24/09/2024
(✏️ Silvia Morosi) «Al momento della passeggiata non ti ho visto. Eppure dovevi essere da qualche parte ad aspettarmi… Ti cerco di continuo con lo sguardo. Ma dove sei nascosto?». Inizia con una domanda destinata a non trovare risposta la lettera d’amore che François Schuiten scrive a Jim, il cane compagno di una vita recentemente scomparso. Ancora un volta il fumettista belga, classe 1956, trova nell’arte il mezzo per riempire il vuoto del lutto e rendere omaggio a una presenza discreta e fedele che lo ha accompagnato per 13 anni. «Disegnare, questo è tutto quello che ho fatto, per paura che le emozioni fuggissero, per cogliere ciò che è fragile», racconta l'autore che dal 24 gennaio 2023 quando il suo Flat coated retriever dal pelo nero (come «Ulisse», il suo successore) lo ha abbandonato, ha realizzato un'immagine al giorno per tenerlo con sé, ancora un po', prima di decidere di lasciarlo andare. Un libro che è una terapia, un rituale di disciplina quotidiano, un quaderno di tenerezza per salutare, con l'eleganza di una matita, «un cane che mi ha aperto gli occhi e ha reso il mio mondo più grande. Questa attività rigorosa ha sostituito le nostre passeggiate, i momenti speciali condivisi ogni giorno e mi ha permesso di cogliere ciò che non si può esprimere a parole».
"Jim", pubblicato dalla casa editrice Sonda e in libreria dal 20 settembre, è un diario in cui a parlare, più che i brevi testi, sono le immagini che catturano l'essenza di un'amicizia profonda, come «un cordone», fatta di ricordi ed emozioni, scoperte e ostacoli superati insieme. Un «inno alla gioia» di vivere - lo definisce nella prefazione la filosofa Audrey Jougla - che ogni cane ci sa regalare e ai legami potenti e invisibili che si intrecciano tra gli uomini e gli animali domestici («un’amicizia che supera la barriera della specie», scrive ancora Jougla). Un testo che regala calore a tutte le persone che hanno conosciuto il dolore che si prova quando finisce una relazione così straordinaria perché, ricorda Schuiten, «il legame con un cane è così misterioso, così profondo, così intimo. Il mio sa di me così tante cose che non sospetto». 👉 L'articolo prosegue sul sito del Corriere