Centro Cinofilo Kanikaze

Centro Cinofilo Kanikaze Attività Cinofile Sportive. Attività Cinofile di Educazione e Rieducazione. Attività Formative.
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10/09/2024

𝐂𝐎𝐍𝐒𝐔𝐋𝐄𝐍𝐙𝐄 𝐆𝐑𝐀𝐓𝐔𝐈𝐓𝐄
𝑆𝑎𝑏𝑎𝑡𝑜 21 𝑆𝑒𝑡𝑡𝑒𝑚𝑏𝑟𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑒 14:00 𝑎𝑙𝑙𝑒 18:00

Un pomeriggio a disposizione di tutti i proprietari che vorrebbero migliorare il rapporto e la gestione del proprio cane, ma non sono sicuri di essere in grado di capire da soli quale sia il percorso più adatto o per chi vorrebbe svolgere un’attività con il proprio amico a 4 zampe, ma non sa come e cosa scegliere.

Un evento gratuito durante il quale potrete esporre i vostri dubbi ai nostri educatori, che sapranno indirizzarvi al meglio per la risoluzione dei vostri problemi o per aiutarvi a scegliere il vostro percorso ludico-sportivo!

N.B. Per evitare spiacevoli attese, la prenotazione è obbligatoria!!
Nella locandina tutte le info utili per la prenotazione 🙂

Vi aspettiamo!! 😎

Attività Cinofile Sportive.
Attività Cinofile di Educazione e Rieducazione.
Attività Formative.

VI PREGO, NON COMPRATE PIÙ (SIMIL) PIT BULLOgni volta che vedo per strada un cucciolo di pit bull mi sento male.Ormai, p...
09/09/2024

VI PREGO, NON COMPRATE PIÙ (SIMIL) PIT BULL

Ogni volta che vedo per strada un cucciolo di pit bull mi sento male.
Ormai, prima ancora che chiedermi da dove venga, mi chiedo che fine farà.

Smettete di comprare cani provenienti da cucciolate casalinghe di cani mal (anche se sarebbe più corretto dire NON) selezionati, i cui artefici sono persone senza alcuna competenza, ma a voi piacciono tanto perché vi vendono il cucciolo a € 200,00.

Smettete di pensare che si, la maggior parte dei simil pit bull ha bisogno di educazione e addestramento, ma il vostro sarà diverso.
No, il vostro non sarà diverso.
Nemmeno a voi basterà l’amore.

Smettete di pensare: “lo prendo cucciolo, così me lo cresco come voglio e l’addestramento non servirà” e “se poi avrò problemi andrò da un addestratore”.
Queste sono le vie più semplici e veloci per far finire il cane in canile.
E sappiamo tutti molto bene quanti simil pit bull ci sono in canile, vero?

Il vostro cane crescerà, vi renderà le passeggiate impossibili perché vorrà aggredire ogni cane che incontrerà e magari chissà, anche le persone, le biciclette, i bambini, i monopattini elettrici e i gatti.
Vi distruggerà casa perché non siete stati in grado di insegnargli a stare da solo e non farà più entrare gli ospiti.
Così il vostro cane, che pensavate di amare, vi isolerà dal mondo esterno e vi fa spendere un sacco di soldi, diventando un peso.
Inizierete a stancarvi e a quel punto anche l'addestramento sarà difficile e i miglioramenti tarderanno ad arrivare, perché vi siete resi conto dopo 3-4 anni che non sareste riusciti a recuperare da soli i danni fatti e perché non riuscite più a guardarlo con gli stessi occhi di prima.
Arriverete ad odiare il vostro cane e la frustrazione crescerà in lui, portandolo a peggiorare sempre di più.
A questo punto vi troverete ad un bivio: iniziare a lavorare seriamente con il vostro cane, con la consapevolezza che sarà durissima e che non potete sapere quando arriveranno i primi veri risultati... oppure portare il cane in canile e risolvere il problema un volta per tutte.
Inutile dire che la maggior parte delle persone sceglie la seconda opzione.

Se proprio dovete fare fatica e rovinarvi la vita per salvare un cane, almeno abbiate la decenza di adottarlo, anziché comprarlo, arricchendo il primo cagnaro che incontrate.

Se decidete di comprare prendere un simil pit bull cucciolo, sappiate che siete degli egoisti e no, l'ignoranza non è una giustificazione.

N.B. Per ''simil'' si intende un cane similare ad una razza, ma senza alcun certificato genealogico, quindi meticcio.

I CANI PENSANO O VIVONO SOLO DI ISTINTI?Dobbiamo ammetterlo: non esiste una risposta corretta al 100%.La psicologia cani...
06/09/2024

I CANI PENSANO O VIVONO SOLO DI ISTINTI?

Dobbiamo ammetterlo: non esiste una risposta corretta al 100%.
La psicologia canina, così come quella umana, resta, in parte un mistero e probabilmente non sarà mai conosciuta del tutto.
Alcuni esperti sostengono che il cane non sia in grado di pensare, ma che viva solo di istinti.

Noi siamo invece convinti, come molti altri, che il cane sia assolutamente in grado di ragionare.
Non si parla ovviamente di ragionamenti complessi e soprattutto dobbiamo essere coscienti del fatto che non possiamo in alcun modo paragonare il modo di ragionare del cane a quello umano.
Inoltre c'è da dire che il cane è un animale su cui, rispetto all'uomo, l'istinto ricopre una componente molto più importante.

Un altro elemento fondamentale di cui parlare è il fatto che (come accade anche per le persone) le competenze, per svilupparsi, devono essere allenate.
Quindi un cane abituato a non far nulla ed a vivere in un ambiente con pochi stimoli, facendo pochissime esperienze e non scontrandosi mai con dei problemi o difficoltà, svilupperà una capacità di ragionamento minima.

Al contrario, un cane che verrà stimolato correttamente, sottoposto a nuove esperienze e messo davanti a ''problemi'' da superare, svilupperà più competenze e propensione al ragionamento.
Che poi sia un ragionamento semplice, basilare e legato principalmente alle esperienze pregresse, all'osservazione ed alle conseguenze delle proprie azioni, siamo tutti d'accordo.
Dire però che il cane viva unicamente di istinti è assolutamente riduttivo.

I cani apprendono in autonomia per ''prove ed errori'', ma, di fatto, è una cosa che facciamo anche noi umani, ciò che viene spesso trascurato è la capacità di osservazione del cane ed il relativo apprendimento che deriva da essa.

Vi faccio racconto un aneddoto: la mia bull terrier è sempre stata un cane indipendente, oserei dire selvatico, e non ha mai voluto dormire in casa.
Aveva una cuccia in un'area coperta del cortile, dove c'era un armadio in ferro scorrevole, chiuso a chiave, dove tenevamo le sue crocchette.
Un giorno (dovrei avere ancora il video delle telecamere) ho tardato al lavoro e lei era abituata a mangiare tra le 19:00 e le 20:00.
Ebbene, senza scomporsi è uscita dalla cuccia, si è avvicinata all'armadio alzandosi su due zampe e girando la chiave con la bocca.
Dopo di che si è spostata verso la maniglia e ha spinto con la zampa nel verso giusto l'anta scorrevole.
Aperto l'armadio si è servita da sola e se ne è tornata a cuccia.
Possiamo affermare senza dubbio che il cane, in questo caso, ha osservato, immagazzinato le informazioni e riproposto ciò che aveva visto, senza sbagliare un colpo, nonostante non lo avesse mai fatto prima.
Inutile dire che dopo quell'episodio abbiamo spostato le crocchette!
Il solo fatto di mettere in fila comportamenti differenti in una determinata sequenza (girare la chiave, spostarsi verso la maniglia, aprire l'armadio) come può determinarsi, se non come ragionamento?

Il cane pensa e ragiona, anche se lo fa a modo suo.
Un modo che non potremo mai conoscere del tutto e che forse rimarrà per sempre un mistero, ma tutto sommato va bene così, perché per amare e rispettare un cane, non abbiamo bisogno di conoscerne ogni singolo dettaglio, anche se saremmo curiosi di farlo.

Ciò che noi in quanto proprietari dovremmo fare è senza dubbio mettergli a disposizione tutti gli strumenti possibili al fine di riempire il suo bagaglio di competenze ed esperienze, creando con il nostro cane un rapporto solido fatto di fiducia e rispetto.

04/09/2024

Primo allenamento dopo le vacanze estive… ben fatto rattina 🐾🐀

MUSERUOLE: COSA STA SUCCEDENDO?La risposta è semplice: assolutamente NULLA.Girano, ormai virali, articoli e post nei qua...
04/09/2024

MUSERUOLE: COSA STA SUCCEDENDO?

La risposta è semplice: assolutamente NULLA.
Girano, ormai virali, articoli e post nei quali si riportano notizie assolutamente FALSE secondo le quali sarebbe d'obbligo far indossare la museruola a tutti i cani di qualsiasi razza ed età, con tanto di fiumi di commenti indignati e disperati.

Ebbene no, amici, si tratta soltanto di FAKE NEWS!!

Ma... cosa ha scatenato questo putiferio?
La prima causa è certamente l'ignoranza, purtroppo.
Eh già, perché l'unico evento realmente accaduto riguarda il rinnovo l'Ordinanza Martini, che viene appunto rinnovata tutti gli anni ad agosto.

Cosa prevede l'Ordinanza Martini?
L'ordinanza parla di responsabilità del proprietario di cani ed in particolare, all'art. 1, comma 3, riporta quanto segue:
''𝐴𝑖 𝑓𝑖𝑛𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑣𝑒𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑑𝑎𝑛𝑛𝑖 𝑜 𝑙𝑒𝑠𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑒, 𝑎𝑛𝑖𝑚𝑎𝑙𝑖
𝑜 𝑐𝑜𝑠𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑒𝑡𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑒 𝑖𝑙 𝑑𝑒𝑡𝑒𝑛𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑐𝑎𝑛𝑒 𝑎𝑑𝑜𝑡𝑡𝑎𝑛𝑜 𝑙𝑒 𝑠𝑒𝑔𝑢𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑚𝑖𝑠𝑢𝑟𝑒:
𝑎) 𝑢𝑡𝑖𝑙𝑖𝑧𝑧𝑎𝑟𝑒 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑔𝑢𝑖𝑛𝑧𝑎𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑚𝑖𝑠𝑢𝑟𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑢𝑝𝑒𝑟𝑖𝑜𝑟𝑒 𝑎 𝑚𝑡 1,50 𝑑𝑢𝑟𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝑎𝑛𝑖𝑚𝑎𝑙𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑎𝑟𝑒𝑒 𝑢𝑟𝑏𝑎𝑛𝑒 𝑒 𝑛𝑒𝑖 𝑙𝑢𝑜𝑔ℎ𝑖 𝑎𝑝𝑒𝑟𝑡𝑖 𝑎𝑙 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑜, 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑒 𝑠𝑎𝑙𝑣𝑒 𝑙𝑒 𝑎𝑟𝑒𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑐𝑎𝑛𝑖 𝑖𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑑𝑢𝑎𝑡𝑒 𝑑𝑎𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑖;
𝑏) 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑠𝑒' 𝑢𝑛𝑎 𝑚𝑢𝑠𝑒𝑟𝑢𝑜𝑙𝑎, 𝑟𝑖𝑔𝑖𝑑𝑎 𝑜 𝑚𝑜𝑟𝑏𝑖𝑑𝑎, 𝑑𝑎 𝑎𝑝𝑝𝑙𝑖𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑙 𝑐𝑎𝑛𝑒 𝑖𝑛 𝑐𝑎𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑠𝑐ℎ𝑖𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑙'𝑖𝑛𝑐𝑜𝑙𝑢𝑚𝑖𝑡𝑎' 𝑑𝑖 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑒 𝑜 𝑎𝑛𝑖𝑚𝑎𝑙𝑖 𝑜 𝑠𝑢 𝑟𝑖𝑐ℎ𝑖𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑎𝑢𝑡𝑜𝑟𝑖𝑡𝑎' 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑒𝑡𝑒𝑛𝑡𝑖''

Certo, sarebbe una buona occasione, dato che se ne sta parlando, per comprendere quanto sia importante che OGNI cane sappia portare la museruola senza disagio.
La museruola è uno strumento di sicurezza e protezione di grandissima importanza ed efficacia e tutti i proprietari dovrebbero abituarvi il proprio cane, affinché il binomio sia in grado prima di tutto di rispettare la legge in caso di necessità (a prescindere dal cane ''buono'' o che ''non ha mai morso nessuno'') e secondariamente che sia in grado di affrontare qualsiasi situazione senza rischi!!

Quindi niente panico né festeggiamenti, ma cerchiamo di cogliere l'occasione per imparare qualcosa di nuovo e, magari, leggiamola questa ordinanza!!

Di seguito il link della gazzetta ufficiale, ove troverete riportata l'ordinanza per intero 😉
https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2013/09/06/13A07313/sg

IL NOSTRO COACH DI AGILITY GIUDICA I MONDIALISiamo sempre più orgogliosi di avere un Coach con la C maiuscola come Fabio...
03/09/2024

IL NOSTRO COACH DI AGILITY GIUDICA I MONDIALI

Siamo sempre più orgogliosi di avere un Coach con la C maiuscola come Fabio Montisci, che giudicherà i mondiali IMCA-PAWC in Portogallo!!! 😍

In bocca al lupo Fabio 💪😎

COS'E' IL CONDIZIONAMENTO OPERANTE?Abbiamo parlato di rinforzi e punizioni, di condizionamento classico, ora parliamo de...
03/09/2024

COS'E' IL CONDIZIONAMENTO OPERANTE?

Abbiamo parlato di rinforzi e punizioni, di condizionamento classico, ora parliamo del condizionamento operante, studiato da Burrhus Skinner.
Il condizionamento operante è un processo attraverso il quale si possono apprendere dei comportamenti attraverso l'associazione comportamento-conseguenza.
L’apprendimento avviene tramite rinforzi e punizioni (positivi o negativi), che arriveranno in conseguenza al tipo di comportamento messo in atto dal soggetto.
Se al comportamento corrisponderà un rinforzo, il soggetto tenderà a riproporlo, mentre se arriverà una punizione, tenderà a non ripetere l’azione.

Facciamo un esempio:
Voglio che il mio cane smetta di saltarmi addosso quando rientro in casa: il cane salta --> punisco l’azione con un ‘’no!’’ (punizione positiva) --> il cane si calma --> premio con una carezza (rinforzo positivo).

Il cane tenderà a non riproporre l’azione che ha avuto come conseguenza una punizione, mentre riproporrà il comportamento che ha portato ad avere come premio la tanto desiderata coccola.

Abbiamo già visto come il clicker acquisisca significato attraverso il condizionamento classico.
Il clicker training invece sfrutta il condizionamento operante, in quanto il ‘’click’’ diventa un marker (una specie di ‘’ok, stai facendo bene’’) che usiamo per confermare un’azione proposta dal cane, a cui possiamo associare un comando.
Es. voglio insegnare al mio cane a toccare un oggetto --> propongo l’oggetto --> il cane ci passa sopra (non importa se volontariamente o no) --> clicco e premio, in modo che il cane sia invogliato a ripetere l’azione desiderata.
Pensando al clicker si può evincere molto chiaramente la differenza fra condizionamento classico e operante in quanto, nel caso specifico, ho usato il condizionamento classico per dare un significato al suono del clicker (associandolo ad uno stimolo), che poi utilizzerò per l'apprendimento ed il modellamento di uno o più comportamenti, attraverso il condizionamento operante.

Attenzione però... non è tutto così semplice come sembra!
Il condizionamento in linea teorica funziona perfettamente, nella pratica entrano in gioco diversi fattori quando si parla di apprendimento.
Il cane infatti è un animale senziente, in grado di ragionare e prendere delle decisioni.
Per questo quando si addestra un cane non è sufficiente conoscere bene i condizionamenti, ma dovremo invece avere una buona conoscenza delle memorie e motivazioni di razza, delle regole sociali e gerarchiche, ma soprattutto dovremo aver instaurato una corretta relazione con il nostro amico a 4 zampe!

COS'E' IL CONDIZIONAMENTO CLASSICO?Il condizionamento classico, studiato da Ivan Pavlov è anche chiamato modello di stim...
02/09/2024

COS'E' IL CONDIZIONAMENTO CLASSICO?

Il condizionamento classico, studiato da Ivan Pavlov è anche chiamato modello di stimolo-risposta o apprendimento per associazioni.

Dobbiamo conoscere questi concetti per capire:
-STIMOLO NEUTRO: non causa alcuna risposta da parte del cane in quanto non ha alcun significato;
-STIMOLO INCONDIZIONATO: provoca una risposta automatica da parte dell’organismo (es. cibo);
-RISPOSTA INCONDIZIONATA: una risposta automatica ed involontaria ad uno stimolo incondizionato (es. cibo -> salivazione).

Se si associa uno stimolo neutro ad uno stimolo incondizionato (che causa una risposta incondizionata!), si otterrà una risposta condizionata alla presentazione dello stimolo (ormai non più) neutro.
Otterremo quindi una risposta condizionata dopo aver ripetuto un certo numero di volte l’abbinamento stimolo neutro-stimolo incondizionato.

Ma ora passiamo agli esempi, la pratica è sempre molto più semplice da capire rispetto alla teoria!

Parliamo di uno strumento che conosciamo più o meno tutti: il clicker.
Il clicker produce un rumore (click) che non ha alcun significato per il cane, motivo per cui possiamo classificarlo come stimolo neutro.
Associando però il ‘’click’’ (stimolo neutro) ad un premietto in cibo (stimolo incondizionato che causa una risposta incondizionata) e ripetendo l’azione (click-premio) diverse volte otterremo una risposta condizionata, in quanto al suono del clicker il cane avrà ormai associato il premio ed il ‘’click’’ sarà diventato a questo punto uno stimolo condizionato, che causerà una risposta condizionata!!
(abbiamo parlato di clicker per un motivo... ma ci arriviamo nel prossimo post)

Anche l’eccitazione del cane nel vedere il suo umano prendere in mano il guinzaglio è classificabile come condizionamento classico in quanto il cane ha una risposta incondizionata rispetto allo stimolo ‘’guinzaglio’’, oggetto che di per sé non ha alcun significato, ma lo acquisisce grazie alla ripetizione dell’associazione: prendo in mano il guinzaglio --> porto fuori il cane.

Facciamo un ultimo esempio, un po' diverso: il cane passa vicino al gatto (stimolo neutro) --> il gatto lo graffia (stimolo incondizionato) --> il cane prova dolore (risposta incondizionata)
Il gatto ha ‘’addestrato’’ il cane a girargli alla larga attraverso l’associazione gatto - dolore/paura.

21 𝑠𝑒𝑡𝑡𝑒𝑚𝑏𝑟𝑒 2024, 𝑜𝑟𝑒 10:30𝐏𝐑𝐄𝐒𝐄𝐍𝐓𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐂𝐎𝐑𝐒𝐈 𝐃𝐈 𝐑𝐈𝐂𝐄𝐑𝐂𝐀 𝐎𝐋𝐅𝐀𝐓𝐓𝐈𝐕𝐀Un evento completamente gratuito e senza impegno, du...
31/08/2024

21 𝑠𝑒𝑡𝑡𝑒𝑚𝑏𝑟𝑒 2024, 𝑜𝑟𝑒 10:30

𝐏𝐑𝐄𝐒𝐄𝐍𝐓𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐂𝐎𝐑𝐒𝐈 𝐃𝐈 𝐑𝐈𝐂𝐄𝐑𝐂𝐀 𝐎𝐋𝐅𝐀𝐓𝐓𝐈𝐕𝐀

Un evento completamente gratuito e senza impegno, durante il quale i nostri istruttori spiegheranno le discipline dei corsi di nose work, detection e ricerca in superficie.

Le spiegazioni avverranno con dimostrazioni pratiche e tanto spazio per le vostre domande!! 🐶🐾

Per prenotare il tuo posto scrivi un messsaggio whatsapp al 351 674 0076, o un’email all’indirizzo [email protected]

Vi aspettiamo!!

Ridiamoci su! 😂🐾
30/08/2024

Ridiamoci su! 😂🐾

IL CONDIZIONAMENTOAbbiamo parlato di rinforzi e punizioni, è quindi giunto il momento di parlare di condizionamento!In p...
29/08/2024

IL CONDIZIONAMENTO

Abbiamo parlato di rinforzi e punizioni, è quindi giunto il momento di parlare di condizionamento!

In parole semplici possiamo parlare di apprendimento associativo, che si suddivide in condizionamento classico e operante.
Torneremo su questi concetti più avanti, in questo post parleremo soltanto di condizionamento, senza fare distinzioni.

Associando qualcosa di piacevole (rinforzo) ad un comportamento a noi gradito, il cane riprodurrà più facilmente quel comportamento; al contrario, associando qualcosa di spiacevole (punizione) ad un comportamento a noi sgradito, il cane tenderà a riproporre sempre meno quel comportamento.

Se, ad esempio, voglio che il mio cane si metta a terra quando sono in un bar o ristorante: premierò il cane ogni volta che, su mia richiesta, eseguirà l’azione desiderata; dopo una serie di ripetizioni, il cane imparerà a mettersi a terra ogni qualvolta mi metterò seduto ad un tavolo, senza bisogno che io chieda nulla.
Quello di mettersi a terra al solo riconoscimento di una data situazione, è un comportamento condizionato.

Per farvi un ultimo esempio, un po' più complesso, io ho insegnato a Letizia a guardarmi negli occhi ogni qualvolta incontri un cane per strada che le abbaia o che la vorrebbe aggredire.
In questo modo non ha nemmeno il tempo di pensare a rispondere, perché la sua risposta condizionata sarà quella di guardare me, comportamento per cui riceverà sempre un elogio.

Attenzione però, tutti i comportamenti condizionati volontariamente, vanno rinforzati di tanto in tanto, altrimenti il cane cesserà di metterli in atto.

Ho scritto ''condizionati volontariamente'' perché esiste anche un rovescio della medaglia: infatti se un comportamento viene rinforzato inconsapevolmente (da noi o da terzi), il cane apprenderà allo stesso identico modo.
Un tipico condizionamento ''inconsapevole'' da parte di estranei, è quello del cane che abbaia dalla recinzione.
Il cane, vedendo una persona arrivare nei pressi della sua proprietà, abbaia con lo scopo di allontanare il possibile pericolo di un intruso.
Le persone quasi sempre, infastidite dall'abbaio, cambiano lato della strada, rinforzando quel comportamento.
Dopo diverse ripetizioni questo comportamento sarà un comportamento condizionato, in quanto rinforzato una certa quantità di volte e quindi ''fissato'' nella testa del cane.

Il condizionamento sta alla base di ogni tipo di addestramento, educativo o sportivo.
Per questo è importante conoscere e capire questi concetti, anche per il semplice proprietario.

𝑳𝑬 𝑵𝑶𝑺𝑻𝑹𝑬 𝑨𝑻𝑻𝑰𝑽𝑰𝑻𝑨' Siamo carichissimi e finalmente pronti a ricominciare, seguiteci perché settembre e ottobre saranno ...
28/08/2024

𝑳𝑬 𝑵𝑶𝑺𝑻𝑹𝑬 𝑨𝑻𝑻𝑰𝑽𝑰𝑻𝑨'

Siamo carichissimi e finalmente pronti a ricominciare, seguiteci perché settembre e ottobre saranno pieni di sorprese e novità!! 😎

Intanto ripartiamo con tutte le nostre attività:
- corsi di educazione e addestramento individuali;
- corsi di educazione e addestramento collettivi;
- corsi di addestramento finalizzati al sostenimento del CAE-1;
- corsi di agility;
- corsi di nose work e detection;
- corsi di hoopers;
- corsi di k9 cross training;
- corsi di rally obedience;
- attività di morso ludico.

Per info:
- whatsapp: 351 674 0076
- email: [email protected]

VI ASPETTIAMO!! 😍🐾

GIORNATA INTERNAZIONALE DEL CANEOggi è la giornata internazionale del cane e anche se ci sarebbero un milione di cose be...
26/08/2024

GIORNATA INTERNAZIONALE DEL CANE

Oggi è la giornata internazionale del cane e anche se ci sarebbero un milione di cose belle da dire, non riusciamo a fare a meno di pensare a tutti i cani che passeranno questa giornata chiusi in un box di canile.

Non possiamo non pensare a tutti quei cani che sono stati messi al mondo, senza colpa, da cagnari e persone irresponsabili.
Non possiamo non pensare a tutti quei cani che sono stati portati a casa da persone che sono passate da “checcarinooooo!!” a “abbiamo deciso di darlo via perché…”.
Non possiamo non pensare a tutti quei cani presi sotto gamba, tutti quei cani a cui non è bastato l’amore.
Non possiamo non pensare a tutte le persone che, a causa dell’ignoranza, del buonismo, dell’animalismo sfrenato, hanno sofferto, sono rimaste sfregiate, ferite nel corpo e nella mente.
Non possiamo non pensare alle famiglie di chi, a causa di tutto questo, è morto.
Madri, padri, figli, anziani, bambini che non ci sono più a causa della stramaledetta leggerezza con cui la gente prende i cani, senza conoscerli.
Morti a causa della leggerezza con cui questi cani sono stati affidati.
Persone che non torneranno mai più, che hanno finito i propri giorni a questo mondo a causa dell’egoismo e dell’ignoranza umana.

Oggi è una giornata di lutto, perché la luce in fondo al tunnel è ancora troppo lontana.
Perché i canili strabordano di cani che non vivranno mai più la serenità di una famiglia, perché troppe famiglie sono state piegate o spezzate da cani che non hanno alcuna colpa.

Usiamo questa giornata per riflettere su cosa stiamo sbagliando e per ragionare su come poter correggere il tiro.

PERCHÉ IL LAVORO IN CAMPO È IMPORTANTE?Il lavoro in campo ha una grandissima importanza quando si parla di educazione e ...
26/08/2024

PERCHÉ IL LAVORO IN CAMPO È IMPORTANTE?

Il lavoro in campo ha una grandissima importanza quando si parla di educazione e addestramento.
Il campo è una palestra per il binomio.
In campo si sbaglia, si corregge, si perfeziona e si impara.
Tutti hanno bisogno di fare esperienza, cani e umani.

In campo, si può fare esperienza senza rischi.
In campo i proprietari imparano a gestire il proprio stato emotivo, oltre a fare pratica senza rischi.
trovandosi in un luogo protetto ed in presenza di professionisti, ci si sente più rilassati e sicuri.
Lo stato emotivo del conduttore è la base per costruire un rapporto corretto e per una corretta gestione.

In campo il cane viene sottoposto a stimoli avversi in modo graduale e controllato.
In ambito urbano non è possibile controllare ambiente e stimoli, che si presenteranno con intensità e tempismo del tutto casuali.

Il lavoro in campo però non è tutto.
Come abbiamo detto, il campo è una palestra.
In campo si simula, si prova e ci si allena.
Tutto ciò che si impara, deve poi essere portato all’esterno.

È necessario mettersi alla prova, altrimenti il lavoro in campo resta un’ottimo allenamento, ma fine a sé stesso.
Per questo è importantissimo che l’educatore porti i binomi anche all’esterno del campo, in luoghi urbani ed extraurbani, dove i binomi si troveranno a dover affrontare stimoli e situazioni imprevisti, ma con un bagaglio di esperienze ben strutturato, che permetterà di superarli con più tranquillità, avendoli già vissuti!!

VALUTAZIONI COMPORTAMENTALIQuando vi rivolgete ad un professionista cinofilo, spesso capita che lo stesso non vi dia inf...
22/08/2024

VALUTAZIONI COMPORTAMENTALI

Quando vi rivolgete ad un professionista cinofilo, spesso capita che lo stesso non vi dia informazioni, se non generiche, sui percorsi di educazione e addestramento, ma che vi chieda invece di poter eseguire una valutazione comportamentale.

Ma questa valutazione a cosa serve? In cosa consiste? Perché è così indispensabile?

Ebbene, la valutazione comportamentale rappresenta una fotografia della situazione iniziale, delle difficoltà che state riscontrando prima di iniziare il percorso.
Ognuno la svolge a suo modo, ma la cosa che dovete sapere è che la valutazione, in realtà, dovrebbe sempre essere fatta sul binomio, perché il comportamento umano, determina il comportamento del cane.

La valutazione comportamentale inizia dal momento in cui tirate giù il cane dall’auto, da quel momento ogni comportamento (vostro o del cane) verrà inserito nella valutazione.
Per questo chiediamo sempre ai proprietari di comportarsi in modo più naturale possibile e di non sentirsi sotto pressione.

Noi ad esempio chiediamo di conoscere la storia del cane, facendoci dare più informazioni possibili sulla provenienza e sulla gestione a casa.
Dopo di che procediamo con le prove pratiche ed al termine delle stesse, siamo pronti a stilare la nostra valutazione e le nostre conclusioni.

Ma perché non è gratis, trattandosi di un primo incontro?
Perché non è un semplice incontro conoscitivo e sbrigativo da pochi minuti, richiede il tempo di un colloquio approfondito e di prove pratiche ben eseguite, studiate e accurate; la programmazione del percorso richiede esperienza, conoscenza e professionalità.
Oltretutto un percorso educativo sbagliato, potrebbe essere addirittura controproducente, motivo per cui una valutazione sbagliata potrebbe essere deleteria.

Questo step preliminare è estremamente importante per poter programmare un percorso ad hoc per il binomio.
Non è infatti il proprietario a scegliere il percorso, ma è l’educatore a indirizzare il proprietario, offrendogli il percorso più idoneo in base a quanto emerso dalla valutazione.

ATTENZIONE‼️
La valutazione di un cane e delle sue doti NON si può fare in un’ora.
Certo, è possibile farsi un’idea, ma dobbiamo sempre ricordarci che il cane non è fatto solo di genetica (le doti del cane sono un fattore genetico), ma anche di esperienze, pertanto la nostra valutazione iniziale potrebbe risultare falsata in determinate situazioni.
L’etogramma del cane si potrà stilare e modificare correttamente anche a seguire, durante il percorso.

Quello che invece possiamo valutare facilmente (o quasi) sono le modalità di gestione da parte del proprietario e le risposte comportamentali del cane.
Questo è ciò su cui inizieremo a lavorare, unito alle memorie di razza e relative motivazioni.

Quando un professionista cinofilo vi chiede di eseguire una valutazione comportamentale prima di iniziare un percorso, non sta cercando di succhiarvi altri soldi, anzi… sta cercando di spiegarvi che vuole farvene spendere il meno possibile, partendo subito col piede giusto ed un programma di educazione e addestramento cucito su misura per il vostro binomio 😉

RINFORZI E PUNIZIONILeggendo scritti di cinofili, troverete spesso le parole “positivo” e “negativo” abbinate a rinforzo...
18/08/2024

RINFORZI E PUNIZIONI

Leggendo scritti di cinofili, troverete spesso le parole “positivo” e “negativo” abbinate a rinforzo e punizione.
Ma cosa si intende per rinforzo positivo/negativo e punizione positiva/negativa?
Vediamolo insieme.

Gli aggettivi positivo/negativo sono intesi in senso matematico: positivo = +, aggiungere qualcosa; negativo = -, togliere qualcosa.

Facciamo qualche esempio!

Rinforzo Positivo:
Chiedo al cane di guardarmi —> il cane mi guarda —> premio il cane con del cibo.
Ad un’azione gradita aggiungo qualcosa di gradito (in questo caso cibo, ma potrebbe essere anche un “bravo” o una carezza).

Punizione Positiva:
Ho in mano la ciotola piena —> il cane salta addosso per prenderla —> punisco con il “no!”.
In questo caso sto aggiungendo qualcosa di sgradito (il “no!”) al fine di punire l’azione indesiderata.

Rinforzo Negativo:
Un estraneo si avvicina al cancello —> il cane abbaia —> l’estraneo rimane in posizione —> il cane smette di abbaiare —> l’estraneo va via.
Rinforzo un comportamento (smettere di abbaiare) eliminando un fastidio (l’estraneo).

Punizione negativa:
Ho in mano la ciotola piena e voglio che il cane attenda, prima di avventarsi sul cibo —> il cane prova a prenderla non appena provo a metterla a terra —> sollevo la ciotola, in modo che non possa prenderla.
Per punire l’azione sgradita, allontano/elimino/nascondo l’oggetto desiderato.

Questi concetti possono sembrare “superflui” per un semplice proprietario, ma sono in realtà è sempre utile conoscerli e soprattutto saperli riconoscere nelle applicazioni pratiche.
Più un proprietario è consapevole di ciò che sta facendo, più le sue azioni saranno efficaci e produttive e sarà più semplice evitare errori.

Per fare un esempio calzante: molto spesso capire che i cani chiedano cibo da tavola e che i proprietari “cedano” dando del cibo pensando “così poi sta buono”; in realtà in questo modo non si fa che confermare e rinforzare il comportamento indesiderato (elemosinare cibo da tavola)!!
Questo per dire che rinforzi e punizioni non sono presenti soltanto nell’addestramento e negli esercizi, ma anche nella vita quotidiana, per cui bisogna sempre fare attenzione a cosa stiamo punendo o rinforzando, ma soprattutto dobbiamo essere in grado di riconoscere punizioni e rinforzi.

Speriamo di aver fatto un po’ di chiarezza sull’argomento e di averlo spiegato nel modo più semplice possibile. 😉

ADDESTRAMENTO COERCITIVOSentiamo parlare continuamente di coercizione, metodi coercitivi, strumenti coercitivi, addestra...
14/08/2024

ADDESTRAMENTO COERCITIVO

Sentiamo parlare continuamente di coercizione, metodi coercitivi, strumenti coercitivi, addestramento coercitivo, ma… cosa si intende, esattamente? La coercizione è veramente solo un male per il cane?

Alcune correnti di pensiero ritengono che l’addestramento coercitivo sia quello che:
- utilizza strumenti coercitivi quali ad esempio il collare a scorrimento (alcuni ritengono che anche il collare fisso sia uno strumento coercitivo);
- impone delle regole (anche) attraverso l’uso di punizioni;
- in alcuni contesti “contiene” la reazione del cane e punisce il comportamento sgradito (attenzione: non si parla di problemi comportamentali), prima di “spiegargli” o dopo avergli “spiegato” quale sia il comportamento corretto (secondo noi umani) da tenere in quella data situazione.

Partiamo ora da un presupposto molto semplice: usare coercizione significa imporre, obbligare.

RIVELAZIONE: tutti gli strumenti di conduzione sono coercitivi.
Pettorina ad h, collare fisso, cavezza, collare a strozzo, collare con le punte, pettorina norvegese e chi più ne ha più ne metta, vengono utilizzati attaccati ad un guinzaglio e, di fatto, “costringono” il cane a starci vicino, limitando la sua libertà.
QUESTA È COERCIZIONE.

Le regole, sono coercitive.
Se la volontà del cane è quella di fiondarsi con il muso nella ciotola mentre io ce l’ho ancora in mano e io punisco il cane, sto attuando un comportamento coercitivo.
Posso punirlo con una punizione positiva (in senso matematico, aggiungere qualcosa di sgradito), dicendo un “no!”, o con una punizione negativa (togliendo qualcosa di gradito), scostando la ciotola desiderata.
QUESTA È COERCIZIONE.

Esistono svariati metodi per inibire un comportamento sgradito.
Per comportamento sgradito si intende un’azione del cane non gradita all’uomo (es. cane che uccide una gallina, cane che pinza un bambino che corre, cane che aggredisce un altro cane).
Attenzione: quelli descritti NON sono problemi comportamentali, ma soltanto comportamenti naturali di un dato soggetto, non graditi a noi umani.
Per inibire un comportamento o modificare una risposta ad uno stimolo, si può utilizzare una punizione positiva (es. punizione verbale, scollarata, ecc.), in particolar modo se già abbiamo insegnato e spiegato al cane quale sia il comportamento richiesto.
Ri-attenzione: non stiamo parlando di violenza o di punizioni che provochino dolore fisico al cane.
La punizione blocca l’azione sgradita, dopo di che starà alla bravura dell’addestratore/educatore catturare l’attenzione del cane, distogliendola dallo stimolo che (ad esempio) vogliamo che ignori.
QUESTA È COERCIZIONE.

Chi parla di “addestramento coercitivo”, quasi mai spiega a cosa si riferisce, lasciando spazio alla fantasia delle persone, che, ignare, si immaginano ogni tipo di violenza e maltrattamento.
Non ultimo il comunicato di AMVI e FNOVI, associazioni di medici veterinari, che hanno intitolato così il loro scritto: “DICHIARAZIONE AMVI E FNOVI CONTRO L’ADDESTRAMENTO COERCITIVO”.
In parte condivisibile, in quanto condanna la violenza e incoraggia il rispetto delle fasi evolutive del cane e del rispetto dei suoi bisogni, ma in parte senza alcun senso, perché, leggendo il titolo, condanna l’addestramento in generale, non dando alcuna spiegazione del motivo per cui la coercizione non sia ammessa, né di cosa sia considerato coercitivo.
Insomma, resta aperto il dibattito su cosa si intenda per “coercizione” in ambito cinofilo.

Torniamo alla seconda domanda: la coercizione è solamente un male per il cane?
Ebbene, considerando che inconsapevolmente coercizziamo il cane già nel momento in cui decidiamo di portarlo a casa con noi, lo coercizziamo quando gli mettiamo un guinzaglio, lo portiamo dove vogliamo noi, lo nutriamo quando vogliamo noi e con il cibo che compriamo noi, facciamo in modo che non finisca sotto un’auto o che non si azzuffi con altri cani, lo obblighiamo ad andare dal veterinario e sottoporsi a controlli e vaccini contro la sua volontà, decidiamo come, con chi e se farlo accoppiare, direi di no!
La coercizione non è un male per il cane in quanto contribuisce a tenerlo in vita, in salute e ad inserirlo all’interno della società in modo che sappia comportarsi di conseguenza alle regole comuni, rispettando anche i diritti degli altri.

IL CANE LIBERO, NON ESISTE, FATEVENE UNA RAGIONE.

Volete cani educati, affidabili e gestibili?
Se la risposta è sì, allora non potrete fare a meno di utilizzare coercizione e punizioni, in abbinamento a rinforzi e gratificazioni.
RI-FATEVENE UNA RAGIONE.

Ultimo, ma non ultimo, scusate la lungaggine, smettiamola con la favoletta dell’addestratore cattivo, che utilizza solo punizioni e che se utilizza il collare a scorrimento, allora sicuramente punisce il cane a calci e pugni, senza mai gratificarlo.
Non siamo cretini e vi assicuro che nella maggior parte dei campi di addestratori “classici” si usano rinforzi ben più efficaci (e graditi al cane!) di quelli utilizzati in campi “gentili”.

Impariamo a descrivere, conoscere ed approfondire ciò di cui parliamo, altrimenti tutto è e resta aria fritta.

Buona cinofilia a tutti.

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