A"Rocca da Ragumiera e de Malagurnó"

A"Rocca da Ragumiera e de Malagurnó" Amare la natura e gli animali è come amare se stessi

22/05/2024

SANTA RITA DA CASCIA vedova religiosa
Santa Rita visse tra il XIV ed il XV sec. Fu data in sposa ad un uomo violento, coinvolto in faide tra famiglie, che ella sopportò pazientemente, senza mai abbattersi e pregando. Rita riuscì a rendere più docile il marito che venne però ucciso per una vendetta. Nei due figli si accese la rabbia ed il desiderio di vendicare il padre. Fu così che Rita, nel timore di perdere i figli, pregò il Signore di prenderli con sé. Dopo poco, i due si ammalarono e morirono. Rimasta sola, assecondò la propria vocazione religiosa ed entrò nell’Ordine di Sant’Agostino, avendo perdonato i responsabili di tanta violenza. Nel Monastero condusse una vita umile, modesta, caritatevole. Un giorno, mentre era davanti al Crocifisso, le si conficcò una spina della corona di Cristo nella fronte, segno della condivisione dei dolori della Passione.

01/05/2024
01/05/2024

SAN GIUSEPPE lavoratore
Giuseppe visse un’intera vita nel nascondimento, suo segno distintivo. Infatti, questo starsene nascosto faceva parte dello straordinario ruolo che gli fu assegnato nella storia della salvezza. Addirittura, quando cominciò la vita pubblica di Gesù, egli sembrava già essere scomparso. Nel Vangelo leggiamo che era uomo Giusto. “Giusto”, nella Bibbia, si intende colui che ama lo spirito e la lettera della Legge, come espressione della volontà di Dio. Giuseppe, discendente dalla casa di David, era un artigiano e lavorava il legno. Non era vecchio, come la tradizione ce lo ha presentato, era un uomo giovane, dal cuore generoso, ricco di fede, innamorato di Maria. I due si fidanzarono secondo gli usi del tempo, ma Maria si trovò incinta per opera dello Spirito Santo (Mt 1,18). In ogni vocazione, il mistero della chiamata si accompagna all’esercizio della libertà, così Giuseppe poteva accettare o no il progetto di Dio. E per amore di Maria: “prese sua moglie con sé” (Mt 1,24). Quando noi guardiamo al “Sì” di Maria dobbiamo pensare al “Sì” di Giuseppe, all’intero progetto di Dio. Egli superò le convenzioni sociali, seppe far vincere in lui l’amore e accogliere il mistero dell’Incarnazione del Verbo. Giuseppe si consacrò alla sua amata: ne fu sposo, custode, discepolo, guida e sostegno. Fu tutto di Maria. Tra loro due esisteva una comunione sponsale che era vera comunione dei cuori, cementata da profonde affinità spirituali. E questa piccola “chiesa domestica”, sorgente di santità, fu prefigurazione del Regno, dell’Amore di Dio. Giuseppe, l’umile falegname di Nazareth, che ha vissuto la sua vita vicino a Gesù e Maria sulla Terra, sarà maggiormente a loro vicino in Cielo. Sono innumerevoli le grazie che san Giuseppe ottiene da Dio, lui che è anche Padre Universale della Chiesa.

30/11/2023

SANT’ANDREA apostolo
Andrea il pescatore, nacque a Bethsaida di Galilea, era il fratello di Simon Pietro, colui che ricevette per primo l’invito di Gesù. Il pescatore era tra coloro che ascoltavano Giovanni il Battista, quando passò di lì Gesù e insieme ad un amico lo seguirono e si fermarono con Lui tutto il giorno. In seguito, Andrea corse a raccontare al fratello di aver trovato il Messia e ve lo condusse. Fu dunque, Andrea a portare Simone da Gesù, eppure Gesù scelse Simone come suo vicario e pastore del suo gregge. Andrea rimarrà nell’ombra del fratello, sempre fedele, silenzioso e operoso. Poi venne la chiamata: i due fratelli attendevano al loro lavoro di pescatori sul “mare di Galilea” quando arrivò Gesù e gli disse: "Seguitemi, vi farò pescatori di uomini" (Matteo 4, 18). Essi lasciarono le reti e si misero alla sua sequela. Forse, come il fratello si spinse in Asia Minore per l’opera evangelizzatrice, ma a Patrasso trovò la morte. Si narra che avesse chiesto di essere legato a una croce a forma di X, che ricorda l’iniziale greca del nome di Cristo.

02/08/2023
28/06/2023

SANT’IRENEO DI LIONE vescovo
Ireneo, in greco significa “Pacifico”, nacque a Smirne verso l’anno 130. È uno dei più grandi teologi del II secolo. In gioventù ascoltava e seguiva il vescovo della città san Policarpo, il quale era stato discepolo dell’apostolo Giovanni. Durante la p***ecuzione ordinata da Marco Aurelio, Ireneo si trovava a Lione come presbitero di quella Chiesa a servizio del vescovo Potino. Quando, nel 177, il vescovo Potino morì in carcere per i maltrattamenti subiti, egli gli succedette, ereditando una chiesa martirizzata e decimata dei suoi sacerdoti e dei fedeli a causa delle p***ecuzioni. Fu certamente un grande pastore. Ireneo si trovò a governare come unico vescovo la Chiesa dell'intera Gallia e lavorò per estendere il cristianesimo in tutta la provincia. Imparò le lingue dei barbari per evangelizzare le popolazioni celtiche e germaniche, con amore di padre, preoccupandosi di ogni pecorella. Dovette intervenire nella controversia circa la data di celebrazione della Pasqua: le Chiese dell’Asia la festeggiavano il 14 del mese di Nisan (marzo), mentre a Roma la si celebrava sempre in data mobile, la domenica dopo il plenilunio di primavera. Il papa Vittore I lanciò la scomunica per le comunità di tutta l’Asia. I vescovi, tra cui Ireneo, scrissero al Papa invitandolo ad avere cura della pace, dell’unione e della ca**tà. Le Chiese dell’Asia col tempo si uniformarono alla data romana. La sua opera più grande è lo studio che egli fece di tutte le eresie, per poterle combattere e assicurare il trionfo della fede. Il suo studio è raccolto in un trattato, “Adversus haereses”, “Contro le eresie”, in cui smaschera le false dottrine. Inoltre, grande valore hanno le sue testimonianze sull’Eucaristia e su Maria. Probabilmente, Ireneo morì martire verso il 202.

24/06/2023

NASCITA DI SAN GIOVANNI BATTISTA profeta e martire
Giovanni nacque in una famiglia sacerdotale: suo padre Zaccaria era della classe di Abia e la madre Elisabetta discendeva da Aronne. Essi erano osservanti della legge del Signore, ma non avevano avuto figli, perché Elisabetta era sterile e ormai anziana.
Un giorno, a Zaccaria comparve l’Arcangelo Gabriele che gli annunciò che la sua preghiera era esaudita e che Elisabetta avrebbe concepito un figlio a cui avrebbe dato nome Giovanni. Un figlio che sarebbe stato “grande davanti al Signore”, pieno di Spirito Santo, operatore di conversioni in Israele (Lc 1, 14-16), precursore del Signore. Zaccaria, per la sua incredulità p***e la voce fino alla nascita di Giovanni.
Invece, dopo quella visione, Elisabetta rimase incinta fra la meraviglia dei parenti e conoscenti. Il compito di profeta di Giovanni ha inizio quando ancora era nel grembo materno. Egli “pieno di Spirito Santo” esulta nel sentire il saluto di Maria, già Madre del Signore, quando entra in casa dopo un lungo viaggio. Giovanni è l’ultimo profeta dell’Antico Testamento e il primo Apostolo di Gesù, perché gli rese testimonianza con le parole e con la vita mentre quest’ultimo era tra gli uomini. Quindi la figura di Giovanni è in stretta relazione con quella di Gesù.

23/06/2023

SAN GIUSEPPE CAFASSO sacerdote
Giuseppe nacque in una famiglia contadina, profondamente religiosa, terzo di tre figli. Di fisico era gracile e minuto, ma fu un gigante nello spirito. Devoto di Gesù e desideroso di fare il bene delle anime, voleva fare il sacerdote. Durante gli studi teologici conobbe don Luigi Guala, grande teologo, di cui fu assistente. Insieme fondarono il Convitto ecclesiastico di San Francesco d’Assisi, per la formazione del clero torinese. Morto don Guala, Giuseppe ne prese il posto come insegnante di morale. Insegnava ai sacerdoti a essere uomini di Dio, ad agire con pietà, prudenza e ca**tà. Il suo insegnamento si basava non solo sulle verità di fede, ma era arricchito dalle sue personali conoscenze, esperienze fatte nel confessionale, al capezzale dei malati, nelle missioni popolari. Fra i suoi allievi vi fu san Giovanni Bosco che aiutò a intraprendere l’opera dei Salesiani di assistenza dei ragazzi torinesi abbandonati, analfabeti, sfruttati. Fu padre spirituale di ex allievi, vescovi e cardinali. Un impegno che portava avanti con umile ca**tà era la visita ai carcerati, con cui passava molto tempo. Non li abbandonava mai e assisteva anche le loro famiglie. Tra questi vi furono molte conversioni, alcune avvenute in prossimità dell’impiccagione. Giuseppe era solito accompagnare i condannati al patibolo e abbracciarli con misericordia, tanto da far sentire loro l’amore paterno di Dio.

22/06/2023

SAN PAOLINO DI NOLA vescovo
Paolino nacque a Bordeaux, in Francia, nel 355, da famiglia nobile e molto ricca. Praticò l’avvocatura e fu impegnato anche nella carriera politica. Fu nominato Governatore della Campania, esercitando con saggezza e umanità. Conobbe il vescovo Ambrogio di Milano e Agostino di Ippona. Grazie a queste amicizie si convertì al cristianesimo e, all’età di venticinque anni, ricevette il battesimo. Durante un viaggio in Spagna conobbe colei che divenne sua moglie, Therasia. La coppia p***e il bimbo, decise quindi di dare ai poveri tutte le sue ricchezze e si trasferì a vivere in Catalogna una vita ascetica. Paolino era molto amato dal popolo che chiese fosse ordinato sacerdote. Ma, a Paolino piaceva una vita solitaria e di intimo rapporto con Dio, così con la moglie si ritirò a Nola, dove costruì un monastero e con alcuni amici vi formò una comunità monastica. Una parte del monastero la dedicò all’ospitalità dei poveri, che egli stesso accudiva. Fu poi eletto vescovo di Nola e si comportò come un vero padre, curando il popolo nello spirito e nelle cose materiali. La tradizione racconta che Paolino fu il primo a suonare le campane nella Chiesa; infatti la parola ‘campana’ deriva da ‘Campania’.

18/06/2023

SAN CALOGERO eremita
Il nome Calogero viene dal greco e significa “buon vecchio”. Le notizie sulla sua vita sono giunte confuse. Probabilmente viene dal Bosforo. In seguito a una visione angelica comprese che il suo compito era di evangelizzare la Sicilia. Con l’autorizzazione del papa si fermò nell’isola a predicare e ad aiutare gli abitanti suggerendo come utilizzare le acque termali per i loro malanni, acque vaporose esistenti sui monti su cui si era ritirato a vivere da eremita nelle grotte naturali.
Si racconta che, negli ultimi suoi giorni, essendo ormai ultranovantenne, egli non riuscisse più a cibarsi, per cui Dio gli mandò una cerva, che con il suo delicato latte lo alimentava; un giorno il cacciatore Siero, scorgendo l’animale, lo trafisse con una freccia. La cerva riuscì a trascinarsi all’interno della grotta di Calogero e morì fra le sue braccia. Il cacciatore pentito, riconobbe nell’eremita colui che l’aveva battezzato anni prima, gli chiese perdono e Calogero lo portò nella vicina grotta vaporosa, dandogli istruzioni per le proprietà curative di quel vapore e delle acque che sgorgavano da quel monte. Il cacciatore Siero, divenuto suo discepolo, salì spesso sul monte a visitarlo, ma 40 giorni dopo l’uccisione della cerva, trovò il vecchio eremita morto, ancora in ginocchio davanti all’altare.

17/06/2023

CUORE IMMACOLATO DI MARIA
Il Sacro Cuore di Maria era una devozione già esistente nella Chiesa, quando Papa Pio XII la estese liturgicamente nel 1944, in ricordo della Consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria da lui voluta nel 1942, durante la Seconda Guerra Mondiale. A Fatima, il 13 giugno 1917, la Madonna apparve ai tre pastorelli e disse che Gesù voleva servirsi di loro per farla conoscere ed amare, cioè Egli voleva stabilire nel mondo la devozione al Cuore Immacolato di Maria. In una apparizione di alcuni anni dopo, la Madonna fece vedere ai tre veggenti il suo Cuore coronato di spine: il Cuore Immacolato della Mamma amareggiato per le bestemmie, le ingratitudini e i peccati dei figli. Per questo è venuta in soccorso di questi figli facendo una Promessa: tutti coloro che per cinque mesi, il primo sabato, si confessano, ricevono la santa Comunione, recitano il Rosario facendole compagnia per quindici minuti meditando i Misteri, con l’intenzione di offrire riparazioni, saranno assistiti nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza. È per mezzo del Cuore Im¬macolato di Maria che Dio concede le sue grazie e per questo il Cuore di Gesù vuole che sia venerato il Cuore Immacolato di Maria.
Oggi, domandiamo al Cuore Immacolato di Maria soprattutto la Pace, perché il Signore l'ha incoronata Regina della Pace!

16/06/2023

SACRO CUORE DI GESÙ
Il culto del Sacro Cuore di Gesù fu propagato nel XVII sec. da santa Margherita Maria Alacoque, alla quale Gesù apparve più volte, mostrandole il Cuore ardente come una fornace. Egli la scelse come sua messaggera. Gesù, nella prima apparizione, spiegò a santa Margherita: “Il mio divino Cuore è così appassionato d’amore per gli uomini, che non potendo più racchiudere in sé le fiamme della sua ardente ca**tà, bisogna che le spanda”. Gesù lamenta l’ingratitudine degli uomini, le irriverenze e il disinteresse verso il bene che ricevono da Lui. Chiede agli uomini, come devozione, la Comunione il primo venerdì di ogni mese e l’ora di santa adorazione. Inoltre, chiede che il giorno in cui si onora il suo Cuore (cioè oggi) con la Comunione, si offra riparazione alle offese da Lui ricevute. Egli si preoccupa in modo particolare delle pecore smarrite e non si risparmia pur di avere la gioia di ritrovarle.
Rivolgiamo il nostro pensiero, la nostra supplica al suo Cuore ardente d’amore per noi e, con preghiere di richieste, di perdono e di ringraziamento, restiamo uniti al nostro Salvatore!

13/06/2023

SANT’ANTONIO DI PADOVA dottore

Sant’Antonio (1195-1231) nacque a Lisbona da nobile famiglia. Ancora molto giovane, intraprese la strada religiosa, con ferma vocazione. Sconvolto dalla vista dei corpi di cinque frati decapitati che venivano riportati dal Marocco, dove avevano predicato agli infedeli, decise di passare al nuovo Ordine dei Minori per seguire le loro orme e ottenere di partire per quella terra. Ma, le cose andarono diversamente: si ammalò e dovette tornare indietro e, nel frattempo, dovette partire per l’Italia per partecipare al Capitolo Generale, dove ascoltò Francesco tenere i discorsi ai fratelli. Il suo talento più grande fu l’eloquenza unita a una grande capacità espressiva. I suoi Sermoni trattano delle virtù, dell’amore di Dio, della pietà verso i poveri, dell’umiltà e condannano l’orgoglio, la lussuria, l’avarizia. Fu un predicatore infaticabile e per mezzo di lui si compirono celebri miracoli, come ad esempio la predica ai pesci. Morì a Padova.

11/06/2023

CORPUS DOMINI

La solennità cattolica del Corpus Domini, Corpo del Signore, chiude il ciclo delle feste dopo la Pasqua e celebra il mistero dell’Eucaristia. La festa ebbe origine nella Gallia belgica, per le rivelazioni ricevute dalla santa monaca agostiniana Giuliana di Cornillon. Nel 1208, a Giuliana, durante un’estasi, apparve il disco lunare risplendente di luce candida, deformato da un lato da una linea rimasta in ombra: Dio le fece comprendere che nella Chiesa ancora mancava la solennità in onore del SS. Sacramento. Fu così richiesto al vescovo di introdurre nella diocesi una festa in onore del Corpus Domini. La richiesta fu accolta nel 1246 e venne fissata la data del giovedì dopo l’ottava della Trinità per la celebrazione dell’Eucaristia che cominciò a essere festeggiata nella sola diocesi di Liegi. Nel 1261, fu nominato papa, col nome di Urbano IV, l’arcidiacono di Liegi, confidente di santa Giuliana, Giacomo Pantaléon. A Bolsena, nel 1263, si verificò un particolare miracolo eucaristico: un prete boemo, in pellegrinaggio verso Roma, si fermò a dire messa a Bolsena e al momento dell’Eucarestia, nello spezzare l’ostia consacrata, fu colto dal dubbio che in essa vi fosse veramente il corpo di Cristo. Dall’ostia uscirono alcune gocce di sangue che macchiarono il corporale liturgico e alcune pietre dell’altare. Papa Urbano IV, informato dell’accaduto, l’11 agosto 1264 istituì ufficialmente la festa del Corpus Domini estendendola a tutta la cristianità. La data della sua celebrazione fu fissata nel giovedì seguente la prima domenica dopo la Pentecoste. Il Pontefice insieme ai Cardinali, ai prelati venuti da ogni luogo e a una folla di fedeli, partecipò a una solenne processione in cui venne portato per la città di Orvieto il sacro lino macchiato del sangue di Cristo. Nella solennità del Giovedì Santo, la Chiesa guarda l’istituzione dell’Eucaristia, meditando il mistero di Cristo che ci amò fino alla fine, donando sé stesso sotto forma di cibo e sigillando il nuovo Patto nel suo Sangue; nella solennità del Corpus Domini, la Chiesa riflette sull’intima relazione fra Eucaristia e Chiesa, sulla sua comunione con Cristo, presente nell’Eucaristia in Corpo, Sangue, Anima e Divinità.

09/06/2023

SANT’EFREM dottore
Efrem nacque nel 306 a Nisibi, città della Mesopotamia, quando era governata da Roma con la forza. Ricevette il battesimo a diciotto anni. All’epoca, la Chiesa orientale era una comunità cristiana costretta a vivere tra l’Impero di Roma, che prima p***eguitò i cristiani e poi formalmente si convertì, e l’eterno nemico: la Persia. Efrem era diacono e, attraverso i suoi scritti, ha tramandato l’immagine di una Chiesa viva e attenta alla liturgia e alla figura di Maria. Fu predicatore e comprese l’importanza della musica e della poesia come strumenti per difendere la fede cristiana. Fu autore prolifico: le sue opere, in prosa o in poesia, si trattasse di omelie o di inni, divennero parte della liturgia stessa. Ci sono testimonianze che dichiarano che in alcune chiese, dopo la lettura della Bibbia, si leggevano pubblicamente le sue opere. Egli si distinse sempre per il servizio che fece alla Chiesa, sia in campo liturgico, sia in campo teologico. È oggi ricordato come Dottore della Chiesa.

06/06/2023

SAN CLAUDIO vescovo
Nato a Salins, fu prima canonico poi, nel 626, il ventiduesimo vescovo di Besançon. Ma, sette anni dopo lasciò la sede per ritirarsi nel monastero di Saint-Oyend a Condat. Quando morì l’abate del monastero, fu eletto lui stesso a succedergli e vi rimase per cinquantadue anni. Claudio morì in fama di santità. Tra i miracoli che operò in vita si ricorda la resurrezione di un infante. Il suo culto si diffuse grandemente in Francia, quando furono riesumate le sue reliquie e furono esposte per la venerazione.

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Nicosia
94014

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