Cavalli e cavalieri

Cavalli e cavalieri SCUOLA DI EQUITAZIONE
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Con Accademia Equestre San Paolo – Ho ottenuto un posto nella sua lista delle interazioni settimanali perché sono tra le...
27/08/2024

Con Accademia Equestre San Paolo – Ho ottenuto un posto nella sua lista delle interazioni settimanali perché sono tra le persone con più interazioni! 🎉

Unici💪
24/08/2024

Unici💪

Scrollo la bacheca del mio profilo personale e trovo un post del Presidente della FISE Marco di Paola che incensa la sua federazione affermando che la sua federazione fa cultura equestre in modo capillare oltre il numero in continua crescita di strutture affiliate a essa.

Dare i numeri sembra fare bene, da un senso di piacere e appagamento.

Innanzi tutto vorrei dire al Dottor di Paola (è avvocato, quindi devo pesare le parole come il sale che non sia mai) che lui può dire quel che vuole sui numeri della sua FISE, ma che strano, a me in struttura arriva:

- gente che fa agonismo da una vita che non sanno manco la differenza tra aiuti laterali e diagonali
- ragazzine senza assetto e con le mani di cemento armato
- gente schifata dagli ambienti tossici di certe scuderie
- gente che vuole sapere, vuole imparare e gli istruttori della FISE non sanno insegnare e/o dare risposte
- istruttori che si lamentano dei corsi fuffa della FISE che costano un botto ma non danno a livello di formazione nulla di che e quindi mi chiedono di essere degnamente formati
- continuo...?

Sono minimo 20 anni che sento lamentarsi la gente, di chi arriva qui e si lamenta dell'istruttore, si lamenta che dopo manco un mese fatto a coda di segugio i figli vengono messi a saltare e mandati in gara senza assetto, senza niente, degli ambienti tossici che si creano e che si vivono nelle scuderie, del tritacarne di cavalli e della assoluta mancanza di cultura equestre, delle condotte degli istruttori e di quello che gira in certe scuderie.

Il Dottor di Paola, dando i numeri dice che il numero delle strutture alla FISE affiliate cresce del 15%.

Intanto non c'è la mia...e non è poco.

Perché il Dottor di Paola, non sa che questa piccola microscopica struttura, incastrata nel territorio più sfigato per l'Equitazione, è al momento (eh si...) l'unica struttura in Italia, che fa un vero lavoro di formazione capillare e di divulgazione della Cultura Equestre e lo fa tangibilmente, tra corsi, stage, seminari.
Un nostro stage, "Le imboccature, le redini, loro effetti e tenuta" è stato frequentato da semplici appassionati, praticanti, istruttori e chi faceva parte di un comitato che ha discusso il regolamento di una Federazione Equestre di un paese confinante con l'Italia.
Non è che questa persona che è medico Veterinario per capire a cosa serva il tandem e quali effetti nefasti abbia è andata alla FISE, no, è venuta da me, e dopo che è stata preparata ha potuto controbattere efficacemente le posizioni pro-tandem.

Vogliamo parlare di Caprilli?
Oh, il mio amato Capitano, voi ve ne riempite la bocca e me lo tirate fuori per rifarvi una verginità e una immagine, ma nessuno dei vostri istruttori lo insegna o lo sa insegnare, però intanto vi fate belli con Caprilli. E difatti si vede così bene come viene messo in pratica nelle strutture FISE.

"Cos'è la cessione all'incollatura???" risposta: "è quando il collo del cavallo va giù..."..Si, come no, e io sono Primo Carnera.

Vogliamo parlare che io sono stata vittima di un fatto di cronaca che poi nel tempo è emerso che sono completamente estranea al fatto, con susseguente produzione da parte mia di decine e decine di querele per calunnia e diffamazione, ma che per anni istruttori FISE, una massa informe di falliti a livello equestre ed umano, mi hanno insultata, offesa in tutti i modi, alla faccia della deontologia professionale?
Gente di cui mi fa schifo fare i nomi a cui io non affiderei per palese incompetenza manco un asino e lei ce li ha dentro casa, sti belli esempi.

Adesso i numeri li do io:
- 15 anni di attività = 14 stage e seminari completi che la FISE si sogna di fare o di strutturare perché mancano le competenze
- un centinaio o forse meno di allievi preparati quasi maniacalmente che hanno capito che l'agonismo non è l'Equitazione e che montano bene
- ...ho più follower io, di lei.

Buon lavoro Dottor di Paola, tanti tanti sinceri auguri per la sua rielezione, perché abbiamo ancora bisogno del suo operato e della sua illuminata guida e grazie, perché mi da l'opportunità di fare un eccellente lavoro, in nome - vero - del benessere dei cavalli e dell'Equitazione.

p.s. io quasi 18.000 follower di questa pagina, li ho raggiunti con i post che scrivo io e senza pubblicizzarli, tanto per dire.
p.s.2: lo sa che il soprannome "tutto mio, tutto mio" le sta proprio bene?

27/07/2024

Stasera si aprono le olimpiadi

…a proposito di sport equestri ed agonismo “olimpico”…

Poco mi importa l’Italia chi ha mandato a farsi rappresentare, ma quando state guardando gli eventi equestri olimpici di Parigi, (a differenza mia perché mi rifiuto categoricamente e manco a pagamento) chiedetevi se il cavallo sembra uno di questi.

Cerchio blu: Chiudibocca messo così stretto che limita fortemente il cavallo nel suo atto di respirare, oltre a deformare il muso del cavallo.

Cerchio giallo: con la testa posizionata in questo modo, il cavallo non può vedere davanti a lui e possono solo stare a fissare il suolo, con la contrazione delle vertebre cervicali e la stenosi tracheale.

Cerchio verde: l'uso eccessivo di speroni creano una tumefazione da contusione a volte a sangue

Cerchio rosso: l’imboccatura usata con mani pesanti che, in questo caso la lingua è diventato blu da mancanza di circolazione sanguigna. A questo cavallo sono state poi trovate in bocca ferite, quando è stato esaminato da un veterinario.

Voglio proprio vedere se qualcuno vedendo queste cose si indignerà, perché questa non è equitazione, ma sfruttamento del cavallo.

E modestamente non mi interessa un bel fico secco delle medaglie, se questo è il fine, il mezzo e il risultato.

26/06/2024

La pratica dell'Equitazione è lo specchio della personalità

Nel mo***re a cavallo dimostriamo in modo inequivocabile chi siamo, come agiamo, se siamo in grado di gestire i problemi, come affrontiamo le difficoltà, le frustrazioni e i fallimenti. Tutto parte da noi stessi, dalla nostra strutturazione, dalla nostra personalità e chiaramente dagli strumenti, dalla tecnica che abbiamo appreso e qualcuno ci ha trasmesso.
Chi addossa le responsabilità dei propri fallimenti al cavallo, vuol dire che ci sono problemi a monte, perché il cavallo reagisce a seconda di quello che noi gli chiediamo, come lo chiediamo e perché glielo chiediamo, e un cavallo sopra vuole sempre un cavaliere che abbia personalità, decisionalità, cuore, mente e tecnica. Dare sempre e costantemente la colpa agli altri se non si riesce nei propri intenti è solo da infantili che non sanno gestire il disagio dei propri fallimenti. Se ci si rendesse conto della vera origine del problema, ossia se stessi e non il cavallo o gli altri, quello allora sarebbe il momento di mettersi seduti e affrontare il vero problema, ossia che tutto parte da se stessi, che si è carenti in tante cose e il cavallo alla fine mostra sempre il conto e mette di fronte ai propri limiti. L'Equitazione non è solo un'Arte che va studiata come una Scienza, ma offre spunti per una continua rimodulazione del Se, di evoluzione e di crescita.

(Raffaella Scelsi – tutti i diritti riservati ©)

29/05/2024
11/05/2024

Le redini di ritorno

(...) Baucher sosteneva che “tanto più grande è la competenza del cavaliere, tanto più piccolo è il suo armadio”, e si riferiva ovviamente agli strumenti di questo tipo.
(n.d.r. abbiamo fatto la selleria nuova, presto le foto, giusto per rimarcare il concetto di Baucher...)

De La Guérinière considerava il fatto che “non vi è niente al di fuori delle risorse del cavaliere”, in un’epoca nella quale le redini di ritorno già esistevano.

Anche la storiella che le redini di ritorno possono essere usate senza problemi ma solo da chi è cavaliere esperto, non regge, perché chi è esperto in realtà non avrebbe bisogno di usarle.
Chammartin, già olimpionico di dressage, parlava delle “redini di ritorno solo in mano a un artista, che in quanto tale però ne può fare a meno”.
La verità è che costituiscono per molti un palliativo, un mezzo di contenimento e di controllo autoritario del cavallo, spesso brutale, sicuramente sbrigativo, quando non si riesce ad ottenere la messa in mano.
Imparare l’uso delle mani e conseguire un corretta messa in mano con qualsiasi cavallo è un lavoro che richiede tempo, applicazione, costanza e, ovviamente, conoscenza, componenti che stanno scomparendo dai requisiti dell’addestratore moderno, che cerca il risultato immediato e senza sforzo.
Ma il mondo equestre attuale spinge a non considerare le mani come il più importante degli aiuti, arrivando a negarne quasi il ruolo. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, le redini ausiliarie spopolano (peraltro con grande gioia di chi le vende), oltre a una presenza sempre più massiccia di capezzine speciali con chiudibocca, imboccature forti e uso indiscriminato di farmaci per gestire cavalli altrimenti inguidabili e ingovernabili.
(Raffaella Scelsi - Istruttore Capo dell'Accademia Equestre San Paolo - Tutti i diritti riservati)

13/01/2024
12/01/2024

Il problema dei principianti in Equitazione è che non avendo maturato il giusto assetto, più che stringere le ginocchia, si aggrappano alle redini, perché questo è un riflesso condizionato che proviene dall'infanzia, difatti quando il bambino è ancora piccolo per reggersi in piedi fa due azioni, o estende le braccia in caso di caduta oppure cerca un qualcosa dove aggrapparsi. E' pur vero che certi principianti più per paura che per altro stringono le gambe in modo inconsulto e di solito si aggrappano alle redini stando sempre a smanacciare con le mani per aggiustarle in lunghezza e cercare, mai con successo di avere il giusto e leggero appoggio.
Io amo i principianti, perché molte volte sbagliano perché nessuno gli dice effettivamente cosa fare, intruppati in lezioni pollaio e poi perché quando il vero principiante, quello che ama per davvero imparare, quando gli si spiegano le cose e arriva a metterle in pratica lo si vede felice di aver finalmente capito.
Il ginocchio non va mai stretto, la gamba va usata per la funzione degli aiuti quando serve e la mano va educata a smanacciare il meno possibile.
Non è difficile, serve solo un buon istruttore paziente e competente che sappia insegnare e spiegare.

11/01/2024

La posizione del cavaliere nel salto ostacoli.
Non credo si debba dire altro, è questa e basta.
Il resto sono solo chiacchiere.
Perfezione e leggerezza Caprilliana.

02/11/2023

Pochi sanno che il cavallo respira solo con il naso e non con la bocca.
Si intelligente, non mettere il chiudibocca al cavallo, ne lento (perché è inutile) e nemmeno stretto, sennò non respira.

03/09/2023

🐴 Il Puledro 🐴

28/07/2023

Si fa presto a dire "Alta Scuola"

Prendo a pretesto una telefonata ricevuta nel pomeriggio.
Molta gente vorrebbe fare con il suo cavallo Alta Scuola, ma non ha la minima idea di quale sia l'iter, vede qualcuno che alla festa del santo patrono fa lo scemo facendo fare degli insulsi scalpicciamenti fatti passare per piaffè, oppure vede video di qualche cavallaro riciclatosi maestro in cui i cavalli fanno passage e altre cose che subito, "io voglio fare Alta Scuola".

Innanzi tutto:
1. la scelta del cavallo
Ossia, età, struttura del cavallo. (non dico nulla sulla razza), conoscenza della biomeccanica e non solo.
2. saper addestrare
Quindi tempistiche, esercizi a terra e in sella, conoscenza dei meccanismi della comunicazione e non solo.
3. Ginnasticazione.
Occorre saper ginnasticare il cavallo attraverso mirati lavori sia alla longia (e quindi essere a conoscenza del lavoro alla corda) che in campo, tipo la spalla in dentro o la cessione alla gamba, perché il cavallo non nasce per fare Alta Scuola, bisogna prepararlo e quindi tocca farlo dritto ossia intervenire sulle lateralizzazioni perché il cavallo non nasce dritto, occorre farlo dritto e molto altro.
4. saper mo***re
Ossia assetto, scuola degli aiuti quindi mani, gambe, conoscenza dei propri mezzi, bagagli, competenze, esperienza, conoscenza dei principi tecnici, degli effetti di redine che sono cinque, delle imboccature, dei principi della leggerezza e non solo.
5. Essere coscienti
Ovvero che ci vogliono mesi ad esempio per riunire un cavallo e che tocca saperla fare, e poi il lavoro sulle anche e molto altro.

Si fa presto a dire "Alta Scuola" ma quando non si hanno i strumenti, i bagagli, parlare di Alta Scuola è un vero e proprio abuso e azzardo.
Per fare "Alta Scuola" bisogna saper fare e saper far fare e avere delle nozioni di addestramento, comunicazione e una sapienza che non si fa dall'oggi al domani ci vuole tanto studio coppa bassa sui libri e tanta pratica.

Anche a me piacerebbe pilotare un A380 o un 747, ma per miei limiti e trattandosi di cosi voluminosi e grossi che richiedono delle precise competenze, essendo realista il massimo che posso fare è vederli decollare e atterrare.

Se non si hanno le giuste competenze, e si pensa che tutto sia facile per colpa di gente che parla di Alta Scuola manco fosse una passeggiata, consiglio di stare con i piedi per terra.
Ricordate che i cavalli sono esseri viventi e se li rompete con assetti, mani, gambe, lavoro sbagliati, pagano anche con la vita e poi per cosa?
Ergo pensateci bene...anche solo a parlare di "Alta Scuola" a meno che non vi mettiate a coppa bassa a studiare e farvi seguire dalla gente seria e non dai buffoni che girano per il web vendendo aria fritta confezionata sottovuoto.
Se poi non avete i mezzi, godetevi il cavallo per quello che è.

In foto uno che pensa di fare il piaffè e che a mio giudizio insindacabile è da prendere e arrestare, visto l'incollatura rovescia, l'insellatura dei lungo dorsali del cavallo, la sella da fantino, la martingala inutile, e l'assetto indecente da cavallaro.
Un altro che pensa di fare "alta scuola"...

Tipica rappresentazione della faciloneria cretina ignorante.

12/07/2023

📣 Sono aperte le iscrizioni al corso Propedeutico IAA nel quadro delle Linee Guida Nazionali pubblicate dal Ministero della Salute. Autorizzato dalla Regione Siciliana con DDS 743/2023 con il Patrocinio dell'Università degli Studi di Messina. Le attività formative si svolgeranno in modalità online streaming. Valido su tutto il territorio nazionale
Per i dettagli 👉 https://www.equitandoonlus.it/corsi-iaa/corso-propedeutico/

27/05/2023

"Non è l’orologio che determina la lunghezza di una lezione.
È l’intelligenza del cavaliere che deve determinare quando e come questa lezione deve finire. Può essere molto lunga, o di qualche minuto. L’addestramento di un cavallo richiede una certa dose di riflessione da parte del cavaliere, riflessione seguita dall’osservazione rigorosa dello stato fisico e mentale del cavallo, al fine di determinare da dove provengono certe resistenze. Le resistenze vengono vinte non da un’opposizione da parte del cavaliere, ma da una ginnastica appropriata."

Indirizzo

Via PISANI
Naples
80126

Orario di apertura

Martedì 09:00 - 19:30
Mercoledì 09:00 - 19:30
Giovedì 09:00 - 19:30
Venerdì 09:00 - 19:30
Sabato 09:00 - 19:30
Domenica 09:00 - 18:30

Telefono

+393482802953

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