Istruttore Cinofilo Riabilitatore Napoli

Istruttore Cinofilo Riabilitatore Napoli Recupero comportamentale - Educazione del cucciolo- Mobility dog-Consulenza pre/post adottiva-Puppyc Consulente della relazione uomo animale:
-Dott.
(26)

in psicologia dei processi relazionali e di sviluppo
-Istruttore ed educatore cinofilo con approccio CognitivoZooAntropologico-Tecnico mobility dog
Mi occupo di facilitare la relazione Cane/Proprietario nel pieno rispetto reciproco. Scopriremo insieme qual è il precorso più adatto per te ed al tuo fidato amico a 4 zampe. LA VITA A 6 ZAMPE è PIù DIVERTENTE !! NB: tutte le attività sono svolte nel pieno rispetto dei principi FICSS e Carta Modena 2002

28/04/2024
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28/04/2024

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«Non son nato per restarmene inattivo su un divano, non per essere trasformato in un pupazzo, un feticcio per assecondare i tuoi problemi, non per vedere annichilita la mia identità naturale, e nemmeno per essere spogliato dei miei desideri. Non sono tuo figlio ma neanche una delle tue macchine. Amo l’odore di foglie morte, di erba bagnata e di sterco, m’inebrio respirando tutto ciò che ti disgusta ma non sopporto i tuoi profumi. Cerco una libertà che non capisci, che può sembrarti un vincolo, perché si chiama partecipazione. La fatica peggiore per me è l’inattività. Mi nutro della tua sicurezza, ne ho bisogno come dell’aria che respiro. Voglio che tu mi sia vicino ma non morboso, che tu sia capace di portarmi attraverso l’ingaggio e la voglia di fare. Sono l’altra faccia di una medaglia che hai perduta. Ritrovala... e ritroverai anche me.» Roberto Marchesini

Pic: This Wild Idea.

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20/04/2024

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Avete mai sentito parlare di Ulisse? Sapevate che nell’Odissea c’è una delle scene d’amore più belle e commoventi di tutta la letteratura? E no, non sto parlando di Penelope!

So che oggi va di moda dire che Omero è il capostipite della «mascolinità tossica», eppure quest’autore ci ha lasciato una delle scene d’amore più commoventi mai scritte! Vedete, la storia di Ulisse è una storia di viaggi, di avventure, ma soprattutto la storia di un uomo che desidera una cosa sopra tutte: tornare a casa! E finalmente dopo vent’anni Ulisse torna nella sua amata Itaca.

Questo è uno dei momenti più intensi di tutta l’Odissea: Ulisse vede la sua città, vede suo figlio Telemaco che ormai è diventato un uomo. E in quell’istante lo assale un moto di nostalgia, perché si accorge di quanto il tempo sia volato. Ulisse però si traveste da mendicante per non farsi riconoscere dai Proci che avevano usurpato il suo trono. E cosa accade? Che nessuno lo riconosce!

Non lo riconosce suo figlio, non lo riconosce sua moglie, non lo riconosce la sua gente! Tutti vedono soltanto i suoi abiti laceri, i suoi capelli incolti e lo scambiano per un «vecchio mendicante». Soltanto uno, tra tutta la gente di Itaca, lo riconosce: Argo, il suo cane. Vedete, per un cane puoi essere un principe, un re o un mendicante, un cane ti ama a prescindere. Ad Argo non gli importa nulla dell’aspetto di Ulisse, non si cura di cosa indossa, di come appare, gli basta sentire la sua voce per riconoscerlo! E subito dopo muore.

Ecco, io mi ricordo che quando lessi questa scena per la prima volta mi commossi. Argo aveva conservato il suo ultimo respiro per Ulisse. E sì, un’epoca di relazioni usa e getta, vi diranno che in fondo non c’è nulla di così straordinario in questa scena. Perché cose come l’amicizia, la lealtà e l’amore che sopravvive alla lontananza sono incomprensibili in una società che ha fatto dell’assenza dei legami una moda. Ecco perché in un mondo tanto cinico, nichilista, narcisista, come quello di oggi vi auguro di avere qualcuno che vi ami non per ciò che siete, ma per chi siete, e che vi guardi negli occhi con la stessa dedizione che Argo ha avuto per Ulisse.

Dal web

✍🏻D. Cirasole

Tratto dal libro : l' ultimo dono, di Stefano Cattinelli ..
15/04/2024

Tratto dal libro : l' ultimo dono, di Stefano Cattinelli ..

07/04/2024

Dei professionisti sanitari stanno creando un database, che includerà tutte le patologie emerse dopo il vaccino contro il Covid...

30/11/2023
25/04/2023

Le Costellazioni Sistemico Familiari al servizio degli Animali per rendere manifesto il movimento di

Ti dicono di non piangere.Ti dicono come piangere.Ti dicono quando piangere.Ti dicono perché piangere.Ti dicono che è un...
25/04/2023

Ti dicono di non piangere.
Ti dicono come piangere.
Ti dicono quando piangere.
Ti dicono perché piangere.
Ti dicono che è un cane, mica una persona.
Ti dicono che il dolore passerà.
Ti dicono che gli animali non sanno di dover morire.
Ti dicono che l’importante è non farlo soffrire.
Ti dicono che tanto ne puoi prendere un altro.
Ti dicono che ti passerà.
Ti dicono che ci sono dolori più lancinanti.

Però non sanno quante volte hai guardato negli occhi il tuo cane.
Non sanno quante volte siete stati tu e il tuo cane soli a guardare le stelle.
Non sanno quante volte accanto a te c’è stato solo il tuo cane.
Non sanno che l’unico che non ti ha mai giudicato è il tuo cane.
Non sanno quanta paura hai avuto la notte che ti hanno svegliato i suoi lamenti.
Non sanno quante volte il tuo cane si è addormentato vicino a te.
Non sanno quanto tu sia cambiato da quando il cane è entrato a far parte della tua vita.
Non sanno del legame che nasce fra l’uomo e il suo cane.
Non sanno quante volte lo hai preso in braccio quando stava male.
Non sanno quante volte hai finto di non vedere il suo pelo che diventava sempre più bianco.
Non sanno quante volte hai parlato al tuo cane, l’unico davvero capace di starti ad ascoltare.
Non sanno quanto tu fossi bello per il tuo cane.
Non sanno che a volte è stato solo il tuo cane a sapere che stavi soffrendo.
Non sanno cosa abbia significato per te camminare con il tuo cane in un bosco, da soli.
Non sanno quali sentimenti il tuo cane ti abbia fatto provare.
Non sanno cosa si prova a vedere il proprio cane anziano che si alza a fatica per venirti a salutare.
Non sanno che quando le cose ti andavano male l’unico che non se n’è andato è il tuo cane.
Non sanno che il tuo cane si è fidato di te in ogni istante della sua vita, anche nell'ultimo.
Non sanno quanto il tuo cane ti abbia amato e quanto poco gli bastasse per essere felice, perché a lui bastavi tu.
Non sanno quanto tu abbia pianto di nascosto al tuo cane per non fargli sentire la tua paura.
Non sanno che piangere per un cane è una delle cose più nobili, significative, vere, pulite, sincere che tu possa fare.

Non sanno dell’ultima volta che lo hai spostato a fatica... facendo attenzione a non fargli male.
Non sanno degli ultimi suoi istanti di vita nei quali avevi paura di accarezzarlo... perché potevi dargli noia o fargli male..

Perché non stai piangendo un cane, ma loro questo non lo sanno.”

Autore: Emanuele Grandi
Tratto dal libro “Amarilla” - Appunti di viaggio

Immagine dal web

11/04/2023
26/02/2023

Il tuo cane è degno d'amore.

Non dovrebbe aver bisogno di fare niente per dimostrarlo.

Non dovrebbe aver bisogno di vincere gare, non dovrebbe aver bisogno di essere il protagonista di video divertenti che diventino virali su Instagram e YouTube, non dovrebbe aver bisogno di essere un campione di bellezza o il randagio salvato dalla strada con una storia commovente alle spalle.

Se non ha mai vinto un premio, se non hai targhe appese al muro che proclamano all'universo quanto sia straordinario, si merita comunque tutto l'amore del mondo.

Ogni cane, gatto, cavallo o altro animale dovrebbe avere vicino qualcuno in grado di comunicargli: “non hai bisogno di guadagnarti l'amore. Ti basta semplicemente esistere.”

-
Il testo originario è di Sharon Salzberg (Real Love, Hoepli). Sharon si riferisce solo agli esseri umani, ma mi piace pensare che se glielo chiedessimo, estenderebbe il concetto anche agli altri animali. Allora ho introdotto delle modifiche per ricordare a noi stessi che la mancanza di amore non è opprimente solo per noi, ma anche per gli animali.



08/12/2022

[AMBIENTI NATURALI]

Gli frequentati abitualmente sono il primo buon indice del livello di profondità della relazione coi nostri cani. Ce ne sono altri sette. Ma ne parleremo in seguito. Concentriamoci su questo primo indizio, evidenza: gli ambienti che frequentiamo abitualmente.

Orientandoci ai bisogni dei nostri cani scopriamo che portarli solo a spasso sotto casa e per di più al guinzaglio, è un modo molto facile perché l’animo del cane si spenga.

Abbiamo invece bisogno di diversi. Almeno quindici, che cambiamo a rotazione.

Spazi. in cui lasciare che il cane sia libero di vagare, correre, trottare, socializzare (nella misura in cui questo rientri fra i suoi bisogni). Cerca di fermarti il meno possibile in area cani e copri una distanza che riesci a percorrere camminando in almeno mezz’ora. Poi puoi tornare indietro, prendere nuovi sentieri, esplorare.

Tempo. adeguato. In linea generale, almeno un paio di ore al giorno. Ma una formula efficace è questa: almeno una volta a settimana dovresti dargli il tempo per fare naturalmente questi passaggi: , trotto, camminata, stasi, sdraiarsi, riposare, .

E poi la cosa più importante: la frequentazione di ambienti naturali. Le immersioni in sono fondamentali. Grazie alla chimica delle e le straordinarie proprietà dei sistemi ecologici il nostro sistema nervoso, cardiovascolare, endocrino, immunologico ne ricaverà benefici tali da rendere ridicolo qualsiasi rimedio possiate trovare contro lo stress in farmacia.

Le in natura hanno anche un potente effetto psicologico. Gli odori, i colori, la luce del sole, i suoni, i gusti se facciamo , parleranno alla nostra anima. Abbiamo abitato ambienti naturali per centinaia di migliaia di anni.

Siate sempre molto cauti quando vi muovete negli ambienti naturali, con e senza cani, perché sarete ospiti. Ospiti di nel luogo che è casa loro. Ed essi meritano lo stesso amore e rispetto che abbiamo per i nostri cani e per noi stessi.

Stessa cosa per la natura. Trattiamola come un figlio amorevole e pieno di gratitudine tratterebbe sua .

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04/11/2022

"Cos'è che risuona dall'alto dei cieli?
E' un pianto sommesso,
un guaito lontano.
E' Laika che piange:
dov'è che noi andiamo?
Andiamo nel cielo,
sogniamo la luna,
vedremo anche Marte
se avremo fortuna.
A me non importa di sogni di gloria
mi importa di Laika,
che piange da sola."
(Pasquale Pozzessere)
🥲

https://www.facebook.com/100063570370937/posts/556094113186263/
04/11/2022

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Oggi ho adottato un essere umano...
"Mi ha spezzato il cuore vederlo così solo e confuso. All'improvviso ho visto i suoi occhi acquosi mentre guardavano nei miei. Così ho abbaiato con tutte le mie forze e gli sono andato dietro, seguendolo di casa in casa. Alla fine, mi sono avvicinato abbastanza per toccare la sua mano con il mio naso. L'uomo ha sorriso e io ho sentito il suo cuore freddo iniziare a scaldarsi.
Mi sono avvicinato al suo viso e ho sentito le sue lacrime iniziare a scorrere. L'ho guardato e lui ha risposto con un bel sorriso. Gli sono saltato in grembo eccitato, promettendo che sarei stato bravo, che l'avrei amato per sempre e che non lo avrei mai lasciato. Che fortuna che sia passato dove mi trovavo e che potessimo incontrarci in quel modo. Anch'io mi sono sentito fortunato.
Ci sono state tante persone, ma lui, solo lui, mi ha guardato. Sono contento che abbia fatto questa scelta e che io sia stato in grado di salvargli la vita.
Ho adottato una persona".
Dal web

01/11/2022

Non forzare, se puoi. Invita. In quell’intervallo di tempo in cui il cane decide cosa fare, farai spazio alla reciproca conoscenza.

Dopo un anno o due, o tre, potresti pensare di conoscere abbastanza un cane, una persona, un animale. Ma non è così. Non è mai così.

Ci mettiamo una vita a conoscere noi stessi. Figuriamoci gli altri. Figuriamoci un animale.

Per questo, considero oggi un errore, precipitarmi a influenzare il comportamento del cane. A volte esitare, aspettare, chiedere il permesso, ringraziare ha un influenza più benefica sul comportamento del cane, rispetto al procedere in modo lineare e pianificato.



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29/10/2022
https://www.facebook.com/100064201717005/posts/421523903330997/?sfnsn=scwspmo
05/08/2022

https://www.facebook.com/100064201717005/posts/421523903330997/?sfnsn=scwspmo

«Ciò che verrà, ciò che anche la prossima ora, il prossimo giorno mi potranno portare incontro, sebbene mi sia del tutto sconosciuto, non lo posso cambiare mediante alcuna paura o timore.
Io l’attendo con il più profondo silenzio dell’anima, con la più assoluta calma del mare del sentire.

Colui che può andare incontro al futuro con tale calma, e tuttavia non lasciar venir meno in alcun modo la sua energia, la sua forza d’azione, in costui le forze dell’anima possono svilupparsi nel modo più intenso e nella forma più libera.

È come se davanti all’anima cadessero al contempo impedimenti su impedimenti, quando essa viene compenetrata sempre più da quell’atmosfera di dedizione di fronte agli eventi che fluiscono dal futuro.

La nostra evoluzione viene ostacolata dalla paura e dal timore perché noi, attraverso le onde della paura e del timore, respingiamo quello che il futuro vuole far entrare nella nostra anima.

La dedizione a ciò che viene chiamata “saggezza divina” presente negli eventi, la sicurezza che ciò che verrà deve essere e che, in qualche direzione, darà frutti fecondi, l’evocazione di tale atmosfera nelle parole, nei sentimenti e nelle idee: questo è lo stato d’animo della preghiera di devozione.

Nella nostra epoca è veramente necessario imparare a saper vivere con vera FIDUCIA senza alcuna preventiva rassicurazione esistenziale, con la fiducia nell’aiuto sempre presente del mondo Spirituale.

In verità, affinché oggi il coraggio non venga meno, non resta che “divenire sovrani” nella nostra volontà con la giusta disciplina e cercare il risveglio interiore ogni mattina e ogni sera.»

- Dr.Rudolf Steiner.

“L’intima natura della preghiera”.

https://www.facebook.com/100044281876837/posts/592065462279511/
08/07/2022

https://www.facebook.com/100044281876837/posts/592065462279511/

Se andate a Scanno, uno dei borghi più belli di Abruzzo, troverete questa targa che ricorda Platone, il randagio che dava (e riceveva) amore.

" A Platone amico a quattro zampe dei bambini di Scanno con l'augurio di passeggiare ancora in altri Giardini."

(Ph. Luisa Noli)

08/07/2022

[LA LIBERTÀ RICHIEDE UN CAMBIAMENTO RADICALE]

Niente può avvicinarci di più ai nostri cani che viverli lasciandoli liberi dal guinzaglio e liberi di esprimersi.

È il senso degli anni che ho dedicato ai cani, alla loro educazione e alla relazione che abbiamo con loro.

Un tale principio cambia tutto.
Anzi, lo ribalta.

Se ci pensate da una parte abbiamo bisogno di eliminare tutte le richieste superflue che facciamo ai cani. Dall’altra bisogna portare libertà nelle richieste che invece è necessario fare loro. E quest’ultima è una vera e propria arte.

Dobbiamo considerare che la maggior parte dei proprietari è completamente disorientata quando chiede aiuto per il comportamento da libero del suo cane, perché dai professionisti del settore non trova altra risposta che esercizi di richiamo e un addestramento all’obbedienza.

È assolutamente necessario muoverci verso una direzione completamente diversa. Questo deve accadere:

- sul piano educativo
- sul piano legislativo
- sul piano culturale
- nella gestione dei cani liberi sul territorio
- nei percorsi di formazione di educatori e istruttori

Le obiezioni del tipo “i cani vanno tenuti sempre al guinzaglio”, “ci sono ambienti in cui i cani non si possono liberare”, “ci sono razze che devono sempre essere tenute al guinzaglio” dimostrano esattamente che sulla libertà e la socialità dei cani va fatta una profonda riflessione, una profonda riforma culturale e una profonda forma d’arte da parte degli esperti, i quali finalmente non saranno più esperti del training, ma dell’animo di ogni cane.

Angelo Vaira

——————

Primo aggiornamento in base ai commenti:

Se intendessi dire che bisogna liberare sempre e comunque tutti i cani, di tutte le razze, in tutte le situazioni, che necessità avremmo di una forma d’arte? Perché mai avrei invocato una profonda riflessione o una formazione apposita degli istruttori?

Allora, per chi necessita di parole più semplici: non si possono liberare tutti i cani sempre e comunque. Sarebbe stupido.

Nè però si devono tenere tutti i cani al guinzaglio, in tutte le situazioni, sempre e comunque. Questo sarebbe contro natura, oltre che stupido.

Li si può liberare quando ci sono le condizioni per farlo.

Il fatto è che molte persone, NON sa riconoscerle queste condizioni. C’è chi lo libera quando sarebbe meglio di no e chi non libera il suo cane quando invece dovrebbe.

Ecco perché ci vogliono esperti di libertà e socialità del cane:

1) qui l’addestramento si ferma, perché più che mettere sotto comando un cane (negandogli quindi di fatto la libertà), non può

2) l’esperienza del proprietario, da sola, spesso non basta e necessità dell’aiuto di chi sa come creare apprendimenti, nel cane, correlati a libertà e competenze sociali

Grazie a tutti per i contributi che state dando. Sono la conferma che l’argomento è molto ben sentito.

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