17/06/2023
PAZZESCO e VERGOGNOSO!!
Questa è una storia incredibile che mostra da un lato il cuore delle persone che come noi amano gli animali e cercano di aiutarli e dall'altra l'indifferenza delle istituzioni.
Una vergogna!!!
Leggete questa incredibile vicenda e aiutateci a divulgarla.
Le cose devono assolutamente cambiare!!!
STORIA di un RICCIO MOLISANO e della DONNA che PROVÒ a SALVARLO
Venerdì, rientrando a casa, trovo un riccio a centro strada in posizione chiusa. Scendo dall'auto e mi avvicino per poterlo spostare e passare ma mi accorgo che ha una bruttissima ferita alla testa (ferita che da una successiva ricerca sembra essere stata provocata da ATTENZIONE: Un falcia erba).
Mi attivo per recuperare il riccio e metterlo in sicurezza, successivamente scopro che era quello che dovevo fare per legge in caso di selvatico ferito. La stessa legge afferma di dover mettere in sicurezza l'animale ferito e portarlo immediatamente in un centro di recupero.
Comincio la ricerca e trovo come unico centro in Molise l’Oasi di Casacalenda che chiamo immediatamente ma è un fax.
A questo punto su google mi compare il centro di recupero ricci La Ninna ma è a più di 8 ore da qui, per cui cerco di contattare qualcuno per farmi dire cosa devo fare. ATTENZIONE: a nessuno chiedo di prendere il riccio in mia custodia, la mia domanda è “chi devo contattare?”
Sono le 13.30 circa, pubblico un post su fb affinché qualcuno mi dia indicazioni, il messaggio privato è stato inviato al signor Calvanese (responsabile regionale di Stop Animal Crimes e Guardie Ecozoofile) che non mi ha mai risposto, al signor Presutti (delegato LIPU) che mi comunica che da diversi anni il centro recupero fauna selvatica di Casacalenda non c’è più e che in provincia di Campobasso non c’è più nulla.
Mi suggerisce di contattare i carabinieri forestali e di disinfettare la ferita come mi riesce di farlo.
Contatto anche il signor Bucci di Venafro (animalista ed esperto salvatore di animali ) ma neanche lui sa indicarmi un centro di recupero, mi dà delle indicazioni su cosa fare nell'immediato e si rende disponibile per ogni necessità.
Provvedo a disinfettare la ferita e a somministrare un po’ d’acqua all'animaletto, sistemo una retina per fermare le mosche sul contenitore in cui era posizionato nell’attesa del rapido trasporto ad un centro recupero e riprendo il telefono.
Sono le 14.30 circa, chiamo il 112 e chiedo di parlare con i carabinieri forestali (al numero che avevo trovato su google rispondeva un fax e mi è stato consigliato di chiamare direttamente i Carabinieri), prontamente mi viene trasferita la chiamata e spiego la situazione ma mi viene spiegato che l’unica cosa che possono fare è darmi il numero dei carabinieri forestali della provincia di Isernia perché sono loro che se ne occupano. Mi danno questo numero e chiamo subito. Sul telefono mi compare “Riserva Statale Montedimezzo” ho pensato ok è fatta!
E’ durato poco l’entusiasmo, la persona che risponde al telefono mi comunica che loro non possono prendere l'animale se prima non viene visitato da un veterinario del Servizio Sanitario Veterinario Regionale che… DEVO CONTATTARE IO.
Mi metto alla ricerca di Servizio Sanitario Veterinario Regionale ma non trovo un recapito telefonico, richiamo i carabinieri forestali di Campobasso per chiedere il numero e mi danno il numero del centralino dell'ospedale Cardarelli (ricordo sempre che devo chiamare IO questo Servizio Sanitario Veterinario Regionale).
Chiamo il centralino e chiedo di parlare con il Servizio Sanitario Veterinario Regionale, passo oltre 15 min al telefono a sentire una musichetta poi chiudo perché davvero mi rendo conto che stavo perdendo tempo. A questo punto non sapevo più cosa fare. Cerco “Guardie Zoofile Regione Molise, il numero non corrisponde per cui invio un messaggio su fb che pur essendo stato visualizzato non ha avuto risposta, cerco Guardie Eco-Zoofile e trovo scritto “Il nucleo è momentaneamente inattivo” (si guardiano e si sguardiano come gli gira al mattino probabilmente).
Davvero non so più cosa fare, l’animaletto sta molto male,decido di non andare a lavoro (sono un lavoratore autonomo non rubo a nessuno se decido di non lavorare). Sono le 16.50, non potendo più procedere in nessun modo sul territorio (non avevo altre indicazioni per farlo), provo a contattare il centro di recupero ricci “La Ninna” di Novello in provincia di Cuneo. Mi vengono date subito delle precise indicazioni su come sistemare il riccio (scatola di cartone con giornali, bottiglietta dell'acqua calda, coperta con un panno morbido e senza peli, acqua) tanto ormai era chiaro che nell'immediato non avrei potuto portarlo da nessuna parte. Mi viene poi detto che il riccio deve assolutamente essere medicato urgentemente da un veterinario. A questo punto faccio un’altra incredibile scoperta… per legge (legge che probabilmente fa da postilla al giuramento medico) gli animali selvatici in qualsiasi condizione non possono entrare in clinica veterinaria, va chiamato il suddetto Servizio Sanitario Veterinario Regionale che però sembra non esistere qui.
Sono molto scoraggiata, il centro recupero ricci La Ninna continua a cercare soluzioni, a darmi indicazioni ed è molto presente. Alle 19.50 vengo contattata da una referente del centro sul cellulare, cerchiamo una soluzione, mi rendo disponibile a trasferire il riccio personalmente. Mi vengono date indicazioni su cosa fare e come somministrare, oltre a un po’ d’acqua, un po’ di miele (anche solo sporcargli il musetto) per mantenere il livello di glicemia.
Alle 20.50 si trova la referente del centro più vicina a me, mi viene dato il numero per contattare una signora di Latina che può prestare le prime cure e valutare se trasferirlo al centro La Ninna in provincia di Cuneo. Ci accordiamo per il trasporto al mattino, mi invia la posizione del luogo sul telefono e avrei provveduto personalmente a portare il riccio per metterlo in mani sicure.
Il riccio però non è mai arrivato al mattino, è morto dopo qualche ora abbracciato alla sua bottiglietta di acqua calda.
Forse lui la LEGGE l’aveva letta bene e sapeva di non poter restare più di 24 ore con me.
Forse il Servizio Sanitario Veterinario Regionale in Molise è un organismo fantasma creato a regola d’arte.
Forse tutti i vari enti Guardie zoofile, Eco guardie zoofili, Stop Animal Crimes e simili, qui sono solo gilets colorati con fantastiche scritte da sfoggiare sui social e alla TV.
SICURAMENTE questo caso è un palese atto di OMISSIONE DI SOCCORSO da parte di tutti gli Enti e Organismi preposti.