Siamo un rifugio privato che NON prende sovvenzioni pubbliche di alcun tipo. Viviamo grazie alla solidarietà dalla popolazione locale che, da sempre, ci aiuta con generosità e affetto; inoltre, ci autofinanziamo attraverso varie attività di raccolta fondi. Pertanto, ogni cane o gatto nostro ospite, quale che sia il tempo di permanenza presso la struttura, rappresenta sempre e solo un costo, mai un
ricavo: nessuno altro paga per la loro alimentazione o per le loro cure tranne il Rifugio stesso. Le adozioni presso il Rifugio sono procedure articolate sempre rivolte verso il miglior esito possibile a breve e lungo termine.
1… gli adottanti devono ve**re personalmente in struttura. Benchè attive sia un pagina Facebook che un blog istituzionale, i nostri cani non si “ordinano” via internet. Si viene in Rifugio e si vedono i cani nostri ospiti dal vero, con una persona preparata che racconta la loro storia se conosciuta, o comunque li presenta secondo le loro caratteristiche. Inoltre, le persone che vengono sempre invitate a raccontarsi: a presentare se stesse, la propria famiglia, il proprio stile di vita, il contesto in cui vivono affinchè noi li si possa aiutare nella migliore scelta possibile del cane più adatto a loro. Le creature dietro alle sbarre di un box di canile non sono merce in esposizione: sono esseri viventi dotati di loro emozioni e di un livello di pensiero coerente con la specie di appartenenza. Dietro a quegli sguardi ci sono aspettative ed esperienze, e per tutto questo vanno rispettati e gli va garantito il migliore futuro possibile.
2… alcuni giorni dopo questo primo incontro, si organizza un sopralluogo nella futura casa del cane. Due volontari visiteranno la famiglia affrontando con questa ogni dubbio, curiosità o perplessità che possa sorgere. Vogliamo sottolineare che l’esito positivo del sopralluogo NON è scontato: il senso di questa procedura è proprio quello di fare una valutazione de visu della situazione e prendere decisioni coerenti.
3... è di norma richiesto un periodo di avvicinamento che varia in base al cane: un soggetto espansivo ed affettuoso necessita sicuramente meno tempo perché provi curioso interesse verso persone estranee; mentre animali più introversi o diffidenti, magari con un passato difficile o dotati di minori capacità di interagire con sconosciuti, hanno bisogno di un numero maggiore di incontri e passeggiate nei prati intorno al Rifugio.
4… anche l’accompagnamento dell’animale affidato nella sua nuova casa è fatto personalmente da noi. Ci conosce da settimane, mesi, talvolta anni; essere con lui in questo momento epocale della sua esistenza riteniamo sia una minima garanzia nella sua mente che quello che sta succedendogli non può essere così spaventoso. Se questi primi istanti in una nuova e spesso mai conosciuta realtà di famiglia saranno condivisi con noi, il cane sarà almeno minimamente rassicurato e ogni prima esplorazione sarà confortata da una presenza amica.
5… in ultimo, dopo alcune settimane di affido, torniamo a trovare il nostro protetto nella sua nuova casa per constatare il livello di inserimento, le eventuali problematiche, e raccogliere con gioia le testimonianze dei suoi progressi fatti da parte della famiglia. Si potrebbe dire che, a questo punto, il nostro lavoro sia finito. Invece cerchiamo sempre di restare in contatto con le persone che hanno adottato i nostri animali, ricevendo con piacere notizie e foto dei loro nuovi compagni di vita a mesi e talvolta ad anni di distanza. Ognuno è ricordato con affetto e con piccoli aneddoti benchè il Rifugio sia stato il mezzo attraverso cui diverse centinaia di animali tra cani e gatti hanno trovato casa in questi ultimi dieci anni. Quanto sopra descritto è il motivo per cui i nostri cani vengono dati in adozione PREVALENTEMENTE nel territorio biellese o in zone limitrofe di altre province: ogni animale che esce dal Rifugio per essere accolto dalla sua famiglia adottiva sarà supportato emotivamente da una figura di riferimento di cui ha fiducia e con cui ha già un legame affettivo; così come gli adottanti potranno interfacciarsi direttamente con un referente preparato e disponibile fin dal primo momento dell’affido. Nell’atto di adottare, TUTTI si è responsabili delle proprie azioni e si deve agire comunemente nel rispetto di una terza entità, l’animale appunto, che non può dichiarare a parole la propria volontà o il proprio pensiero. Speriamo vi siate trovati concordi con noi sul principio dell’amore e del rispetto. Speriamo soprattutto vogliate ve**re a trovarci presto… ogni martedì, giovedì e sabato pomeriggio. Grazie