esercizi al mio coniglio Winnie.
Nel frattempo, iniziai a frequentare il mondo dell’equitazione, e fu amore all’istante! La mia prima cavallina, di nome Liberty, una nanetta di color roano tutta isterica ma che tornava indietro dai paddock solo con un fischio. Iniziò quindi la mia avventura sportiva, tra allenamenti a cavallo e cani, facilitato dal fatto che nella scuderia dove risiedevo, vi erano una moltitudine di cani, tutti di razze diverse.
Non mancò molto che arrivò a casa il mio primo cane, Kiki. Questo monello, ha avuto una storia abbastanza controversa... Trovato nelle campagne catanesi da una volontaria, insieme ad altri fratellini e sorelline, mostrò subito un carattere molto forte, a tratti aggressivo (come mi descrisse la volontaria), tanto da dover essere gestito con i guanti da falconiere; aveva appena tra i 40 e i 50 giorni. La persona che se ne prese cura, mi raccontò che ogni giorno lo prendeva in braccio, e lo teneva su di se per almeno una decina di minuti, fino a farlo calmare. Fù così che si abituò al contatto umano che fino ad allora aveva respinto, probabilmente a causa di esperienze negative, e diventò molto più tranquillo ed affabile (in questa foto Kiki, a destra, insieme ai suo fratellini, a circa 70 giorni di vita, mentre viene tenuto in braccio dalle figlie della volontaria, in Sicilia).
Venne quindi richiesto da una famiglia in Piemonte, a Torino, e con una classica staffetta, arrivò a destinazione, pensando di aver trovato per lui una famiglia che se ne sarebbe presa cura per tutta la vita...non fu così. Tempo una settimana, e fu portato da quella stessa famiglia in canile, all’Enpa di Torino, e li lo lasciarono; la motivazione fu che un componente della famiglia era allergica al pelo del cane.
In quel periodo (ottobre 2013), per una casualità, sulla strada del ritorno verso casa, assistetti ad un incidente: un pastore tedesco venne investito proprio davanti a me. Come è normale che sia, mi fermai con l’auto a soccorrere questo cane, sotto la pioggia, attendendo i soccorsi. Si credeva non avesse un proprietario, così maturò l’idea di curarlo ed accoglierlo in casa con noi. Fortunatamente questa storia si concluse in maniera positiva, ed il cane tornò nella sua famiglia.
Ormai però avevamo deciso di accogliere un cane, e quindi di istinto, il 10 ottobre 2013, nella pausa pranzo, andammo con il mio attuale marito all’Enpa di Torino; fatto un giro della struttura (è doveroso sottolineare le perfette condizioni di questo canile, dove i cani sono curati ed amati al massimo della possibilità, potendo vivere un esistenza più che dignitosa), aprirono il box dove erano contenuti un cucciolo di circa 5 mesi...era Kiki! Saltò fuori di corsa ed iniziò a saltare come un pazzo, faceva le feste e giocava come se ci conoscesse da sempre. Non ci pensammo due volte, e tempo mezz’ora dal nostro arrivo, eravamo già partiti in macchina con il nuovo arrivato.
Si dimostrò subito un gran cane; molto intelligente e propenso alla collaborazione, segno che la volontaria effettivamente eseguì un ottimo lavoro di socializzazione, e riuscimmo a portarlo ovunque fin da subito. Ci seguiva praticamente ovunque: lavoro, pranzi, cene, feste...sempre con noi. E quindi decisi di iniziare a lavorare sull’obbedienza, iniziammo praticamente subito, aveva circa 6 mesi. Fu così fatto bene il lavoro, che ancora oggi Kiki (attualmente ha circa 4 anni e mezzo [2018]) è un cane che utilizzo per il contatto con i bambini o le persone che hanno timore dei cani e per socializzare con cani diffidenti o con cuccioli. È un cane molto tranquillo, non dominante, che può stare a contatto anche con suoi simil sesso senza scaturire in aggressioni, e soprattutto molto molto equilibrato.
Grazie a lui, infatti, nel 2014, iniziò a maturare l’idea di prendere un secondo cane. Questa volta però, decisi di accogliere un cane di razza, per poter avviare una carriera nel mondo espositivo. Dopo parecchi studi e diverse ricerche, la scelta cadde sul Cane Lupo Cecoslovacco. Partì quindi la ricerca dell’esemplare giusto; quando si tratta di cani di razza, ci sono mille cose da guardare e valutare, non solo il cucciolo di per se. Trovammo quindi l’allevatrice giusta, ed il 14 Febbraio 2016, arrivò Bella (Anima Bellatrix Fera Lupa).
Il percorso iniziale con lei fu simile a quello fatto con Kiki; il Cecoslovacco è un cane che necessità di una guida sicura, coerente al quale affidarsi, ed ha bisogno di una struttura gerarchica definitiva e di regole ferme.
Cominciò quindi la nostro carriera espositiva, così come l’avevamo preparata e studiata; ad oggi [2018] vantiamo un palmares di tutto rispetto: 44 Esposizioni Cinofile, di cui 41 risultati Eccellenti!!
A chi me lo chiede, rispondo sempre nella stessa maniera: se cresciuto nella maniera corretta, il Cane Lupo Cecoslovacco è il cane perfetto. Bella è qualcosa di indescrivibile; ha testa, cuore, un’anima profonda, ci capiamo solo guardandoci. Con lei posso fare tutto quello che mi passa per la testa; sono riuscita in neanche mezza giornata a convertire i comandi di obbedienza dall’italiano al tedesco. Come Kiki, anche lei ci segue ovunque e si è dimostrata una c***a molto equilibrata anche a contatto con sue simili; diversamente però, ha una carattere decisamente dominante e va tenuta comunque sotto controllo.
In tutto questo, iniziai a studiare nel 2015, per ottenere il diploma di Educatrice ed Addestratrice Cinofila Enci (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana, l’unico autorizzato a livello ministeriale), e dopo un anno di corso e due esami ottenni il tanto desiderato diploma. Mi formai presso il Centro Cinotecnico La Piota di Caselette (To), struttura all’avanguardia e punto di riferimento per la formazione di cani da Ricerca e cani per Utilità e Difesa, presso il quale ho fatto studiare i miei cani, e dove continuo tutt’ora a seguire stage di aggiornamento e approfondimento.
Come anticipato, l’amore che provo verso gli animali è immenso. Proprio per questo, finiti gli studi da Educatrice, decisi nel 2016, di iniziare a studiare per diventare anche Toelettatrice professionale. E da allora a tutt’oggi, seguo questi studi e svolgo attività extra lavorativa presso uno delle migliori maestre e toelettatrici del territorio piemontese, punto di riferimento soprattutto in ambito espositivo, Alessandra Guzzon.
Ma non basta, nel nostro branco non ci facciamo mancare nulla!!
A Gennaio 2017, mio marito mi chiamò e mi chiese di raggiungerlo in garage. Quando lo vidi, mi disse che aveva preso un nuovo peluche per Kiki...
E fu così, che si aggiunse anche Auriga!! 😀
Auriga è una simil Maremmana, che arrivò dal Molise, nel periodo in cui quelle zone furono devastata da terremoto e intemperie (es. la tragedia del Rigopiano). Fu trovata a girovagare per i campi da una volontaria, in un giorno di pioggia, insieme alla sorellina. Aveva circa una quarantina di giorni.
Venne poi affidata dalla volontaria ad una famiglia residente a Campobasso, che pensò bene di prendere questo esserino minuscolo e di legarlo ad una catena; passò i primi 6 mesi della sua vita legata ad una catena, senza alcuna socializzazione e nessun lavoro di educazione. La volontaria decise quindi di togliere l’affido a queste persone e si mise in contatto con mio marito; Auriga partì dal Molise ed arrivò direttamente a casa nostra.
Oggi Auriga è una splendida femmina di un anno e mezzo [2018], con un carattere molto forte, ma che si è riuscita ad aggregare bene nel nostro branco. Con Bella hanno trovato il loro equilibrio e sono diventate inseparabili. Con lei tutt’ora sto cercando di gestire le sue mancanze più che altro verso il mondo esterno. In casa è un’ottimo cane ed è molto educata, giocherellona con bambini, mentre con gli adulti parte un po’ titubante ma mai aggressiva. Ha comunque l’indole da cane da pastore, dunque un vocione che segnala continuamente i pericoli e i rumori più bassi, ma è un aspetto sul quale agisco in maniera positiva e che mi interessa mantenga.
Nel frattempo, sto studiando anche per diventare Handler Professionista Enci, e concluderò questo percorso ad Aprile 2018.
L’ultima sorpresa del 2018, è arrivata il 6 Gennaio 2018...
Proprio così, si unirà alla famiglia una nuova componente femminile:
Cara (Borealis Aura Fera Lupa), femmina di Cane Lupo Cecoslovacco, che si è aggiunta al nostro branco.
[In Aggiornamento Continuo...gennaio 2018]