Clinica veterinaria Futur Vet

Clinica veterinaria Futur Vet Clinica veterinaria nata nel 1995 con la finalità di stazione di m***a, cura e assistenza a cavalli Si riceve su appuntamento. Possibilità di visite a domicilio.
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Reperibilità per urgenze

Sutura di una ferita in una coscia di cavallo.Quando veniamo chiamati per valutare una ferita, la nostra prima opzione è...
05/07/2024

Sutura di una ferita in una coscia di cavallo.

Quando veniamo chiamati per valutare una ferita, la nostra prima opzione è sempre suturare.
I motivi sono pochi ma efficaci: la guarigione è più rapida, la pulizia è più facile e si riduce il rischio di infezioni.

Certo, il rischio di deiscenza della ferita (tradotto, che saltino i punti) c'è, ma seconda di quando avviene, si valuterà se ridarli o meno e solo il veterinario è in grado di prendere questa decisione.

22/06/2024

Mai sottovalutare un sintomo.

Nel video si vede un cavallo che da colpi di tosse, da 2/3 giorni a detta della proprietaria.
Se ci fossimo fermati alla semplice visione avremmo pensato ad una irritazione della gola, ma la visita clinica ha mostrato una situazione ben più grave con l'animale tachipnoico e murmure respiratorio aumentato con principio di polmonite, nella norma invece i linfonodi della gola.

La tempestiva diagnosi e la corretta terapia hanno evitato il ricovero in clinica.

La causa sospettata è una reazione allergica alla puntura di un insetto, forse una vespa o un calabrone.

L'importanza di non togliere i cuccioli dalla madre troppo presto. I cuccioli hanno bisogno di stare con la madre anche ...
23/05/2024

L'importanza di non togliere i cuccioli dalla madre troppo presto.

I cuccioli hanno bisogno di stare con la madre anche oltre i 2 mesi di vita, sia per garantire un corretto sviluppo psico-fisico, sia per una corretta socializzazione.

Una separazione precoce comporta problemi di salute, di crescita e "psicologici".

Inoltre non disdegnano di tettare anche solo una volta al giorno sebbene siano stati svezzati correttamente.

In foto gattini norvegesi delle foreste di circa 11 settimane.

14/03/2024

In questo video si evidenzia un cavallo con principio di ostruzione esofagea.
La causa è data dal fatto che mangiava troppo voracemente poiché il suo compagno di paddock gli impediva di mangiare tranquillamente.
La terapia immediata è stata un miorilassante, successivamente è bastato cambiargli convivente per risolvere il problema.

Bisogna sempre valutare l'ambiente in cui vivono, non solo il singolo l'animale malato.

28/01/2024

‼️ Oggi vorremmo parlare brevemente della PIROPLASMOSI.

☢️ La piroplssmosi è una malattia infettiva contagiosa trasmessa dalla puntura delle zecche, che stiamo riscontrando con sempre maggior frequenza.
La patologia è causata da 2 emoprotozoi: Babesia caballi e Theileria equi.
La sintomatologia è alquanto aspecifica, e il più delle volte l'unico segnale è il cavallo che diventa svogliato (video 1).
La visita clinica, coadiuvata da un esame del sangue specifico, potrà confermare o meno il sospetto diagnostico.
La terapia d'elezione, fino a pochi anni fa, era tesa a negativizzare il cavallo, cioè non lo faceva guarire definitivamente. Ad oggi esiste una terapia che permette la completa guarigione con il ritorno alla vitalità precedente (video 2 nei commenti).

15/01/2024

‼️‼️‼️
Scriviamo due parole in merito agli avvistamenti di uno o più branchi di lupi nelle nostre zone.
In primo luogo è fondamentale dire che i lupi hanno "paura" dell'essere umano e, di conseguenza, gli attacchi di lupi ai danni dell'uomo sono estremamente rari e, il più delle volte, non si tratta nemmeno di lupi.
Per quanto concerne le predazioni, avvengono quasi sempre in luoghi isolati e distanti dalle attività umane.
Ultima cosa, predazioni di animali da cortile o piccoli ruminanti, o addirittura attacchi all'uomo, il più delle volte non sono causate dai lupi ma o da cani scappati e rinselvatichiti (ad esempio i cani di razza "cane da lupo cecoslovacco", vi invito a cercarlo su internet e distinguerlo a colpo d'occhio da un lupo "vero") o, più raramente, dalle volpi.

L'argomento è molto più vasto e complesso di così, ma il mio breve scritto vorrebbe comunicare questo: non cedere a falsi isterismi, i lupi rifuggono l'uomo, soprattutto in presenza di cani, e, soprattutto, non credete a quelli che affermano "è stato un lupo", solo colleghi veramente esperti di fauna selvatica possono permettersi di dirlo dopo aver esaminato le tracce ed eventualmente aver fatto una necroscopia alla carcassa residua.

Grazie per aver letto fino a qui.

Buon proseguimento.

🎇 Giornata movimentata nella nostra clinica oggi, 18 Dicembre 2023.‼️ 3 cavalli diversi per età ed attitudine sportiva, ...
18/12/2023

🎇 Giornata movimentata nella nostra clinica oggi, 18 Dicembre 2023.

‼️ 3 cavalli diversi per età ed attitudine sportiva, 3 interventi chirurgici differenti che hanno richiesto 3 protocolli anestesiologici differenti.

Andiamo con ordine.

✔️ Foto 1,2,3: 1° intervento chirurgico su un cavallo da salto ostacoli adulto, rimozioni di neuromi (è stata effettuata anche un'anestesia locale per evitare reazioni nervose involontarie dell'arto) durante la chirurgia.

✔️ Foto 4 e 5: 2° intervento chirurgico su puledro psi: rimozione metatarso fratturato con numerose aderenze.

✔️ Foto 6 e 7: 3° intervento chirurgico su puledro da trotto: rimozione frammento osseo dal garretto.

Grazie al dottor Pierluigi Capodagli per averci inviato i casi. 😎

Le endoparassitosi sono estremamente sottovalutate,.Dare farmaci contro i "vermi" (parassiti intestinali che in alcuni c...
19/11/2023

Le endoparassitosi sono estremamente sottovalutate,.
Dare farmaci contro i "vermi" (parassiti intestinali che in alcuni casi possono infestate anche l'essere umano) senza un adeguato esame delle feci è:
-‼️contro indicato, perché non è detto che il prodotto sia efficace contro i parassiti che in quel momento affliggono l'animale,
-‼️ contro producente perché si sta dando un farmaco, se il dosaggio è inferiore del necessario non fa il suo effetto, se invece è eccessivo si può intossicare l'animale,
-‼️ può favorire la resistenza dei parassiti al farmaco, esattamente come sta succedendo con gli antibiotici.

🎇 Un esame coprologico semestrale o annuale è estremamente consigliato, soprattutto per gli animali che fanno una vita anche solo parzialmente esterna, per individuare la terapia migliore, qualora ciò fosse necessaria, ovviamente.

In foto degli ascaridi eliminati tramite emesi da un gatto trattato in maniera estremamente inappropriata.

Nella nostra struttura utilizziamo le reti "slow food" per i cavalli ricoverati. Queste reti permettono al cavallo di nu...
15/11/2023

Nella nostra struttura utilizziamo le reti "slow food" per i cavalli ricoverati.
Queste reti permettono al cavallo di nutrirsi più lentamente del solito fieno in terra così che impieghino meglio il loro tempo e non aumentino lo stress per la noia.
Messe ad un'altezza idonea non causano alcun pericolo al cavallo e, falso mito, non causano "strozzamento" durante l'alimentazione in quanto il cavallo sa regolarsi perfettamente (come in foto).
Consigliate, oltre per i soggetti in degenza, anche per i cavalli che non possono stare adeguatamente all'aperto o per i cavalli in concorso.
Visto il tempo di riempimento, non eccessivo ma comunque aumentato rispetto al non utilizzo, capiamo che non possano essere utilizzate nelle scuderie numerose.

Frattura della porzione prossimale della tibia e dislocazione completa dell'articolazione del ginocchio destro in un gat...
19/10/2023

Frattura della porzione prossimale della tibia e dislocazione completa dell'articolazione del ginocchio destro in un gatto adulto semi selvatico.

A seguito della caduta da una rete di 3 metri il gatto del caso ha subito la frattura in questione; era già stato fatto un primo intervento ortopedico, ma la natura semi selvatica del gatto (non è abituato alla vita al chiuso, nonostante i molti tentativi) ha vanificato l'intervento.
In accordo con chi lo gestisce si è deciso di non operare nuovamente in quanto il rischio di recidiva è estremamente probabile.

Eventuale dolore verrà trattato di conseguenza.

Qualora si dovessero presentare ulcere o lesioni da trascinamento si opterà per l'amputazione dell'arto.

‼️Cistite emorragica nel gatto‼️La cistite emorragica è una infiammazione della vescica che comporta una colorazione da ...
10/10/2023

‼️Cistite emorragica nel gatto‼️

La cistite emorragica è una infiammazione della vescica che comporta una colorazione da rosata a rossa delle urine a seconda della quantità di sangue presente.
Nei casi più gravi, come questo in foto, si formano dei coaguli in uretra che impediscono la normale minzione.

In questo caso erano 2/3 giorni che il gatto (maschio castrato di 9 anni) non riusciva ad urinare; alla visita, tramite palpazione, si apprezzava la vescica sovra distesa e, probabilmente, prossima alla rottura; si è reso necessario addormentare il gatto per mettergli il catetere e, una volta "rotto" il coagulo, svuotare manualmente la vescica (operazione che solo un veterinario deve eseguire, perché il rischio di rottura è elevato).
Terapia reidratante endovenosa, antibiotico, anti infiammatorio e diuretico, oltre che una dieta adeguata, hanno permesso la risoluzione del caso clinico in questione.

Le cause di cistite emorragica sono molteplici: batterica, da calcoli, dieta scorretta, neoplastica, tossica (es. avvelenamento primario o secondario), disidratazione, fattori stressanti ambientali o idiopatica.

Tenete sempre controllata la lettiera del vostro gatto e al minimo sospetto non esitate a portarlo in visita dal vostro veterinario di fiducia.

In foto: il paziente addormentato sul lettino operatorio, gli arti sono in posizione tale da facilitare l'estro flessione del pene; la carta è completamente imbevuta di urina mista a sangue.

27/09/2023

Condividiamo la spiegazione e sosteniamo a spada tratta l'operato dei colleghi.

- LA PSA IN PROVINCIA DI PAVIA, FATTI E CONSIDERAZIONI -
di Elisa Trogu, suiatra

Per approcciare correttamente il problema Peste Suina Africana (PSA), ritengo che in primis sia necessario chiarire un aspetto epidemiologico che sta venendo travisato anche sui media: la Peste Suina Africana NON è una patologia scatenata/causata/esacerbata dagli allevamenti intensivi.
La PSA in Sardegna è presente dal 1978, e in Sardegna gli allevamenti intensivi sono pochissimi: nel contesto sardo la persistenza dell'infezione è stata mantenuta dai suini bradi illegali, animali quindi liberi e che vivono in un contesto di benessere assoluto.
In Pen*sola Iberica, dove l'ingresso del virus si è avuto nel 1960, si è risolto definitivamente il problema depopolando gli allevamenti estensivi che utilizzavano una peculiare tipologia di strutture dove albergava un ben determinato tipo di zecca molle, Ornithodoros erraticus, che, come accade in Africa con Ornithodoros moubata, è serbatoio dell'infezione. Anche in questo caso, quindi, il problema NON erano affatto gli allevamenti intensivi.
In molti paesi del Nord Europa oltre ai cinghiali il problema sono i piccoli allevamenti familiari, estensivi o semiestensivi, i cosidetti "backyard".

Veniamo a noi: la PSA in Italia sul Continente è arrivata tramite l'uomo, verosimilmente con qualche scarto alimentare. Nell'autunno 2021 ha iniziato ad infettare e uccidere i cinghiali in Piemonte/Liguria (focolaio scoperto nel gennaio 2022, quando ormai il virus era diffuso su un'area enorme), dopo la Pasqua 2022 la stessa problematica si è avuta a Roma (in un parco cittadino, probabilmente causata degli scarti di qualche grigliata), quindi in provincia di Salerno e poi Reggio Calabria. Queste sono tutte zone a bassissima, se non nulla, presenza di allevamenti intensivi. Interessante notare come in tutti i casi il numero di cinghiali morti sia enormemente superiore rispetto ai focolai negli allevamenti (unica eccezione Reggio Calabria, dove semplicemente con "allevamenti" si intendono piccolissime realtà familiari, anche di 1-2 capi per autoconsumo, e contestualmente la ricerca delle carcasse di cinghiale, in zone come l'Aspromonte e la Sila, non è affatto agevole): nella nostra realtà è proprio Sus scrofa ad essere il serbatoio dell'infezione e i numeri assolutamente folli delle popolazioni di questi animali, anche in contesti urbani, stanno rendendo difficilissima l'eradicazione della PSA.

Ma cos'è successo in provincia di Pavia?

Il giorno 18 agosto 2023 il Centro di Referenza Nazionale ha confermato la positività alla
PSA di un piccolo allevamento (un agriturismo con 166 suini stabulati) a Montebello della Battaglia: dopo la morte di un paio di soggetti l'allevatore aveva contattato l'ASL, che in data 16 agosto ha effettuato un sopralluogo. In quel momento gli animali mostravano unicamente una lieve sintomatologia respiratoria. Il 19 agosto erano rimasti in vita 39 animali che sono stati abbattuti.

Chiariamo anche questa cosa: la PSA non uccide gli animali in maniera rapida e improvvisa: è lenta a diffondersi, strisciante, ma il genotipo attualmente circolante (il 2) manifesta una mortalità prossima al 100%.

A Montebello viene completata d'indagine epidemiologica da parte dei Colleghi di ATS
Pavia e da essa si evince che il focolaio è stato causato da falle nella biosicurezza: l'allevatore infatti possiede e lavora molti terreni, i suoi mezzi agricoli entrano ed escono dall'allevamento e in zona sono stati ritrovati cinghiali positivi (il virus della PSA è estremamente resistente e può essere veicolato anche con le ruote dei mezzi, oltre che con le calzature).
L'unico allevamento intensivo in zona di protezione (che seguo io) è negativo, e a fronte della presenza delle adeguate misure di biosicurezza rafforzata i maiali non vengono abbattuti.

lo e tutto il resto dei suiatri del Nord Italia ci illudiamo, per un istante, che il disastro sia evitato.
II 24 agosto scoppia il bubbone: una collega di ATS Pavia si reca per un controllo di routine (fissato giorni prima proprio a seguito del primo focolaio) presso un allevamento di Zinasco. Al suo arrivo si trova davanti un allevamento vuoto (la mattina stessa erano stati inviati gli ultimi tre camion di suini al macello, in fretta e furia) e una trentina di carcasse.
Grazie alla sua competenza comprende immediatamente la situazione e riesce ad intercettare i camion prima che i suini vengano scaricati nei macelli, allerta l'ATS e la Regione. Quello che emerge è AGGHIACCIANTE: da tre settimane (le prime ricette alla farmacia erano arrivate ai primi di agosto), nell'allevamento in questione (circa 1000 capi), i suini stavano morendo. In tre settimane erano morti circa 400 maiali (il 40%), erano state fatte innumerevoli ricette e nessun campionamento. Né l'allevatore né il veterinario che segue i maiali avevano segnalato la mortalità abnorme, al contrario avevano scientemente omesso la cosa e venduto tutti gli animali, anzitempo, pur di nascondere la situazione. I maiali infetti erano stati inviati in 4 strutture del Nord Italia, ma fortunatamente il virus non si è diffuso, probabilmente anche grazie alla prontezza a alla competenza della collega, che ha evitato che gli ultimi suini venissero scaricati nei macelli di destinazione. Ad oggi tre persone, tra le quali il soccidario e il veterinario, sono indagate; è opinione diffusa che ci siano altri individui implicati, ma sarà la magistratura a fare luce sulla cosa. Personalmente spero tanto che le pene siano esemplari.

In seguito a questo focolaio l'ATS ha iniziato una serie di controlli: altri due allevamenti intensivi, nello stesso comune di Zinasco, sono risultati positivi (anche in questo caso, considerato che il virus stava iniziando a circolare in quel momento, la mortalità era lievissima o assente). Tutti i maiali vengono chiaramente abbattuti, come stabilito dalla normativa.

Il 31 agosto risulta positivo un piccolo allevamento familiare (5 capi), dove era morto 1 suino. I restanti vengono soppressi.

II 4 settembre, viene ufficializzata la positività del "santuario" Cuori liberi. I responsabili avevano segnalato la morte di 2 soggetti su 40 e le analisi confermeranno che i maiali erano morti per la PSA.
Da qui parte la follia. Mentre i focolai fortunatamente si fermano (si avranno ancora un caso a Dorno sempre il 4 settembre e un ultimo caso l'8 settembre a Sommo, sempre in zona di protezione), l'ATS inizia a scontrarsi con i tenutari del "santuario".
Invito tutti a guardare la loro pagina: è allucinante. Non vi era nessuna minima misura di bio sicurezza: una foto del 28 giugno ritrae tre persone, con normalissime scarpe, senza calzari, che sono all'interno di un box con i suini. Il 16 aprile invece si trova l'immagine di visitatori esterni, anche questi privi di calzari e camici usa e getta, che accarezzano un minipig.

Vediamo di chiarirla questa cosa: la PSA se la sono tirata in casa loro.
Loro non hanno tutelato minimamente i suini che avevano in stalla.
Vi ricordo che la provincia di Pavia, per la vicinanza con quella di Alessandria dove i casi di cinghiali positivi sono numerosissimi e in espansione geografica, è sempre stata considerata ad alto rischio! Questa situazione di allerta era nota a chiunque si occupi di maiali, dai veterinari agli allevatori.
I suini di "Cuori liberi" sono stati contagiati a causa delle persone che entravano senza nessuna attenzione dentro la struttura (vi ripeto che l'ATS è stata chiamata proprio perché due maiali erano morti) e stavano morendo per la PSA già ai primi di settembre.

II 4 settembre vi erano 38 maiali vivi. Quando è stato attuato l'abbattimento degli ultimi maiali in data 20 settembre ne erano rimasti in vita 9.

Gli altri sono morti e no, non è una bella morte quella da PSA: nel caso migliore (raro) la forma più acuta causa una morte repentina; negli altri casi i soggetti sviluppano febbre, sindrome emorragica, vomito e diarrea con presenza di sangue. Questo è quello che è stato fatto sopportare a quelle
povere bestie.

Intanto l'ATS si rende conto della delicatezza della situazione: viene contattata anche la facoltà di Medicina Veterinaria di Lodi e viene deciso un protocollo farmacologico per l'abbattimento. In data 14 settembre il Collega Chiari (regione Lombardia) chiarisce la cosa durante un aggiornamento via web con gli stakeholder.
La stessa sera mi chiama un caro amico, suiatra, che mi racconta di essere stato contattato da qualcuno del santuario che gli ha chiesto se può occuparsi della soppressione farmacologica dei suini rimasti. Lui, chiaramente, dice di no.
Perché? Perché nessun veterinario suiatra vuole avere a che fare con quelle persone.
Su alcune pagine vengono pubblicati video girati con i droni durante gli abbattimenti programmati (che tra l'altro interesseranno anche alcuni allevamenti negativi, ma correlati epidemiologicamente con altri infetti o comunque in zona di protezione) oltre che messaggi dai toni in alcuni casi quasi deliranti. Si inizia a leggere la parola "assassini" collegata a chi sta semplicemente eseguendo quanto imposto dalla legge. La violenza di queste persone è evidente e in aumento, giorno dopo giorno.

Intanto dal "santuario" continuano i messaggi strappalacrime, con richieste di soldi e di presenziare ai blocchi. Decine di persone si accalcano DENTRO e FUORI l'area, creando un pericolo enorme: molti di questi soggetti infatti hanno a che fare con altri suini in altri santuari. Di conseguenza in data 19/09 Regione Lombardia emette una circolare con oggetto "Sorveglianza santuari correlati con focolaio PSA 190PVO44" nella quale, al termine di una serie di misure di biosicurezza, viene riportata la frase "In caso di necessità la vigilanza di cui al punto precedente può essere effettuata anche con il supporto delle forze dell'ordine".
Siamo arrivati al punto di dover esplicitare un'evenienza simile, manco stessimo parlando degli ippopotami di Escobar

La mattina del 20 settembre, a fronte di una situazione di stallo da una parte e di elevatissimo pericolo epidemiologico dall'altra, i pochi suini rimasti in vita sono stati abbattuti.
Si poteva fare altro? No.

La PSA è catalogata nel Regolamento di esecuzione (UE) 2018/1882, che è uno degli atti derivanti dalla Animal Health Law (Regolamento UE 2016/429, in categoria A + D + E:
• «malattia di categoria A»: malattia elencata che non si manifesta normalmente nell'Unione e che, non appena individuata, richiede l'adozione immediata di misure di eradicazione
(articolo 9, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (UE) 2016/429);
• «malattia di categoria D»: malattia elencata per la quale sono necessarie misure per evitarne la diffusione a causa del suo ingresso nell'Unione o dei movimenti tra
Stati membri, di cui all'articolo 9, paragrafo 1, lettera d), del regolamento (UE)
2016/429);
• «malattia di categoria E»: malattia elencata per la quale vi è la necessità di
sorveglianza all'interno dell'Unione
(articolo 9, paragrafo 1, lettera e), del regolamento (UE) 2016/429).

Da settimane i suini del santuario stavano morendo. La PSA è stata introdotta dalla totale mancanza di attenzione dei tenutari. Alcuni scrivono che il loro veterinario avrebbe potuto occuparsi dell'eutanasia dei maiali: chi è il collega? Perché non l'ha fatto visto che sono stati contattati Veterinari esterni? Ma soprattutto: questo collega perché non ha tutelato i suini a fronte della situazione epidemiologica del Nord Italia? Vi ricordo che il 18 agosto vi era stato il caso di Montebello, ad una manciata di chilometri: perché nessuno ha fatto nulla per evitare il contagio? Incompetenza? Menefreghismo?

Vi è poi un altro aspetto che vorrei chiarire: i suini non amano affatto essere toccati da persone che non conoscono e il contenimento per questi animali è fonte sempre di grandissimo stress (considerate che già entro due minuti dall'inizio del contenimento si hanno alterazioni del leucogramma). Per i suini quindi le manipolazioni necessarie per la soppressione farmacologica comportano senza dubbio una sofferenza maggiore rispetto, ad esempio, a un improvviso e rapidissimo colpo alla testa.

Comunque, l'ATS aveva concesso ai tenutari del santuario di utilizzare il metodo farmacologico, proprio per cercare di risolvere la situazione.
Inoltre, nei maiali lo "scodinzolare" non è sovrapponibile a quello dei cani, bensi in moltissimi casi è indice di un atteggiamento aggressivo e di difesa: basta con la storiella dei maialini che correvano felici incontro ai loro carnefici. Pensiamo invece come per due lire c'è chi li tratta come i cetacei dei delfinari, obbligandoli a contatti con umani che non conoscono ma che sono disposti a versare un obolo per la foto da postare
sui social.

Ricordatevi poi che a, fronte di una situazione epidemiologica tanto grave, i Colleghi delle
ATS devono giustamente sottostare a quanto riportato dalla Normativa (e dal
Regolamento di Polizia Veterinaria del 1954 all'Animal Health Law (Regolamento (UE)
2016/429) molte cose sono cambiate, ma certi capisaldi permangono), oltre che ad eventuali Decisioni della Commissione: i Colleghi che una massa di violenti esaltati sta minacciando di morte hanno semplicemente eseguito quanto prescritto da norme che sono il frutto di studi, conoscenze decennali, oltre che di competenze acquisite tramite il lavoro di migliaia di persone ed anche, perché negarlo, la morte di milioni di animali.
Che si abbia la decenza di tacere almeno di fronte a questo.

Inoltre vorrei riportarvi due articoli del nostro Codice Penale:

Articolo 500: Diffusione di una malattia delle piante o degli animali
Chiunque cagiona la diffusione di una malattia alle piante o agli animali, pericolosa all'economia rurale o forestale, ovvero al patrimonio zootecnico della nazione, è punito con la reclusione da uno a cinque anni.
Se la diffusione avviene per colpa, la pena è della multa da euro 103 a euro 2.065.

Articolo 416: Associazione per delinquere
1. Quando tre o più persone si associano allo scopo di commettere più delitti, coloro che promuovono o costituiscono od organizzano l'associazione sono puniti, per ciò solo, con la reclusione da tre a sette anni.
2. Per il solo fatto di partecipare all'associazione, la pena è della reclusione da uno a cinque anni.
3. I capi soggiacciono alla stessa pena stabilita per i promotori.

Infine, una semplice domanda: cosa rende diversi i suini dei "santuari", o comunque "non
DPA", rispetto ai suini di un allevamento intensivo?
Perché un esemplare di Sus scrofa domesticus di tot anni, stabulato in un contesto assolutamente inadatto (come ad esempio un appartamento), obbligato a defecare ed orinare su di una traversina, con calori mensili a vuoto, obeso, impossibilitato a grufolare, privo di interazioni con i conspecifici, MALATO, dovrebbe essere più tutelato di un maiale di tot mesi SANO che, sebbene destinato al macello, sta in quel momento vivendo la sua vita tranquillamente, senza alcuna sofferenza?

Voi che vi stracciate le vesti, che urlate, minacciate, postate frasi allucinanti di una violenza assoluta, me la spiegate la differenza? Perché io, che da più di un mese non riesco a dormire una notte intera, che passo i fine settimana a studiare, correggere piani di Biosicurezza, che passo ore al telefono con i Colleghi per cercare un confronto, o anche solo conforto, che da anni combatto davvero affinché i suini degli allevamenti soffrano il meno possibile, io, che i suini se serve li uccido con le mie mani, per evitare sofferenze inutili, io, questa differenza, non riesco proprio a vederla.

Dr.ssa Elisa Trogu, medico veterinario

14/07/2023Artroscopia per rimozione frammenti ossei in un puledro trottatore di 14 mesi.
14/07/2023

14/07/2023
Artroscopia per rimozione frammenti ossei in un puledro trottatore di 14 mesi.

Il lunedì per qualcuno è un dramma, a quanto pare. 😂
12/06/2023

Il lunedì per qualcuno è un dramma, a quanto pare. 😂

‼️ Complicazione post operatoria della castrazione ‼️✔️La più frequente complicazione post operatoria di una castrazione...
08/06/2023

‼️ Complicazione post operatoria della castrazione ‼️

✔️La più frequente complicazione post operatoria di una castrazione è l'accumulo di liquido siero-ematico nello scroto.
Ciò avviene perché la breccia chirurgica si chiude troppo rapidamente.
🎇La soluzione è riaprire di qualche centimetro la ferita, drenare il liquido e/o i coaguli che si sono accumulati e applicare un drenaggio che verrà poi tolto dopo qualche giorno.

☢️Questo è un intervento che può essere fatto in campo ma deve essere fatto solo e soltanto da un medico veterinario, altrimenti si rischia solo di peggiorare la situazione.

‼️Artroscopia grassella sinistra‼️🐴 L'artroscopia si è resa necessaria a questo puledro di 2 anni a seguito di un trauma...
23/05/2023

‼️Artroscopia grassella sinistra‼️

🐴 L'artroscopia si è resa necessaria a questo puledro di 2 anni a seguito di un trauma avvenuto pochi mesi prima.
☢️ Recenti lastre sembravano evidenziare la presenza di frammenti ossei e si sospettava la frattura del crociato anteriore, cosa che avrebbe compromesso irrimediabilmente la sua futura carriera sportiva.
🎇 Fortunatamente il crociato era intatto e non c'era nemmeno la presenza di frammenti ossei.
✔️ Sì è quindi proceduto con un lavaggio ed una pulizia dell'articolazione interessata.

Prognosi favorevole, sebbene i tempi di recupero richiedano ancora qualche mese per una completa riabilitazione.

Le sorprese durante la chirurgia.A destra Bertuccio che dorme dopo l'intervento di castrazione.A sinistra il testicolo s...
16/05/2023

Le sorprese durante la chirurgia.

A destra Bertuccio che dorme dopo l'intervento di castrazione.
A sinistra il testicolo sinistro completamente atrofizzato, infatti alla palpazione esterna non si apprezzavano entrambi i testicoli ma solo uno, tant'è che si pensava di dover operare un criptorchide (testicolo ritenuto), tuttavia una volta aperto lo scroto e rimosso il testicolo "sano" si è potuto notare che non c'era criptorchidismo ma solo atrofia, così l'intervento è risultato più semplice e rapido per il nostro Bertuccio che è potuto tornare a casa già nel pomeriggio.

Il nostro tagliaerba è differente. 😎
07/05/2023

Il nostro tagliaerba è differente. 😎

04/05/2023

Dopo qualche giorno in box causa paddock non agibile per pioggia, si torna fuori. 😎

Auguri di buona Pasqua!!
08/04/2023

Auguri di buona Pasqua!!

‼️Torsione del cordone ombelicale‼️Fenomeno imprevedibile, incurabile e con esito sempre infausto, la torsione del cordo...
25/03/2023

‼️Torsione del cordone ombelicale‼️

Fenomeno imprevedibile, incurabile e con esito sempre infausto, la torsione del cordone ombelicale è causa di ab**to nella fattrice a termine.
Ciò avviene indipendentemente dall'età della fattrice.
Per motivi idiopatici il cordone si "arrotola" su se stesso impedendo il proseguimento della vita fetale, così il corpo materno lo espelle ritenendolo un "corpo estraneo".

Artroscopia per rimozione di frammenti ossei al carpo anteriore dx di una PSI di 3 anni del 24/02/2022.
25/02/2023

Artroscopia per rimozione di frammenti ossei al carpo anteriore dx di una PSI di 3 anni del 24/02/2022.

Pronti per la stagione delle nascite!
21/02/2023

Pronti per la stagione delle nascite!

Partecipate al concorso e indovinate quante più maschere potete!Tra i vari premi in palio, noi abbiamo messo una vaccina...
18/02/2023

Partecipate al concorso e indovinate quante più maschere potete!
Tra i vari premi in palio, noi abbiamo messo una vaccinazione cane o gatto o cavallo in omaggio!

27/01/2023

Indirizzo

Via Coronella 122/b
Poggio Renatico
44049

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 11:30
16:00 - 18:30
Martedì 09:00 - 11:30
16:00 - 18:30
Mercoledì 09:00 - 11:30
16:00 - 18:30
Giovedì 09:00 - 11:30
16:00 - 18:30
Venerdì 09:00 - 11:30
16:00 - 18:30
Sabato 09:00 - 11:30

Telefono

+393397381236

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