
08/03/2025
🫡 In cinofilia sono ancora presenti atteggiamenti machisti, sia da parte dei proprietari sia da parte di quelli che dovrebbero essere “professionisti” del settore.
🦾 Il classico addestratore deve essere uomo, deve essere macho, deve vestire con indumenti militari ed esibire (se li ha) muscoli e pettorali. D’altronde serve forza fisica per domare un essere “demoniaco” come può essere un cane che ha manifestato comportamenti aggressivi ad esempio, per cui meglio curare di più l’aspetto esteriore che il curriculum.
☝️ Se sei donna, spesso non vieni nemmeno presa in considerazione, a volte vieni pure derisa.
👎 Al “professionista” macho non interessa capire la causa di un comportamento, interessa inibirlo, mostrarsi superiore, dominarlo. E, incapace di riconoscere ogni emozione nel cane come la paura o il terrore di fronte ad azioni violente ed ingiuste, crede davvero di riuscirci. Il suo ego cresce e non vedrà l’ora di alimentarlo con altre vittime.
👉 Il cane in quest’ottica diventa uno strumento per esibire e ostentare stupidi e ridicoli atteggiamenti virili, forte del fatto che evidentemente l’essere “macho” o l’essere forti e sicuri scarseggiano in altri ambiti. Tutta la “relazione” è basata esclusivamente sull’obbedienza, sul controllo, sull’essere dei capi supremi.
🫵 Il cane diventa un misero suddito, un essere inferiore che deve eseguire ogni sorta di comando e che si deve adattare per forza ad ogni contesto o situazione, dimenticandosi dei propri bisogni e delle proprie emozioni.
👩🏻 Eh certo, perché includere questi aspetti nel mondo del cane diventa sinonimo di debolezza, di inferiorità, caratteristiche che spesso vengono associate al mondo femminile.
Alla donna spetta solo la dimensione accuditiva del cane perchè poverina, è debole: è quella che gli deve dare da mangiare, quella che gli fa le coccole, è quella che nel cane vede il figlio mancato o una figura maschile assente. Come se senza quelle figure si sentisse incompleta.
⚠️ Beh vi sveliamo una cosa: a parte alcune derive che non dipendono dal genere, non è affatto così.
🐕 Nella cinofilia, così come in tutti gli altri ambiti, le differenze di sesso non hanno alcun senso.
L’educazione non va gestita con la forza fisica. Approcciarsi al cane tenendo in considerazione i bisogni, le emozioni o i suoi desideri non è roba da donne incapaci. È roba da etologia, fisiologia, neuroscienze, pedagogia.
🙏 Questo è il messaggio che vogliamo portare nella giornata di oggi. Siamo stanchə che esistano ancora così tante stupidaggini legate al mondo femminile (e cinofilo).
👩🏻🏫 Le educatrici donne possono lavorare benissimo con cani di taglia grande, forti, che hanno manifestato comportamenti aggressivi o che hanno morso. Se ne fregano se si sporcano, se sono nel fango, se devono stare sotto la pioggia o se non hanno le mani curate o la piega non perfetta.
➡️ È ora di rivedere, nell’immaginario comune, la figura dell’addestratore o dell’educatore cinofilo.
🌻 Buon 8 marzo da Gioia, Roberta, Paola ed Eleonora, le educatrici del Piccolo Campo!