01/02/2022
Cure veterinarie "prima necessità": niente green pass
21 Gennaio 2022
or vet cane gattoFirmato il nuovo DPCM che elenca le attività esentate dall'obbligo di certificazione verde Covid-19. L'attività veterinaria è "prima necessità". Clienti e accompagnatori non sono obbligati ad accedere con green pass, nè base nè super. Esentati anche i petshop. IL TESTO
"Nell’attuale contesto emergenziale", le attività che possono essere esentate dal possesso della certificazione verde Covid-19 sono "solamente quelle di carattere alimentare e prima necessità, sanitario, veterinario, di giustizia e di sicurezza personale". E' quanto si legge nel nuovo DPCM firmato oggi dal premier Mario Draghi che esplicita le cure veterinarie tra le esigenze di salute per le quali è sempre consentito l'accesso, anche senza il green pass.
L'esenzione è riferita a tutti i tipi di certificazione verde: vaccinazione, guarigione o test negativo al virus SARS-CoV-2. I clienti/proprietari dei Medici Veterinari non dovranno quindi esibire nè il green pass base nè il green super per accedere alla struttura veterinaria.
Accesso alle strutture veterinarie- Le strutture veterinarie rientrano fra i luoghi accessibili senza green pass per "esigenze di salute". In particolare, rientrano fra le attività "per le quali è sempre consentito l’accesso per l’approvvigionamento di farmaci e dispositivi medici e, comunque, alle strutture sanitarie e sociosanitarie nonché a quelle veterinarie, per ogni finalità di prevenzione, diagnosi e cura, anche per gli accompagnatori, fermo restando quanto previsto dall’articolo 2-bis del decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52 per quanto riguarda la permanenza degli accompagnatori nei suddetti luoghi".
Petshop e negozi di animali- Un Allegato al DPCM elenca le attività commerciali di vendita al dettaglio accessibili senza green pass. Fra queste:
- attività di commercio al dettaglio di animali domestici
- attività di commercio al dettaglio di alimenti per animali domestici in esercizi specializzati
Il provvedimento è stato adottato su proposta del Ministro della salute Roberto Speranza, d’intesa con i Ministri dell'economia, della giustizia, dello sviluppo economico e della pubblica amministrazione.
Il nuovo DPCM entrerà in vigore il 1 febbraio 2022.