22/10/2020
Quando il mio istruttore mi grida dietro
"Apri bene le spalle!"
Non mi sta insegnando solo ad avere un buon assetto.
Mi insegna che nella vita bisogna camminare sempre dritti e affrontare i problemi a testa alta.
Quando il mio istruttore mi chiede di abbassare i talloni e di mantenere il contatto con la gamba, mi sta insegnando che nella vita non si ammettono distrazioni e che basta poco per cadere avanti.
Quando il mio istruttore mi dice
"Giù le mani, non ti appendere alle redini!"
Mi insegna a dare e non a prendere, nel massimo rispetto dell'altro.
Quando fa la voce grossa e mi ripete all'infinito "Guarda avanti nella direzione in cui vuoi andare!"
Mi insegna l'importanza di porsi degli obiettivi e di non perderli mai di vista per realizzarli.
Quando chiedo di passare all'andatura superiore e il mio istruttore dice che non sono pronto, mi insegna che nella vita bisogna rispettare sempre i propri tempi e non bruciare mai le tappe.
Quando cado e poi risalgo, imparo che ci sono sempre delle battute d'arresto, dei momenti in cui ci si impantana, ma l'importante è rialzarsi più determinati di prima.
Se trattengo il fiato durante una ripresa e mi dice scherzando "respira! Sei viola!"
capisco che bisogna lasciare fluire le emozioni per liberarsene.
Quando a fine lezione sono contento per il lavoro svolto e il mio istruttore mi dice
"Bravo, ringrazia il tuo maestro" io lo so che non si riferisce a lui ma al mio cavallo.
Ora voi, voi che guardate un binomio in campo o fuori in passeggiata, continuerete a dire che l'equitazione non è uno sport perché fa tutto il cavallo.
Sono d'accordo con voi.
L'equitazione non è uno sport.
È una lezione di vita ❤
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***awestern