28/01/2025
IL SILENZIO E’ COMPLICITA’
Basta, basta, basta.
Sono stato zitto per qualche mese, stanco di scrivere sempre le stesse cose, stanco di vedere che nulla cambia, mi stavo facendo prendere dal disfattismo e dalla rassegnazione… ma poi capisci che viviamo in una società ipocrita, in una società malata in cui ci si riempie la bocca di belle parole, di dichiarazioni indignate, di appelli a leggi più dure ma senza che le parole siano seguite da fatti e non riesco più a stare zitto.
Manfredonia, provincia di Foggia, la c***a Noir, una meticcia docile e amica di tutti viene uccisa a bastonate con lo sfondamento del cranio e poi lasciata a morire lentamente vicino ai rifiuti.
Neanche il tempo di indignarsi di questo quando un gruppo di adolescenti uccide un’intera cucciolata di cagnolini e annegano un gatto gettandolo nel fiume Siponto con una corda ed un sasso legati al collo. Dopo aver assistito alla macabra esecuzione decidono di ripetere l’esperienza, catturano un altro gattino innocente ma vengono fermati da un passante che impedisce l’ulteriore assassinio.
Le cronache si fermano qui, belle parole da parte di sindaci ed assessori, condanna pubblica di questi “adolescenti” ma nessuna traccia degli assassini, eppure ci sono testimoni, qualcuno ha impedito l’annegamento del secondo gatto, ci sono telecamere ovunque, li hanno visti (altrimenti come facevano a dire che sono adolescenti?) ma nulla, sulla vicenda sta calando l’oblio.
NON SONO RAGAZZATE, NON SONO ERRORI DI GIOVENTU’, STIAMO ALLEVANDO MOSTRI, STIAMO ALLEVANDO PERSONE PERICOLOSE MA STIAMO STENDENDO UN VELO DI OMERTA’ PER POI ARCHIVIARE IL TUTTO IN FRETTA.
Chiunque prova piacere nell’assistere all’agonia di un essere vivente, chiunque pensa che l’assassinio sia un gioco divertente è un individuo pericoloso.
Non sto invocando punizioni esemplari, non cerco vendetta ma questi ragazzi vanno inseriti in un percorso di riabilitazione e non perdonati.
Viviamo in un’epoca in cui il gradimento sui social è un valore più importante della morale e dell’etica, il “farla franca” potrebbe farli sentire eroi, potrebbe creare pericolosi percorsi di emulazione nei loro coetanei.
Non mi interessa l’inasprimento delle pene, non li voglio in carcere, voglio che si sentano disprezzati dalla loro comunità, voglio che si sentano delle “puzzole”, voglio che provino vergogna per quello che hanno fatto, solo così puo iniziare una rieducazione.
Voglio che si vergognino anche i loro genitori, voglio che si chiedano come hanno fatto a mettere al mondo esseri così privi di empatia, voglio che si vergognino anche di più dei loro figli e che riflettano sulla loro incapacità di educare, di inculcare valori, di far crescere la loro progenie.
Portate un cucciolo a casa, fate crescere i vostri figli a contatto con la vita, insegnate loro ad emozionarsi, insegnate loro la tolleranza e l’accudimento, insegnate loro anche a piangere se necessario ma smettetela di delegare allo smartphone l’intrattenimento della vostra prole altrimenti saranno figli di internet ma non figli vostri.
Ogni volta che penso che una c***a scodinzolante va incontro ad una morte a bastonate provo un dolore immenso. Basta con il buonismo, qualcuno fermi queste menti bacate in un corpo senza cuore, io resto fermo al dolore delle povere creature indifese, alla rabbia per l’ingiustizia di una tortura regalata per divertimento.
Non sono solo i bambini ad avere dei diritti, anche noi che amiamo gli animali li abbiamo ed abbiamo anche il diritto di veder tutelata la nostra sensibilità perciò educate i vostri figli e, se non siete in grado di dare loro dei valori, non metteteli al mondo.
Dottor Vincenzo Minuto
Medico Veterinario