La Ciotola

La Ciotola Pensione per cani a conduzione familiare, immersa nel verde.educazione cinofila,pet therapy.si ricev Maria Lazzari
(308)

La pensione per cani “LA CIOTOLA” nasce nel 2013
dalla mia passione per gli animali e la vita in mezzo alla natura,forte fin dall’infanzia. Il progetto muove i primi passi dopo anni di volontariato presso SOS RANDAGI associazione senza fini di lucro che si occupa di trovatelli.il canile è fonte inesauribile di risorse ed esperienza per chi vuole lavorare con i cani. Grazie all’esperienza acquis

ita col volontariato ho deciso di prendermi cura anche dei vostri amici a quattro zampe offrendovi un servizio di pensione presso la mia casa dove sarò particolarmente attenta alla loro sensibilità e alle loro esigenze.nel 2014 ho conseguito il diploma di educatrice cinofila e condu trice in pet therapy e da maggio presso la ciotola è possibile frequentare corsi di educazione cinofila.

06/05/2022
05/05/2022

Come possiamo massimizzare l’efficacia dei microchip con cui possiamo rintracciare i nostri amici gatti in caso di smarrimento? Ecco i consigli dell’esperta

Giotto!
05/05/2022

Giotto!

05/05/2022

Canile rifugio di brescia

Terribile
04/05/2022

Terribile

Stasera mi fa ancora più male
Uno strappo profondo , una ferita aperta

Immaginate una madre con i suoi cuccioli, cresciuti amorevolmente insieme alla sorella, la zia tata.
Una famiglia di cani pastori guardiani con una vita felice insieme alle proprie compagne pecore e al pastore, una famiglia libera e in quanto tale partecipe di un mondo tutto suo, unico, in armonia con l'ambiente, senza mai dare fastidio a nessuno.
Cani che, tratti in inganno con chili di croccantini sparsi per terra, vengono rapiti e chiusi all'interno di una proprietà privata per simulare un abbandono e in tal modo farli accalappiare dal canile.
La famiglia di cani disperata, senz'acqua chiusa lì dentro senza alcuna via di fuga. La zia ad un certo punto finge di essere calma per tranquillizzare i piccoli, che si accucciano vicino a lei, mentre la madre chiede aiuto dalle sbarre del cancello.
Ignari, non sanno che qualcuno verrà a prenderli con la forza, li caricherà in un furgone per entrare in un luogo di dolore fatto di reti, cemento, odori e urla di cani disperati.
E questo a tempo indeterminato.
La madre viene subito separata dai suoi figli e chiusa in box, i cuccioli nell'angoscia più nera in un altro box, improvvisamente soli, strappati alla propria madre.
Una famiglia distrutta, box pieni di altro dolore innocente.
Un'organizzazione perfetta che fa in modo che la recita funzioni, che finalmente il rapimento porti alla realizzazione del sogno: rastrellare qualsiasi ambiente dagli animali liberi per vederli rinchiusi per sempre.
Persone che rapiscono e chiudono i cani all'interno di ville e altre proprietà per far sì che non possa essere contemplabile la reimmissione in territorio.
Capito?
Se chiedi loro il motivo di una tale crudeltà, ti rispondono che il proprietario non è degno di avere cani perché hanno le zecche.
Le zecche.
Nessuno che pensi di mettere un antiparassitario, di aiutare.
No, i cani per loro devono andare in canile e devono essere poi spediti al nord, ancora meglio se in Germania o in Svizzera.
Tanto ci sono sempre dalle mamme a distanza pronte a pagare tutto.
Come definite un'operazione del genere?
Come possono esistere organizzazioni così crudeli nei confronti degli animali, quotidianamente "attive" sul territorio, libere di fare il "brutto" e il cattivo tempo sulle vite degli altri animali, senza alcun controllo?

Giorgia Matesi

04/05/2022

Stiamo organizzando questa meraviglia! X bimbi dai 2 agli 11 anni.

02/05/2022

AL NORD NON RIUSCIAMO AD ACCETTARE I CANI LIBERI

Quelli che vedete sono cani liberi nel nord Italia, censiti e monitorati dall'associazione Stray Dogs International Project. O meglio erano liberi, perché adesso più della metà sono stati catturati e portati in canile.

Cani selvatici da generazioni che mai si adatteranno a vivere in un box di 16 mq. e mai verranno adottati.
Sono destinati a fare una fine di m***a, per colpa di una cultura di m***a e di gente di m***a che si incazza giustamente se un orso viene messo in gabbia, ma non riesce a concepire che esistono dei cani selvatici.

Giusto per capirci: il 75% dei cani nel mondo è senza padrone e senza andare troppo lontano, nel sud Italia la cosa viene per lo più accettata.
Qua al nord invece siamo tarati male.
Grazie a Marco Guglielmino
Foto prese dalla pagina Stray dog international project

02/05/2022

Parla, e canta, in bresciano il Concertone di Roma organizzato da Cgil, Cisl e Uil che fra un'ora circa inizierà in piazza San Giovanni.... Scopri di più

01/05/2022
01/05/2022

E questa è la sesta che ho trovato lungo il fiume Oglio. Chiedo a chi incontra questa pianta gigante e pericolosa di segnalarla immediatamente alle guardie ecologiche o alla forestale, si tratta di Heracleum Mantegazzianum, Panace di Mantegazza, è necessario eradicarla prima che giunga a fioritura, perché infestante.

01/05/2022

Puoi andare anche dall'altra parte del mondo, ma se non riesci prima di tutto ad uscire dalle stanze della tua mente, abiterai sempre nello stesso luogo e vedrai ovunque le stesse cose.

Quanti cani riesci a vedere in questa foto?

E che individui vedi?

Vedi solo un grosso cane triste, sdraiato tutto solo sul terreno brullo?

O vedi un individuo adulto, collocato in una posizione di controllo, che sonnecchia rilassato e appagato dal compito di coordinatore che si è scelto?

E la sua famiglia, la vedi?

È proprio dietro di lui.

È composta da tre individui (due femmine e un maschio) che dormono abbandonati sul terreno brullo, invece che sull'erba, per fare in modo che i loro mantelli rossicci e marroni, scelti con cura dalla genetica, si mimetizzino facilmente con l'ambiente.

Riesci a vederli?

E riesci a vedere che questi cani non hanno bisogno del tuo aiuto, né del tuo cibo scadente e industriale, né tantomeno dei tuoi guinzagli o dei tuoi stalli a pagamento nei box-prigione del Nord?

A volte, qui al Sud, ci sono casi di emergenza nei quali prestare soccorso è indispensabile, in quanto la differenza tra la vita e la morte puoi essere tu.

Altre volte, pure.

È ciò che riesci a vedere che fa davvero la differenza.

-Enrica Ceccarini-

29/04/2022
29/04/2022

Aveva tutto il letto a disposizione, ma lui è un gatto! 😜

29/04/2022
28/04/2022

Lo sapete che i cani sanno camminare sul ciglio della strada e attraversare senza essere investiti? E sanno differenziare la plastica dal cibo commestibile e la tolgono dal loro pasto!
Alcuni sanno anche prendere i mezzi pubblici e scendere alla fermata giusta.

Ma come fanno?

I cani, TUTTI I CANI, sanno queste e tantissime altre cose e ce lo hanno insegnato osservandoli in libertà.

I cani randagi, così come quelli che vivono con noi, imparano dagli altri e dalle esperienze che fanno: sta a noi dare loro strumenti ed opportunità per essere in grado di vivere in equilibrio con il contesto e liberi di esprimere sè stessi.

Di questo, e di altro ancora, parleremo
MARTEDÌ 10 MAGGIO
per il webinar:
"LA LIBERTA' PER I RANDAGI:
DALLA PROSPETTIVA DEI CANI"
per info e iscrizioni:
[email protected]
ULTIMI POSTI DISPONIBILI! oltre il cane

27/04/2022

Il randagismo!
Il randagismo è un problema!
I randagi non devono esistere!!!

MA DAVVERO ESISTONO PERSONE CHE VEDONO I CANI/GATTI LIBERI COME UN PROBLEMA???

I cani e i gatti liberi, quelli che vivono intensamente, dignitosamente, liberamente, pienamente LA LORO VITA.

E poi in ogni momento vedo appelli su fb con video orripilanti dove cani o gatti vengono detenuti da VOLONTARI in gabbie o recinto luridi e fatiscenti, animali “salvati dalla strada” con tanti di quei commenti vomitevoli che ringraziano il “salvatore” che ha rubato la vita a quei cani o gatti per rinchiuderli in prigione!!!

Ahhh purché non sia il canile, il male per eccellenza, tutti gli altri stalli fetidi, recinti, gabbiette, garage, loculi vanno benissimo!

E poi vedo tutte quelle adozioni meravigliose (ADOTTATOOOOOOOOOO DA UNA FAMIGLIA MERAVIGLIOSA): ma se tutte le adozioni sono meravigliose com’è possibile che ogni giorno ci siano decine di rinunce di proprietà??? Com’è possibile che ogni giorno vedo con i miei occhi cani isolati nei loro giardini (spesso in recinti ricavati da un pezzettino di terreno recintato), nei balconi, legati a catena???

E poi vedo i cani a spasso con i loro padroni, cani impiccati al guinzaglio che non possono nemmeno fiutare a terra, perché devono stare al passo!

E i canili pieni pieni pieni: ogni box con 2/3/4 cani dentro per sempre, per tutta la vita: ogni giorno cuccioli vi entrano per non uscirne mai più! Tutti quegli appelli dei cani in canile…chi sta lì da 2/4/8/12 anni! Una vita non vissuta.

E poi vedo chi specula!
Tanti speculano, troppi: finti animalisti, finti giornalisti, finti amanti dei gatti…finto, tutto finto.

E in tutto questo l’unica cosa vera, viva, intensa che vedo è la vita libera degli animali liberi: respiro la grande bellezza del vivere non controllato, la pienezza delle esperienze, delle emozioni, vedo gli sguardi carichi di energia, vividi e dinamici.

E avete ancora il coraggio di dire che i randagi non devono più esistere??? Volete distruggere l’ultima possibilità per i cani e i gatti di vivere con dignità???

27/04/2022
27/04/2022
25/04/2022

Guardate cosa ci hanno inviato e poi non dite che non lo sapevate lungo ma interessante, prima l’ambiente poi tutto il resto.
A PROPOSITO DI CORVI E PASSERI
La questione è tornata alla ribalta qui sul gruppo e allora la rispieghiamo per chi ancora non fosse ben informato.
Gli Uccelli selvatici hanno un loro habitat preciso a seconda delle specie: alcuni vogliono il bosco, altri le rocce, altri i campi aperti e incolti. E hanno anche una loro adattabilità o meno ai cambiamenti: c’è chi si adatta anche al degrado del proprio habitat e c’è, invece, chi lo patisce e rischia l’estinzione.
Gli studi sullo stato di salute di una specie avvengono con censimenti su scala almeno nazionale; spesso sul gruppo abbiamo parlato degli Atlanti ornitologici realizzati in diverse province italiane: ecco, questi atlanti sono lo strumento di studio per capire come sta una determinata specie in Italia.
Sono questi studi che ci hanno fatto capire perché la gente percepisce un calo di alcune specie e un aumento demografico di altre e si è visto che nelle zone dove c’è un ambiente variegato dal punto di vista della vegetazione (erbe selvatiche, cespugli, siepi, arbusti e alberi d’alto fusto) c’è anche varietà di specie animali: dal moscerino all’orso, passando per lucertole, rane e poiane.
Quindi in un ambiente vario ci saranno la Capinera, il Picchio e lo Sparviere che vogliono il bosco per vivere, dove trovano cibo, rifugio e sito di nidificazione, ci saranno lo Scricciolo e il Merlo che vogliono le siepi per fare il nido e trovare insetti e bacche per nutrirsi, ci saranno l’Averla, la Pavoncella o l’Albanella minore che vogliono l’erba alta dei prati incolti per nascondere se stessi o il loro nido, ci saranno il Rondone, l’Upupa, il Falco pellegrino e il Picchio muraiolo dove ci saranno pareti di rocce o rocce affioranti.
A mano a mano che ognuno di questi tipi di habitat viene distrutto, diminuiscono le specie che vivono lì e che meno si adattano al degrado, se non alla perdita, del loro habitat: è un po' come l’orso polare pelle e ossa sul pezzetto di ghiaccio che si sta sciogliendo.
Da alcuni decenni uno degli habitat che sta soffrendo la distruzione è proprio il campo coltivato, sostituito dai campi di agricoltura intensiva: per realizzare un campo di mais viene raso al suolo tutto ciò che è di ostacolo alla grande spianata. Rocce, sassi affioranti, arbusti, cespugli e alberi, via tutto, animali compresi. Così come la realizzazione di un parcheggio o di case e palazzi che poi restano sfitti o peggio la ditta fallisce e non si terminano i lavori per anni, ma intanto quel campo è stato distrutto.
Nel caso di corvidi (taccole, cornacchie e gazze principalmente) e passeriformi, i primi sono quelli che si adattano anche a un ambiente appiattito e tutto uguale – quella che si chiama la BANALIZZAZIONE dell’habitat- le varie specie di Passeriformi, invece, sono più sensibili al disturbo e con gli anni diminuiscono demograficamente, perchè perdono quello che è il loro rifugio dai predatori (arbusti e siepi). I Corvidi aumentano, si espandono, si spostano da zone affollate in zone dove prima non erano presenti
– RIPETO: NESSUNO ha introdotto NULLA –
e così noi dalla finestra di casa abbiamo la percezione che i corvidi stiano sterminando i passeri.
Ma è solo una nostra percezione. Certo, nel nostro giardino è arrivato un predatore nuovo con cui gli altri animali dovranno fare i conti, ma non sono i corvidi a ridurre i piccoli uccelli, è l’uomo che ha distrutto casa loro, facilitando l’espansione di taccole, cornacchie e gazze.
Spero di aver spiegato con semplicità e chiarezza un concetto un po' elaborato di ecologia.
Grazie a chi ha voluto impiegare un po' del suo tempo per leggere ed essere informato.

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Dante e bea!
23/04/2022

Dante e bea!

Da leggere assolutamente!!!
22/04/2022

Da leggere assolutamente!!!

“Sono un cucciolo, non un cane in miniatura”!

Così come un bambino non è un adulto di piccole dimensioni, io non rappresento la copia miniaturizzata di un cane adulto.

Io sono un cucciolo. Ovvero un individuo in crescita, tanto curioso quanto fragile, che si appresta ad attraversare una delle fasi evolutive più delicate ed importanti della vita.
E, come se già non bastasse questo particolare a farmi guadagnare ad honorem tutta la tua comprensione e disponibilità, ti ricordo che ho appena lasciato l’ambiente in cui sono nato e quella che la Natura aveva stabilito essere la mia famiglia per ve**re introdotto in una rete di relazioni (in cui il più delle volte non è presente neanche un mio simile che possa non solo farmi compagnia, ma anche e soprattutto riconoscere come referente e mediatore sociale) e in un contesto a me sconosciuti e tutti da scoprire.

Ti sembra poco? E allora prova a pensare a quante persone conosci che non riescono neanche ad espletare i più semplici bisogni fisiologici o palesano disturbi gastrici e del sonno solo perchè si trovano in vacanza in un ambiente nuovo e poi ne riparliamo.

Io sono un cucciolo. Ovvero un individuo che non vuole, non può e non riesce ancora a stare da solo, un individuo che ancora non può e non riesce a trattenere i bisogni (anche se mi permetto di farti presente che noi cani chiediamo giusto 3 o 4 mesi di pazienza, mentre a voi umani vi puliscono e cambiano per almeno 3 anni!), un individuo che ha bisogno di comprendere chi sarà ad occuparsi di lui da ora in poi e, infine, se il posto in cui si trova è sicuro, confortevole e quali stimoli presenta perchè possa fare piccole esperienze quotidiane che lo aiutino ad acquisire le competenze necessarie perchè un domani possa affacciarsi al mondo e, pian piano, provare a diventare quell’adulto equilibrato che tutti pretendete di portare al guinzaglio. E neanche a dirlo, ovunque.

E invece no!
Arrivo nella nuova casa e, pronti via, inizia il giro di giostra.
Mi presenti a parenti ed amici (ovviamente a due e quattro zampe) che entrano ed escono di casa o che andremo a trovare noi. In barba al fatto che casa nostra dovrebbe essere il luogo sicuro e inviolabile in cui dovrei dormire una ventina di ore al giorno e trascorrere quelle restanti per fare tre semplici cose:

1) conoscere la mia nuova famiglia così da poter costruire insieme ad ognuno dei membri la relazione e la fiducia reciproca su cui si fonderà la nostra convivenza.
2) giocare (come mi serve e come desidero, non come fa piacere a te!)
3) scoprire il nuovo contesto in cui mi trovo (a.k.a. la casa e, poco alla volta, il quartiere in cui viviamo).

Per cui, al di là del fatto che avremo almeno 10 anni da trascorrere assieme durante i quali potrai farmi conoscere tutti 'sti amici e parenti con calma, guardati allo specchio e chiediti se il mostrarmi a chiunque non sia più un tuo bisogno?
E allora se proprio devi, fammi ‘sta foto e mandala a tutti, così abbiamo più tempo per noi e io non mi faccio idee sbagliate sulla casa e gli estranei!

Mi porti al parco a socializzare, in barba al fatto che in quanto cucciolo di pochi mesi non ho e non posso avere gli strumenti per confrontarmi con individui adulti (ovviamente a due e quattro zampe) sconosciuti e incontrati in un ambiente iperstimolante e olfattivamente pregno dell'odore di decine e decine di altri cani.
Per cui, al di là del fatto che non sta scritto da nessuna parte che i cani, tantomeno i cuccioli, vogliano incontrare ogni giorno cani sconosciuti, magari prova a fare le cose con più calma e dammi il tempo di diventare adulto prima di pretendere che io mi comporti come tale!

Mi porti “a socializzare” ovunque, in barba al fatto che la socializzazione non prevede affatto che un cucciolo faccia esperienze impattanti sin dai primi giorni e senza aver prima riconosciuto la sua base sicura e conseguito la necessaria tranquillità rispetto al luogo in cui trascorre buona parte della sua giornata. Per cui, al di là del fatto che sarebbe più corretto chiamarla sensibilizzazione, non stupirti se una volta diventato adulto inizierò, come tanti altri cani, a palesare un certo disagio durante la passeggiata tirando al guinzaglio, abbaiando ai miei simili o “volendo fare le feste a tutti i passanti”.

Mi porti in ufficio e al ristorante così “mi abituo sin da cucciolo”, in barba al fatto che crescere non significa solo fare esperienze ma anche e soprattutto acquisire le competenze necessarie perché tali esperienze siano formative invece che traumatiche. Per cui, al di là del fatto che di accompagnarti al ristorante o in un ufficio per stare legato in mezzo a tanti sconosciuti che mi camminano accanto, mi fissano e mi toccano me ne frega davvero nulla, in questi posti non portarmi "per fare una prova”, ma quando sarai certo che ce la farò, fosse anche un anno dopo!

E poi ecco che la giostra si ferma improvvisamente, tutto finisce e si torna a casa e allora penso che staremo insieme, finalmente nel modo giusto!!!
Troverai il tempo per giocare con me, per farmi assaggiare cibi differenti e ridere per le mie reazioni, per capire come e dove mi piace essere accarezzato, per mostrarmi il mio cuscino e farmi capire che è un luogo comodo e sicuro e, magari, per addormentarti vicino a me così mi sento più sicuro prima di chiudere gli occhi e dormire.
E invece no: semplicemente si è concluso il periodo di tempo che avevi detto di esserti preso per me. E così tu torni al lavoro e io mi ritrovo da solo per ore in una casa con qualche strano oggetto di fianco che dovrei masticare solo perché così c’era scritto sul cartellino, mentre per me ha valore solo ciò che possiede un odore e un significato particolari…per cui ora non ti lamentare se preferisco masticare le tue scarpe invece dei giochi che mi hai comprato: sarebbe stato meglio se nei giorni scorsi avessi trovato il tempo per stare insieme a me nel modo corretto così che oggi questa casa non mi sembri così vuota e spaventosa e questi oggetti evochino ricordi piacevoli capaci di tranquillizzarmi e motivarmi ad usarli anche in tua assenza.

Ed ecco che allora prendi il telefono e chiami l’educatore e il sunto della tua richiesta suona più o meno così: “voglio che non sporchi in casa e che non faccia danni, voglio che si abitui a stare da solo, voglio che da adulto mi segua ovunque, voglio che sia tranquillo con le persone, non voglio che mi dia problemi coi cani, voglio farci pet therapy o che diventi un cane competente perchè un domani farò l’educatore anch’io e dovrà darmi una mano…
Insomma l’ho preso cucciolo proprio perchè volevo crescerlo come voglio io”.

Voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio voglio….

Si lo so, sono solo un cucciolo ma lascia che ti spieghi una cosa: non si può amare e rispettare chi non si conosce poiché la conoscenza è alla base di tutto, ecco perchè invece che “volere è potere” sul tuo frigo dovresti appendere una calamita con su scritto “conoscere è potere”.

Quando capirai questa fondamentale differenza e riuscirai a mettere da parte tutte le tue aspettative e convinzioni ecco che sarai pronto ad iniziare questa splendida avventura nel modo giusto, perchè ti mostrerai finalmente curioso e disponibile a comprendere chi sia davvero un cucciolo e, soprattutto, che un cucciolo non va cresciuto come vuoi tu, ma come vuole e necessita lui!

20/04/2022

Incontrare un gatto per strada, che si mostri socievole o meno, non significa né che sia stato abbandonato, né che abbia bisogno di essere soccorso

16/04/2022

Porthos, un gatto randagio sempre vissuto a Vinovo, vicino Torino, ha percorso 20 km in 9 giorni per ritornare a “casa”.

Sfamato da una signora di 90 anni, un giorno viene portato a Torino per fare delle cure in ambulatorio veterinario.
Con un paio di artigliate si libera e fugge! Le volontarie lo cercano ovunque ma non riescono a trovarlo. A nulla sono valse le ricerche e i volantini affissi ovunque.
Dopo 20 giorni si ripresenta a Vinovo davanti agli occhi increduli della signora novantenne!

I volontari lo ritengono un miracolo!
Penso invece che sottovalutiamo la capacità degli animali di svolgere azioni che per loro sono importanti e per un gatto il territorio è di fondamentale importanza. È davvero così strano che Porthos abbia camminato tanto per tornare a casa sua???
Ci rendiamo allora conto del male che si fa quando si prende un gatto e lo si da in adozione decidendo al posto suo o addirittura quando i gatti vengono spostati in un altro territorio perché riteniamo che sia sicuro???

Che trio!
16/04/2022

Che trio!

13/04/2022

Quando interagiamo con un cane dobbiamo sempre rispettare la giusta distanza!

11/04/2022

Siamo di nuovo a chiedervi se avete da donare ceste come in foto per cani di taglia MEDIA. Grazie di cuore. Possibile portarle o spedirle in via Girelli 6 a Brescia tutti i gg dalle 11 alle 14.

07/04/2022

Da aggiungere all'etogramma!

"Postura svacco/collasso": caratterizzata da arousal bass(issim)o, stato emozionale appagato/svaccato/collassato, sguardo vitreo e posizione improbabile delle zampe e della testa.
La postura ha delle similitudini con la "dormita con un occhio aperto alla Leon" ed è infatti esibita per lo più dal cane p***a, destinato a soffire di cervicale, che trova più comodo rimanere mezzo sospeso in un punto di controllo piuttosto che sdraiarsi su un cuscinone.

Ma noi a PiruPiru lo vogliamo bene così!

TRUST (and keep on smilin' with) YOUR DOG!

Emma e bruno😍
06/04/2022

Emma e bruno😍

Indirizzo

Via Trieste, 8
Pompiano
25030

Orario di apertura

Lunedì 09:30 - 12:30
14:30 - 19:00
Martedì 09:30 - 12:30
14:30 - 19:00
Mercoledì 09:30 - 12:30
14:30 - 19:00
Giovedì 09:30 - 12:30
14:30 - 19:00
Venerdì 09:30 - 12:30
14:30 - 19:00
Sabato 09:30 - 12:30
14:30 - 18:00
Domenica 09:30 - 11:30

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