Studio di Sicurezza Alimentare Autocontrollo - HACCP - Attestati Sanitari

Studio di Sicurezza  Alimentare Autocontrollo - HACCP - Attestati Sanitari Lo studio si occupa di autocontrollo alimentare attraverso la consulenza in HACCP in sintonia con l'

Consulenze e Manuali in Haccp, corsi in sede per responsabile ed addetto alla manipolazione degli alimenti, ex libretto sanitario. Dr D'Oriano Dario Medico Veterinario specializzato in Ispezione degli alimenti di origine animale e Malattie Infettive profilassi e polizia veterinaria.

18/05/2023

Consulenze in HACCP
Rilascio Attestati sanitari

Lo studio si occupa di autocontrollo alimentare attraverso la consulenza in HACCP in sintonia con l'

Sempre in Aggiornamento 💪🏼
22/04/2023

Sempre in Aggiornamento 💪🏼

Probabile contaminazione negli ovetti piccoli Kinder di SALMONELLA, prestare attenzione ai lotti.
06/04/2022

Probabile contaminazione negli ovetti piccoli Kinder di SALMONELLA, prestare attenzione ai lotti.

Si rilasciano Attestati Sanitari (Ex Libretto Sanitario) con Corso (modalità FaD) e Quiz in sede.Attestati di=- Livello ...
04/01/2021

Si rilasciano Attestati Sanitari (Ex Libretto Sanitario) con Corso (modalità FaD) e Quiz in sede.
Attestati di=
- Livello II
- Respondabile Industria Alimentare.
Inoltre si effettuano Consulenze per Autocontrollo (metodo HACCP).
Contattaci per un preventivo senza impegno o per informazioni ai seguenti recapiti:
0823974042 / 3396120662 /3404501164 🛡️🧪🧫🧬⚗️🍽️🛡️

11/03/2020

Regione Campania - Ordinanza n.11 del 10/03/2020
CONSIDERATO:
- che le modalità di consegna a domicilio dei prodotti di bar e ristorazione risultano in contrasto con la ratio sottesa alla citata disposizione di cui all'art.1, comma 1, lett.n) del DCPM 8 marzo 2020 e con le finalità preventive del rischio di contagio che permeano le norme di cui ai citati DCPM 8 marzo 2020 e 9 marzo 2020 e costituiscono, tenuto contro dell'evoluzione emergeziale in corso, causa di concreto rischio di diffusione del virus, aumentando le occasioni di contagio;
ORDINANZA:
1. Con decorrenza immediata e fino al 3 aprile 2020, è fatto obbligo agli esercenti di attività di ristorazione, pizzerie e bar, su tutto il territorio della regione Campania, di osservare inderogabilmente l'orario dalle 6.00 alle 18.00, con divieto di effettuare qualsivoglia attività al di fuori di detto orario

07/10/2019

⚠️ PRODOTTO ALIMENTARE: MORTADELLA BOLOGNA IGP 100g Conad ⚠️
Il NON DEVE ESSERE per presenza di Listeria monocytogenes, può essere restituito in qualsiasi punto vendita

05/05/2019

Il veterinario che non tutti conoscono
[tempo di lettura 1 minuto]

💼 Il veterinario che si occupa del controllo degli alimenti di origine animale è un medico particolare, perché alla verifica dello stato di salute degli animali in modo diretto (svolta negli allevamenti attraverso visite cliniche singole o su gruppi di animali) affianca un secondo controllo sulla salute degli animali che producono alimenti per l’uomo, mediante la verifica e l’analisi degli alimenti che i vari animali producono durante la loro vita (uova, miele, latte) o dopo la loro vita (carne, pesce, molluschi di mare e di terra).

👉 Egli svolge in questo modo un'attività di tutela della salute delle persone che consumano questi cibi, in una sorta di protezione a doppio binario: se la verifica diretta della salute degli animali permette di avere dei prodotti per il consumo umano che garantiscono la salute del consumatore, allo stesso tempo il controllo degli alimenti di origine animale permette al medico veterinario di individuare alcune patologie negli animali che potrebbero non essere immediatamente evidenti, dando quindi modo di anticipare le cure appropriate, e nel contempo far sì che tali alimenti non mettano a rischio la salute del consumatore, arrivando fino a bloccarne la loro immissione sul mercato nel caso ciò si rendesse necessario.

✅ Il medico veterinario che svolge il controllo degli alimenti di origine animale è quindi un Operatore Sanitario con funzioni specifiche ma trasversali, specialistiche ma di ampio respiro, che lo rendono un “unicum” della tutela della salute.

👥 Il suo è un ruolo spesso “dietro le quinte”, spesso invisibile, e per questo dai più sconosciuto, ma senza il quale una buona parte di ciò che mangiamo - e noi, come ebbe a dire Ludwig Feuerbach, siamo ciò che mangiamo - non sarebbe debitamente al sicuro.

✍️ Mauro Fontana, Medico Veterinario

05/05/2019

⚠️⚠️⚠️ Allerta alimentare - 13 ricoveri per sindrome emolitico uremica ⚠️⚠️⚠️

Le autorità francesi, attraverso il sistema europeo di allerta rapido alimentare (RASFF), hanno comunicato l’insorgenza di casi di sindrome emolitica uremica riconducibile al consumo di formaggi francesi a latte crudo.
I formaggi, venduti anche in Italia, provengono dallo stabilimento con numero di riconoscimento FR 26 281 001 CE.
Informazioni importanti 🕵🏻‍♂️
Denominazione dei prodotti :
SAINT- FELICIEN (confezioni da 180 g) e SAINT MARCELLIN (confezioni da 80 g)
Lotti: tutti I lotti da l 032 a l 116
Marchi commerciali: FROMAGERIE ALPINE, CARREFOUR, REFLET DE FRANCE, LECLERC, LIDL, AUCHAN, ROCHAMBEAU, PRINCE DES BOIS, SONNAILLES ET PREALPIN
Il Ministero della salute ha già provveduto ad allertare gli assessorati regionali alla sanità affinché verifichino il rispetto delle procedure previste.

04/05/2019

"L'infezione da Anisakis è una malattia crescente nei paesi occidentali". La causa? Eccessivo consumo di sushi, spesso di bassa qualità

22/01/2019

CONSERVAZIONE DEI MOLLUSCHI BIVALVI VIVI

I molluschi bivalvi vivi (insieme a gasteropodi marini, echinodermi e tunicati vivi) sono animali vivi considerati alimento.
Per le loro peculiarità biologiche, legate in primis alla capacità di filtrare grandi quantitativi di acqua di mare (e quindi di concentrare all’interno dei tessuti contaminanti sia chimici che microbiologici), i molluschi bivalvi vivi sono oggetto di numerose attenzioni in ambito igienico sanitario.

I principali pericoli sanitari di tipo biologico sono rappresentati dalla possibile presenza di microrganismi quali Salmonella, Escherichia coli, Vibrio parahaemolyticus, Virus dell’Epatite A, Norovirus e da biotossine algali. Fra i principali pericoli sanitari chimici è invece possibile riscontrare la presenza di metalli pesanti quali Piombo, Cadmio e Mercurio.

Per queste ragioni i molluschi bivalvi vivi sono soggetti a specifiche normative igienico sanitarie disciplinate, in primis, dal Regolamento CE n. 853/2004.
A prescindere dalle acque di provenienza (classificate in aree A, B e C a seconda delle caratteristiche igienico-sanitarie date dal livello di contaminazione microbiologica di origine fecale) tutti i molluschi bivalvi vivi non possono essere immessi sul mercato per la vendita al dettaglio se non attraverso un Centro di Spedizione Molluschi dove vengono confezionati ed etichettati.

I molluschi bivalvi devono essere commercializzati vivi, ovvero devono mantenere una reazione adeguata alle percussioni, offrire resistenza all’apertura e contenere livelli normali di liquido intervalvare. Oltre alle confezioni tradizionali in reti di plastica e alla cassette di legno per le ostriche, i molluschi bivalvi possono essere confezionati sottovuoto e in atmosfera protetta, metodi che garantiscono una buona sopravvivenza del prodotto.

Etichettatura dei molluschi bivalvi vivi

Sulle confezioni dei molluschi devono essere apposte etichette resistenti all’acqua con i seguenti dati:

Marchio di identificazione del Centro di Spedizione
Denominazione comune e denominazione scientifica del bivalve
Data di imballaggio, con indicazione almeno del giorno e del mese
Termine minimo di conservazione (TMC) completato dall’indicazione del periodo in cui il prodotto può essere conservato presso il consumatore. Il TMC indica “da consumarsi preferibilmente entro”. In deroga alla direttiva 2000/13/CE, il TMC può essere sostituito dalla menzione “Questi animali devono essere vivi al momento dell’acquisto”.

A tal proposito è doveroso ricordare che gli operatori del settore alimentare esercenti attività di ristorazione e/o somministrazione devono conservare per almeno 60 giorni l’etichetta apposta su ogni imballaggio di molluschi bivalvi vivi che non siano imballati in colli per la vendita al minuto.

Conservazione dei molluschi bivalvi vivi

I molluschi bivalvi devono essere vivi al momento dell’acquisto da parte del consumatore finale e le operazioni che subiscono devono garantire la vitalità dell’animale. La capacità di vivere fuori dall’acqua è diversa a seconda delle specie ed è influenzata dalla qualità dell’ambiente in cui gli animali vivono, dalle modalità di raccolta e dai successivi trattamenti.
Gli operatori del settore alimentare che conservano e trasportano molluschi bivalvi vivi devono garantire che questi ultimi siano mantenuti ad una temperatura che non pregiudichi la sicurezza alimentare e la loro vitalità. In altre parole, la temperatura di conservazione deve, da una parte, permettere di mantenere la vitalità delle specie, e, dall’altra, evitare proliferazioni batteriche all’interno dell’animale. Per questa ragione sui molluschi bivalvi e gasteropodi vivi, a differenza di altri prodotti ittici, non si esegue la ghiacciatura, perchè il contatto diretto e prolungato con il ghiaccio potrebbe causare shock termici e comprometterne la vitalità.

Pur tenendo conto delle differenze legate alle diverse specie di molluschi bivalvi, la temperatura media suggerita e compatibile sia con la sicurezza alimentare che con la vitalità degli stessi è prossima a 6° C. L’esposizione a temperature superiori a 6° C, che non pregiudicano la vitalità dei molluschi bivalvi, può condizionarne la sicurezza in maniera direttamente proporzionale al tempo di esposizione ed all’aumento della temperatura. Il limite di criticità è la permanenza dei molluschi per più di 4 ore a temperatura superiore a 10°C.

I consigli dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie

Quando si acquistano molluschi bivalvi è molto importante fare attenzione ad alcune caratteristiche che sono indice della sicurezza del prodotto:

I bivalvi devono essere acquistati solamente in luoghi come pescherie e supermercati, regolarmente registrati dall’autorità sanitaria competente
Al momento della vendita, il prodotto non deve mai essere tenuto immerso in acqua
La confezione deve essere sigillata e presentare la relativa etichetta
Il prodotto può anche essere venduto sfuso, ma in questo caso il venditore deve prelevare i bivalvi da confezioni (in genere di 5-10 kg al massimo) di cui conserva l’etichetta per almeno i 60 gg successivi
Al momento dell’acquisto i bivalvi devono essere vivi e vitali, controllando che le due valve siano ben chiuse e integre
I bivalvi devono opporre resistenza all’apertura e contenere liquido intervalvare che deve essere limpido
L’odore all’apertura deve essere tipico di quella specie, leggermente di salso, e mai sgradevole

Come consumare i molluschi bivalvi?

Una volta portati a casa, se non consumati subito, i bivalvi vanno conservati in frigorifero (da 0°C a +4°C) per un periodo in genere non superiore a 3- 4 giorni e comunque fino a quando sono ancora vivi. In generale, è buona norma cuocere i bivalvi: una cottura che si prolunghi per 5 minuti a partire da quando le valve si sono aperte garantisce da qualsiasi pericolo microbiologico, anche per quei potenziali patogeni (alcune specie di vibrio e gruppi di virus enterici) la cui presenza non è ancora verificata all’interno dei controlli sanitari di routine per via della complessità di analisi di laboratorio che questi controlli comportano. Acidificare la polpa dei bivalvi con limone o aceto non comporta alcuna eliminazione di eventuali germi patogeni presenti.

Fonte:
(1) Intesa, ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della legge 5 giugno 2003, n. 131 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano concernente le linee guida per l’applicazione del Regolamento (CE) 854/2004 e del Regolamento (CE) 853/2004 nel settore dei molluschi. Rep. Atti n. 79/CRS dell’8 luglio 2010
(2) IZSVe Appunti di scienza 10. Molluschi bivalvi… frutti del nostro mare (ed.2012)

❗ Occhio alla zucca ❗🎃 La zucca è sicuramente protagonista della festa di Halloween.⚡ Ma attenzione! Le zucche decorativ...
31/10/2018

❗ Occhio alla zucca ❗
🎃 La zucca è sicuramente protagonista della festa di Halloween.
⚡ Ma attenzione!
Le zucche decorative possono essere dannose per la salute e, se ingerite, causare problemi intestinali.
Il loro sapore è amaro, ben diverso da quello dolce della zucca naturale.
📝 Il 29/10/2018 il Ministero della salute italiano ha pubblicato una nota sulle zucche non commestibili, visti i diversi casi di intossicazione, in questa stagione e negli anni passati.
👻 Nonostante le spaventose maschere, cerchiamo di essere sempre sicuri di ciò che c'è dietro.

Un buon Halloween a tutti!

17/07/2018

Pisa, la 24enne era gravemente allergica. Nel locale la conoscevano e lei si sentiva al sicuro. Non poteva ingerire alimenti dove fossero presenti latte e uova o derivati

Aaaaattenzione.......
06/02/2018

Aaaaattenzione.......

22/11/2017
31/10/2017

Anisakis nel pesce crudo: altamente sottostimati i casi di infezione in Europa. Le diagnosi sono spesso errate o mancanti

Indirizzo

Via Dei Pini
Mondragone
81034

Orario di apertura

Lunedì 16:00 - 19:00
Martedì 16:00 - 19:00
Mercoledì 16:00 - 19:00
Giovedì 16:00 - 19:00
Venerdì 16:00 - 19:00

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Studio di Sicurezza Alimentare Autocontrollo - HACCP - Attestati Sanitari pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta L'azienda

Invia un messaggio a Studio di Sicurezza Alimentare Autocontrollo - HACCP - Attestati Sanitari:

Condividi