Centro Cinofilo Kanikaze

Centro Cinofilo Kanikaze Attività Cinofile Sportive. Attività Cinofile di Educazione e Rieducazione. Attività Formative.
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CORSO EDUCATORI CINOFILI In partenza a marzo 2025 il corso per educatori cinofili!! 🐶 🐾🔸240 ore teorico-pratiche;🔹pratic...
06/11/2024

CORSO EDUCATORI CINOFILI

In partenza a marzo 2025 il corso per educatori cinofili!! 🐶 🐾

🔸240 ore teorico-pratiche;
🔹pratica con cani propri;
🔸pratica con cani dei clienti in affiancamento ai nostri professionisti;
🔹possibilità di vedere e provare diverse discipline sportive, comprendendone le applicazioni nei percorsi educativi e rieducativi;
🔸formula “open camp” con possibilità di frequentare il centro cinofilo durante tutti i giorni di apertura;
🔹tirocinio post corso gratuito.

Che tu voglia approcciarti al mondo professionale cinofilo, che tu voglia accrescere le tue competenze per lavorare in canile o che tu sia un semplice proprietario appassionato che vuole saperne di più… questo è il corso che fa per te!! 😉

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IL SIMIL PIT BULLQuando si parla di “pit bull”, nella maggior parte dei casi, ci si riferisce in realtà ai simil pit bul...
04/11/2024

IL SIMIL PIT BULL

Quando si parla di “pit bull”, nella maggior parte dei casi, ci si riferisce in realtà ai simil pit bull.
Il simil pit bull è un cane con caratteristiche similari e riconducibili a quelle dell’american pit bull terrier, ma di cui non conosciamo le origini (l’albero genealogico).
Spesso sono incroci o cani provenienti da cucciolate casalinghe.

Questi cani NON sono dei killer, ma sono dei cani NON selezionati o addirittura MAL selezionati (più o meno volontariamente).
L’American Pit Bull Terrier (APBT) è un cane con determinate caratteristiche ben fissate: spiccata aggressività intraspecifica (verso altri cani), docilità corretta, tempra dura, tanto temperamento, tanta reattività ed una fisicità che gli attribuisce una combi di velocità, potenza e resistenza difficile da trovare in altre razze.
Ebbene, quando tutte queste caratteristiche sono ben equilibrate, la gestione è corretta ed i proprietari sono ben consapevoli delle potenzialità del proprio cane, tutto volgerà per il meglio.

Quando troviamo soggetti mal selezionati, incrociati con altre razze che attribuiscono caratteristiche differenti (ad es. tempra molle ed aggressività Inter specifica, quindi verso l’uomo), iniziano i problemi.
Ecco perché il simil pit bull sta creando tanti problemi.
Un cane fisicamente più forte di qualsiasi altro in rapporto al suo peso, estremamente reattivo, veloce, le cui doti sono spesso non equilibrate fra loro e ancora più spesso gestiti da proprietari completamente inesperti e digiuni di competenze cinofile… la ricetta perfetta per una bomba atomica di problemi.

Bomba che purtroppo è già esplosa, causando diversi incidenti, di cui alcuni molto gravi a causa di aggressioni nei confronti di cani e persone che nei casi peggiori ne hanno causato anche la morte.
Ma, ancor più rilevante in termini numerici è la quantità di simil pit bull presente nei canili italiani, da nord a sud.

Cani che vengono “ceduti” a causa della difficoltà di gestione e che nel 90% dei casi moriranno in canile.
Perché i simil pit bull hanno la necessità viscerale di avere un umano di riferimento e quando vivono in box le cose peggiorano.
Perché i volontari sono sempre meno e il personale dei canili è poco e con competenze molto limitate.
Perché sono cani con esigenze particolari, sono cani di una sensibilità disarmante, cani che si autodistruggono quando sono chiusi in box, con i contatti umani ridotti al minimo sindacale.
Perché i cani in adozione sono già tanti e quanti adottanti hanno le competenze e la forza di scegliere un cane già problematico?

I simil pit bull in canile sono ergastolani.
Anzi, per citare un veterinario che mi ha fatta commuovere, i pit bull sono trattati peggio degli ergastolani perché la legge italiana prevede la riabilitazione del detenuto a prescindere dal crimine commesso… a questi cani, invece, nessuno concede questo privilegio.
Restano lì, nella loro sofferenza, giorno dopo giorno, in attesa che la morte li liberi.

Ha davvero senso continuare a consentire la riproduzione incontrollata di questi cani?
Ha davvero senso continuare a consentire l’adozione e l’acquisto senza alcuna prescrizione o vincolo?
A voi le conclusioni.

Grazie a tutti i partecipanti dell’AGILITWEEN!! 🎃🖤💀Siete stati fantastici, ci avete fatto divertire, avete dato il massi...
03/11/2024

Grazie a tutti i partecipanti dell’AGILITWEEN!! 🎃🖤💀

Siete stati fantastici, ci avete fatto divertire, avete dato il massimo e vi siete divertiti… che dire, questo è lo spirito KANIKAZE!!! 🥰

Grazie!

ABBAIARE È UN DIRITTO (?)Facciamo chiarezza usando il buon senso.Abbaiare è certamente un diritto del cane, ma esistono ...
30/10/2024

ABBAIARE È UN DIRITTO (?)

Facciamo chiarezza usando il buon senso.
Abbaiare è certamente un diritto del cane, ma esistono dei limiti.
L'argomento verte sempre su 4 punti cardine:
- quanto abbaia: un cane che abbaia al passaggio di un altro cane o al suono del campanello è ben differente da un cane che abbaia di continuo per ansia o al presentarsi di qualsiasi stimolo visivo e uditivo;
- quando abbaia: un cane che abbaia di notte sarà molto meno tollerato rispetto ad un cane che abbaia durante l'orario lavorativo;
- in che contesto vive il cane: l'abbaio di un cane che vive in centro città ha un impatto sociale ben differente dall'abbaio di un cane che vive in campagna;
- perché il cane abbaia? Questa è la vera domanda che dovrebbero porsi tutti i proprietari di cani abbaioni, che si preoccupano più delle lamentele che del benessere del proprio animale.

Il fatto che l'abbaio dia fastidio o meno, non dovrebbe influire sulla vostra decisione di prendere provvedimenti in merito.

Certo è che un cane che abbaia incessantemente dà fastidio.
Non importa quanto sia carino e puccioso, non importa che sia un piccolo ancielo con la coda… un cane che abbaia tutto il giorno rompe le p***e.
E se voi avete il diritto di avere un cane, i vostri vicini hanno il sacrosantissimo diritto di riposare, di guardare la tv o di sedersi a tavola con la famiglia senza doversi sgolare per chiedere il sale al commensale che sta a 50cm di distanza, per sovrastare il latrato del vostro amore peloso.
Noi proprietari di cani dobbiamo imparare ad avere più rispetto nei confronti degli altri, il fatto che il cane sia un essere vivente senziente non ci autorizza a mancare di rispetto agli altri.
Il cane lo abbiamo voluto noi, sta a noi educarlo affinché riesca a convivere serenamente con il resto della società.

Esiste però un importante risvolto della medaglia: un cane che abbaia quando rimane da solo in casa o abbaia ad ogni stimolo gli si presenti davanti, è un cane che ha un problema!!
Un cane che non è in grado di rilassarsi, che rimane sempre vigile o che si dispera appena uscite di casa, è un cane che sta male, che vive male e questo dovrebbe essere il primo motivo per agire.
Un cane che abbaia così tanto, è un cane che sta vivendo un fortissimo disagio.
Questo dovrebbe bastare a farvi sentire abbastanza in colpa per prendere provvedimenti seri al fine di migliorare la qualità della vita del vostro cane, anziché rovinare quella degli altri.

Insomma, non importa che voi viviate sul cucuzzolo della montagna con il primo vicino a 247km di distanza, o in centro a Milano in un palazzo con 200 appartamenti: dovete educare il vostro cane.

Abbaiare è un diritto del cane, finché non lede i diritti degli altri.
Abbaiare è un diritto del cane, finché non diventa un problema per il cane stesso.
Il cane è una responsabilità del proprietario, sempre, e sta al proprietario mettere in atto tutte le azioni possibili per tutelarne il benessere psico-fisico e per garantire il rispetto dei diritti di tutti.

Educate i vostri cani per voi e per gli altri, ma soprattutto per loro. ❤️🐾

DIVENTARE ISTRUTTORI CINOFILI Mi sono affacciata a questo mondo circa 10 anni fa, pochi mesi dopo l'arrivo di Ollie, la ...
29/10/2024

DIVENTARE ISTRUTTORI CINOFILI

Mi sono affacciata a questo mondo circa 10 anni fa, pochi mesi dopo l'arrivo di Ollie, la mia bull terrier.
Sono stata i miei peggiori clienti di oggi.
Ho preso un cane che non avrei dovuto prendere, l'ho cresciuto come non avrei dovuto crescerlo e ho seguito correnti di pensiero sbagliate perché mi faceva comodo credere che si potessero risolvere i problemi con l'amore.
Spoiler: non ha funzionato.

Dopo due anni di insuccessi con diversi professionisti, mi sono iscritta ad un corso per istruttori cinofili e ho dovuto sudare 7 camicie per risolvere i problemi con il mio cane.
Ho dovuto sputare sangue per capire concetti che, solo 8 anni fa, nessuno mai si sarebbe sognato di spiegare.
Se li capivi bene, altrimenti li avresti capiti con il tempo... oppure mai.
Si lavorava di osservazione.
Ho osservato decine e decine di piste, obbedienze e attacchi prima di sentirmi dire che ero pronta per prendere anche io un cane con cui poter lavorare.
Ho lavorato gratis (in perdita, a dirla tutta) per anni.
Ho sbagliato, qualche volta sono stata corretta, qualche volta mi sono dovuta correggere da sola.
Ho imparato a non perdermi nemmeno una parola, una smorfia o una sfumatura in una lavorazione, perché vengo da quel mondo in cui nessuno ti ripete le cose due volte.

Arrivo da quella generazione di cinofili per i quali poter andare al campo a guardare gli altri lavorare era un enorme privilegio.
Che se per sbaglio in una giornata riuscivi a fare 10 minuti di obbedienza con il tuo cane, facevi i salti di gioia.
Che nessuna delle persone che ti stavano intorno riusciva a capire perché ti alzavi alle 5 del mattino in pieno inverno e tornavi alle 9 di sera, facendo 2000 km al mese, quando andava bene.
Che quando avevi un problema con il tuo cane, quasi sempre la risposta era: ''vuoi fare l'istruttore o no? vedi di risolvere i tuoi problemi!!!''.

Le nuove generazioni di cinofili hanno più fortuna, per certi versi.
Oggi spieghiamo tutto e anche più del dovuto.
Facciamo un sacco di teoria e rispondiamo a tutte le domande, a tutti i dubbi.
Oggi l'allievo ha quasi sempre la pretesa che durante il corso gli si risolvano i problemi con il suo cane.
Eppure stare al campo è quasi un peso e non c'è più quella voglia di stare seduti in silenzio a guardare un cane che lavora.

Istruttori cinofili si diventa con lo studio, ma non solo quello sui libri.
In cinofilia la materia di studio più importante è quella che si può studiare solo e soltanto in un modo: osservando.
Non ci sono immagini, video esplicativi o altri materiale che possa insegnare quello che si impara vivendo il campo.

I cinofili di oggi escono dai corsi sempre più preparati a livello teorico e sempre meno pronti nella pratica.
Ma, che ci piaccia o meno, il cane è concreto, morde, tira al guinzaglio, abbaia.
Ed è allora che la teoria, pur importantissima, crolla se non sostenuta dalle fondamenta della cosiddetta gavetta.
Cinofili non si nasce, si diventa, ma per diventarlo bisogna avere la pazienza di saper osservare, l'umiltà di saper ascoltare, la curiosità di volerne sapere sempre di più e la passione per poter sopportare il gelo, la pioggia, il caldo, il fallimento e le cazziate.

Per cui, ragazzi, se non avete voglia di stare in campo... non dovreste iniziare nessun corso, perché nessun corso potrà mai insegnarvi cos'è la passione e, senza passione, non può esserci professionista cinofilo.

In foto io e Ollie, 8 anni fa, alla nostra prima gara.
(non si usava ancora fare foto, questa è l'unica!)

Alice.

I CANI DEGLI ISTRUTTORI(sono uguali ai vostri!)I cani degli istruttori non sono perfetti.Guardando i cani degli istrutto...
25/10/2024

I CANI DEGLI ISTRUTTORI
(sono uguali ai vostri!)

I cani degli istruttori non sono perfetti.
Guardando i cani degli istruttori vedrete, nella maggior parte dei casi (e dovrebbe essere la norma) cani ben educati e addestrati.
Vedrete cani che sembrano avere una marcia in più, più ricettivi, più propositivi e sempre pronti a fare qualcosa con il proprio conduttore.

La verità, però, è che i nostri cani, i cani degli istruttori, non hanno nulla in più dei vostri.
La vera differenza è composta da esperienza, conoscenza e PAZIENZA.

Nell'addestramento, nelle attività ludiche e nello sport, tutti i conduttori vorrebbero riuscire a fare tutto e subito.
L'apprendimento però richiede tempo e costanza.

Anche noi istruttori a volte abbiamo difficoltà con i nostri cani, ma con l'esperienza abbiamo imparato a rispettarne i tempi, ad apprezzare i piccoli progressi e ad accontentarci delle piccole cose.
Certo, anche a noi piacerebbe entrare in campo e fare tutto in un'ora, ma, ahimè, il cane non funziona così.

Quando vedete il cane di un istruttore libero in campo in mezzo a 10 cani che gli abbaiano contro, non potete vedere le ore di lavoro di quel binomio.
Quando vedete un percorso di agility perfetto del vostro istruttore, non potete vedere quante ore questo binomio ha passato costruendo ogni singola competenza, quanti allenamenti sono stati dedicati solo e soltanto a far girare il cane intorno ad un cono per fargli distinguere la destra dalla sinistra.
Quando vedete il cane del vostro istruttore che segnala una sostanza in tempo record, non potete vedere i mesi di gioco, le mani distrutte e le migliaia di ripetizioni eseguite.

Quando guardate il vostro cane, però, sapete perfettamente quanto tempo gli dedicate.
Sapete quanto tempo avete dedicato ad ogni singolo esercizio e sapete anche se quell'esercizio lo ha imparato davvero, o se siete passati al successivo solo per noia.

Imparate ad annoiarvi.
Imparate a soffermarvi su ogni obiettivo, ad andare avanti solo quando siete sicuri che il vostro cane abbia capito, a gioire per le piccole cose ed a far sì che ogni sessione con il vostro cane sia un successo ed a tenerne traccia, così quando sarete scoraggiati e frustrati da ciò che non riuscite ancora fare, potrete tornare indietro a guardare da dove siete partiti.
Imparate a non avere fretta.

20/10/2024

I nostri binomi affrontano in addestramento situazioni ben più complesse rispetto a quelle che si troveranno nella realtà, questo li aiuterà a superare le difficoltà che ogni giorno si possono riscontrare in ambito urbano. ̀

Partiti ufficialmente i nostri corsi di detection!! 🥰Vuoi entrare in squadra anche tu?Contattaci al 3516750076 i invia u...
18/10/2024

Partiti ufficialmente i nostri corsi di detection!! 🥰

Vuoi entrare in squadra anche tu?

Contattaci al 3516750076 i invia un’e-mail a [email protected] 😉

Check out Centro Cinofilo Kanikaze’s video.

SAVE LIST: PIT BULL IN PERICOLO?Negli ultimi giorni è stata presentata in conferenza stampa presso Regione Lombardia una...
17/10/2024

SAVE LIST: PIT BULL IN PERICOLO?

Negli ultimi giorni è stata presentata in conferenza stampa presso Regione Lombardia una proposta di legge parlamentare, che prevede l'obbligo di sostenimento del patentino teorico PRIMA dell'acquisizione del cane e della sottoposizione al test CAE-1 entro i 15 mesi di età o entro i 6 mesi dall'acquisizione (per cani adulti) per tutti i cani di razze assimilabili alla lista allegata alla proposta.
Oltre a questo viene VIETATO l'incrocio fra queste razze e fra animali assimilabili ad esse.
Si, all'interno della lista sono presenti i TTB.

Questa proposta è stata portata avanti per i seguenti motivi:
1- la percentuale di simil pit bull all'interno dei canili è aumentata vertiginosamente negli ultimi anni;
2- la percentuale di adottabilità estremamente bassa fa di questi soggetti dei condannati all'ergastolo;
3- trattasi di una tipologia di cani di difficile gestione, non necessariamente in termini di aggressività verso le persone;
4- sono sempre più frequenti le cucciolate scriteriate portate avanti da privati e da cagnari, con il solo scopo di ti**re su qualche soldo;
5- l'ignoranza ormai dilagante e la carenza di cultura cinofila stanno alimentando le problematiche di cui sopra.

L'inserimento del divieto di riproduzione di meticci è incontrastabile, tutti noi lottiamo da anni per questo.
L'inserimento di un corso teorico pre-adozione è un aiuto non indifferente per il futuro proprietario e non rappresenta un impegno tale da rinunciare all’adozione del cane.
L’inserimento dell’obbligo di sostenimento del CAE-1 è una TUTELA per il binomio e per tutta la comunità.

Ci sono state diverse critiche, molti hanno catastroficamente annunciato della “fine del pit bull”, altri stanno scrivendo “giù le mani dal pit bull”, ma lo fanno, probabilmente, senza aver nemmeno provato a comprendere il senso del testo.
Senza conoscere la situazione catastrofica dei canili italiani.
Senza conoscere la sofferenza di questi cani, che per la maggior parte resteranno chiusi in un box in attesa che la morte li liberi.
Senza tener conto del fatto che, di American Pit Bull Terrier in canile, non ce ne sono, ma sono tutti, lo sappiamo, simil pit bull.

Oltretutto queste persone parlano come se pensassero che questa tipologia di cani non fosse in grado di frequentare un corso di addestramento, superare un test come il CAE-1 e di conseguenza vivere serenamente nella società.

Possiamo salvarli, i pit bull.
Ma possiamo farlo solo facendo dei piccoli sacrifici.

Ringraziamo il Consigliere Roberto Anelli per aver ascoltato il grido di dolore di questi cani e siamo orgogliosi di aver dato il nostro piccolo contributo partecipando al tavolo tecnico.
Speriamo che tutte le regioni d’Italia prendano esempio!!

Non vediamo l’ora di vedere i social invasi di pit bull che hanno sostenuto con successo il CAE-1 ❤️

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𝑆𝑎𝑏𝑎𝑡𝑜 26 𝑜𝑡𝑡𝑜𝑏𝑟𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑒 14:00 𝑎𝑙𝑙𝑒 18:00🎃 𝐀𝐆𝐈𝐋𝐈𝐓𝐖𝐄𝐄𝐍 👻Il nostro halloween all'insegna dell'agility!! 💀Partiremo con una ...
15/10/2024

𝑆𝑎𝑏𝑎𝑡𝑜 26 𝑜𝑡𝑡𝑜𝑏𝑟𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙𝑒 14:00 𝑎𝑙𝑙𝑒 18:00
🎃 𝐀𝐆𝐈𝐋𝐈𝐓𝐖𝐄𝐄𝐍 👻

Il nostro halloween all'insegna dell'agility!! 💀
Partiremo con una m𝐨s𝐭r𝐮o𝐬a g𝐚r𝐚 𝐬o𝐜i𝐚l𝐞 a cui potrete assistere prima di iniziare l'open day, con delle p𝐫o𝐯e g𝐫a𝐭u𝐢t𝐞 𝐝i a𝐠i𝐥i𝐭y d𝐚 𝐩a𝐮r𝐚 e con le nostre 𝐜o𝐧s𝐮l𝐞n𝐳e c𝐨m𝐩o𝐫t𝐚m𝐞n𝐭a𝐥i e s𝐩o𝐫t𝐢v𝐞 𝐝a p𝐚n𝐢c𝐨!! 🫨🫨🫨

Ingresso libero, più gradito se in maschera 🎃🧟‍♂️

Vi aspettiamo!

LA VERITÀ SUGLI STRUMENTI DI CONDUZIONECollare fisso o semi-strozzo, collare a strozzo o pettorina ad H, pettorina tre p...
03/10/2024

LA VERITÀ SUGLI STRUMENTI DI CONDUZIONE

Collare fisso o semi-strozzo, collare a strozzo o pettorina ad H, pettorina tre ponti o pettorina norvegese, cavezza o pettorina antifuga?
Qual è lo strumento giusto?
La risposta è: tutti e nessuno.

Non esiste uno strumento magico.
Non esiste uno strumento che si adatta perfettamente a qualsiasi binomio.
Non esiste nemmeno uno strumento che di per sé sia giusto o sbagliato.
Esistono invece il buon senso e la professionalità di chi ve li propone.
Esistono obiettivi e aspirazioni personali.
Esistono l'ascolto ed il compromesso.

Ogni professionista lavora a suo modo, qualcuno preferisce uno strumento ad un altro, ma la verità assoluta sugli strumenti di conduzione è che un buon professionista dovrebbe essere in grado di utilizzarli tutti e se non ne è in grado, dovrebbe delegare, piuttosto che utilizzare lo strumento sbagliato.

Quindi è sempre il cliente a scegliere lo strumento di conduzione?
No, assolutamente no.
Lo strumento si sceglie insieme al proprietario e se ne elencano pregi e difetti per il singolo caso trattato.
Va da sé che il professionista dovrà sempre lavorare in piena ed assoluta sicurezza, a costo di rifiutarsi di lavorare con quel cane nel caso in cui le condizioni di sicurezza vengano a mancare per sé, per il conduttore, per il cane o per terzi.

Ovviamente, se arriverà un cucciolo di piccolo levriero italiano ed il proprietario dovesse insistere per l’utilizzo di un collare a scorrimento, dovremmo farlo desistere… così come se arrivasse un pit bull maschio reattivo, dovremmo far desistere il proprietario dal condurlo (solo) in pettorina.
Insomma, non esiste un giusto ed uno sbagliato in termini assoluti, ma esiste l’addestramento e questo prevede l’utilizzo di una moltitudine di strumenti, così come, a volte, di nessuno.
Ma da qui a “perdere” il cliente, con il rischio che non si rivolga più a nessun professionista, solo perché questo preferisce usare la pettorina o il collare e voi ritenete sia più giusto il contrario, non significa fare il bene del cane.

A fare la differenza non è lo strumento, ma la capacità di adattarlo a chi lo dovrà utilizzare.

LA TRUFFA DEI MANTELLI ESOTICISempre più di frequente si vedono cani apparentemente di razza con colori del mantello mol...
01/10/2024

LA TRUFFA DEI MANTELLI ESOTICI

Sempre più di frequente si vedono cani apparentemente di razza con colori del mantello molto particolari e inusuali su quelle razze in particolare.
Troviamo infatti (simil) bulldog francesi, (simil) bassotti, (simil) amstaff, (simil) dobermann e molti altri con mantelli chiamati ''lilac merle'', ''choco merle'', ''blu & tan'', ''blue fawn'', blu e molte altre fantasiose definizioni.

Ebbene, per quanto questi mantelli molto particolari possano piacere, per quanto possa piacere l'idea di avere un cane ''diverso'', con un mantello unico nel suo genere, dobbiamo rovinare la magia.
Per ottenere quel tipo di mantello, sono necessari degli incroci con altre razze.
ENCI ci insegna però, che il pedigree è previsto solo e soltanto per cani di razza, con un albero genealogico ben definito e antenati appartenenti alla medesima razza.
Ergo, chi compra un cane con mantelli ''esotici'', sta comprando un meticcio (si, siete stati truffati).

Che c'è di male ad avere un meticcio?
Assolutamente nulla, ma comprarlo è profondamente sbagliato per diversi motivi:
- la compravendita di cani meticci è vietata dalla legge, salvo si tratti di un rimborso spese, ma sappiamo molto bene che questi soggetti vengono venduti a cifre folli, che non possono essere scambiate manco per sbaglio per un rimborso;
- se dovesse nascere un dobermann albino (è solo un esempio), l'allevatore dovrebbe escluderlo dalla selezione a causa delle problematiche di salute che questa condizione porta con sé, invece capita che questi ''allevatori'' riproducano volontariamente quel soggetto, nella speranza di poter vendere cuccioli albini e malati a €4.000,00 cad.;
- alcuni colori del mantello (che ricordiamo essere determinati da geni) si portano dietro tare genetiche importanti, basti pensare alle razze per cui è ammesso il ''merle'', gli accoppiamenti fra due merle portano problemi fra i quali troviamo ipoacusie, sordità, oculopatie, problemi scheletrici, problemi di pigmentazione delle pelle; tanto che anche nelle razze ove il merle è ammesso, è sempre necessario fare attenzione ed evitare l'accoppiamento fra due merle;
- spesso questi cani arrivano dall'est Europa, da cucciolifici, da vere e proprie fabbriche di cuccioli che nascono, crescono, muoiono in condizioni disumane;
- ultimo punto, ma non per importanza:
MA*****IA A VOI... davvero su circa 400 razze non riuscite proprio a trovarne una che vi garbi senza colori strani????!!!!

Pensateci bene prima di acquistare un cane come quelli sopra descritti, pensate al tipo di mercato che state alimentando ed alla sofferenza che questo genere di ''allevamento'' comporta.
Ne vale veramente la pena, solo per avere il cane figo?

Pensateci.

12 𝑂𝑡𝑡𝑜𝑏𝑟𝑒 2024𝑸𝑼𝑬𝑺𝑻𝑰𝑶𝑵𝑰... 𝑫𝑰 𝑵𝑨𝑺𝑶!𝑆𝑒𝑚𝑖𝑛𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑡𝑒𝑜𝑟𝑖𝑐𝑜-𝑝𝑟𝑎𝑡𝑖𝑐𝑜Un seminario per tutti, pochi tecnicismi e tanta semplicità...
25/09/2024

12 𝑂𝑡𝑡𝑜𝑏𝑟𝑒 2024
𝑸𝑼𝑬𝑺𝑻𝑰𝑶𝑵𝑰... 𝑫𝑰 𝑵𝑨𝑺𝑶!
𝑆𝑒𝑚𝑖𝑛𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑡𝑒𝑜𝑟𝑖𝑐𝑜-𝑝𝑟𝑎𝑡𝑖𝑐𝑜

Un seminario per tutti, pochi tecnicismi e tanta semplicità per capire davvero il mondo olfattivo del cane.

Come funziona l'olfatto del cane, in che modo differisce da quello umano, quanto influisce sul comportamento del cane?

Noi umani abbiamo grosse difficoltà a comprendere questo lato dei nostri cani, che troppo spesso trascuriamo, nonostante sia il più importante!
Abbiamo deciso di organizzare questo seminario per spiegare nel modo più semplice e comprensibile qualcosa che cambierà completamente l'idea che avete del vostro cane: 𝒍'𝒐𝒍𝒇𝒂𝒕𝒕𝒐!

Per info e iscrizioni:
[email protected]
351 674 0076

AGGRESSIONI QUOTIDIANE Questa mattina alle 6:30 siamo uscite di casa e siamo state aggredite da un barbone nano.Il cane ...
25/09/2024

AGGRESSIONI QUOTIDIANE

Questa mattina alle 6:30 siamo uscite di casa e siamo state aggredite da un barbone nano.
Il cane è sbucato da un angolo, scaraventandosi addosso ai miei cani.
Letizia, che ha imparato a reagire in modo moderato in prima battuta (scordatevi che io insegni ad mio cane a subire le aggressioni senza reagire!!) si è parata davanti a Nina, che ho prontamente scaraventato dietro di me.
Letizia ha immediatamente cessato l’azione non appena gliel’ho chiesto.
Il barboncino ha proseguito con le sue intenzioni bellicose e la proprietaria quasi si è messa a piangere dallo spavento.

All’inizio credevo che il cane fosse libero, solo dopo qualche secondo ho realizzato che indossava un flexy.

Il flexy, le lunghine, i guinzagli da 3 metri NON SONO STRUMENTI DI CONDUZIONE!!!!

Il barbone è stato fortunato perché dietro quell’angolo ha trovato un cane educato e addestrato.
E voi direte “ma si, è un barbone nano, non poteva far male a nessuno…”
E invece no, perché un barbone nano può benissimo fare molto male o addirittura uccidere un cane di 2kg come Nina.

Dopo averle parlato, la proprietaria del barbone ha capito i rischi che ha corso e ha giurato che non userà più strumenti di conduzione non idonei.

Ma davvero bisogna arrivare a tanto?
Davvero non siamo in grado di seguire una banalissima regola e utilizzare un guinzaglio da 150 cm?

È arrivato il momento di agire, non è più pensabile che i conduttori NON CONOSCANO le norme che regolano la conduzione del proprio cane.

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Complimenti al nostro super binomio!!Simone e Bellatrix si piazzano così in gara:🥇 primo posto agility;🥉 terzo posto jum...
23/09/2024

Complimenti al nostro super binomio!!
Simone e Bellatrix si piazzano così in gara:
🥇 primo posto agility;
🥉 terzo posto jumping;
🥇 primo posto combinata.

Lavoro, costanza e passione pagano sempre… Grazie Simone e Bellatrix di averci regalato questa emozione, che binomio!! ❤️

Qualche scatto dei partecipanti al corso di presentazione di ricerca 🥰
21/09/2024

Qualche scatto dei partecipanti al corso di presentazione di ricerca 🥰

LASCIAR ANDAREVoglio trattare uno degli argomenti più delicati e difficili da affrontare per tutti i proprietari di cani...
18/09/2024

LASCIAR ANDARE

Voglio trattare uno degli argomenti più delicati e difficili da affrontare per tutti i proprietari di cani, parliamo di quando arriva il momento di lasciar andare il nostro amico.
Nessuno è pronto e mai lo sarà.
MAI.
Non importa se il cane è vecchio o malato, non saremo mai pronti.
Arriva però un momento in cui ci rendiamo conto che il nostro tempo con lui è scaduto.

Il cane nella foto si chiama Minion e per me quella consapevolezza è arrivata una sera di 2 anni fa.
Minion aveva solo 3 anni e un’insufficienza renale che lo stava consumando, anche se nessuno voleva ammetterlo, perché non si può pensare che un cane così giovane non possa farcela.
Quella sera entrai in casa e per la prima volta lo vidi veramente.
Vidi un cane che voleva vivere a tutti i costi, in un corpo che non era della stessa idea.
In quel momento capii che il nostro tempo insieme stava giungendo al termine.

Mi resi conto del fatto che da lì a poco non avrei più potuto toccarlo, non l’avrei più sentito pigolare (si, i dobermann pigolano) ogni mattina alle 7:00 in punto, non avremmo più giocato con la pallina.
Inaspettatamente, la cosa che mi sconvolse profondamente fu pensare che non avrei mai più sentito il suo odore.

Pioveva, mi sdraiai sul tappeto in soggiorno, Minion si sdraiò di fianco a me.
Restammo lì per un tempo indefinito, ad ascoltare la pioggia che cadeva sul tetto della nostra mansarda.
Fu il nostro modo di salutarci.
Qualche giorno dopo lo accompagnai nel suo ultimo viaggio.

Mi ci volle del tempo per riprendermi, Minion è stato per me quel cane che si dice se ne incontri uno solo nella vita.
Mi mancava il fiato.
Tutto il giorno.
Tutti i giorni.
Come se mi avessero strappato i polmoni dal petto.
Per settimane l’ho sentito pigolare tutte le mattine alle 7:00 in punto, anche se non c’era più.
Lui non se ne voleva andare e il senso di colpa mi ha perseguitata per mesi.
Nonostante tutto questo, nonostante il dolore, rifarei la stessa scelta.

Anche se fa un male tremendo, quando arriva il momento, dobbiamo avere la forza di lasciar andare.
Lo dobbiamo al nostro cane, perché lui ha vissuto per noi ogni singolo giorno della sua vita e ci ha dato il massimo che noi gli abbiamo consentito.
Anche se è difficile, dobbiamo cercare di rimanere lucidi e soprattutto di non essere egoisti.
Dobbiamo distinguere fra cura ed accanimento terapeutico, dobbiamo saper scindere i nostri sentimenti dal bene del nostro cane.

Ecco perché avere un cane è così stramaledettamente difficile, perché in quel momento ci rendiamo conto di quanto spazio il nostro cane occupi nella nostra vita, perché in quell’istante capiamo quanto ci appoggiamo emotivamente al nostro cane, quanto ci sa, pur non sapendolo, confortare.
Percepiamo soltanto allora l’entità del vuoto che lascerà.

Lasciar andare il vostro cane è l’atto di amore più coraggioso che possiate compiere. 💔

Questo è un aspetto da conoscere, prima di decidere di prendere un cane.
Quanto bisogna essere forti per lasciar andare?
Non nascondetevi, non vergognatevi, sentitevi liberi di piangere, di prendervi del tempo per metabolizzare la perdita, perché un cane non è “solo un cane”, mai.
Se ne avete bisogno parlatene, se vi serve aiuto chiedetelo!! Non c’è nulla di cui vergognarsi.
Non siete dei pazzi, non siete dei malati di mente, siete solo umani. ❤️

17/09/2024

Uno scorcio dell’allenamento di oggi della nostra Letizietta, con queste temperature abbiamo finemente ripreso a fare sul serio 💪🏻

Indirizzo

Via 8 Marzo, Limbiate MB
Limbiate
20812

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