11/11/2015
In un teatro che da un senso di accoglienza e calore, anche quest'anno siamo stati ai Vegan Days di Livorno. Abbiamo conosciuto le fantastiche ragazze di Agripunk, ascoltato di coccodrilli che sognano un mondo migliore, senza essere cibo di nessuno, senza che nessuno sia cibo per nessuno. Ci ha colpiti in particolare l'intervento di Alfredo Meschi che ha parlato di Economia del Dono [ Su Terranuova Libri http://www.terranuovalibri.it potrete scaricare gratutitamente l'ebook: " 33! L'economia che fa cantare di gioia " sul tema ] Abbiamo mangiato ottimo cibo grazie agli stand gastronomici, tra cui Vegan come Koala e la Pasticceria Caffetteria La Rosa. Abbiamo conosciuto nuove amiche che ci hanno paralato della loro scelta fruttariana e nuovi amici curiosi di sapere qualcosa sull'antispecismo. Il sabato prima siamo stat* ad un matrimonio, anzi a 4 matrimoni: quelli tenuti in piazza a La Spezia dalla Rete Antiomofobia e transfobia di La Spezia [ https://www.facebook.com/reteantiomofobia/ ] Una "cerimonia" commovente, allegra, scherzosa con uno scopo importante: contrastare pregiudizio e odio. Il tema della manifestazione di sabato a La Spezia era legato al nostro impegno antispecista, non solo perchè lo slogan era :"l'omosessualità esiste in tutte le specie, l'omofobia solo in una" ma anche perchè l'antispecismo è contro ogni discriminazione, contro ogni schiavitù. Noi ricordiamo anche qui ciò che abbiamo detto a Livorno: le gerarchie eccelsiastiche, che vendono promesse di vita eterna per tenere sotto controllo, ed usare, la paura della morte, la forze potenti del capitalismo ad ogni costo ed ad ogni prezzo, alleate con una politica inetta e imbarbarita pretendono il controllo dei corpi:
controllo del corpo delle donne: “fai figli” “stai a casa” “obbedisci alle regole arcaiche di una società immobile” “subisci in silenzio la violenza” e alla domanda “PERCHE'?” la risposta è disarmante, per la sua inconsistenza: “si fa così da secoli” … ed è una risposta che riecheggia quella che molti danno quando capita di chiedere: “ma perchè TU mangi carne?”
controllo del corpo delle persone, che da esseri con un cuore ed un cervello, che da cittadini: ovvero persone che fanno valutazioni complesse, che pensano, intervengono, protestano, propongono nelle piazze, nei condomini, nei luoghi di lavoro, nei luoghi della vita pubblica sono stati trasformati in consumatori: involucri, scatole vuote da riempire di oggetti, bisogni, aggeggi,
controllo del corpo degli animali non umani, che diventano anche essi oggetti, da torturare, negli stabulari, imprigionare, stuprare, negli allevamenti di ogni tipo, derubare della loro natura, nei circhi, negli zoo negli acquari ed infine uccidere.
Tutti questi temi sono connessi, il controllo del corpo della donna, del dissenso, degli altri esseri viventi sono tutti connessi. Noi, nel nostro piccolo e con i nostri limiti ci battiamo per spezzare le catene, ci battiamo contro ogni schiavitù ed ogni discriminazioni. Sarà forse una utopia sognare un mondo diverso, un mondo di libertà per tutt* i viventi ma è meglio dell'incubo di plastica che attualmente sta trascinandoci verso il disastro.