15/06/2020
I NOSTRI CONSIGLI DEL LUNEDI'
Oggi parliamo di una delle principali insidie del periodo primaverile-estivo per i nostri amici cani, e, anche se in misura assai inferiore, per i gatti: il “forasacco”.
Per “forasacco” si intende la cosiddetta avena selvatica, nome comune dell’Avena Fatua.
Altre varietà vegetali possono essere causa di lesioni analoghe, tra cui il più comune orzo selvatico (Hordeum murinum).
In questo periodo dell’anno, per i nostri amici a quattro zampe quest’erba rappresenta un pericolo per la sua presenza assai diffusa, quasi ubiquitaria, lungo i bordi delle strade, nei prati, sugli argini dei fiumi. Quando i semi dell’avena selvatica raggiungono lo stadio di maturazione sono facili a staccarsi dallo stelo che naturalmente li sostiene; in questa condizione, se un cane passa nelle vicinanze della pianta, i semi maturi si separano dallo stelo insediandosi sul pelo dell'animale. Sfruttando la loro adesività, i semi sono capaci di penetrare in varie zone anatomiche dell’animale, le seguenti sono le più frequenti:
- Orecchie;
- Spazi interdigitali;
- Narici
- Bocca
- Va**na
- Sacchi congiuntivali
- Cute
- Altre cavità naturali.
Una volta aderite al pelo dell'animale, queste piccole spighe possono perforare la cute, ad esempio negli spazi interdigitali, scavando delle vere e proprie gallerie sottocutanee nelle parti distali degli arti; oppure penetrare nelle narici provocando da subito un violento fastidio per l'animale, con ripetuti starnuti spesso accompagnati da fuoriuscita di sangue dalla narice interessata; penetrare nel meato uditivo provocando intenso fastidio che fa sì che il cane scuota violentemente la testa, sfregandola per terra o cercando sollievo grattandosi con una zampa. Altre volte, passando a livello buccale, possono finire attraverso la trachea e i bronchi nel polmone, evento che, solo dopo lungo periodo, determina la formazione di fistole a livello della cute in regione costale. Questi sono soltanto pochi esempi dei danni che possono provocare le piccole spighe di questa graminacea.
Proprio a causa delle conseguenze appena descritte, si raccomanda ai proprietari degli animali di:
- Prestare attenzione a dove far passeggiare i propri amici a quattro zampe,
- Aver cura, nel periodo di primavera-estate, di far rasare da un professionista le parti con abbondante pelo (come padiglione auricolare interno, spazi interdigitali ecc.)
- Al rientro dalle passeggiate, avere premura di controllare che non vi sia presenza di residui di erba sul manto dell’animale
- Usare dispositivi come copri-orecchie ed altri.
È altresì raccomandato di far controllare il proprio animale dal veterinario in caso di:
- Presenza di spighe interdigitali;
- Ripetuti starnuti violenti da parte dell’animale;
- Comportamenti particolari come grattamento dell’orecchio, movimenti della testa particolari come camminare con la testa piegata dalla parte di un padiglione;
- Colpi di tosse violenti;
di modo che si possano tempestivamente risolvere situazioni che, se trascurate, possono potenzialmente sfociare in complicanze di maggiore gravità, come ad esempio otiti complicate, blefariti, cheratiti, ascessi interdigitali, fistole cutanee complicate.
Per qualsiasi dubbio o commento, non esitate a contattarci, saremo lieti di esservi utili.