22/11/2023
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LA VECCHIAIA NON E’ UNA MALATTIA
Telefonata: “Dottore, il cane non mangia da sei giorni – come mai mi chiama solo ora?, me lo porti subito – Ma io abito lontano – lo porti da un Veterinario più vicino a casa sua – No, io mi fido soltanto di lei – Ha bisogno di una visita urgente, corra da un veterinario vicino - dottore, ha 15 anni, pensa stia morendo di vecchiaia… ho paura di spostarlo, cosa gli posso dare?”
Scuse, tutte scuse, solo scuse… a volte alcuni padroni decidono loro che DEVE morire ed aspettano la fine salvo poi farsi prendere dal panico se la fine è lenta e cercano un supporto morale, non una soluzione.
LA VECCHIAIA NON E’ UNA MALATTIA, certamente nessuno fa miracoli, ovviamente non esistono cure che regalino l’immortalità ma si muore sempre per qualche malattia, si muore di insufficienza renale, di affaticamento cardiaco, di insufficienza epatica etc. etc. ed in ognuno di questi casi c’è quache terapia che potrebbe alleviare i sintomi, che potrebbe allungare un po’ la vita, senza accanimento terapeutico, solo per farlo sentire meglio… e invece no, cercano di arrivare con la povera bestiola in fin di vita per convincerti a fare l’eutanasia, un progetto tutto loro che, ovviamente, io non abbraccio. L’EUTANASIA E’ UN MEZZO PER TOGLIERE INUTILI SOFFERENZE LADDOVE NON ESISTANO RAGIONEVOLI SPERANZE DI CURA ma io non posso addormentarli senza averci prima provato, senza sapere cosa hanno.
Costantemente mi portano a visita animali anziani che non vedevo da anni con tumori enormi esplosi e sanguinanti che avevano visto da tempo ma non lo facevano visitare per paura di affrontare intervento chirurgico… e poi vengono a chiedermi di abbatterlo quando macchia il pavimento. Se ci sono margini per operarlo, anche se è vecchio decrepito, io lo opero, mi assumo il rischio, per l’animale è meno doloroso non superare l’anestesia e morire nel sonno che morire soffocati per le metastasi al polmone. Ma perché non me lo ha portato un anno fa quando ha scoperto il tumore? - Dottore, io lo amo come un figlio, non avrei potuto sopportare di saperlo sotto i ferri – non è vero, chi ama cura, chi ama si prende le sue responsabilità.
Amare un animale vuol dire accoglierlo da quando è cucciolo a quando è vecchio, quando comincia a diventare “diversamente giovane” il veterinario dovrebbe vederlo più spesso e non aspettare la morte quasi come una liberazione… e invece troppo spesso parte il coro di amici e vicini “ma che lo curi a fare, tanto e vecchio – ma che lo operi a fare tanto muore lo stesso…”
Queste creature sono vostre per sempre, nella buona e nella cattiva sorte, in salute e malattia, il vostro animale domestico si fida di voi, si affida a voi, crede nel vostro amore, la loro vita è nelle vostre mani.
Non facciamoli soffrire.
Dottor Vincenzo Minuto
Medico Veterinario