Canis - Anastasia cinofilia

Canis - Anastasia cinofilia Educatrice cinofila Gentle Team, tecnico riabilitatore OPES, dogsitter Modena Sono tutti ospiti graditi presso casa mia.

I nostri animali non sono cose, non ci appartengono, per noi sono amici e compagni di vita. E per noi, per me, non c'è gioia più grande: fin da piccola ho vissuto in una casa piena delle più svariate creature, e crescendo è diventata la mia passione. Oltre a portare fuori ed occuparmi da anni di cani e gatti, ho una grande e lunga esperienza nel gestire animali anche meno convenzionali:
Conigli,

cavie, criceti, cincillà, degu, gerbilli, ratti, mus, pappagalli, canarini, bengalini, acquari, anfibi, rettili ecc. NON posso invece (purtroppo!) prendere gatti in casa: questo per problemi di convivenza con gli altri ospiti. Più che disponibile invece a recarmi presso il domicilio del micio, soluzione tra l'altro per lui meno stressante

Come promesso, parliamo degli aspetti meno romantici di un’adozione.I primi giorni sono complessi. Molti potrebbero sorp...
20/12/2023

Come promesso, parliamo degli aspetti meno romantici di un’adozione.

I primi giorni sono complessi.
Molti potrebbero sorprendersi, ma Echo aveva nostalgia del canile: lì godeva di una certa libertà, aveva una persona a cui voleva bene, aveva trovato un ruolo e un equilibrio.

Si dice che gli esseri umani si abituano a tutto, beh… vale anche per i cani.

Non tutti sono fortunati come Echo, c’è chi il canile lo patisce, lo patisce davvero e il tanto agognato adattamento non lo trova mai, ma c’è una cosa che spesso si sottovaluta: qualsiasi cambiamento, anche in meglio, è fonte di stress.
Cambia tutto.
Gli odori, i rumori, i luoghi, le persone, come funzionano le cose, cosa viene accettato e cosa no, le abitudini, ecc. Bisogna cominciare a ricostruire tutto da capo.
E’ tanta roba da digerire.

Cambia tutto anche per le persone.
Quello che entra in casa è un estraneo: quante volte un ospite gradito diventa una presenza angosciante quando ti rendi conto che non se ne andrà?
La routine è spezzata, c’è la sensazione di non riuscire a rilassarsi fino in fondo.
Perché “casa”, all’inizio, non è casa per loro.
Affinché lo diventi DAVVERO, affinché compaia il senso di familiarità e naturalezza, ci vogliono settimane (se non mesi).
Ed è normale.

Il tasso di rientro in canile i primi giorni dopo l’adozione è molto alto, spesso per motivi in apparenza futili: il cane perde il pelo, il cane fa la p**ì in casa, il cane mi ha montato la gamba.
Io sono convinta che il vero motivo, in fondo, sia un altro.
Le persone si spaventano della sensazione di estraneità verso un animale che doveva al contrario portare calore.
Non riescono a sentirsi una Famiglia.

Sono anche convinta che bisognerebbe parlarne di più. Si tratta di un argomento difficile da trattare, fa sentire “sbagliati”, ma potrebbe aiutare molte persone a capire che è tutto ok.
Arriverà tutto.
Il legame si creerà, tanto da non capire come sia stato possibile fare senza.

L'affetto, quello vero, arriva con il tempo.




C'è stato un incendio al rifugio da cui viene la mia Echo.Gli aiuti sono preziosi anche una goccia per volta, se si è in...
14/12/2023

C'è stato un incendio al rifugio da cui viene la mia Echo.
Gli aiuti sono preziosi anche una goccia per volta, se si è in tanti.
Auguro tanto coraggio per i volontari del Ris_Pet Rifugio per animali

Questo è un post molto personale.Io sono cresciuta con un cane. Un cane di quelli che diventano un pezzo della tua anima...
25/11/2023

Questo è un post molto personale.

Io sono cresciuta con un cane. 
Un cane di quelli che diventano un pezzo della tua anima. 
Ci siamo prese cura l’una dell’altra, ci siamo influenzate a vicenda, la me di adesso sarebbe stata sicuramente diversa senza Lisa.
Non scherzo quando dico che ci bastava mezzo sguardo per capire tutto. L’essere che mi conosceva meglio di chiunque, talmente era accucciata nel profondo del mio cuore.

Dopo la sua morte non riuscivo a concepire di avere un altro cane al mio fianco.
Ci voleva tempo, lo sapevo. Ma anche quando il tempo è passato e mi sono sentita pronta per ricominciare, quando ho iniziato a scorrere gli annunci di adozione, non riuscivo ad innamorarmi di nessuno.

Neanche con Echo è stato un colpo di fulmine. 
Certo, mi è piaciuta. Ho pensato che fosse il cane giusto per la nostra famiglia e che sì, poteva funzionare.
Me lo sono fatto bastare.

I primi giorni sono stati complessi (non brutti, solo complessi, ne parlerò meglio nel prossimo post).
Poi sono cominciati ad affiorare i ricordi di me e Lisa. Mi hanno lasciato spiazzata, pensavo di aver elaborato la perdita, invece a quanto pare mancava ancora un pezzetto.
Serviva Echo per concludere.

Non erano più ricordi tristi, dolorosi o stanchi, erano… belli. 

Lisa è stata con me nel momento in cui mi stavo ancora formando, io mi sono modellata anche su di lei. Ce l’ho stampata nelle ossa, intrecciata nelle vene.
Stare con un cane fa parte della mia struttura.
Ed è stato lì che quel “qualcosa” finalmente è scattato. 
Come se mi fossi ricordata di aver bisogno di tre gambe per camminare solo nel momento in cui la terza gamba mi è stata restituita.

Echo voglio viverla davvero.

Foto 1-6, Lisa
Foto 7-8, Echo



Cani di Guadalupa➡️ Attenzione! Le ultime immagini potrebbero risultare spiacevoli.Uno scheletro ricoperto di paguri in ...
16/11/2023

Cani di Guadalupa

➡️ Attenzione! Le ultime immagini potrebbero risultare spiacevoli.

Uno scheletro ricoperto di paguri in mezzo al sentiero - così ho scoperto durante una passeggiata che i boschi erano abitati dai cani.
Poco più avanti c'era il resto della famiglia, un gruppo di 5-6 individui che si stava riposando in mezzo agli alberi.
I più giovani mi hanno accolto con un latrato di allarme, gli adulti si sono semplicemente alzati e si sono spostati.
Li ho poi rivisti al calare del sole in prossimità del villaggio, usciti dalle mangrovie per cercare avanzi.

Non è stato l'unico gruppo.
Una sera, su una spiaggia da cartolina, un’adolescente piuttosto timorosa è emersa dalla vegetazione per tagliarci la strada.
Alle sue spalle sentimmo dei pigolii: dei cuccioli stavano giocando con la mamma in lontananza, appena visibili nella luce del tramonto.
Ci siamo allontanati per non disturbare e l’adolescente, sollevata, si è sdraiata sulla sabbia tra noi e il resto della famiglia.

Questi cani non sono domestici, non sono nemmeno del tutto selvatici: si tratta dei cani ferali.
Qui li chiamano pastori creoli, pastori delle canne o levrieri delle mangrovie, ma non si tratta di una vera razza.

Si ritiene siano nati dagli incroci spontanei dei molossi portati per sorvegliare gli schiavi e altri meticci già presenti sulle isole.
Associati agli aguzzini, si può intuire che non godessero di buona fama.
Lo dimostrano bene le leggende: si dice che siano anime malvagie incapaci di raggiungere l’aldilà, o che tenerli alla catena allontana gli spiriti maligni, dato che trovano il territorio già occupato.

Com'è oggi l'atteggiamento dei locali verso questi cani, non lo so dire, ma per me sono stati gli incontri più affascinanti di tutto il viaggio 🐾

Foto:
🔹1, 2 - prese da internet
🔹3 - la spiaggia dei cani
🔹4, 5 - lo scheletro
P.s. I paguri sono degli spazzini, si nutrono anche di carcasse.



Ho lasciato un po' di persone in sospeso, ma sì, è tutto vero ed è tutto ufficiale: date il benvenuto a Echo (ex-Perla),...
09/11/2023

Ho lasciato un po' di persone in sospeso, ma sì, è tutto vero ed è tutto ufficiale: date il benvenuto a Echo (ex-Perla), il quinto membro della nostra famiglia.
La mia nuova amica e collega.
La nostra nuova avventura.


Ris_Pet Rifugio per animali
Lisa K Jack

Alla fine, quello che ci ricorderemo non sarà il seduto perfetto o il terra perfetto. Alla fine, quello che ci ricordere...
03/05/2023

Alla fine, quello che ci ricorderemo non sarà il seduto perfetto o il terra perfetto.
Alla fine, quello che ci ricorderemo sarà il pezzo di torta rubato dal tavolo e il telecomando masticato.

Come quella volta che si è tuffato nel fiume a gennaio. Oppure come quando ha imparato ad aprire la cerniera dello zaino per arrivare al cibo. Le volte che ci svegliava prima perché non vedeva l'ora di andare in spiaggia. O quelle volte che brontolava perché passavamo troppo tempo alla scrivania.
Ci faranno sorridere le croste di pizza condivise, le dormite fianco a fianco, i giocattoli distrutti. Non quanto era bravo ad andare al piede.

Ovviamente se c'è qualcosa che fa stare male noi o il cane, bisogna lavorarci, ma per il resto…

Per il resto arrabbiatevi con loro, divertitevi con loro, disubbidite con loro, fate pace, improvvisate, ascoltate, sentite.
Accettatevi.
Voi non sarete mai i padroni perfetti, loro non saranno mai i cani perfetti. Ma è questo il bello: non dovete esserlo, perché quello che alla fine di tutto ci farà sorridere, saranno proprio le imperfezioni.

In casa da noi c’è sempre atmosfera di Pasqua. Grazie alla loro presenza, ovviamente!Questa pagina tratta di cani, è ver...
09/04/2023

In casa da noi c’è sempre atmosfera di Pasqua. Grazie alla loro presenza, ovviamente!
Questa pagina tratta di cani, è vero, ma come non parlare dei miei meravigliosi conigli? Morbidi, adorabili e affettuosi, non si mette in discussione!
Ma Ipno e Arcadia non sono solo questo: hanno una mente interessante quanto sottovalutata, piena di sfaccettature, soprattutto quando sono liberi di esprimersi. Il che vuol dire NO gabbie.
Sono a tutti gli effetti parte della famiglia e della nostra vita.

Allora che diventi questo il mio augurio per oggi: riuscire a guardare, vedere, mostrare quello che siamo veramente, sentirci leggeri come una piuma, luminosi, accolti e accoglienti.

Buona Pasqua 🐇

La sua padrona aveva scelto per lui il nome Rocco e per assonanza è stato una roccia fino al suo ultimo respiro: senza m...
21/03/2023

La sua padrona aveva scelto per lui il nome Rocco e per assonanza è stato una roccia fino al suo ultimo respiro: senza mai arrendersi, se c’era da vivere, lui viveva, fino alle fine.
Si è spento l'8 marzo a casa sua, nell'addio più sereno che potevano offrirgli.

Rocco è stato uno dei primissimi cani che ho cominciato a portare fuori come dog sitter. L'ho accompagnato per quasi tutta la sua vita, ho assistito al suo imperterrito, pacato coraggio dell'ultimo anno.

Non c'è più, ma la sua presenza è tuttora calda e vivida: si sente in ogni singolo centimetro della sua casa. Lo sento nella mia mente, una roccia che non si smuoverà da lì tanto in fretta.
Dovevo dedicargli un post.
Grazie alla sua famiglia per avermi reso parte di essa.

Ciao, piccolo guerriero.

Quattro cani, quattro difficoltà diverse.Gli abbiamo dato il tempo per scegliere (al primo incontro non hanno nemmeno in...
13/03/2023

Quattro cani, quattro difficoltà diverse.

Gli abbiamo dato il tempo per scegliere (al primo incontro non hanno nemmeno interagito da vicino!). Gli abbiamo dato lo spazio per sentirsi al sicuro. Gli abbiamo dato aiuto per rendersi conto che le difficoltà si possono affrontare insieme: dopotutto si è in due là fuori, al guinzaglio, non possiamo toglierci dall'equazione.
Abbiamo cercato di capire cosa stava avvenendo davvero tra i cani. Cosa si stavano dicendo? Perché lo dicevano?

E… avviene la magia.

Molto contenta di questo gruppo di piccoletti, stanno crescendo (e a volte ci sorprendono!)
Ci saranno ancora tante difficoltà, ma le sapranno affrontare sempre meglio, ne sono sicura, anche grazie alle loro meravigliose famiglie.

Zenzero Monica Lione
Cake
Larry
Coffee Rossella Cesari Vanin

Interagire con gli altri è faticoso. Non è una battuta, lo è davvero! Il cervello consuma molte energie per capire qual’...
04/03/2023

Interagire con gli altri è faticoso.
Non è una battuta, lo è davvero! Il cervello consuma molte energie per capire qual’è la cosa giusta da “dire” per non sentirsi sminuito, ai propri occhi in primis.

Nella difficoltà, c’è chi si chiude in se stesso e nemmeno ci prova, chi la butta sul ridere, chi brontola, chi cerca di anticipare e controllare fino a diventare prepotente, chi si rifugia in qualcosa (qualsiasi cosa) che sa fare bene, anche se poco utile.
A volte siamo così concentrati sull’evitare il peggio che ci dimentichiamo di ascoltare cosa sta davvero dicendo l’altro.
Altre volte siamo così preoccupati da ciò che dice l’altro, da dimenticarci di rispondere.
Parlo delle persone? Eh, non solo. In questo caso parlo di cani.

…e molti cani, lasciatemelo dire, a interagire sono un disastro.
Aggrediscono, bullizzano, fraintendono.
Rinunciano.
Non vanno condannati. E’ solo un sintomo: mi comporto così perché non mi sento al sicuro. Perché in passato mi è andata male. Perché non so che fare. O come farlo.

La crescita è un percorso da costruire mattoncino per mattoncino.
Arrivare a dire “ci riesco” è il traguardo più bello.

(In foto, Zenzero e Bianca alle classi Doggyou )

Monica Lione

La domanda "il tuo cane dorme sul letto?" (insieme a "gli dai cibo da tavola?") è una delle domande che più fa sentire i...
28/02/2023

La domanda "il tuo cane dorme sul letto?" (insieme a "gli dai cibo da tavola?") è una delle domande che più fa sentire in colpa le persone.
“Lo so che non dovrei”, rispondono, in imbarazzo.

Non è difficile immaginare il perché: la cinofilia ha passato anni a inculcare nella testa della gente il complesso e il terrore di avere un cane “dominante”.

Io dormo con i cani. Anzi, dirò di più: sentire il tepore del pelo caldo a contatto con la mia gamba quando mi addormento è una delle cose che mi piace di più dell’avere un animale.
Se il mio prossimo cane dovesse schifare le comodità di letti e divani a favore della privacy di una cuccia separata, rischierebbe un bel biglietto di ritorno in canile (scherzo, ovviamente me ne farei una ragione).

Un cane non deve dormire con noi per forza. Ogni casa ha le sue regole e se a qualcuno non piacciono i peli sul cuscino o l’ingombro di quaranta chili in più sopra le coperte, va bene.
Ma… tutto qui.
Non c’è nessuna giustificazione etologica nemmeno al fatto che NON debba farlo.

I cani ferali, i randagi, quelli senza una persona di riferimento insomma, dormono vicini-vicini senza farsi paturnie su chi è di rango più elevato rispetto all’altro.
Al contrario: è segno di affiliazione, di stare bene insieme, di essere un gruppo.
Una famiglia.

Per cui via i sensi di colpa e viva gli spazi condivisi!

(nella foto, Dana 💕
Alex Kurbatov)

Breve post di fine puppy class: cuccioli stanchi che si prendono il tempo di riposare e rilassarsi. Ade, Rose, Leone e T...
25/02/2023

Breve post di fine puppy class: cuccioli stanchi che si prendono il tempo di riposare e rilassarsi.

Ade, Rose, Leone e Tonic, insieme agli adulti di supporto Bianca e Diego.
Grazie ai colleghi di Doggyou 🐾

Questa foto è stata scattata un anno fa, il giorno prima dallo scoppio della guerra. La periferia modenese, la fine di u...
24/02/2023

Questa foto è stata scattata un anno fa, il giorno prima dallo scoppio della guerra.

La periferia modenese, la fine di una giornata pacifica, per me, per il cane nella foto, per tanti altri.

Puoi considerarti fuori dalla politica, finché la politica non ti sfonda la porta e non ti punta un mitra addosso.
Di sicuro non se la sono cercata loro, le migliaia, i milioni di cani, gatti, animali domestici e animali selvatici che da un giorno all’altro si sono trovati sotto i bombardamenti, confusi, terrorizzati, intrappolati.

Questo non è un post allegro. E’ un post per condannare, ancora una volta, l’aggressione attuata dalla Russia sul suolo Ucraino. Chi mi conosce sa che è un argomento che mi tocca di persona, un argomento doloroso, in quanto entrambi i paesi mi sono cari. Ma non è concepibile che nel nostro secolo si risolvano così i problemi.
Soprattutto, è un post per commemorare le vittime di un anno intero di guerra, di morti che potevano essere evitate: umane e non umane. Creature coinvolte loro malgrado in questa follia.

Con la speranza che finisca presto.

(in foto, Crash)

22/02/2023

Insegno ai cani cose inutili.

Qualcuno potrebbe ribadire che buttare la spazzatura nei cestini sia tutt'altro che inutile, ma parliamone: non gliel'ho insegnato per farlo assumere dai netturbini, né per risparmiarmi la fatica di raccoglierla da me.

Lo insegno perché è divertente. Per me, per il cane, per noi! Cioè, li vedete i suoi occhioni entusiasti? Orgogliosi di avercela fatta? Se non porta a uno sguardo del genere, per me è lavoro perso.

Perché sviluppa le sue capacità di ragionare. Quel momento magico in cui il cane capisce e sembra dire "ahhh, è questo che volevi!".

Perché crea intesa.
È incredibile quante cose si scoprono l'uno dell'altro. Quanto è tenace, quanto in fretta si arrende? Cosa gli piace, cosa no? Trova sicurezza nel ripetere lo stesso esercizio o si annoia in fretta? Come gestiamo la frustrazione, sia io che lui? Per cosa ci arrabbiamo?

Infine, mettendo tutto insieme, crea fiducia.

Quindi, beh, sì… l'apprendimento è utile alla fine. Anche se le cose che si insegnano non lo sono.

(Il super modello in video è Byron)

E’ arrivata l’ora di riesumare questa pagina, abbandonata a se stessa per troppo tempo (chiedo scusa a tutti coloro che ...
17/02/2023

E’ arrivata l’ora di riesumare questa pagina, abbandonata a se stessa per troppo tempo (chiedo scusa a tutti coloro che mi hanno scritto senza ottenere risposta), ma anche di cambiare format.
Già da tempo ho smesso di fare pensioni, trasferendo tutto il mio lavoro “fuori” casa. Anche come dogsitter raramente accetto clienti nuovi (ma voi scrivetemi lo stesso, troverò senz’altro chi consigliarvi).
Allora a che servirà questa pagina?
Come al mio solito arrivo con calma, ma è pur giusto ufficializzare che (de facto ormai da un po’) lavoro come educatrice cinofila.
Ho finito di studiare? Assolutamente no.
Ciò che era vero ieri, non è più vero oggi e chissà cosa sarà domani: viviamo in un periodo di grande evoluzione per la cinofilia, non siamo affatto al punto di arrivo.
Ed è giusto così. E’ meraviglioso così.
Ma nel mentre vediamo anche di lavorare, che male non fa. E ritagliare uno spazietto per appuntare le mie idee, pensieri, attività. Per cui ecco che la pagina cambia, anche di nome:
“Canis” - Anastasia cinofilia.
Piacere di conoscervi.

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