CHI SIAMO
Avevo sette anni quando un rappresentante orafo, che frequentava per lavoro la gioielleria di mio nonno, mi regalò Laika, una femmina di pastore tedesco di pochi mesi. Avevo un piccolo cortile di 5 metri per 5 e così, quando Laika divenne grande, papà decise di portarla in campagna da mio zio, dove poteva muoversi, correre e giocare. Ci rimasi male ma gli animali, mi spiegarono, hanno bisogno di spazio, altrimenti soffrono. All’età di dieci anni, con il mio amico Luca e l’incoscienza dei bambini di quell’età, portavamo gli avanzi del pranzo ai cani randagi delle zone periferiche della mia città, Massafra (Taranto). Lo so, non si fa. Così almeno ci dicevano i “grandi”. Chi lo faceva, come noi, rischiava infatti di incorrere in multe salate. Ma io ero un ragazzino e il nostro era un gioco, diventato, poi, una grande passione. Il mio amico Luca, oggi, è un allevatore amatoriale e attualmente sta allevando il cane corso. La mia, però, è una storia particolare… Nel 1997, a 18 anni, decido di intraprendere la carriera militare, trasferendomi, in dieci anni, da Taranto a Pisa, poi a Legnago e a Pistoia. E in caserma, si sa, gli animali non si possono tenere. Difficile per me restare lontano dai cani… Un bel giorno, però, di punto in bianco mi avvicina un ufficiale. Aveva tra le mani una lettera. Ricercavano personale in un reparto appena nato: le unità cinofile. Un segno del destino, pensai. Fu così che il Peter Pan che è in me prese il sopravvento. Decisi di mollare tutto e tutti: una carriera avviata in un reparto prestigioso e …pure una relazione sentimentale. Mi trasferii per l’ennesima volta. Nel 2007 arrivo a Grosseto, dove oggi vivo con la mia famiglia. Era la mia occasione, lo sentivo. In effetti passo le selezioni con il massimo dei voti. Mi affidano una bellissima femmina di pastore belga malinois, Bonni, con la quale, alla fine del corso, partecipo a tre missioni internazionali. Al termine della carriera di Bonni (che ora si gode la “pensione” nel mio giardino di casa), mi affidano Camacho, un maschio di pastore tedesco che, ahimè, dopo soli due anni, muore per una torsione dello stomaco. Arriva il 2017. Dopo vent’anni di vita operativa divento papà. Mia moglie Luisa dà alla luce Maria Giulia. L’aspettavamo da tempo. Scelgo così di passare ad un incarico logistico, per stare più vicino alla famiglia. Nel frattempo, per un colpo di fortuna, arriva Ivynook Expressive Emily, detta “Emy”, una femmina di Jack Russel Terrier, affidatami dall’allevatrice (ed amica) Marita Ivynook. Nel 2018, passando al setaccio il sito della SIT (Società Italiana Terrier), dell’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) e confrontandomi con allevatori italiani ed esteri, mi appassiono all’allevamento amatoriale del Jack Russel, coltivando la speranza che mia figlia segua le orme del papà e che tra qualche anno, perché no, diventi una junior handler. Intanto continuo la mia ricerca di soggetti interessanti, dotati di tempra e temperamento, per selezionare al meglio la razza. Dal World Dog Show 2018, svoltosi ad Amsterdam, sono in contatto con i più importanti allevatori italiani ed europei. Marco Lamanna