19/11/2024
Post molto interessante che spiega l'importanza di affidarsi ad Allevatori professionisti, seri e con una forte etica.
Buona lettura
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È interessante che molte persone nei post dei giorni scorsi, abbiano scritto che il cucciolo deve scegliere il padrone.
Beh non è una novità, è un luogo comune molto carino a sentirsi, ma è corretto?
Le razze non sono tutte uguali. Ci sono quelle da compagnia, quelle da caccia, quelle da guardia, il gruppo dei levrieri, quelle delle razze nordiche...non stiamo ad elencarle tutte. E non vi viene il sospetto, che la regoletta "deve scegliere il cucciolo" sia profondamente sbagliata? Magari se la cucciolata fosse fatta di una razza da compagnia, e avessero bene o male tutti le stesse caratteristiche, lo stesso carattere, siccome non conta niente, non farebbe differenza, potremmo fare scegliere al cucciolo. Però ogni famiglia umana, ogni individuo, ha delle esigenze che a volte vanno indagate da parte di noi allevatori quasi come psicologi. Ed a volte non possiamo nemmeno dire ciò che pensiamo davvero, ma abbiamo il compito di pensarlo, perché qualcuno si offende se tu hai un giudizio su di lui. Ognuno ti racconta la propria esperienza vista dai propri occhi, con la propria sincerità, maturità, ma ci avrà visto giusto?
Molto spesso no. Molto spesso ahimè bisogna, dobbiamo fare i conti in tasca alle persone, e non mi riferisco certo ai soldi, ma alle capacità. Allora è necessario che l'allevatore abbia esperienza e ci sia passato, che conosca ciò che fa , che le abbia provate tutte ed abbia già sbagliato a sua volta, in modo da sapere in quale tranello mentale sta cadendo il cliente. La gente arriva e pensa: prendo il primo cucciolo che mi viene incontro, quello che mi guarda di più. E se arrivaste dopo che tutti hanno giocato come matti e dormono tranne uno? E se quello sveglio fosse il meno adatte alle vostre vite? Pensereste mai di potere andare a una scuola materna, e facendo un giro tra i bambini, decretare il più intelligente, il più in sintonia con voi? E se uno fosse giù per due linee di febbre? Per una diarrea? Se quel giorno fosse di cattivo umore perché l'hanno rimproverato, dove finirebbe la vostra regola? Per non parlare poi delle razze da guardia come il Corso che a volte già a due mesi mostrano le caratteristiche tipiche, ossia non esagerata confidenza agli estranei o anche diffidenza. Com'è che andiamo a cercare trai cuccioli di una razza da guardia, proprio quello che ci viene incontro? Non dovrà essere semmai il contrario o qualcosa di simile? Ma se il cucciolo fosse fobico? Se prendeste quello nell'angolo che vi fa più pena di tutti, lo sapreste gestire tutta la vita? Per es. se arriva un piccolo pastore belga malinois e vi morde ripetutamente i pantaloni non è la stessa cosa che se lo fa un labrador o un cane Corso. Il detto quindi ....che deve essere il cucciolo a scegliere, è una emerita bischerata. Anche perché se dovesse scegliere un Border collie, allora voi prima vi dovreste munire di gregge, e tra le verdi colline vedere come reagisce alle pecore. Se prendeste quello che vi viene incontro cosa avreste preso? Un Border che non fa il Border. Magari il suo fratello più tipico, mentre lui guardava voi, si muoveva in tondo a mirargli i garretti... Vi dico una cosa dopo questo scritto che meriterebbe uno spazio enorme, più libri. Non c'è una regola. C'è razza e razza, e bisogna affidarsi all'allevatore, che conosce i suoi cani e vede i cuccioli ogni giorno. Poi alle sue esperienze e conoscenze, dei cani e e degli esseri umani, e affinché lui ci azzecchi, dobbiamo essere il più sinceri possibile su aspettative e difficoltà.
Siamo noi, a dover andare incontro al cucciolo più adatto, perché molto spesso quello più adatto a noi non è lo stesso che si indicherebbe alla famiglia successiva. E l'allevatore non può fare scegliere a piacimento, ma deve imporsi come ultima parola, deve accompagnare la famiglia verso il cucciolo più consono. Non siamo tutti uguali, eppure ognuno di noi ha una sua perfezione per qualcun altro. ☺️
PS. Aggiungo un pezzo che ho inserito trai commenti ..ma non si finirebbe mai .
Come ho detto, è un argomento che meriterebbe libri di parole. I cani hanno assunto un ruolo molto importante nella nostra vita e a volte vengono visti come figli, tanto da morirne se succede qualcosa a loro. Per adottare un bambino ci sono percorsi di anni, invece col cane, che però diventa così importante, vorremmo spesso poter scegliere noi senza impedimenti o domande. Come si può? Un allevatore coscienzioso è davanti a un compito improbo, perché deve mediare tra tutte queste cose tenendo presente che egli non è un'associazione non a scopo di lucro, niente è sovvenzionato o garantito o protetto, se sbaglia queste giustissime scelte e non riesce a mediarle col vivere quotidiano, affonda lui, i cani e tutto il progetto e con essi anche i clienti. Vi assicuro che è veramente complicato avere forza ed etica messi insieme, passione per le razze che si allevano, onestà, e rimanere in piedi.
In foto Tittia di Castell'Anselmo detta Raja, della famiglia Franzini