27/06/2025
(✏️ Serena Palumbo) La tenacia l'aveva dimostrata tra le macerie del Ponte Morandi. Era stato lì che, dopo il crollo del viadotto genovese il 14 agosto 2018, il cane da ricerca della Polizia di Stato Night Spirit aveva scavato senza sosta tra vetri e lamiere, individuando sei sopravvissuti. Con fiuto, rapidità e soprattutto perseveranza, nonostante le diverse ferite riportate alle zampe. Al suo fianco, a «condurlo», l’ispettrice Laura Bisio. Sette anni fa, come lo scorso mercoledì, quando il Pastore australiano è morto all'età di 14 anni.
La notizia è stata diffusa con un comunicato della Polizia. Poche parole, ma sentite: «Addio Spirito della Notte dal fiuto infallibile, continua a vegliare su di noi». Una morte, avvenuta per vecchiaia, nella sua casa di Tortona. Con lui, ancora una volta, Laura: sua conduttrice, ma soprattutto compagna di vita. Era da lei, infatti, che nonostante Night Spirit fosse da tre anni in pensione, non si era mai separato. E anche durante gli anni di servizio, erano le sue carezze che rincorreva dopo ogni traguardo raggiunto, ogni persona salvata. Come all'indomani della tragedia del Ponte Morandi, quando «dopo aver individuato e salvato tre donne sepolte dalle macerie, è stato fatto scendere nel greto del fiume con una "pescaggina" di fortuna e, pur ferendosi le zampe su vetri e lamiere, ha trovato altri tre sopravvissuti», ha ricordato la Questura di Genova in una nota ufficiale. 👉 L'articolo prosegue sul sito del Corriere