18/12/2020
IL GATTO SACRO
Quando guardo nei tuoi occhi che celano misteri infiniti mi ritrovo a pensare che davvero non so a chi mi trovo davanti...sento la maestosità della tua presenza e del tuo Spirito e mi inchino a tanta grandezza ....
Andando indietro nella storia e nella mitologia, che poi forse mitologia non è, trovo tracce della tua sacralità...
ISIDE E BUBASTIS, LA GATTA SACRA
Attraverso il culto di Iside e Bubastis le credenze egizie del gatto sacro si diffusero in tutta Europa. Gli attributi di Iside erano anche gli attributi del felino. Non mancano abbondanti documenti dell'enorme popolarità di cui godeva Iside nelle regioni dell'Impero, in primo luogo tra le donne. Una delle più importanti fonti di informazione sulla divinità è costituita da Lucio Apuleio, autore, nel 150 d.C. circa del celebre romanzo intitolato Metamorfosi. In questa storia, Lucio, dopo varie vicissitudini e avventure, in un sacro recinto dedicatole, invoca la Dea, affinché possa aiutarlo nella sua stringente difficoltà.
Iside è la Dea della Luna, della notte e del cielo stellato, ma anche patrona della fertilità terrena e di tutti gli esseri viventi. Il colore della sua veste era il nero e rappresentava il cielo notturno. Iside, la regina dal manto nero, gli rivolge queste parole: "Eccomi a te, o Lucio, commossa dalle tue preghiere. Io, Madre di tutte le cose, signora di tutti gli elementi, principio di tutte le generazioni, la più grande dei numi, la regina dei Mani, la prima dei celesti, archetipo immutabile degli dei e delle dee, a cui concedo di governare con il mio assenso le luminose volte del cielo, le salutari brezze del mare, i lacrimati silenzi degli inferi; io la cui potenza, unica se pur multiforme, tutto il mondo venera con riti diversi, con diversi nomi...i popoli che il sole nascente rischiara coi suoi primi raggi mi chiamano col mio vero nome di Iside regina. Eccomi a te, commossa dalle tue sventure, eccomi a te benigna e propizia. Abbandona ormai i pianti e i lamenti, scaccia il dolore: per opera mia già splende il giorno della salvazione. "
Iside veniva assimilata a divinità femminili indigene di tutta Europa, soprattutto Artemide e Diana. Non c'è miglior simbolo del potere sincretistico dell'immagine di Artemide di quella di Efeso. Qui la dea è raffigurata con molti seni, come nutrice di ogni vita. Con lei sono raffigurati molti dei suoi animali sacri, il gatto, la capra, il leone...e anche gli animali sono muniti di seni antropomorfi. Ha un atteggiamento amorevole, compassionevole, con le braccia aperte a stringere a sé tutti i suoi figli. Iside veniva identificata con Bastet. Nel tempio di Horus a Edfu troviamo un'iscrizione geroglifico ellenistica che dice "L' anima di Iside è presente in Bastet ", in altre parole la Dea Iside può incarnarsi nella dea gatta Bastet.
Riassunto da "Storia del gatto" - Donald Engels
Il gatto porta con sé molti misteri, è presenza potente e tangibile, taumaturgo indiscusso, accede alla sfera psichica e fa da ponte spirituale verso altri mondi. Le sue fusa inimitabili ci concedono pace oltre ogni comprensione. Non crediamo che stiano semplicemente dormendo la maggior parte del tempo, poiché mentre fingono di dormire stanno lavorando per noi. Di questi tempi fortunato è chi ha uno o più gatti accanto insieme alle benedizioni della Madre dei cieli.
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