06/06/2024
Prendete un animale dall'aspetto ai più poco gradevole.
Conditelo con delle informazioni naturalistiche accuratamente ripulite dalla loro copertura scientifica.
Insaporite con molto sensazionalismo e aggiungete quanto basta di allarmismo, ma siate generosi con le dosi. Se ne avete a disposizione, si consiglia un pizzico di complottismo.
Infornate il tutto e fate cuocere assieme a foto raccapriccianti, titoli spaventosi e, spesso, interviste a presunti esperti.
Bene, ora la vostra notizia allarmistica estiva è pronta. Buon appetito!
.. eh sì, questa sembra essere la consolidata "ricetta" usata da molti mass media per diffondere il panico in estate, generando una disarmante disinformazione che non fa altro che spaventare chi non dispone di conoscenze su un determinato argomento tali da permetterne una valutazione oggettiva. Ed è così che, dopo ragni violino, vipere, vespe orientali, granchio blu e pantere nere, da qualche settimana i media stanno cavalcando le notizie sul vermocane.
Certo, cavalcare un vermocane - nome con cui è nota la specie Hermodice carunculata - può rivelarsi doloroso, essendo dotato di setole urticanti in grado di provocare dermatiti simili a scottature, motivo per cui è noto anche come "verme di fuoco". Ciò è stato sufficiente a generare un effetto a catena notevole, con tantissimi siti di informazione quotidiani e telegiornali che, improvvisamente, si sono interessati a questo grosso polichete. Una specie che, come ho già scritto in altri post, è autoctona del Mar Mediterraneo e non è assolutamente una novità per le nostre acque, ma a causa del riscaldamento climatico sta risalendo verso nord. Era infatti già comune nelle regioni meridionali, dove ora sta diventando più abbondante. Non ha molti predatori naturali, per cui può localmente rappresentare una minaccia per la fauna autoctona, sebbene sia una specie prevalentemente spazzina, apprezzando le carcasse che trova tra gli scogli dove vive. E non sembra disdegnare neppure i pesci che rimangono nelle reti, diventando un competitor della pesca artigianale.
Una delle informazioni che più ha fatto gola ai mass media, riproposta in varie declinazioni sempre più spaventose e cruente, riguarda il fatto che, se viene tagliato a metà è in grado di riformare due vermi!
Assurdo, no? Risposta breve: no, non è assurdo.
La frammentazione e la conseguente rigenerazione sono infatti un fenomeno molto diffuso in Natura soprattutto tra animali più "semplici" come poriferi, cnidari, platelminti, tunicati, echinodermi... e policheti! Eh sì, è una strategia spesso utile a riprodursi per via asessuale, riformando le parti mancanti partendo proprio da un frammento del loro corpo. Avete presente le stelle marine che possono rigenerarsi partendo da un braccio e da una porzione del disco centrale? O i classici esempi scolastici che mostrano le planarie che riformano due teste quando questa viene tagliata a metà? Questi sono fenomeni noti a tutti, poche persone sanno che succede anche a molti policheti semplicemente perché sono animali "meno mainstream". E questa informazione, messa in mano ad un giornalista assetato di visibilità, diventa qualcosa di straordinario e mostruoso. E ciò sta succedendo con il vermocane.
Diffidate da ciò che leggete su questo verme marino quando viene trattato in modo sensazionalistico, cercate sempre di attingere da fonti attendibili e verificate. È questo l'unico modo per non farvi ingannare e, soprattutto, per non farvi oltremodo allarmare.
La problematica relativa alla grande espansione del vermocane esiste, ma non è né una novità di questa estate - ne parlo già nel mio libro "Ventimila specie (o quasi) sotto il mare" - né un fenomeno straordinario, ma una delle tantissime conseguenze del riscaldamento globale. Insomma, nessun allarmismo, ma una valutazione seria ed oggettiva di ciò che sta accadendo nelle acque del Mare Nostrum.
.. o meglio, nessun grande allarmismo su questa specie in particolare, mentre effettivamente dovremmo essere davvero allarmati dall'esponenziale aumento delle temperature. Sì, questo fenomeno, unito al negazionismo cavalcato anche da numerosi politici, deve davvero spaventarci.
P.S. L'immagine è stata creata con l'Intelligenza Artificiale, sempre meglio specificarlo 🪱🐕🤣
(© Andrea Bonifazi)