Mpathy - Dogs&Crafts

Mpathy - Dogs&Crafts Arte per la tua Casa e Educazione Cinofila con approccio cognitivo-relazionale

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24/12/2023
17/02/2023
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17/12/2022

Il Coniglio Invernale ti aspetta su etsy.com/it/shop/MpathyDogsandCrafts

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18/11/2022

Le"4 C", Per una serena convivenza con il tuo cane.

Convivere con un cane non è sufficiente per definirla relazione.
Non esistono relazioni buone o cattive, ma relazioni funzionali a ciò che i due dialoganti si aspettano vicendevolmente l’uno dall’altro.

La prima C: Conoscersi.
Conoscersi presuppone la voglia, la curiosità e l’interesse di guardare l’altro per ciò che lui ci offre di sé e di come noi lo interpretiamo.
Razze, motivazioni e vocazioni: tra genetica ed esperienze, ma non solo perché in campo si manifestano attitudini, temperamento e talento, unico e soggettivo in ogni essere vivente.
Conoscersi non è verbo al presente, da oggi conosco il mio cane, ma è tutto improntato al futuro, voglio dire che ciò che conosciamo, del nostro amico a quattro zampe, domani potrebbe trasformarsi in qualcosa di diverso. Perché la trasformazione di ogni relazione è parte integrante della vita relazionale stessa. Le esperienze vissute oggi con il nostro cane, creeranno domani nuove opportunità di incontro.

La seconda “C”: Comprendersi
È solo quando comprendo il mio cane che imparo a conoscerlo.
Tuttavia per tentare di comprenderlo davvero è importante sapersi riconoscere in ciò che il tuo cane tenta di comunicarti. Riconoscersi nell’altro significa saper percepire le sue emozioni, decifrare i suoi sentimenti e metterle in risonanza con le nostre. Per comprendersi è necessario che il cane non sia solo l’osservato e il familiare umano l’osservatore, ma sapere che in ogni momento della nostra vita insieme i ruoli si intercambiano continuamente, il cane ci osserva quanto noi osserviamo lui e facendolo assorbe le nostre emozioni, i nostri più “segreti” sentimenti intimi.
Comprendersi significa domandarsi non solo quanto tu sai del tuo cane, ma prendere coscienza di quanto lui sa di te, quanto ti sei sforzato e hai dedicato il tuo tempo affinché anche lui sappia meglio comprenderti.
Certo non è facile farlo, ma è proprio questo apparente limite percettivo che deve essere vissuto come opportunità unica, per potersi sperimentare nell'incontro con l'altro diverso da noi, il nostro cane.

La terza “C”: Contaminarsi
Questo "incontro" è parte della mia vita, questo "incontro" è anche per te una parte della tua vita.
Chi sarei io senza quel cane? Chi sarebbe quel cane senza il nostro incontro?
L’incontro avviene in un luogo dove la contaminazione diventa contemplazione dell’altro, i sentimenti attraversano me come famigliare umano di quel cane e si intrecciano con quelli del cane convivente, dove l’incontro ci fa e fa sentire bene.
Il confine tra me e il cane vissuto come opportunità di dialogo unica, senza parole, ma in quel mondo di animalità che ci fa sentire vicini anche se di specie diversa.
Lo scambio è il vero prodotto relazionale ed è attraverso questo che cane e famigliare umano hanno nuove possibilità di trasformazioni, accogliendosi e reciprocamente riconoscendosi diversi e unici, ma proprio per questa ragione insieme, contaminandosi, si ritrovano le prossimità, se si vuole si riconosce la vicinanza, l’affetto, l’accudimento, la cooperazione, il gioco, l’agonismo e pure la passione di una relazione unica ed esclusiva: quella che solo tra un umano e il cane può manifestarsi.

La quarta “C”: Completarsi
Ci offriamo vicendevolmente una parte del nostro mondo, quello fatto di sentimenti, emozioni, vicinanza.
Completarsi nella relazione con il nostro famigliare cane permette ad entrambi di sopperire a ciò che manca, per vivere insieme e scoprire quello che c’è.
Completarsi significa accogliere le imperfezioni nostre come umani, così come quelle del “nostro” cane come cane, e vivere come nuove opportunità per saperci interrogare prima di interrogare.
I permessi, non sono limiti fatti da comandi più o meno velati, non sono restrizioni impositive che “io” umano metto in atto sul cane. I permessi sono opportunità di dialogo tra umano e cane, dentro una relazione che va costruita e disciplinata ben oltre dal definire chi “passa per primo”.

Attilio Miconi

Attenti al gatto! 😆
11/11/2022

Attenti al gatto! 😆

05/10/2022

Quando un cane si smarrisce sono 2 i mezzi per risalire velocemente alla sua famiglia: la medaglietta e il microchip.
🐾Il MICROCHIP viene impiantato sottopelle e può essere letto da un apposito apparecchio che rileva un codice identificativo al suo interno, attraverso il quale è possibile risalire ai dati del cane e del proprietario. Ovviamente successivamente all'impianto, il microchip deve essere registrato nel database della ASL regionale. Per questo motivo in caso di cambio di residenza è necessario ricordarsi di aggiornare i dati. Il costo è minimo, non è una pratica invasiva, si può impiantare già nel cucciolo ed è obbligatorio per legge. Unico "inconveniente" è leggibile esclusivamente attraverso un dispositivo, quindi occorre recarsi con il cane presso un ambulatorio veterinario o richiedere intervento sul posto di qualcuno che sia fornito di lettore.
🐾L'altro strumento non obbligatorio ma essenziale è la MEDAGLIETTA, che permette a chi trova il cane di risalire in questo caso immediatamente al proprietario dell'animale senza dover ricorrere al lettore del microchip.
Quindi, se avete un cane, cucciolo, adulto, anziano, anche se non si è mai allontanato da voi o dal giardino di casa, vi consigliamo di munirli sempre di medaglietta e microchip.
Visto il nostro impegno nella prevenzione degli smarrimenti, Progetto Nash ha stabilito una collaborazione con The_Dogs_Out per una promozione sulle sue splendide medagliette artigianali.
⚠️Inserendo nel vostro ordine il codice PN10 avrete il 10% di sconto (spese di spedizione escluse).

La collezione WildLife si impreziosisce di un altro meraviglioso articolo... Mrs Volpe!Per ogni acquisto in questa categ...
09/09/2022

La collezione WildLife si impreziosisce di un altro meraviglioso articolo... Mrs Volpe!

Per ogni acquisto in questa categoria, una parte del ricavato sarà devoluta al Centro di Recupero Animali Selvatici Wildumbria

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09/08/2022

Non toccare il cane e se lo fai lavati subito le mani!
Non farti baciare dal cane perché ti attacca malattie!
Quante volte abbiamo sentito genitori e nonni urlanti fare queste raccomandazioni ai propri figli o nipoti?

Ma è davvero pericoloso farsi leccare dal proprio cane?
Il suo pelo è vero che è sporco e quindi può trasmettere malattie?

Adesso possiamo fornire una risposta scientifica a queste credenze e magari preoccuparci molto meno rispetto a quanto molti di noi erroneamente hanno pensato fino ad oggi.

Vi svelo un poccolo segreto prima di augurarvi una buona lettura.
Lo sapevate che sono presenti molti più batteri patogeni sulla barba di un uomo, rispetto al mantello di qualunque cane famigliare?

Da poco è stato pubblicato un nuovo studio che ci fornisce alcuni dati interessanti, come che a livello batterico sia più sicuro condividere un'unità di risonanza magnetica (la macchina con il cilindro per fare analisi specifiche) con un cane rispetto a farlo con un uomo barbuto.
Andreas Gutzeit e il suo gruppo di studio della clinica svizzera Hirslanden, ha messo a confronto la quantità di microbi presenti nella barba di uomini rispetto alla pelliccia dei cani e come questi contaminassero lo strumento per realizzare la risonanza magnetica.
I risultati della ricerca sono davvero confortanti, infatti sembra che la presenza di micro organismi e batteri sia molto maggiore nella barba di un uomo rispetto alla pelliccia del cane.

I ricercatori concludono, e riassumo così il loro lavoro:
"In questo studio gli uomini con la barba hanno una carica batterica significativamente più alta rispetto a quella presente nel mantello dei cani.
Sono stati trovati più batteri patogeni nella barba degli uomini che nella pelliccia dei cani ...
Inoltre, nessun microrganismo che causa malattie zoonotiche (trasmissione da cane a umano) è stato rilevato nella sonde ambientali campionate negli scanner delle macchine per effettuare la risonanza magnetica dopo il loro utilizzo eseguito per realizzare esami ai cani.
Sulla base di questi risultati, i cani possono essere considerati più "puliti" rispetto agli uomini barbuti".

E se ti bacia il cane?
Gli stessi ricercatori hanno effettuato prelievi con tamponi sia dalle bocche degli umani, sia dai cani. La loro conclusione è stata: "Sono presenti in maniera significativa più microbi nelle cavità orali dei soggetti umani rispetto a quelli riscontrati nelle cavità orali dei cani esaminati".

Adesso abbiamo le prove che non è poi tanto pericoloso toccare un cane o farsi dare una leccatina come saluto.
Insomma il detto: “lavati le mani dopo aver toccato il cane perché è pericoloso”, non è poi così vero nella sua pericolosità, anzi più pericoloso è farsi avvicinare da un umano barbuto o da una persona che voglia baciare nostro figlio e magari ha anche poca dimestichezza con lo spazzolino.

Attilio Miconi

15/07/2022

Il nuovo negozio è finalmente online! 😄

etsy.com/it/shop/MpathyDogsandCrafts

24/06/2021

Da qualche tempo gira su facebook un grafico in inglese che mostra come non tutti i cani debbano essere per forza socievoli con tutti gli altri loro simili!
Tuttavia, la stessa curva di personalità dimostra che sono solo pochissimi i cani definibili davvero aggressivi.

Mentre la maggior parte dei nostri amici a quattro zampe preferisce, come noi del resto, avere amicizie selezionate, magari altri cani tranquilli, oppure non amano affatto stare con i cuccioli.

Infine, sono altrettanto pochi i cani che possono essere definiti ipersociali e capaci di adattarsi a qualunque interazione in qualunque ambiente.

Questo aspetto ritengo sia molto importante da comprendere, e questa slide meritava di essere tradotta, affinché possa essere usufruibile a quanti più proprietari Italiani, che non conoscono bene la lingua inglese.

La personalità del nostro cane, così come i suoi gusti in merito alle interazioni con altri cani, con ambienti affollati, in situazioni che non gli piacciono... Se non riconosciute e portate all'esasperazione attraverso esposizioni indotte da socializzazioni forzate, possono creare i presupposti che il nostro animale, non compreso, possa manifestare comportamenti di rabbia, frustrazione e irritazione.

Pensateci bene!
Ogni cane vive la sua vita con le sue preferenze e in base alla sua personalità. Essere socievole e sociale non vuol dire andar d'accordo con tutti ed essere esposto all'incontro con chiunque.

Attilio Miconi

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