𝗧𝗘𝗦𝗧 𝗙𝗜𝗟𝗔𝗥𝗜𝗔 𝟮𝟬𝟮𝟰
Il sopraggiungere della 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮𝘃𝗲𝗿𝗮 e dei 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗶 𝗰𝗮𝗹𝗱𝗶 coincide anche con l'arrivo delle 𝘇𝗮𝗻𝘇𝗮𝗿𝗲, potenziali vettori di una grave malattia parassitaria che nella nostra zona è endemica: 𝗹𝗮 𝗳𝗶𝗹𝗮𝗿𝗶𝗼𝘀𝗶 𝗰𝗮𝗿𝗱𝗶𝗼𝗽𝗼𝗹𝗺𝗼𝗻𝗮𝗿𝗲.
𝗟𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗲𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗶𝗹𝗮𝗿𝗶𝗼𝘀𝗶 𝗰𝗮𝗿𝗱𝗶𝗼𝗽𝗼𝗹𝗺𝗼𝗻𝗮𝗿𝗲 𝗲̀ 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶𝘀𝘀𝗶𝗺𝗮;
Prima di procedere con la 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗶𝗹𝗮𝘀𝘀𝗶, il 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗼 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗼 da compiere è quello di verificare che il nostro cane non abbia contratto la malattia: 𝗕𝗮𝘀𝘁𝗮 𝘂𝗻 𝗲𝘀𝗮𝗺𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗮𝗻𝗴𝘂𝗲 ad inizio primavera!
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𝗟𝗔𝗩𝗢𝗥𝗔 𝗖𝗢𝗡 𝗡𝗢𝗜!!!
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CHEMODECTOMA
Tra i tumori della base del cuore, il 𝗰𝗵𝗲𝗺𝗼𝗱𝗲𝗰𝘁𝗼𝗺𝗮 è il più frequentemente riscontrato. Si tratta di un 𝘁𝘂𝗺𝗼𝗿𝗲 𝗰𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮𝗰𝗼 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝘁𝗲𝘀𝘀𝘂𝘁𝗼 𝗰𝗵𝗲𝗺𝗼𝗿𝗲𝗰𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮𝗹𝗲, un tessuto specializzato, localizzato a livello cardiaco attorno alla radice aortica, all’arteria polmonare, alla biforcazione carotidea e alle vene giugulari.
𝗦𝗼𝗹𝗶𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗲̀ 𝗯𝗲𝗻𝗶𝗴𝗻𝗼, ma, data la sua 𝗹𝗼𝗰𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 attorno ai grossi vasi, crescendo di dimensioni 𝗽𝘂𝗼̀ 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮𝗿𝗻𝗲 𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲.
In molti casi, la diagnosi è un reperto casuale durante l’esame ecocardiografico o radiografico del torace, in quanto questo tumore può non provocare sintomi per lungo tempo.
L’aspetto ecocardiografico è quello di una massa rotondeggiante, omogenea, non infiltrante il tessuto sottostante. Solitamente si accresce molto lentamente.
I 𝘀𝗶𝗻𝘁𝗼𝗺𝗶 𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗮𝗹𝗶 sono aspecifici: debolezza e dispnea; fino a epatomegalia e ascite nel caso di marcata compressione dei grossi vasi. Raramente può generare versamento pericardico.
È stata osservata una 𝗽𝗿𝗲𝗱𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 nelle razze brachicefale, probabilmente in quanto le malformazioni a carico delle vie aeree superiori inducono uno stato di ipossia cronica che esita nell’iperplasia dei chemorecettori.
La 𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗮 𝗰𝗵𝗶𝗿𝘂𝗿𝗴𝗶𝗰𝗮 prevede l’asportazione della massa, nel caso non sia asportabile si può 𝗼𝗽𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗰𝗵𝗲𝗺𝗶𝗼𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗮 oppure la 𝗿𝗮𝗱𝗶𝗼𝘁𝗲𝗿𝗮𝗽𝗶𝗮 𝘀𝘁𝗲𝗿𝗼
Da 𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗮𝗽𝗿𝗶𝗹𝗲 è cominciata la 𝗰𝗮𝗺𝗽𝗮𝗴𝗻𝗮 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 contro la 𝗳𝗶𝗹𝗮𝗿𝗶𝗼𝘀𝗶 𝗰𝗮𝗿𝗱𝗶𝗼𝗽𝗼𝗹𝗺𝗼𝗻𝗮𝗿𝗲. Nelle scorse settimane abbiamo pubblicato dei post dove abbiamo parlato delle principali caratteristiche di questa malattia e dell'impostazione di una corretta profilassi.
Per coloro che invece volessero approfondire le loro conoscenze, sul nostro sito è pubblicato un articolo molto interessante che analizza in modo dettagliato la filariosi cardiopolmonare.
Buona lettura!
https://www.clinicaveterinariagransasso.it/filariosi-cardiopolmonare-cane/
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PS
𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘱𝘳𝘦𝘯𝘰𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘵𝘦𝘴𝘵?
Di seguito trovate il 𝗹𝗶𝗻𝗸 per poter prenotare il test.
https://vqui.it/w/hmVcvNIT
Potete anche trovare questo 𝗹𝗶𝗻𝗸 𝘀𝘂𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝘀𝗶𝘁𝗼 oppure nella 𝗕𝗜𝗢 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗽𝗮𝗴𝗶𝗻𝗮 𝗜𝗚.
oppure:
📧 scrivete un’email all’indirizzo 𝘀𝗲𝗴𝗿𝗲𝘁𝗲𝗿𝗶𝗮@𝗰𝗹𝗶𝗻𝗶𝗰𝗮𝘃𝗲𝘁𝗲𝗿𝗶𝗻𝗮𝗿𝗶𝗮𝗴𝗿𝗮𝗻𝘀𝗮𝘀𝘀𝗼.𝗶𝘁
oppure
📞 chiamate il numero: 𝟬𝟮𝟮𝟲𝟲𝟯𝟬𝟵𝟱.
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Megaesofago
Il termine 𝗺𝗲𝗴𝗮𝗲𝘀𝗼𝗳𝗮𝗴𝗼 viene utilizzato per descrivere la condizione di 𝗱𝗶𝗹𝗮𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲𝘀𝗼𝗳𝗮𝗴𝗲𝗮. Il 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗼 𝗰𝗹𝗶𝗻𝗶𝗰𝗼 più frequente è il 𝗿𝗶𝗴𝘂𝗿𝗴𝗶𝘁𝗼, da non confondere con il vomito, che si caratterizza dalla presenza di 𝗻𝗮𝘂𝘀𝗲𝗮 e vere e proprie 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗮𝗱𝗱𝗼𝗺𝗶𝗻𝗮𝗹𝗶.
Tale 𝘥𝘪𝘭𝘢𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘱𝘶𝘰̀ 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘨𝘦𝘯𝘪𝘵𝘢 𝘰 𝘢𝘤𝘲𝘶𝘪𝘴𝘪𝘵𝘢, e quest’ultima può essere idiopatica o secondaria ad altre condizioni. Tra queste la Miastenia Gravis (MG), patologie endocrine come ipotiroidismo o ipoadrenocorticismo, neoplasie, infiammazioni esofagee, difetti degli anelli vascolari e altre.
La diagnosi viene fatta attraverso una 𝗯𝘂𝗼𝗻𝗮 𝗿𝗮𝗰𝗰𝗼𝗹𝘁𝗮 𝗮𝗻𝗮𝗺𝗻𝗲𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮 e attraverso la 𝗱𝗶𝗮𝗴𝗻𝗼𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗺𝗺𝗮𝗴𝗶𝗻𝗶. La radiografia toracica può essere utile ad evidenziare l’esofago dilatato contenente materiale come aria, ingesta o sostanze liquide.
Tuttavia, per raggiungere una diagnosi di certezza spesso bisogna utilizzare un mezzo di contrasto.
Il pasto opaco, o baritato, ci permette di individuare l’eventuale 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝘀𝘁𝗲𝗻𝗼𝘀𝗶, 𝗱𝗶 𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗿𝗽𝗶 𝗲𝘀𝘁𝗿𝗮𝗻𝗲𝗶 attraverso lo scatto di radiografie in successione (esofagogramma).
Presso la nostra struttura è possibile utilizzare la 𝗳𝗹𝘂𝗼𝗿𝗼𝘀𝗰𝗼𝗽𝗶𝗮, tecnica sofisticata che permette di valutare in maniera minuziosa la motilità dell’esofago, permettendoci di individuare anche ostruzioni parziali, che po
Abbiamo diverse opzioni per 𝐏𝐑𝐄𝐍𝐎𝐓𝐀𝐑𝐄 𝐔𝐍 𝐀𝐏𝐏𝐔𝐍𝐓𝐀𝐌𝐄𝐍𝐓𝐎:
1️⃣ 𝐂𝐇𝐈𝐀𝐌𝐀 i numeri 0͟2͟ ͟2͟6͟6͟3͟0͟9͟5͟ ͟-͟ ͟0͟2͟ ͟2͟6͟6͟5͟9͟2͟8͟
2️⃣ utilizza il servizio 𝐏𝐑𝐄𝐍𝐎𝐓𝐀 𝐔𝐍𝐀 𝐂𝐇𝐈𝐀𝐌𝐀𝐓𝐀
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3️⃣ 𝐈𝐍𝐕𝐈𝐀𝐂𝐈 𝐮𝐧'𝐄𝐌𝐀𝐈𝐋 all'indirizzo
➡️𝘀𝗲𝗴𝗿𝗲𝘁𝗲𝗿𝗶𝗮@𝗰𝗹𝗶𝗻𝗶𝗰𝗮𝘃𝗲𝘁𝗲𝗿𝗶𝗻𝗮𝗿𝗶𝗮𝗴𝗿𝗮𝗻𝘀𝗮𝘀𝘀𝗼.𝗶𝘁
4️⃣𝐒𝐂𝐑𝐈𝐕𝐈𝐂𝐈 𝐈𝐍 𝐂𝐇𝐀𝐓 𝐃𝐀 𝐌𝐎𝐁𝐈𝐋𝐄 (come in video)
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NUOVE SALE OPERATORIE
Ecco a voi le nostre nuove sale operatorie!
Le presentano il nostro direttore sanitario Claudio Bussadori, il nostro chirurgo Roberto Bussadori e il nostro gastroenterologo ed endoscopista Sergio Zoofito.
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𝐋𝐀 𝐅𝐈𝐋𝐀𝐑𝐈𝐎𝐒𝐈 𝐂𝐀𝐑𝐃𝐈𝐎𝐏𝐎𝐋𝐌𝐎𝐍𝐀𝐑𝐄:
🚨𝐂𝐀𝐌𝐏𝐀𝐆𝐍𝐀 𝐃𝐈 𝐏𝐑𝐄𝐕𝐄𝐍𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄 𝟐𝟎𝟐𝟏🚨
L'avvento della primavera e dei primi caldi coincide con l'arrivo delle 𝘇𝗮𝗻𝘇𝗮𝗿𝗲, potenziali vettori della filariosi cardiopolmonare (più comunemente conosciuta come 𝗙𝗜𝗟𝗔𝗥𝗜𝗔).
Sebbene possa essere asintomatica, la patologia può arrecare danni gravi nei nostri animali: per questo è fondamentale proteggerli con un'adeguata profilassi.
Prima di iniziare la profilassi annuale 𝗲̀ 𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘁𝗲 𝘃𝗲𝗿𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝗿𝗲 che il cane non sia stato infestato nei mesi precedenti, effettuando 𝘂𝗻 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗹𝗶𝗰𝗲 𝗲𝘀𝗮𝗺𝗲 𝗲𝗺𝗮𝘁𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗼 a inizio primavera.
Presso la nostra struttura, 𝗮𝗯𝗯𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗴𝗶𝗮̀ 𝗰𝗼𝗺𝗶𝗻𝗰𝗶𝗮𝘁𝗼 ad eseguire i TEST antigenici per Dirofilaria Immitis.
Prenotare il test è molto semplice, basta cliccare il link qui sotto o quello sulla BIO (instagram)
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vqui.it/w/hmVcvNIT
Le prenotazioni sono disponibili dalle:
➡️𝟬𝟴:𝟬𝟬 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟭𝟬:𝟬𝟬
➡️𝗱𝗮𝗹 𝗹𝘂𝗻𝗲𝗱𝗶̀ 𝗮𝗹 𝘃𝗲𝗻𝗲𝗿𝗱𝗶̀
➡️𝗳𝗶𝗻𝗼 𝗮𝗹 𝟯𝟬 𝗴𝗶𝘂𝗴𝗻𝗼. Mostra meno
POLMONITE DA STRONGILI
A PROPOSITO DI POLMONITE DA STRONGILI...
Ricordate il caso di Nuvola, la gattina curata dalla dott.ssa Mazzola per un'infestazione causata da polmonite da strongili?
Oggi il nostro laboratorio ha raccolto delle immagini interessanti su questi parassiti che intendiamo condividere per raccontarvi di più su questa pericolosa patologia.
La polmonite da strongili è una malattia parassitaria diffusa in Europa, emersa negli ultimi anni e spesso sottovalutata e sotto diagnosticata. È responsabile delle infestazioni broncopolmonari nel gatto la specie Aelurostrongylus abstrusus. Si tratta di nematodi (vermi) che infestano bronchioli, dotti alveolari e alveoli polmonari del gatto.
Questa parassitosi può essere caratterizzata da quadri clinici variabili. Il quadro clinico più frequente ha un andamento cronico, con sintomatologia prevalentemente respiratoria e potenzialmente fatale. I sintomi comprendono tosse cronica resistente alla terapia antibiotica, starnuti, lacrimazione degli occhi e scolo nasale.
La diagnosi clinica è molto difficile perché i sintomi sono aspecifici e sovrapponibili a quelli di altre malattie respiratorie del gatto. Quando i nostri veterinari sospettano polmonite da strongili consigliano una valutazione radiografica del torace e associata a un esame coprologico (test di Baermann) per verificare la possibile presenza delle larve del parassita.
Ricordiamo che per qualsiasi curiosità potete scriverci nei commenti oppure in dm sulle nostri canali FB, IG, Google o Linkedin. Cercheremo sempre di rispondere in maniera esauriente alle vostre curiosità.
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DIFETTO INTERVENTRICOLARE
Il difetto interventricolare (DIV) è una malformazione cardiaca congenita caratterizzata dalla comunicazione anomala tra le due camere ventricolari, destra e sinistra, per la presenza di uno o più fori nel setto interventricolare. La gravità della patologia dipende principalmente dalla sede del difetto, dalle dimensioni della comunicazione interventricolare e dal gradiente pressorio delle camere. È possibile classificare i DIV a seconda della posizione in diverse tipologie:
- perimembranoso, il più frequente;
- membranoso da malallineamento;
- di tipo a canale;
- del setto conale o dell’outlet ventricolare;
- di tipo muscolare.
Il DIV è una delle cardiopatie congenite più frequenti nel gatto, senza predisposizione di razza; anche nel cane è riscontrata in numerose razze, pertanto non si suppone una sua origine genetica ma solo un’alterazione casuale del processo embriogenetico.
I difetti di piccole dimensioni (detti anche restrittivi) non provocano una grave alterazione della situazione emodinamica, pertanto i pazienti sono solitamente asintomatici, ma presentano un soffio cardiaco all’auscultazione. Invece con difetti moderati il paziente può essere asintomatico o presentare nel tempo segni di insufficienza cardiaca.
L’esame ecocardiografico rappresenta il gold standard per la diagnosi di DIV e ha come scopo quello di localizzare la sede del difetto, valutarne le dimensioni, la quota e la direzione del flusso che lo attraversa, e infine definire l’entità dei rimodellamenti cardiaci conseguenti. Inoltre l’ecocardiografia 3D può aggiungere utili informazioni per una maggiore accuratezza nella caratterizzazione del difetto e nella valutazione di un corretto approccio terapeutico.
I pazienti con piccoli difetti generalmente non richiedono alcuna terapia e a volte tendono a chiudersi spontaneamente. La terapia medica diventa necessaria nei pazienti che sviluppano segni di insufficienza cardiaca congestizia.
La terapia
DISPLASIA TRICUSPIDALE
DISPLASIA TRICUSPIDALE
La Displasia della Tricuspide è una cardiopatia congenita che consiste in un insieme di malformazioni a carico dell’apparato valvolare tricuspidale e che può interessare i lembi valvolari, le corde tendinee e i muscoli papillari. Nel cane, i lembi valvolari possono apparire ispessiti, più corti oppure più lunghi rispetto alla norma e tale alterazione può portare all’insufficienza (più comunemente) oppure alla stenosi valvolare.
Nel Labrador Retriever è stata identificata una trasmissione ereditaria, ma è possibile identificarla anche in altre razze di taglia grande come l’Alano, il Border Collie, il Boxer, il Pastore Tedesco, il Setter Inglese e il Dogue de Bordeaux.
Il quadro clinico è molto variabile: sono possibili forme asintomatiche, condizioni caratterizzate dalla presenza di sintomi quali abbattimento, intolleranza all’esercizio fisico, cianosi, oppure è possibile riscontrare patologie gravi con segni di insufficienza cardiaca congestizia destra anche in soggetti molto giovani (ascite, versamento pleurico, epatomegalia e distensione delle vene giugulari).
Lo studio ecocardiografico permette di emettere una diagnosi di certezza di displasia tricuspidale e di monitorare la progressione della patologia. Tale mezzo diagnostico permette di rilevare alterazioni morfologiche dei lembi valvolari, il grado di insufficienza valvolare e di sovraccarico volumetrico atrioventricolare destro.
La terapia medica prevede la somministrazione di ACE-inibitori e diuretici, i quali hanno l’obiettivo di ridurre il sovraccarico volumetrico destro.
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