23/04/2024
Condivido le parole di Rosaria. ❤️
Mi ha intervistato anche il Corriere e mi fa piacere poter diffondere notizie che possano far capire l'entità e la gravità del problema. Ma il messaggio in entrambe le testate non é passato come avrei voluto.
La situazione é grave e lo é sempre di più.
Gli incidenti mortali, sempre più frequenti, riguardano raramente persone, ma cani o gatti e non fa notizia. La morte delle persone, quella di un povero bambino invece si, ma non come dovrebbe.
Episodi gravi come questo dovrebbero essere così importanti da far luce e far capire alle persone cosa sta veramente succedendo e fermare questo corso, questa deriva pericolosa.
Invece si cerca il colpevole, il pit, che ovviamente colpevole non é!!! e magari qualche delinquente che li usa a mo' di arma o si vanta di quell' "aggressività 'sotto controllo' "
Il quadro invece é piuttosto complesso ma anche chiaro dal mio punto di vista, ma in pochi vogliono vedere:
- questi cani, non solo pit, li abbiamo selezionati noi per essere reattivi, forti e per uccidere e la situazione ci chiaramente sfuggita di mano. Purtroppo anche la moda ci ha messo il suo...
- la maggior parte degli incidenti sono a carico di cani ( pit e simili, rottweiler, asia centrale, cani corso per citare gli ultimi incidenti mortali ) che vengono isolati socialmente, sottratti ad esperienze necessarie per uno sviluppo psicoemotivo equilibrato, tenuti in giardino o portati fuori con collari a strangolo e con guinzagli cortissimi o anche liberi ma sotto controllo come soldati attaccati ai piedi del "padrone"... Questo controllo , che si basa sulla paura, insieme ad una vita povera di stimoli (da soli o in branco) li rende molto più pericolosi e pronti a scattare per un nonnulla ed a perdere qualsiasi connessione con la realtà e a reagire con l'intensità predatoria che noi abbiamo creato!
- Sono cani iper sensibili, intelligenti, amanti ( a volte dipendenti) del contatto fisico e della vicinanza delle persone , ma per renderli cani equilibrati, in grado di affrontare situazioni disparate e capaci di vivere una vita sociale serena il cammino é lungo ed impegnativo e soprattutto non per tutti!! Ovviamente richiede un grosso senso di responsabilità.
-l'educazione o la rieducazione dovrebbe essere affidata soltanto a figure esperte, certificate, come l'EsCAC ( esperto cinofilo in area comportamentale secondo la norma UNI ) ed il medico veterinario esperto in comportamento.
La stessa responsabilità di cui dovrebbero farsi carico le istituzioni!! e non certo con la legge Sirchia ed un patentino di due giorni! Per far fronte al problema ci dovrebbe essere un'inversione della selezione ed un intervento serio ed incisivo come é avvenuto in molti paesi europei già da anni.
- I canili al sud sono sempre più pieni di questi cani, ed anche al nord, poiché vengono dal sud....
Le persone li adottano da cuccioli, spesso senza neppure sapere, poi tra i 7 mesi e i 16 mesi circa non riescono più a gestirli e così finiscono in canile in moltissimi.
Qui soffrono disperatamente, tutti i cani stanno male in canile certo , ma per questi cani gestire la frustrazione , il cofinamento é ancora più difficile così come la solitudine , si mordono a sangue, ripetono all'infinito movimenti sempre uguali o si annullano e bisognerebbe guardarle certe immagini, certe espressioni, certi sguardi per capire...