14/04/2022
“C'è la voglia di raccontare ma c'è anche la voglia di tenere tutto stretto a me perché se lo racconto poi vuol dire che è finito. Sono state due settimane incredibili. In baita da subito mi sono sentita accolta e il terzo giorno sembrava di essere lì già da un mese.
Non è stato tutto semplice. Ho trovato la routine quotidiana molto piacevole, ma adattarsi al meteo, stare al passo e il lavoro al quale non ero abituata mi hanno messo alla prova e anche fatto dubitare delle mie capacità. Ma c'è sempre stata tanta voglia di migliorare, di sfruttare al massimo l'esperienza, di rendermi utile e di dare tutta me stessa per scoprire che i limiti che pensavo di avere erano limiti di carta e la fatica spariva in un secondo, appena facevo un respiro e mi fermavo a guardare il paesaggio e il gregge e non potevo che pensare: wow.
Silvestro e Gabriele, li ringrazio per l'ospitalità, la pazienza dinnanzi alla mia inesperienza e tutto quello che mi hanno insegnato. Per tutte le volte che mi hanno chiesto se ero stanca o se avevo freddo. Per aver risposto alle mie centomila domande. Per l'atmosfera in baita, calorosa e familiare. Per essere aperti al dialogo e al confronto. Sono grata per l'abbondanza che ho trovato, di buon cibo, di risate, di storie, di passione per il proprio lavoro e di amore per la natura. Li ringrazio per aver condiviso la loro storia, le loro conoscenze e le loro giornate con me. Fanno un dono davvero prezioso alle persone che ospitano.
(…) Staccarsi da tutto questo è difficile e la mia mente continua a tornare a quel che ci sarebbe da fare domani, anche se sono già a chilometri e chilometri di distanza. Mi mancheranno tantissimo "le ragazze". Seguire le operazioni di cura, vederle spostarsi secondo le istruzioni dei cani, sentire il suono delle campanelle e dell'erba strappata, semplicemente starle a guardare sono cose che mi hanno riempito di gioia ogni giorno. Sono grata per la dolcezza di Tito, la protezione di Fiume, l'affetto travolgente di Fiumino.
(…) Sono davvero grata per questa opportunità. Cercavo la fatica sana che svuotasse la mente, cercavo cose che non avevo ancora visto e che non avevo ancora imparato, cercavo la serenità, l'aria buona e la natura. Ho trovato questo e tanto altro. Sono grata di aver conosciuto e interagito con tante belle persone, essere stata in posti spettacolari, aver provato sapori diversi e vissuto una realtà che mi era lontana. Sono stata bene e si è aperta in me una porta che voglio lasciare aperta. Sono grata perché tutti mi avete fatto sentire parte di un "noi", nel Progetto, con le pecore e in baita. Mi è davvero piaciuto chiamarla casa per un po'.”
Gilda, 29 anni, da Ercolano (NA) volontaria in agosto 2021 in alpe Vodala.
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📆 Hai tempo fino a sabato 23 aprile!