Fabio Spatola - Educatore Cinofilo - Operatore di Zooantropologia Didattica

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18/08/2023

Augusto Deoliveira, famoso sui social come “The Dog Daddy”, è un addestratore che fa credere alle famiglie di poter cambiare il comportamento...

18/08/2021

Ci lamentiamo spesso che i nostri cani tirano al guinzaglio, abbiamo mai provato ad andare noi al loro ritmo invece di pretendere sempre che siano loro ad adeguarsi al nostro?



13/04/2021
13/04/2021

MOTIVI PER FIDANZARSI/SPOSARSI CON UN ALLEVATORE/EDUCATORE/ISTRUTTORE CINOFILO :

1) fanno un lavoro circondato da un alone di magia/leggenda dunque ricco di fascino (linguaggio incomprensibile, strumenti ignoti come clicker, lunghine, collari, possono commentare mezz'ora la pisciata di un cane)
2) sono sempre felici e sorridenti perchè dicono di fare il lavoro più bello del mondo
3) ti lasciano fare quello che vuoi e un sacco di tempo libero tanto loro devono seguire i cani anche il sabato e la domenica
4) non ti stressano con lo shopping perchè loro sono vestiti sempre con abbigliamento scrauso e scarponi
5) non ti costringono a tour de force per le vetrine chic del centro: il loro paradiso è la Decathlon dove possono riempire carrelli di materiali sportivi da usare per lavorare con i cani
6) non ti tediano con le pulizie e l'ordine perchè per loro la casa è l'estensione dell'allevamento e inoltre di solito hanno almeno 2 cani (solo 2 è un miraggio)
7) non ti stressano alla sera con lagne o discorsi perchè stramazzano al suolo dalla stanchezza della giornata lavorativa
😎 sono facili da fare felici ed economici: basta una passeggiata nei boschi con i cani o una serata pizza birra e rutto libero al termine di tutti i giri p**ì dei cani, una doccia velocissima e poco tempo per la moda. Oppure un qualsiasi oggetto per il cane, dal gioco di attivazione mentale (visti i prezzi sono richiesti in dono) all'economico osso.
9) in caso di inviti di vita sociale non graditi, c'è sempre la scusa del cane-che-non-sta-bene o dei cuccioli

Comunque....spesso gli allevatori/educatori/istruttori si fidanzano e si ibridano tra loro.....e allora sì che è il paradiso....ci si capisce al volo, si condivide profondamente il lavoro, gli obiettivi, i valori, proprio una bella storia.

05/02/2021

Articolo di RiEvolutionDog, chiarisce una volta per tutte questo concetto, difficile da digerire per molti.

“DOMINANZA” & “CAPOBRANCO” : PERCHÈ ?

—> Vi siete mai chiesti perché ancora oggi c’è chi si approccia ai cani in termini di “dominanza” e “sottomissione”?

Tutto è nato dal concetto distorto che i cani siano uguali ai lupi, e di conseguenza abbiano bisogno di una struttura sociale e “regole”come quelle dei loro antenati ( piccole info per chi fosse rimasto indietro culturalmente: il cane - e nello specifico il pet - è un animale domestico e la sua sopravvivenza è strettamente dipendente dalla presenza dell’uomo; il lupo, al contrario, è un animale selvatico che si è evoluto per migliaia di anni al proprio ambiente naturale. Quindi il cane ha un organizzazione sociale diversa dal lupo, dovuta sopratutto al fatto che convive con noi).

• Il pensiero fuorviante sulla dominanza naque negli anni ‘30 e ‘40 quando Rudolf Schenkel (studioso di comportamento animale) studiò il comportamento di un gruppo di lupi, prelevati singolarmente da diversi zoo, e messi tutti insieme in una specie di colonia in cattività .
In seguito, questa idea di ordine gerarchico in base a “chi è il più forte”, venne rafforzata negli anni ‘60, ‘70 da David Mech (biologo naturalista) attraverso lo studio di gruppi artificiali di lupi.

* Perchè è stato sbagliato studiare gerarchia e dominanza in questi contesti?*

➖ sono stati messi insieme individui che non erano imparentati, non si conoscevano e non si sono nemmeno scelti.
Quandi mancavano i legami affettivi e collaborativi. Non erano familiari, ma coinquilini presi e messi insieme.

➖ oltre a non essere individui familiari, furono fatti convivere in un posto recintato.
Anche se un territorio chiuso fosse grande, le ultime ricerche sui branchi di lupi dimostrano che sarebbe sempre piccolo in rapporto al territorio di un branco naturale. E in un territorio circoscritto non c’è neanche la possibilità di allontanarsi per farsi la propria vita come avviene nel “fenomeno di dispersione” dei giovani lupi.

➖il cibo era fornito dall’esterno, composto prevalentemente da carcasse, eliminando così anche l’aspetto della predazione, che nelle prime fasi della caccia affina la collaborazione all’ interno di un branco naturale.
Quindi riusciva a mangiare per primo chi era più forte e si imponeva con aggressività e violenza sugli altri.

TUTTI QUESTI ERANO EVENTI CHE AUMENTAVANO CONFLITTUALITÀ E MAI COLLABORAZIONE

• Tutte queste situazioni portarono questi studiosi ad affermare nei loro libri che in “un branco il più forte domina sugli altri e quelli più deboli si sottomettono”
E queste informazioni, basate su una ricerca non in linea etologica con il lupo, hanno portato molti proprietari di cani - e non solo - a voler capire che “se vuoi essere più forte e avere potere decisionale, devi sottomettere il cane”.
L’addestramento coercitivo, in effetti, imposta il lavoro al comando di : “domina il tuo cane, così diventi il capobranco!”

• Ma lo stesso Mech, alla fine degli anni ‘90, dopo aver vissuto per molte estati con un branco di lupi selvaggi su Ellesmer Island, e aver visto di persona le interazioni tra i lupi,i loro cuccioli e gli altri componenti del branco, decise di modificare questa informazione errata, pubblicando un articolo sul “Canada Journal of Zoology” e correggendo ufficialmente l’errore ricorrente nella letteratura scientifica.
Nel 2000 un altro suo articolo approfondí il ruolo dei genitori nell’ordine sociale del branco.
Mech scrisse che i suoi studi in natura rivelarono che I LUPI VIVONO IN FAMIGLIE:
i lupi non hanno un innato senso gerarchico, non nascono leader o subalterni. I soggetti “alfa” sono semplicemente quelli che in un qualsiasi altro gruppo sociale chiameremo “genitori”.

✳️ Quindi, concludendo, un branco naturale di lupi è formato da una famiglia e non da individui chiusi in uno spazio ristretto e dove le risorse sono gestite da qualcuno di esterno.

✳️ Il cane fa parte del gruppo sociale umano, fa parte del nostro branco, della nostra famiglia, noi formiamo il suo ambiente naturale insieme ai suoi simili. I cani manifestano quello che nei neonati si chiama “attaccamento”: una predilezione per la persona che si occupa principalmente di loro. Noi diventiamo i loro “genitori”, la loro guida, il loro esempio .......

—> Se Mech con tanta umiltà è riuscito a rivedere le sue prime teorie e pubblicamente ad ammettere di aver sbagliato a teorizzare che la dominanza ha valenza nella gerarchia sociale .... perché tanti professionisti cinofili ancora oggi si attaccano a questo concetto obsoleto ed errato, imponendo un metodo di lavoro coercitivo alle persone che vogliono migliorare la loro relazione con il proprio cane?

11/01/2021

Il 22 dicembre 2020 viene trasmesso un servizio di Cizco, “Vita da cani”, che affronta il fenomeno del randagismo

E siamo a quota 7....auguri grande Flo 🎉🎂🎁🥂❤️Il cane è il mio volto in questa sera autunnale che s'interrompe di colpo n...
06/11/2020

E siamo a quota 7....auguri grande Flo 🎉🎂🎁🥂❤️

Il cane è il mio volto in questa sera autunnale che s'interrompe di colpo nel buio. E' un volto vicino e lontano, la consapevolezza di questa vita così forte e così palpitante, che sento dentro eppure che ancora non riesco a capire e meno che mai trattenere. Il cane è il fiume di parole non dette, di emozioni non trattenute, di percorsi che avrei potuto intraprendere. Il cane è la sera di questo giorno pieno di speranze lasciate sul cammino per un incontro che forse mai accadrà. Tutti noi tiriamo un guinzaglio, inutilmente, con entusiasmo e malinconia, verso qualcosa che non conosciamo e che magari non c'è.
(Roberto Marchesini)

17/10/2020

Tino (85 anni) e Luce (1anno)
Parte 2


17/10/2020

Tino (85 anni) e Luce (1 anno)


AFFILIAZIONECosa si intende quando in ambito cinofilo sentiamo parlare di affiliazione?Rendere membro di un gruppoRender...
12/09/2020

AFFILIAZIONE

Cosa si intende quando in ambito cinofilo sentiamo parlare di affiliazione?
Rendere membro di un gruppo
Rendere partecipe in un gruppo
Rendere responsabile in un gruppo
E tutto questo lavora a favore della relazione.

Come realizzare questa condizione?
Attraverso la condivisione
(Esperienze, spazi, risorse, emozioni, situazioni),
Attraverso i rituali che si ripetono nel tempo con determinati schemi
(Risveglio, uscita, pappa, saluto),
Attraverso il monitoraggio corporeo,
e dando nel gruppo un ruolo definito al cane.



COME VEDONO I CANI?Un’idea molto diffusa è che vedano in bianco e nero.Il cane vede un mondo meno colorato del nostro, p...
16/08/2020

COME VEDONO I CANI?

Un’idea molto diffusa è che vedano in bianco e nero.

Il cane vede un mondo meno colorato del nostro, più sbiadito, ma non fatto solo di bianco e nero. Infatti distingue il colore blu, il giallo e il bianco, ma confonde tra loro il rosso, l’arancione, il giallo e il verde.

Il motivo è tecnico ed è legato ai coni, uno dei due tipi di fotorecettori presenti sulla retina. I coni sono deputati alla visione dei colori e alla visione distinta. L’occhio del cane ha solo due tipi di coni (l’occhio umano tre). Questo fa si che, data anche l’ampia dilatazione delle pupille, il cane possa vedere meglio di un essere umano anche con una luce molto fioca, ma distingue un numero inferiore di colori.
I cani vedono anche relativamente poco bene da vicino e dalla media distanza (ad esempio, quello che una persona può vedere da 23 metri, un cane lo vede sfocato già da 6m) mentre vedono bene da lontano e vedono molto meglio ciò che si muove rispetto a ciò che è fermo.

I cani hanno gli occhi posizionati in modo da avere un campo visivo a 240 gradi (gli umani ce l’hanno a 180 gradi) con una zona di visione binoculare e altre due di visione monoculare di 80° ciascuna. Rispetto agli umani, hanno una visione periferica migliore e sono in grado di percepire piccoli movimenti con grandissima rapidità.

Più gli occhi del cane sono frontali (come nel caso del pechinese e del bulldog), maggiore sarà la visione binoculare, ma a discapito del campo visivo. Al contrario, più gli occhi del cane sono posti lateralmente (come nel caso del pastore tedesco), la visione binoculare sarà ridotta con conseguente vantaggio sul campo visivo.

Ma perché gli occhi dei cani brillano al buio?

Gli occhi dei cani, se illuminati da un fascio luminoso di notte, sembra che brillino: è perché dietro la loro retina hanno una struttura che si chiama tapetum lucidum. È uno strato di cellule molto riflettenti che permette agli occhi dei nostri amici di catturare tutta la luce possibile e vedere anche al buio.

Non son nato per restarmene inattivo su un divano,non per essere trasformato in un pupazzo, un feticcio per assecondare ...
08/08/2020

Non son nato per restarmene inattivo su un divano,

non per essere trasformato in un pupazzo, un feticcio per assecondare i tuoi problemi,

non per vedere annichilita la mia identità naturale,

e nemmeno per essere spogliato della mia voglia di collaborare con il gruppo.

Non sono tuo figlio ma neanche una delle tue macchine.

Amo l’odore di foglie morte, di erba bagnata e di sterco, m’inebrio respirando tutto ciò che ti disgusta ma non sopporto i tuoi profumi.

Cerco una libertà che non capisci, una libertà che può sembrarti un vincolo, perché si chiama partecipazione e definizione di ruoli.

La fatica peggiore per me è l’inattività.

Mi nutro della tua sicurezza, ne ho bisogno come dell’aria che respiro.

Voglio che tu mi sia vicino ma non morboso, che tu sia capace di portarmi attraverso l’ingaggio e la voglia di fare.

Sono l’altra faccia di una medaglia che hai perduta.

Ritrovala… e ritroverai anche me.

Roberto Marchesini

24/06/2020

Oggi avevo l'ispirazione per un meme...
😎

“UN BAMBINO CHE CRESCE CON UN CANE SARÀ UN ADULTO MIGLIORE” Quante volte lo abbiamo letto?Come la relazione con gli anim...
01/05/2020

“UN BAMBINO CHE CRESCE CON UN CANE SARÀ UN ADULTO MIGLIORE”

Quante volte lo abbiamo letto?
Come la relazione con gli animali può aiutare, indirizzare o influenzare in diversi ambiti lo sviluppo dei bambini?

LA RELAZIONE UOMO ANIMALE

Per relazione non si intendono esperienze lasciate al caso, i bambini vanno sempre seguiti e guidati nelle interazioni con gli animali nel totale rispetto degli stessi.
Una sana relazione per essere tale deve essere anzitutto biunivoca e deve presentare determinate caratteristiche:
• CONGRUITÀ (il rispetto delle caratteristiche specie-specifiche)
• CONSAPEVOLEZZA (attribuzione del valore della relazione, non banalizzarla)
• EQUILIBRIO (relazione attiva nel suo insieme, dal gioco alle coccole ell’equilibrio motivazionale ed emozionale, non a senso unico)
• RESPONSABILITÀ (nei confronti dell’animale come ad esempio l’educazione, o la responsabilità civile nei confronti degli altri)
􏰈 􏰖􏰈􏰐 􏰙􏰇􏰐􏰂􏰏􏰐􏰆􏰐 􏰉􏰕􏰄􏰄􏰈 􏰙􏰈􏰊 􏰚􏰈􏰄􏰅􏰊􏰐􏰁􏰂􏰉􏰔􏰐􏰆 􏰖􏰈􏰐 􏰘􏰅􏰄􏰁􏰇􏰐 􏰈 􏰖􏰈􏰐 􏰙􏰇􏰐􏰂􏰏􏰐􏰆􏰐 􏰉􏰕􏰄􏰄􏰈 􏰙􏰈􏰊 􏰚􏰈􏰄􏰅􏰊􏰐􏰁􏰂􏰉􏰔􏰐􏰆 􏰛􏰀􏰅􏰇􏰊􏰅 􏰜􏰁􏰖􏰈􏰂􏰅 􏰝􏰞􏰞􏰝

I BENEFICI DEL BAMBINO NELLA RELAZIONE CON L’ANIMALE

• DECENTRAMENTO (empatia, propensione relazionale verso l’esterno, apertura verso nuove prospettive)
• IMMAGINARIO (fantasia e creatività, funzioni cognitive, processi rappresentazionali, curiosità e apertura alla diversità)
• AFFETTIVITÀ (stato di sicurezza, acquisizione autonomia, gratificazione, tendenze esplorative)
• EPIMELESI (prendersi cura dell’altro, altruismo ed empatia, accuratezza e cura, autostima)
• COMUNICAZIONE (consapevolezza comunicazione non verbale, attenzione per l’altro e i diversi codici interpretativi)
•EDUCAZIONE EMOZIONALE (il rapporto uomo/animale stimola aree emotive che migliorano la predisposizione verso il mondo, assetto emozionale positivo, stabilità emotiva, acquisizione autocontrolli, attribuzione stati emozionali diversi dai propri)
• SOMATOMOTRICITÀ (una corretta interattività con l’animale migliora la consapevolezza del proprio corpo come centro di relazione e posizione nell’ambiente, esecuzione movimenti e abilità motorie, organizzazione di posture, acquisizione segnali di arresto)
• PERCEZIONE (rafforzare sensi poco attivati, utilizzo integrato dei sensi “sinestesia”, interesse esplorativo)
• SOCIALITÀ (partecipazione e collaborazione, capacità di rispettare l’altro, negoziare e dar luogo a compromessi, costruzione del sé e autostima)

􏰠􏰐“Si riconosce il debito ontologico dell’uomo nei confronti dell’alterità animale; in particolare si ribadisce la necessità di preservare tale referenza. Il rapporto con l’animale domestico costituisce un valore fondamentale per l’uomo e il processo di domesticazione da riconoscersi come patrimonio dell’umanità”
ART 1 Carta Modena “Carta dei valori e dei principi sulle Pet Relationship 2002”

15/04/2020

Una delle cose più difficili al mondo è l'arte di saper ingaggiare qualcuno, vale a dire di convincerlo e invitarlo a seguirci e a fare le attività che gli proponiamo. Un segnale è sempre uno strumento di comunicazione: Il cane per esempio può utilizzare l'inchino per invitare, per corteggiare, per calmare, per pacificare.

07/04/2020

Portiamo i nostri amici a quattro zampe a fare i bisogni nel raggio di 200 mt da casa,
ma RICORDIAMOCI DI RACCOGLIERLA!


Sdrammatizziamo
16/03/2020

Sdrammatizziamo

11/03/2020

Con il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020, il Governo ha emanato nuove misure e norme più restrittive per il contenimento dell’epidemia valide su tutto il territorio nazionale.Cerchiamo di dare qualche consiglio pratico, tenendo conto che in questo periodo di...

11/03/2020

Il famigerato Covid-19 fa parte della ben più ampia famiglia dei coronavirus, chiamati così per le punte a corona presenti sulla superficie. I coronavirus umani identificati sono sette, tra cui quello che causa il banale raffreddore.

25/02/2020

In questo video Roberto Marchesini vi spiega le diverse modalità di apprendimento degli individui. Vuoi scoprire di più? Siua, la Scuola di Interazione Uomo-...

17/02/2020

Indirizzo

Lecco

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 17:00
Martedì 09:00 - 17:00
Mercoledì 09:00 - 17:00
Giovedì 09:00 - 17:00
Venerdì 09:00 - 17:00
Sabato 09:00 - 17:00
Domenica 09:00 - 12:00

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