La capra allegra

La capra allegra Il progetto "La capra allegra" si pone come obiettivo di sondare in maniera approfondita tutti i pos

07/11/2021

Quali sono concretamente le differenze tra e e perchè ci aspettavamo un effetto positivo da parte del CBD stesso?

02/11/2021

Come mai il e le altre molecole contenute nella offrono un così vasto panorama di effetti ?
Principalmente grazie al sistema !
Alla base del meccanismo di azione del CBD vi è infatti il sistema
endocannabinoide, che interagisce sia con i endogeni
( , per citarne uno) che con i presenti nella
cannabis. Il ruolo principale del sistema endocannabinoide è il mantenimento
dell’omeostasi (Lipina C. e Hundal H., 2016) ed il corretto adattamento a
situazioni diverse e dunque la risposta ad eventi stressanti, tanto da essere stato
definito un modulatore cruciale per il sistema nervoso autonomo, il sistema
immunitario, il microcircolo e l’ stessa (De Fonseca et al., 2005).
Con recettori distribuiti in pressoché tutti gli organi ed in ogni animale, insetti
esclusi, il sistema endocannabinoide è in grado di influenzare il
comportamento, la risposta immunitaria, la sopravvivenza cellulare, la densità
ossea e molto altro ancora

20/10/2021

Le molecole della cannabis: ; ; e

L’aspetto che probabilmente più è stato trascurato, per quanto molto interessante, in relazione agli studi compiuti sulla cannabis è il contenuto di acidi grassi della pianta stessa. Benché in occidente, ed in in particolare (regione da sempre grande produttrice di fibre di , e dunque anche di grandi quantità di materiale vegetale di scarto es. foglie e piccoli rami) la cannabis sia stata per lungo tempo utilizzata come fresco scarseggiano ad oggi studi relativi alla composizione nutrizionale di tale prodotto, nonostante sia interessante sia per contenuto di grassi che di proteine. In particolare la biomassa da noi utilizzata è composta da piccoli fiori e foglie miscelati e triturati appartenenti alla varietà coltivata per conto del Centro Operativo Sviluppo Canapa del Sud . Dalle analisi eseguite su tali (bisogna sempre tener conto che la stessa pianta coltivata in zone diverse può subire certe variazioni nei propri componenti chimici) è emerso che i componenti principali sono + (69.8%, di cui il 48.0% di soli PUFA) rappresentati in particolare da (18:2) per il 34,9%; (18:1) per il 19,7% ed (18:3) per il 12,6% (Piovesana et al. 2021). Va sottolineato che varietà diverse di cannabis hanno prodotto risultati nella composizione acidica molto diversi, per cui sarebbe interessante approfondire gli studi relativi alla miglior varietà da utilizzare in ambito . Tali risultati sono di per sé comparabili a quelli ottenuti da altre piante normalmente utilizzate come foraggio, con la differenza che in questo caso si tratterebbe di uno “scarto” derivante dalla produzione di fibra tessile o di fiori da consumo umano od ancora di talee di produzione vivaistica, e dunque un alimento che avrebbe la doppia valenza di presentare un ottimo valore nutrizionale e di essere un recupero di materiale che dovrebbe altrimenti essere smaltito o destinato ad altro uso.
Posto dunque che la cannabis potrebbe essere una buona alternativa alle più diffuse foraggere, sia per valore nutrizionale che per facilità di coltivazione, esistono una varietà di composti, i cosidetti (Plant Secondary Compounds), che rendono ancor più interessante l’utilizzo di tale pianta nell’ambito dell’alimentazione zootecnica dato che contribuiscono in modo più o meno diretto alla composizione acidica del latte ed al benessere stesso dell’animale.

I PSCs in realtà sono naturalmente presenti nelle piante, in cui svolgono ruoli collegati alla difesa dai parassiti, alla riproduzione ed alla adattabilità ambientale. La particolarità della cannabis sotto questo aspetto è che, involontariamente, la selezione per il consumo “umano” incontra quella di interesse zootecnico: considerando infatti che la selezione artificiale delle piante di Cannabis, indipendentemente da sottospecie e varietà, è generalmente volta ad ottenere un prodotto che sia più “appetibile” agli occhi del consumatore umano, gli sforzi dei coltivatori sono da anni indirizzati all’ottenimento di un aspetto migliore del fiore ed un odore specifico. Ciò ha fatto sì che venissero selezionate varietà con colori particolari, tendenti all’arancione, al viola od al blu con un bouquet aromatico tra i più vari che esistano in natura.

I terpeni ed i che dunque abbondano nella cannabis (in particolare nelle infiorescenze) oltre ad essere le molecole che strutturano aroma e colore dei fiori e dei frutti, sono in grado di proteggere i grassi dall’ossidazione (Harborne J. B. et al. 1986) e di trasferire le caratteristiche aromatiche ed organolettiche al latte (Tornambè G. et al. 2006) e, come emerso da recenti studi, influenzano positivamente la concentrazione di acidi grassi “nobili” nel latte stesso (Poulopoulou et al 2019), tanto da arrivare a supporre che di fatto la maggior quantità di grassi totali ed in particolare l’aumentata concentrazione dei cosidetti acidi grassi “buoni” (acido ; ) nei pascoli di montagna laddove paragonati ai pascoli di pianura sia legata proprio al maggior contenuto di terpeni dei primi rispetto ai secondi (Leire Bravo-Lamas et al. 2018), risultati confermati anche dalle valutazioni effettuate su latti di diverse razze di vacche (valdostana, montbeliard e frisona, a conferma del fatto che l’alimentazione conti più della razza nella qualità del latte) allevate in montagna ed in pianura (Koczura M. et al. 2021).


Tra i principali composti chimici presenti nella pianta di cannabis il CBD (ovverosia il ) sta acquisendo un ruolo di sempre maggior rilievo essendo una sostanza utilizzata (isolato od insieme alle altre molecole presenti nella cannabis in composti definiti “full-spectrum”, in cui si sfrutta il cosiddetto effetto entourage) per molteplici scopi: rilassante; anticonvulsionante; antiossidante; antinfiammatorio (Lutz et al. 2015; Goldstein Ferber S. et al. 2020;). Nel campo della zootecnia e dunque degli animali da reddito non solo i summenzionati effetti potrebbero avere un riscontro positivo relativo alla riduzione dell’uso di farmaci di sintesi ma potrebbe essere una chiave per diminuire i livelli di degli animali, in primis di quelli allevati in sistemi intensivi, in modo che essi siano più sani e che possano produrre meglio ed in maggior quantità. Un animale più tranquillo è di fatto un animale che si ammala di meno e che produce di più, a sostegno di questa ipotesi non mancano le evidenze scientifiche secondo le quali lo stress è direttamente collegato con la riduzione delle produzioni (West 2003; Smith et al. 2013; Collier et al. 2017) l’alterazione del profilo acidico del latte in favore degli SFA (Liu Z. et al. 2016) e la diminuzione di lattosio (Mehdid A. et al. 2019; Salama A. et al. 2020).

Grazie a Canapa Industriale!Centro Operativo Sviluppo Canapa Del SudGianTec srl
17/10/2021

Grazie a Canapa Industriale!

Centro Operativo Sviluppo Canapa Del Sud

GianTec srl

La canapa come mangime per le capre può portare dei vantaggi? Se l'è chiesto il veterinario Amato che ha dato il via a una sperimentazione

10/10/2021

I risultati ottenuti dalla prima fase di : la somministrazione di un a base di nella razione alimentare di allevate al .

06/10/2021

Brevissima della
E’ in effetti curioso pensare che sin ora nessuna sia stata condotta in questo senso (varie sono le ricerche relative all’utilizzo dei di cannabis o di derivati di questi ultimi, mai si è studiato l’utilizzo alimentare della , composta da fiori e foglie), nonostante la cannabis sia comunemente ingerita (in dosi purtroppo non chiare) dagli erbivori che pascolano lungo le pendici dell’ Hindu Kush, area che si ritiene sia la “culla” della cannabis, e di fatto sia parte integrante di molte culture asiatiche da tempi ormai remoti. Recenti scavi in Olanda hanno dimostrato la presenza di di cannabis in insediamenti risalenti a 4200 anni fa, mentre al Re-Dio Shennong, vissuto in Cina 4500 anni fa (e morto, ad onor del vero, a causa dell’ingestione di un fiore velenoso) viene fatto risalire l’uso della cannabis nella Cinese. Al chirurgo ed anestesista Hua-Tuò, che eseguì la prima operazione di chirurgia toracica di cui esista rendicontazione storica, viene attribuito l’utilizzo del “ ”, un vino addizionato di resina di cannabis (probabilmente charas od hashish, il termine stesso Maifesan è composto dai caratteri tradizionali cinesi “MA-麻” ovvero sia cannabis; “FEI-沸” traducibile come bollire e “SAN-散” cioè bevanda). Durante gli scavi della tomba di fu ritrovato del polline di cannabis risalente al 1224 BCE mentre nella tomba di Akhenaten (1350 BCE) vennero rinvenuti gomitoli di tessuto ottenuto dalle fibre di cannabis (estremamente interessante è la molteplicità di utilizzi della cannabis, o meglio delle sue diverse varietà, da medicinale a tessuto ad alimento ed altro ancora); notizie relative all’uso della cannabis come medicamento in Egitto risalgono al 1700-1300 BCE e se ne fa ancora esplicita indicazione nel trattamento dell’infiammazione in un papiro del 1800 BCE; la medicina Araba ne preferiva l’uso come antidolorifico rispetto all’alcool. di Pergamo nella Grecia antica ne descrive l’effetto euforizzante. Spostandoci nell’Europa del Nord i nomi di alcuni paesi scozzesi ( ne è un esempio) ricordano un lontano legame con la pianta di cannabis (o -h**p in inglese, con riferimento solitamente alle varietà tessili) così come riferimenti diretti alla pianta di cannabis in erbari medioevali anglo-sassoni.
La bolla pontificia promulgata da Papa Innocenzio VIII Summis desiderantes affectibus, che indicò la pianta di cannabis come “sconsacrata” ed utilizzata in rituali satanici pose alcune ovvie restrizioni all’utilizzo di detta pianta.
Nel diciannovesimo secolo, ad opera del medico William Brooke O'Shaughnessy, cominciarono i primi esperimenti scientifici veri e propri relativi all’utilizzo medico della cannabis: durante la sua permanenza in India il dottore studiò gli effetti della cannabis su cani ed altri animali per continuare in seguito tali esperimenti su pazienti umani una volta tornato in patria. Al 1851 risale l’inserimento della cannabis nella pharmacopenia statunitense per essere poi rimossa nel 1937 a causa del *****na Tax Act e nuovamente inserita nella dodicesima edizione della pharmacopenia del 1942.

26/09/2021

La non dovrebbe mai essere autoconclusiva, dunque ecco le prospettive che ci siamo proposti nell'ottica di continuare il percorso di ricerca nel vastissimo panorama di offerto dalla !

Una semplice infografica de   che sottolinea il legame tra   (buon pascolo, per la precisione!) e qualità del  , del   e...
22/09/2021

Una semplice infografica de che sottolinea il legame tra (buon pascolo, per la precisione!) e qualità del , del e della . Interessante anche la percentuale di (indicativa) di alcune categorie di formaggi. Tenendo in conto che sono i grassi a veicolare le componenti e quelle che concorrono al si potrebbero azzardare alcune considerazioni.

Grazie a Francesco Savoia per aver condiviso il post originale.

16/09/2021

La Cannabis

Definizione e botanica

Molto è stato detto, molto si sta dicendo e molto si dirà in proposito alla . Quasi sempre le informazioni disponibili sono confusionarie, contraddittorie e decisamente poco chiare, a partire dalla stessa della pianta: Cannabis è, a detta di Carlo (una fonte piuttosto attendibile) la specie cui fare riferimento, cui fanno capo le sottospecie sativa; e . Un’interpretazione tassonomica errata, e dunque di uso comune anche nella legge italiana, fa sì che la cannabis indica sia identificata come produttrice di sostanza stupefacente (THC, tetraidrocannabinolo) mentre sativa e ruderalis siano “innocue” (ovverosia abbiano un contenuto di THC inferiore allo 0,5%). Nulla di più sbagliato, basta infatti eseguire alcune ricerche su “cannabis sativa” per rendersi conto che alcune tra le varietà con la più alta concentrazione di THC appartengono proprio a questa sottospecie (Cannabis sativa sativa). Al di là dunque di una nebulosa definizione tassonomica và detto che l’esistenza di una pianta miracolosa, qualunque essa sia, è ovviamente falsa: occorre sempre dubitare di quel che viene presentato come la soluzione ad ogni possibile male. Cionondimeno sempre più numerosi paiono gli studi relativi alle proprietà della cannabis e di alcuni dei suoi composti, in particolare i cannabinoidi (THC, , , ,…), i (limonene, myrcene, beta-cariofillene,…) ed i (cannaflavine, apigenina, quercitina,…) ed è proprio la crescente attenzione relativa alla pianta di cannabis che ci ha spinti ad indagarne gli effetti positivi, negativi o nulli che fossero, nell’ .... (Continua..!)

Grazie mille a capre.it per aver pubblicato il nostro articolo!
09/09/2021

Grazie mille a capre.it per aver pubblicato il nostro articolo!

CANNABIS NELL'ALIMENTAZIONE DI CAPRE AL PASCOLO Categoria principale: NEWS il 07 Settembre 2021 Pubblichiamo parte dello studio condotto dal Dott. Ruggero Amato, Dottore in Medicina Veterinaria e ricercatore presso l'Università Federico II di Napoli, sull'utilizzo della cannabis nell'alimentazione ...

La   , grazie ai vari componenti in essa contenuti (  e   in primis) produce una lunga lista di effetti positivi sull'or...
05/09/2021

La , grazie ai vari componenti in essa contenuti ( e in primis) produce una lunga lista di effetti positivi sull'organismo, tra cui la diminuizione dei livelli di e di ! (Il piccolo Boris rimane comunque un gran rompiscatole...)
**p

04/09/2021

Un doveroso ringraziamento alle aziende che ci hanno fornito le materie prime ( escluse!) per portare avanti la ! Avere avuto la fortuna di conoscere due persone gentili e disponibili (Costantino Gianfrancesco e Valentina Capone) e soprattutto interessate alla ricerca ed alla possibilità di ampliare gli orizzonti dei possibili usi della è stato un aspetto fondamentale del progetto.
Continueremo a studiare ed a creare !

Centro Operativo Sviluppo Canapa Del Sud

GianTec srl

L'Az. Agricola Funky Farm, a Sant'Apollinare (FR) é stata la prima ad utilizzare un integratore a base di   ad alto cont...
04/09/2021

L'Az. Agricola Funky Farm, a Sant'Apollinare (FR) é stata la prima ad utilizzare un integratore a base di ad alto contenuto di per le sue ! I risultati sono stati eccezionali, con maggior quantità di prodotto e miglioramento del profilo di !

Centro Operativo Sviluppo Canapa Del Sud

GianTec srl

Capre ovunque...
04/09/2021

Capre ovunque...

Il primo passo del progetto   pubblicato su  ! https://www.ruminantia.it/la-cannabis-nellalimentazione-della-capra-al-pa...
27/08/2021

Il primo passo del progetto pubblicato su !

https://www.ruminantia.it/la-cannabis-nellalimentazione-della-capra-al-pascolo/

Esistono alcune aziende in cui, per motivi economici o semplicemente logistici, può essere difficile fare affidamento su di un veterinario, perlomeno in maniera continuativa e frequente. Per di più in tali aziende è raro poter contare su di una alimentazione corretta e di alta qualità, che sareb...

27/08/2021

Abbiamo dato la alle , e gli è anche piaciuta! Ecco la presentazione del progetto , che muove i primi passi nell'ambito dell'utilizzo della (o ) come in ! Rimanete connessi per scoprire gli obiettivi del progetto, le collaborazioni, i risultati e soprattutto i progetti futuri.

Ah, per i malpensanti (o benpensanti, dipende dai punti di vista...), va da sè che abbiamo utilizzato un prodotto assolutamente legale, con un quantitativo di dello 0.2%!

01/08/2021

Indirizzo

Naples

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