Batti5

Batti5 Progetto educativo con i cani di canile per favorire e facilitare la loro adozione.
(1)

Un'altra adozione favolosa: Zara passerà tra poco la sua seconda notte a casa. E io mi emoziono a pensarla lì, su quel d...
27/11/2023

Un'altra adozione favolosa: Zara passerà tra poco la sua seconda notte a casa. E io mi emoziono a pensarla lì, su quel divano che ha fatto suo dal primo giorno di inserimento. Eravamo (e siamo ancora) proprio amiche, io e lei. Ha passato molto, troppo tempo in canile ma ha sempre saputo essere generosa e affettuosa anche se a tratti poteva essere ostinata e inflessibile. Adesso ha un branco fantastico tuo suo, fratellone peloso compreso. Buona vita, amica mia, ci vediamo a passeggio nei boschi:-) Un grazie enorme a chi ha deciso di cercare un nuovo membro della famiglia in canile e non su Internet: ve lo garantisco, avete proprio trovato un tesoro!

Attenzione.
25/08/2023

Attenzione.

In uno studio del 2018, pubblicato su Journal of Veterinary Behavior, “Barriers to the adoption of humane dog training methods”,
Todd si interroga sulle cause che ostacolano l’utilizzo di metodi “umani” nell’ addestramento/educazione dei cani.

Todd osserva che, nonostante l’uso di metodi avversivi sia un problema per il benessere degli animali, la maggior parte dei proprietari di cani continui ad utilizzare punizioni e rinforzi negativi nell’addestramento/educazione.

Nello studio emerge che nel 2015 in Italia ben il 55% delle persone intervistate, dichiara di ricorrere al fai da te.
Di questi il 13% vanno ad intuito ed il 42% prende le informazioni sul web, dalla tv o in qualche libro.

Una cosa del genere succede negli Stati Uniti, dove le persone che hanno cani con problemi di comportamento ricorrono molto frequentemente al fai da te.
I consigli recuperati con il fai da te, vanno dall’uso di collari a strozzo e con le punte, al forzare il cane a terra usando il guinzaglio, insegnare il “guardami”.

Quello che salta fuori è che, se anche i proprietari di cani decidono di consultare un libro, i libri più popolari di training contengono informazioni non corrette e che la personalità dei proprietari può influenzare la scelta sul tipo di metodo.

In conclusione quello che ostacola la diffusione presso i proprietari di cani di metodi "umani", oltre alle loro scarse competenze tecniche, sono: il fai da te, la qualità scarsa delle informazioni nei libri (web) popolari, la mancanza di regolamentazione della figura dell' educatore, addestratore e il continuo uso di tecniche avversive da parte di trainer.

Queste sono tutte cose che noi Educatori/Istruttori purtroppo sappiamo bene per esperienza.

Le persone, anche con le migliori intenzioni, prendono le loro informazioni su TikTok, Youtube, serie di tv, da pagine web. Il problema del reperimento delle informazioni è davvero serio, perché, se è vero che poter cercare le informazioni direttamente senza intermediari ci da accesso ad un’infinità di materiale, è pur vero che, proprio per questo, bisogna cominciare a sviluppare uno spirito critico e vagliare bene le fonti.

Oggi chiunque, può svegliarsi la mattina e mettersi a produrre tutorial, video, scrivere un libro e non è facile poi per le persone scremare le informazioni corrette da stupidaggini, leggende e falsi miti.

La cosa non sarebbe così grave, se non fosse che, proprio come emerge dallo studio di Todd, le informazioni e i consigli che trovate in rete sono per gran parte non corretti e basati su approcci punitivi.
Per cui il rischio di fare danni anche importanti affidandovi a quello che trovate in rete è davvero consistente.

Il consiglio quindi è di non prendere mai per oro colato quello che leggete o vedete, nemmeno se la pagina dove lo vedete ha una quantità di follower (che sono solo proprietari proprio come voi, con le vostre stesse conoscenze).

Cominciate a farvi domande su ogni singola affermazione che leggete. Non date per scontato niente. Guardate alla sostanza e ricordate che il dubbio e la curiosità sono alla base della conoscenza e che la realtà è complessa, per cui tutte le regolette facili, i consigli detto fatto, 9 su 10 sono bufale.

Quello che cercheremo di fare insieme è di allenare la nostra capacità di osservazione, il nostro spirito critico.

Vedremo come sia possibile vivere, educare, anche allenare un cane, senza uno straccio di violenza e come questo non solo sia possibile, non solo sia l’unica via eticamente accettabile, ma sia anche quello che decisamente vi conviene fare, perché da risultati giganteschi e duraturi.

25/08/2023

In uno studio del 2018, pubblicato su Journal of Veterinary Behavior, “Barriers to the adoption of humane dog training methods”,
Todd si interroga sulle cause che ostacolano l’utilizzo di metodi “umani” nell’ addestramento/educazione dei cani.

Todd osserva che, nonostante l’uso di metodi avversivi sia un problema per il benessere degli animali, la maggior parte dei proprietari di cani continui ad utilizzare punizioni e rinforzi negativi nell’addestramento/educazione.

Nello studio emerge che nel 2015 in Italia ben il 55% delle persone intervistate, dichiara di ricorrere al fai da te.
Di questi il 13% vanno ad intuito ed il 42% prende le informazioni sul web, dalla tv o in qualche libro.

Una cosa del genere succede negli Stati Uniti, dove le persone che hanno cani con problemi di comportamento ricorrono molto frequentemente al fai da te.
I consigli recuperati con il fai da te, vanno dall’uso di collari a strozzo e con le punte, al forzare il cane a terra usando il guinzaglio, insegnare il “guardami”.

Quello che salta fuori è che, se anche i proprietari di cani decidono di consultare un libro, i libri più popolari di training contengono informazioni non corrette e che la personalità dei proprietari può influenzare la scelta sul tipo di metodo.

In conclusione quello che ostacola la diffusione presso i proprietari di cani di metodi "umani", oltre alle loro scarse competenze tecniche, sono: il fai da te, la qualità scarsa delle informazioni nei libri (web) popolari, la mancanza di regolamentazione della figura dell' educatore, addestratore e il continuo uso di tecniche avversive da parte di trainer.

Queste sono tutte cose che noi Educatori/Istruttori purtroppo sappiamo bene per esperienza.

Le persone, anche con le migliori intenzioni, prendono le loro informazioni su TikTok, Youtube, serie di tv, da pagine web. Il problema del reperimento delle informazioni è davvero serio, perché, se è vero che poter cercare le informazioni direttamente senza intermediari ci da accesso ad un’infinità di materiale, è pur vero che, proprio per questo, bisogna cominciare a sviluppare uno spirito critico e vagliare bene le fonti.

Oggi chiunque, può svegliarsi la mattina e mettersi a produrre tutorial, video, scrivere un libro e non è facile poi per le persone scremare le informazioni corrette da stupidaggini, leggende e falsi miti.

La cosa non sarebbe così grave, se non fosse che, proprio come emerge dallo studio di Todd, le informazioni e i consigli che trovate in rete sono per gran parte non corretti e basati su approcci punitivi.
Per cui il rischio di fare danni anche importanti affidandovi a quello che trovate in rete è davvero consistente.

Il consiglio quindi è di non prendere mai per oro colato quello che leggete o vedete, nemmeno se la pagina dove lo vedete ha una quantità di follower (che sono solo proprietari proprio come voi, con le vostre stesse conoscenze).

Cominciate a farvi domande su ogni singola affermazione che leggete. Non date per scontato niente. Guardate alla sostanza e ricordate che il dubbio e la curiosità sono alla base della conoscenza e che la realtà è complessa, per cui tutte le regolette facili, i consigli detto fatto, 9 su 10 sono bufale.

Quello che cercheremo di fare insieme è di allenare la nostra capacità di osservazione, il nostro spirito critico.

Vedremo come sia possibile vivere, educare, anche allenare un cane, senza uno straccio di violenza e come questo non solo sia possibile, non solo sia l’unica via eticamente accettabile, ma sia anche quello che decisamente vi conviene fare, perché da risultati giganteschi e duraturi.

10/07/2023
20/04/2023

È veramente bravo.

Prince è a casa! Da oggi il nostro piccolo diavolo scatenerà l'inferno a casa di una famiglia favolosa che lo ha scelto,...
11/03/2023

Prince è a casa! Da oggi il nostro piccolo diavolo scatenerà l'inferno a casa di una famiglia favolosa che lo ha scelto, anche se diversamente giovane e diversamente tranquillo!! Evvai Prince!!

Prova macchina superata. Ora andiamo a fare una prova famiglia:-) Forza Prince!
19/02/2023

Prova macchina superata. Ora andiamo a fare una prova famiglia:-) Forza Prince!

30/12/2022

Sapevatelo!

Meglio saperlo.
30/09/2022

Meglio saperlo.

La grande BUFALA dei simil golden e simil labrador!

La più grande balla che chi legge i vari appelli di cani in cerca di casa può notare di continuo, è quella dei cani spacciati per incroci di golden e labrador.

È bene che sappiate da subito, che questi cani del retriever non hanno neanche le unghie🤦🏼‍♀️ rido per non piangere, perché da piangere ce ne sarebbe, e tanto!!!

Quando poi questi cani raggiungono le famiglie si avrà a che fare ben presto con un soggetto tutt'altro che retriever, un cane inerme che spesso non si muove da un angolo della casa, che non si fa toccare o resta totalmente paralizzato se lo si tocca, che non tollererà il guinzaglio, che avrà paura di uscire di casa, di stare in luoghi con persone o troppi rumori, che non vorrà mangiare se non di notte.....e così via.
Questi cani infatti non sono cani che dovrebbero vivere dentro una casa, in luoghi dove ci sono solo umani e nessun altro cane, che faranno fatica ad adattarsi..
Per lo meno vanno compresi e aiutati ad adattarsi nel migliore dei modi (perché non hanno alternativa) a vivere con voi.
La maggior parte sono cani derivati pastore, per lo più maremmani, gli altri sono cani bianchi a pelo corto (i simil labrador 🤦🏼‍♀️) i classici cani vaganti del sud insomma.

Se davvero si vuole che il marcio nel volontariato sparisca penso che sia più produttivo informare l'adottante, che reso informato, potrà fare le scelte con consapevolezza e con rispetto.
Dalla pagina Cane di canile chi sei?

Buone notizie: diffondiamo!
02/09/2022

Buone notizie: diffondiamo!

Da leggere e rileggere.
23/08/2022

Da leggere e rileggere.

Studio interessante ed originale condotto dai ricercatori veterinari dell’Università di Bari in collaborazione con degli psicologi e finalizzato ad esplorare le motivazioni che spingono i volontari a prendersi cura dei cani di canile e di quelli randagi che vivono in Puglia. E’ ragionevole ritenere che, in molti casi, il comportamento prosociale esibito dai volontari sia motivato dall’empatia, intesa come capacità di comprendere i bisogni dell’altro, e che sia quindi funzionale allo scopo di migliorare il benessere dei cani. Tuttavia, in altri casi, un comportamento apparentemente prosociale potrebbe essere primariamente causato dalla necessità di soddisfare i bisogni della persona che lo esegue, e ciò potrebbe ostacolare il raggiungimento di una autentica comprensione dei reali bisogni del cane, e concretizzarsi, quindi, in un intervento disfunzionale. Partendo da queste premesse, gli autori della ricerca hanno studiato le caratteristiche psicologiche di un campione di 122 volontari, utilizzando tre diversi tipi di questionari, ed hanno riscontrato l’attivazione dei cosiddetti “schemi maladattativi precoci” (come quelli legati all’abbandono, alla sfiducia e alla grandiosità) in una percentuale non trascurabile di soggetti. Tali schemi maladattativi sono insiemi di ricordi, emozioni, pensieri e sensazioni che insorgono durante l’infanzia e/o l’adolescenza degli individui e che influenzano il loro comportamento anche durante la vita adulta. Nello specifico, gli autori dello studio ipotizzano che l’attivazione di questi schemi maladattativi potrebbe indurre alcuni volontari a compiere degli interventi disfunzionali come quelli che conducono alla cattura e rimozione dal territorio di cani non socializzati con gli esseri umani e/o, più in generale, ad adozioni di cani effettuate in una maniera troppo frettolosa e superficiale. Ad esempio, l’attivazione dello schema dell’abbandono (e quindi la paura dell’abbandono) potrebbe indurre alcune persone ad assumere atteggiamenti iperprotettivi nei confronti dei cani liberi e a sopravvalutare i pericoli ai quali essi sono esposti sul territorio con conseguente cattura dei cani stessi e riduzione del loro benessere a causa della perdita della libertà e dei legami sociali con i membri del loro branco. Inoltre, l’attivazione dello schema della sfiducia (e, quindi, la paura di essere ingannati) potrebbe ridurre la tendenza dei volontari a collaborare con i professionisti che si occupano del benessere dei cani con conseguenze negative per lo stesso. Infine, l’attivazione dello schema della grandiosità (associato a sentimenti di superiorità) potrebbe indurre alcune persone ad utilizzare i cani come mezzo per esercitare il proprio controllo sugli altri conducendo ad un numero eccessivo di “salvataggi” e di adozioni “frettolose” con bassa probabilità di successo. Un altro risultato interessante emerso da questo studio è l’associazione statisticamente significativa tra l’attivazione dei suddetti schemi maladattativi e la presenza di “inflessibilità psicologica” (la tendenza ad assumere posizioni rigide di fronte agli eventi) e di “credenze irrazionali” nei volontari che hanno preso parte allo studio. Tuttavia, sia l’inflessibilità psicologica che le credenze irrazionali (misurate con specifici tests) si sono significativamente ridotte nei volontari che si sono sottoposti a specifiche sessioni di terapia cognitiva e a un corso di formazione sulle esigenze etologiche e sul benessere del cane. Ovviamente si tratta di uno studio pilota che, spero, costituisca una buona base di partenza per aprire nuove linee di ricerca. Queste ricerche potrebbero essere utili allo scopo di sviluppare specifici programmi di educazione e formazione rivolti ai volontari che desiderano occuparsi del benessere dei cani. A tale scopo, sarà importante dimostrare l’esistenza di una effettiva relazione di causa-effetto tra schemi disfunzionali e comportamenti disfunzionali che compromettono il benessere dei cani. Personalmente, accolgo molto volentieri studi multidisciplinari e innovativi come questo che sottolineano l’importanza della conservazione dei cani che vivono liberi sul territorio.

Grazie per la traduzione al dottor Bonanni.

⤵️ Qui trovate il testo completo.

https://www.mdpi.com/2306-7381/9/3/145/htm

08/08/2022
No, ma non gli fa mica male..
03/08/2022

No, ma non gli fa mica male..

Già già.
05/07/2022

Già già.

A different view

📸: drawtism

27/06/2022
Ciccio cerca casa, anzi cerca una persona a cui legarsi.Questo pastorello del sud di circa 6 anni ha bisogno di una figu...
11/05/2022

Ciccio cerca casa, anzi cerca una persona a cui legarsi.
Questo pastorello del sud di circa 6 anni ha bisogno di una figura di riferimento che lo comprenda e lo guidi.
Ora vive a Milano ma il centro città non va bene per lui, soprattutto perché ha paura dei botti.
Per il resto, è abituato alla casa, va benissimo al guinzaglio e in passeggiata. È un cane molto sensibile che, con il tempo e i giusti riferimenti, diventerà un cane solido e affidabile. Ciccio sa ascoltare e prendere indicazioni e potrebbe trarre giovamento dalla presenza di un cane femmina che lo aiuti a orientarsi nel mondo. Si cerca adozione urgente.
Per info, contatto whatsapp 3356016663

ADOZIONE URGENTE:Ciccio cerca casa, anzi cerca una persona a cui legarsi.Questo pastorello del sud di circa 6 anni ha bi...
11/05/2022

ADOZIONE URGENTE:
Ciccio cerca casa, anzi cerca una persona a cui legarsi.
Questo pastorello del sud di circa 6 anni ha bisogno di una figura di riferimento che lo comprenda e lo guidi.
Ora vive a Milano ma il centro città non va bene per lui, soprattutto perché ha paura dei botti.
Per il resto, è abituato alla casa, va benissimo al guinzaglio e in passeggiata. È un cane molto sensibile che, con il tempo e i giusti riferimenti, diventerà un cane solido e affidabile. Ciccio sa ascoltare e prendere indicazioni e potrebbe trarre giovamento dalla presenza di un cane femmina che lo aiuti a orientarsi nel mondo. Si cerca adozione urgente.
Per info, contatto whatsapp: 3356016663

Indirizzo

Paderno Dugnano

Orario di apertura

Sabato 15:30 - 18:00
Domenica 15:30 - 18:00

Telefono

+393356016663

Sito Web

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Batti5 pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta L'azienda

Invia un messaggio a Batti5:

Condividi


Altro Addestramento cinofilo Paderno Dugnano

Vedi Tutte