25/08/2024
Cani eroi. Cani che salvano la vita delle persone cercandole sotto le macerie di un paese che solamente il giorno prima esisteva da cent’anni, e in una manciata di secondi, è stato spazzato via da una “scrollatina” della Terra.
Ecco che gli stendardi in favore dei cani si sollevano contro chi dei cani non ne vuole sapere nulla, anzi, dei cani prova disprezzo e, alle volte, odio. Adesso è la volta di chi i cani li ama; ieri, invece, quando un bimbo è morto, perché aggredito dai due cani di famiglia, era la volta degli “altri”, di quelli che li odiano i cani. Su e giù fanno le insegne delle due fazioni, a giorni alterni, e in mezzo a tutto ciò, ignari, i cani.
«Rispettate i cani perché potrebbero salvarvi la vita!» vs «Eliminate i cani perché potrebbero uccidere i vostri figli!»
Due mondi che non hanno una terra in comune, che non possono dialogare, possono solo scontrarsi senza arrivare a capo di nulla.
Potremmo stare qui millenni ad ascoltare le ragioni dell’una e dell’altra parte e decidere di stare di qua o di là sull’onda dei fatti che via via si susseguono.
I cani possono salvarci la vita? Certo, alle volte capita.
I cani possono aggredire gli uomini fino a togliergli la vita? Certo, alle volte capita.
Da che parte sto io? Beh, dalla parte dei cani… e delle persone, ma in entrambi i casi in modo diverso, ovvero non mi schiero con nessuna delle due parti come presentate sopra. Non sto né con chi sostiene che dovremmo amare i cani perché ci sono utili in qualche modo, anche quando possono salvarci la vita, o condurre un cieco, o rallegrare un bisognoso in una seduta di pet therapy e, ugualmente, non sto con chi pensa che i cani andrebbero eliminati perché possono uccidere un bambino, cosa che reputo una tragedia tra le peggiori, nemmeno quando io stesso potrei essere aggredito da un cane – cosa che peraltro mi è capitata in gioventù –, e nemmeno quando il mio amato cane viene aggredito a sua volta da un altro cane.
Gli incidenti capitano, gli eroi si incontrano, gli errori si commettono, si sono commessi e si commetteranno ancora e ancora.
Muoiono molti più bambini sulle strade che uccisi da un cane, e vengono salvate molte più persone da un’altra persona che da un cane, tutti i giorni, tutti mesi, tutti gli anni, in ogni parte del mondo.
Non amo il mio cane perché mi è utile, non lo amo perché un giorno mi potrebbe salvare da un incendio o da un terremoto; faccio del mio meglio perché cresca sano, sereno, felice di stare con me e in mezzo alla gente e agli altri cani. I cani possono salvare una persona in milioni di modi senza finire sulle pagine dei giornali, così come migliaia di persone salvano altre vite, a prescindere dal genere o dalla specie d’appartenenza, ogni giorno, senza che siano considerate eroiche. Le diatribe sterili, che non portano a nulla, servono solo ad alimentare l’odio e a perdere di vista le cose importanti della vita. L’odio non giova a nessuno, consuma energie e fa sprecare la vita che, per quanto ci è dato di sapere, è l’unica che abbiamo a disposizione e si consuma, giorno per giorno, che lo si voglia o no, che se ne sia consapevoli o meno.
Amo il mio cane per un’infinità di ragioni, ma la vera verità è che l’amore non ha bisogno di un motivo per esistere, c’è o non c’è, mentre l’odio, è lui che si nutre di “motivi”: per accrescersi e, a sua volta, divorarci. Senza scampo.
Il mio cane, semplicemente lui, mi ha insegnato cose che solo un cane poteva mostrarmi, essendo null’altro che sé stesso, così come hanno fatto per me altre persone ciò che un cane non avrebbe mai potuto fare.
Io sto con chi ama, non chi odia, a prescindere dalla bandiera che issa sopra la sua testa. Anzi, per dirla tutta, io non sto con chi ha una bandiera, o un colore: quello che provo non ha un logo, non ha un simbolo e, spesso, non ha ragioni spiegabili…