29/10/2025
" IL LUTTO INVISIBILE "
(la perdita di un animale)
COSA DICE LA PSICOLOGIA 😔
Ci sono dolori che faticano a trovare posto nel linguaggio comune.
Uno di questi è la perdita di un animale.
Un lutto spesso considerato “minore”, qualcosa da superare in fretta.
Come se l’amore dovesse trovare giustificazione, come se il dolore avesse bisogno di una carta di dignità.
Chi perde un animale spesso si vergogna di piangere troppo, di sentirsi svuotato, disorientato, come se temesse di essere inopportuno.
Eppure c’è lui sempre stato.
C’era quando tornavamo a casa e non avevamo voglia di parlare.
C’era quando la vita ci scomponeva in mille pezzi e nessuno sembrava accorgersene.
C’era nei traslochi, nei silenzi, nelle notti di veglia, nelle risate improvvise.
È stato testimone delle nostre metamorfosi, custode silenzioso di versioni di noi che neppure ricordiamo.
Soprattutto, sapeva stare al posto giusto.
Si allontanava quando serviva discrezione, si avvicinava quando il corpo chiedeva una carezza che non sapeva domandare.
Faceva festa quando ci sentivamo irrilevanti per il mondo.
Non giudicava, non pretendeva, non teneva il conto.
Amava senza parole, senza strategie, senza condizioni.
Chi ti ha camminato accanto ogni giorno non lascia solo ricordi, lascia gesti che non sanno più dove posarsi, spazi che non sanno più a chi appartenere. Lascia un vuoto che non è mai “esagerato” ma proporzionato alla presenza che ha avuto.
Il dolore per un animale è un lutto importante, anche se la società gli riconosce ben pochi rituali e spazi di legittimità. Ma ogni legame significativo costruisce una parte della nostra identità e ogni perdita merita il diritto di essere attraversata.
Perché il dolore non si misura in base a“chi” abbiamo perso, ma in base a quanto posto occupava dentro di noi.
Dott.ssa Annarita Arso