La Zampa sul Cuore " Centro di Pedagogia Cinofila e Sociale "

La Zampa sul Cuore " Centro di Pedagogia Cinofila e Sociale " Centro di Pedgogia Cinofila e Sociale Educazione cinofila - Modificazione comportamentale - Interventi Assistiti da animali (Pet Therapy)

23/09/2021

Stiamo arrivando!!!
Save the date 3 ottobre 🐶❤️
iscrizioni online: [email protected]
INFO 347 3962777 - 328 9584259

Un'occasione da non perdere!2 e 3 ottobre 2021Parco Storico Villa Duchessa di Galliera - Genova Per informazioni inviare...
25/08/2021

Un'occasione da non perdere!
2 e 3 ottobre 2021
Parco Storico Villa Duchessa di Galliera - Genova
Per informazioni inviare mail a: [email protected]

Nello splendido contesto del Parco Storico Villa Duchessa di Galliera a Genova si terrà'un seminario di due giorni dedicati alle cure naturali con la D.ssa Monica Billi Medico Veterinario Master 2° livello in fitoterapia e nutriceutica e Master in floriterapia. Aperto a Educatori cinofili- Istrutt...

21/08/2021

Vi aspettiamo lunedì.
Cani, capre e cavalli con

Mercoledì sera ore 21.15 - Zoom - Se vuoi partecipare chiedimi il link 🐾
07/04/2021

Mercoledì sera ore 21.15 - Zoom - Se vuoi partecipare chiedimi il link 🐾

Questa sera alle ore 21.Assolutamente da non perdere!..😍😍😍🐾🐾🐾
05/08/2020

Questa sera alle ore 21.
Assolutamente da non perdere!..😍😍😍🐾🐾🐾

Sei curioso di sapere come creare biscotti per i nostri cani attivati con gli oli essenziali doTerra?

Se il tuo cane sta attraversando un periodo difficile:-distrugge tutto in casa quando lo lasci solo -tira al guinzaglio-...
07/07/2020

Se il tuo cane sta attraversando un periodo difficile:
-distrugge tutto in casa quando lo lasci solo
-tira al guinzaglio
-non ascolta quando lo chiami
Puoi contattarci per percorsi di educazione o riabilitazione comportamentale personalizzata.
Cell: 3289584259
Loredana - Educatrice cinofila AIECI (Associazione Istruttori,Educatori Cinofili Italiani) esperta in etologia relazionale e riabilitazione comportamentale.

28/12/2018

Sta girando in rete una tecnica che promette ottimi risultati sui cani che hanno paura dei botti di capodanno. Si tratta del bendaggio con fasce morbide ed elastiche, ma è davvero un rimedio miracoloso, da praticare da soli in casa e che funziona sempre?

28/12/2018

I CONSIGLI DI AIECI
Botti e petardi di Capodanno: cosa fare con i nostri cani

Mentre fortunatamente si moltiplicano le ordinanze che vietano di utilizzare botti e petardi la sera di Capodanno, l’Associazione Istruttori Educatori Cinofili Italiani AIECI ritiene utile fornire alcuni consigli per rendere questo momento meno traumatico possibile per i nostri cani, raccomandando a tutti i proprietari di proteggere il cane in questa situazione, non lasciandolo all’esterno e rimanendo possibilmente in casa con lui. Il cane in preda al panico può avere reazioni di fuga incontrollate e quindi provocare a se stesso e agli altri grave rischio, può inoltre avere reazioni di aggressività sempre dovute allo stato di paura.
Infatti occorre precisare che una reazione fobica, in caso di rumori fortissimi e inaspettati, come avviene spesso a Capodanno, è da considerare normale per gli animali, per i quali ovviamente i festeggiamenti non hanno alcun significato e si trovano semplicemente in un contesto fortemente stressante, che arriva a far percepire molti di loro in pericolo di vita. Tale sensibilità ai rumori forti ha una preponderante base genetica, su cui non è detto si riesca a intervenire tramite percorsi di abituazione o desensibilizzazione .
Di seguito alcuni accorgimenti da adottare, tenendo comunque presente che alcuni nostri animali potrebbero aver bisogno di un aiuto più specialistico:

Evitare di tenere i cani all’esterno per tutta la sera e la notte: anche se la recinzione di casa è ben sistemata, moltissimi cani riescono a evadere e fuggire mettendosi in pericolo e ci sono stati casi di cani che sono morti cercando di scavalcarla; è quindi opportuno tenere i cani al chiuso in casa, o in garage;

Evitare di condurre con sé all’esterno di casa i cani, e fare anche molto presto l’ultima passeggiata serale; meglio non cedere alla tentazione di “vedere come va” e portare il cane direttamente in mezzo ai festeggiamenti;

Anche una tranquilla serata presso amici si potrebbe rivelare un momento estremamente traumatico, occorre essere preparati a qualsiasi emergenza se decidiamo di portare il cane con noi;

Somministrare presto il pasto serale in modo che, nel momento peggiore, la digestione sarà già avvenuta;

Cercare di attutire il più possibile i suoni provenienti dall’esterno, chiudendo finestre e tapparelle, e diffondere musica o accendere la radio o la televisione;

Assecondare il cane nella scelta del luogo in cui si sente più sicuro, che può essere in qualsiasi punto della casa; alcuni cani cercano conforto stando vicini alle persone, altri preferiscono stare lontani, indipendentemente dalla relazione che hanno con le persone (il fatto che il cane preferisca stare lontano dal proprietario non é necessariamente indice di una cattiva relazione o di mancanza di fiducia);

Se il cane ama stare nel kennel, lo si può utilizzare, evitando comunque di metterlo dentro a forza, soprattutto se non è abituato;

Valutare, con esperti, l’uso di rimedi e aiuti naturali come i fiori di Bach e i bendaggi; se, con il proprio veterinario, si valuta l’uso di un farmaco (che si rende necessario nei casi più gravi, per scongiurare il decesso), evitare la Acepromazina, come da recenti indicazioni dei veterinari esperti in comportamento- AVEC-;

Nel caso che il nostro cane abbia solo una reazione di leggera preoccupazione, si può provare a distrarlo, magari facendolo giocare per capire se riesce a superare il momento associandolo a qualcosa di positivo, ma senza forzarlo (se la paura supera una certa soglia, il cane non vorrà né giocare né mangiare);

Non sgridare in alcun modo il cane se fa qualcosa di “sbagliato” come raspare alle porte, perché, nei momenti di panico, ogni individuo (umano o canino che sia) può avere reazioni scomposte, dettate semplicemente dal percepire minacciata la propria vita, quindi è impensabile che riesca a mettere in atto un comportamento razionale. Un proprietario che, in tali momenti, diriga la propria rabbia verso il cane, non farà che peggiorare la situazione;

Nonostante sia piuttosto diffusa l’idea secondo la quale un cane che ha una reazione di paura andrebbe ignorato, mostrandosi indifferenti, questa pratica non trova alcuna reale evidenza e si rivela anzi spesso controproducente: è intuitivo, infatti, che chi si trova emotivamente in difficoltà cerca conforto, e non indifferenza. Né si può ritenere applicabile in questi contesti il principio del rinforzo, che di fatto è applicabile ai comportamenti, e non alle reazioni emotive. Inoltre, le reazioni di paura sono governate dalla adrenalina, che può essere contrastata dalla ossitocina, prodotta dal contatto fisico e dalla condivisione emotiva. La cosa migliore è quindi offrire conforto al cane che lo chiede, mostrandosi calmi ma facendo percepire al cane che siamo consapevoli che è preoccupato, senza enfatizzare il momento mostrandoci angosciati a nostra volta. Esattamente come faremmo con un essere umano in crisi di panico.

Gli educatori e istruttori AIECI potranno dare ulteriori suggerimenti per i singoli casi mentre il medico veterinario esperto in comportamento dovrà essere consultato in caso di necessità di intervenire con terapia farmacologica adeguata.
A cura della Commissione Tecnica AIECI

01/12/2018
25/11/2018

Indirizzo

Strada Porrine 7
Ospedaletti
18014

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